Entro il 1 marzo sarà possibile partecipare all'inchiesta pubblica finale di UNI sul Rapporto Tecnico U5000C490 della Commissione Sicurezza che ha per argomento la struttura e le applicazioni di modelli di calcolo utilizzabili per la valutazione del rischio derivante dalla presenza degli agenti chimici negli ambienti di lavoro.
La futura norma che si va impostando si propone di descrivere la struttura e le applicazioni di altri modelli, facendo riferimento a studi sulle loro caratteristiche ed i loro utilizzi. L'obiettivo è quello di aiutare il datore di lavoro nella scelta di un eventuale modello di calcolo per la stima dell'esposizione occupazionale ad agenti chimici che meglio risponda alle esigenze della propria realtà lavorativa.
L'inchiesta finale è cominciata il 9/02/2018 e si chiuderà il 01/03/2018. UNI aggiunge, a proposito del Rapporto, che si propone di descrivere la struttura e le applicazioni pratiche dei seguenti modelli di calcolo: "Movarisch", "Modello applicativo proposto dalla regione Piemonte per la valutazione del rischio chimico", "Stoffenmanager", "Cheope CLP", "Linee direttrici pratiche di carattere non obbligatorio sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi connessi con gli agenti chimici sul lavoro", utilizzabili per la valutazione del rischio derivante dalla presenza degli agenti chimici negli ambienti di lavoro, facendo riferimento ad eventuali studi sull'applicazione dei suddetti modelli e mettendo in evidenza, per ciascuno di essi, caratteristiche ed utilizzi.
L'inchiesta pubblica è una fase fondamentale del processo di elaborazione delle norme: il progetto elaborato e approvato dall'organo tecnico competente (revisionato nei suoi aspetti qualitativi e formali) viene messo a disposizione di tutti gli operatori al fine di raccogliere i commenti e ottenere il consenso più ampio possibile. Dunque, è data a tutti gli stakeholders la possibilità di esprimere i propri commenti sui contenuti del progetto, prima che questo diventi una norma. Tutte le parti economico/sociali interessate – in particolare coloro che non hanno potuto partecipare alla prima fase di elaborazione normativa – possono quindi contribuire al processo normativo.
AdA