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Esposizione a rumore nei luoghi di lavoro. La UNI 11347:2015 per gli interventi di riduzione previsti dal D.Lgs 81/08

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rumorePredisposta dalla Commissione Tecnica Acustica e vibrazioni, la norma specifica come indicare gli interventi tecnici e organizzativi che vengono adottati dall'azienda per ridurre l'esposizione al rumore nei luoghi di lavoro nonché come identificare le aree di lavoro a maggior rischio al fine della loro delimitazione/segnalazione/restrizione all'accesso, così come richiesto dalla legislazione vigente, attraverso la redazione di un programma aziendale di riduzione dell'esposizione (PARE) al rumore.

Con il D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro deve eseguire una valutazione del rumore all’interno della propria azienda allo scopo di individuare i lavoratori esposti al rischio e di attuare gli appropriati interventi di prevenzione e protezione della salute.

In caso di superamento del limite di azione superiore 85 dB(A), deve adottare in azienda, le misure tecniche e organizzative mirate alla eliminazione o alla riduzione dello specifico rischio (“con particolare riferimento alle norme di buona tecnica e alle buone prassi”, art. 181).

La norma UNI 11347:2015, in vigore dal 12 febbraio 2015, riguarda i programmi aziendali di riduzione dell’esposizione a rumore nei luoghi di lavoro e specifica come indicare gli interventi tecnici e organizzativi che vengono adottati dall’azienda per ridurre l’esposizione al rumore nei luoghi di lavoro e come identificare le aree di lavoro a maggior rischio al fine della loro delimitazione/segnalazione/restrizione all’accesso, così come richiesto dalla legislazione vigente, attraverso la redazione di un Programma Aziendale di Riduzione dell’Esposizione (P.A.R.E.) al rumore”.

Nel P.A.R.E. devono essere fornite una serie di informazioni a cominciare dall’elenco dei lavoratori e delle attività per i quali si è riscontrato in fase di valutazione del rischio il superamento dei valori previsti. Ma anche le misure tecniche e organizzative che si intendono adottare allo scopo, tenuto conto delle esigenze della sicurezza (sia del personale, che delle macchine, che dei prodotti), della produzione e dell’ambiente.

Vanno indicati i risultati attesi dagli interventi di riduzione dei livelli di esposizione, i tempi di attuazione delle singole misure di bonifica acustica, il settore aziendale di riferimento, il soggetto/i incaricato/i dell’attuazione delle misure di bonifica, le modalità di verifica dei risultati acustici, di controllo dell’efficienza acustica nel tempo.

Obiettivi del PARE, quindi, sono quelli di riportare i singoli livelli di esposizione al rumore LAeq ad un valore consigliato di:
•    Da 75 a 80 db(A) per gli ambienti industriali
•    Da 45 a 55 dB(A) per gli uffici

Ove possibile, dal punto di vista tecnico, occorrerà comunque valutare la possibile sostituzione delle sorgenti di rumore con altre aventi emissione sonora minore, ovvero valutando il guadagno in termini di costi/benefici qualora si opti per un intervento di bonifica.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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