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Bando “Sustainable Industry Low Carbon scheme (SILC)”

SILCÈ stato pubblicato un invito a presentare proposte nell’ambito dell’iniziativa SILC-I per finanziare misure di innovazione tecnologica e non tecnologica che consentano alle industrie manifatturiere ad alta intensità energetica e di processo di ridurre le emissioni di gas serra nei loro processi di produzione, pur mantenendo la loro competitività.
Il bando ha l’obiettivo di individuare e selezionare progetti industriali settoriali/intersettoriali che sviluppino e impieghino misure innovative tecnologiche e non (o una combinazione delle stesse) a costi contenuti per migliorare le prestazioni delle emissioni di gas serra degli impianti che rientrano nell’ETS dell’UE.
Nell’ambito dei progetti possono essere svolte le seguenti attività: raffinazione, produzione o fabbricazione (elencate nell’allegato I della direttiva EU ETS), escludendo la produzione di energia elettrica, che si svolgano negli impianti che superano le soglie di capacità raccomandate.
Le proposte per i progetti SILC I devono:

  • Presentare una o più misure concrete che portano evidentemente ad una riduzione dell’intensità specifica di emissioni di gas serra di un impianto, esercitando un’attività ammissibile;
  • Dimostrare la fattibilità della misura proposta, compresa una descrizione completa della necessaria integrazione tecnica e/o l’adattamento di lavoro;
  • Dimostrare la misura in cui il provvedimento proposto sarà applicabile e di beneficio per altri impianti del settore o sottosettore (“replica effetto mercato”) e/o ad altri impianti di diversi settori o sotto-settori (effetto “spill-over”);
  • Contenere un’analisi completa dei costi/benefici del provvedimento proposto;
  • Contenere una valutazione del suo probabile impatto sulla competitività del settore industriale o sotto-settore interessato, o – dove possibile – su qualsiasi altro settore industriale;
  • Spiegare in che modo i risultati ottenuti saranno diffusi ai soggetti interessati, in particolare al fine di garantire una visibilità a livello europeo.

Sarà data priorità a provvedimenti che siano applicabili a vantaggio di una più ampia gamma di altri impianti e/o di altri settori, piuttosto che soddisfare solo esigenze particolari di un impianto specifico.

L’inizio indicativo dell’attività è previsto per novembre/dicembre 2013; la durata massima dell’attività è di 36 mesi.
Il bilancio indicativo stanziato per il presente invito è pari a 2.850.000 euro. Il contributo comunitario potrà coprire fino al 75% dei costi ammissibili. L’importo massimo di finanziamento UE per progetto è di 950.000 €.
Possono partecipare al bando persone giuridiche pubbliche/private che hanno sede in uno dei seguenti paesi:

  • Stati membri dell’UE
  • Paesi del EEA: Islanda, Liechtenstein, Norvegia
  • Paesi candidati: Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Turchia
  • Altri paesi dei Balcani occidentali, conformemente alle disposizioni da definire con detti paesi a seguito della conclusione di accordi quadro relativi alla loro partecipazione ai programmi comunitari: Albania, Montenegro e Serbia.
  • Paesi terzi, qualora accordi e procedure lo consentano: Israele
  • Ogni progetto SILC I deve essere effettuato da un consorzio di almeno due soggetti giuridici.

Le proposte devono essere inviate esclusivamente per via elettronica tramite il sistema SEP.
Il termine ultimo per poter presentare proposte progettuali è il 13 Giugno 2013.

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Sostenibilità delle imprese. Disponibili gli indicatori statistici

stat sostEmissioni di gas serra e investimenti di carattere ambientale; qualità del lavoro e prevenzione del disagio lavorativo; valore economico diretto complessivamente generato e distribuito dalle singole aziende. Sono questi alcuni dei 10 indicatori statistici di sostenibilità, presentati a Roma da Istat e Csr manager network per valutare i benefici, in termini di responsabilità sociale, connessi al contributo delle imprese per il benessere del Paese.
Si tratta di un set di indicatori di sostenibilità che, se adottato dalle imprese, potrebbe consentire per la prima volta di misurare e comparare le performance ambientali, sociali e di governance delle aziende italiane.
Una "novità assoluta in termini di trasparenza dell'informazione d'impresa in Italia e a livello internazionale", che consentirà di analizzare informazioni come quelle contenute nei bilanci di sostenibilità, facendo emergere le imprese più virtuose. Inoltre, per ogni indicatore sarà possibile realizzare confronti e benchmark di settore, e fare un monitoraggio costante nel tempo.
Con i 10 indicatori proposti da Istat e Csr Manager Network, le imprese potranno calcolare le diverse variabili in modo puntuale e omogeneo, potendo confrontare più facilmente i risultati ottenuti nel tempo, anche rispetto alle società concorrenti. Quali sono queste variabili? Il primo indicatore è il valore economico diretto generato e distribuito dalle imprese, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri elementi ancora. Poi ci sono tre parametri dedicati all'economia verde: consumi diretti di energia suddivisi per fonti, spese per attività di protezione dell'ambiente, emissioni totali di CO2 (dirette e indirette).
Gli altri indicatori riguardano, infine, l'ago sociale della bilancia. Troviamo, infatti, la composizione dei dipendenti per tipo di contratto, turnover del personale e tasso di nuove assunzioni, ore medie di formazione per lavoratore, rapporto dello stipendio base tra uomini e donne, tasso di rientro post maternità, numero di violazioni per discriminazioni sul luogo di lavoro.

Scarica lo studio ISTAT/Csr Manager Network

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