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Sacchi biodegradabili e in polietilene. Nuovi progetti di norma

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logo uniTre progetti di norma di competenza di UNIPLAST, Ente Italiano di Unificazione nelle Materie Plastiche federato all’UNI, vengono sottoposti in queste settimane all’inchiesta pubblica finale, che terminerà il 12 maggio prossimo (consulta la banca dati >>).
Il primo progetto (E1321C260) tratta le specificazioni per sacchi di polietilene per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, cioè ne definisce dimensioni e requisiti. La futura norma – che sostituisce la UNI 7315:1989 - si applica anche ai sacchi destinati alla raccolta differenziata di frazioni di rifiuti non biodegradabili e non si applica invece ai sacchi destinati alla raccolta differenziata della frazione organica umida.
Sono escluse dal campo applicativo della norma anche i sacchi denominati fodere, conosciuti anche con il nome di liners, che non hanno requisiti di portata ma funzione di protezione dei cassonetti per ridurne le frequenze di lavaggio.
L'aggiornamento della normativa è stato fatto alla luce degli sviluppi del nuovo progresso tecnologico e delle norme europee pubblicate per i materiali e le metodologie di prova.
Il secondo progetto (E1321D050) ha per oggetto tipi, requisiti e metodi di prova dei sacchi di materiale termoplastico biodegradabile e compostabile (secondo la norma UNI EN 13432 o la UNI EN 14995) per la raccolta della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. I sacchi sono ottenuti da film tubolare, sottoposti a saldatura e taglio.
La norma definisce dimensioni, campionamento, materiali, massa areica e altre caratteristiche fisico-meccaniche di questi prodotti.
Il terzo progetto (E1325D335) ha per titolo “Materie plastiche prime-secondarie - Polivinilcloruro plastificato destinato ad impieghi diversi, proveniente dal riciclo di residui industriali e/o materiali da pre e/o post consumo - Parte 5: Requisiti e metodi di prova” ed è destinato a sostituire la norma UNI 10667-5:2011.
Due sono le tipologie di polivinilcloruro plastificato considerate: il tipo A (cioè R PVC-P-A con contenuto di PVC compound maggiore o uguale al 90%) e il tipo B (cioè R PVC-P-B con contenuto di PVC compound maggiore o uguale al 70%).

Sino al 12 maggio i progetti di norma sono liberamente consultabili sul sito internet. Entro quella data chi fosse interessato può inviare i propri commenti utilizzando l’apposito modulo online.

Fonte UNI