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L'impatto del settore tessile e abbigliamento sull'economia e sulla società. Nuovo Dossier UNI

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TESSILE ABBIl settore tessile e abbigliamento svolge un ruolo chiave nell'economia e per il benessere sociale in molte nazioni europee, si possono infatti contare 185 000 aziende del settore che impiegano quasi 2 milioni di persone e generano un fatturato di 166 miliardi di euro, rappresentando circa il 6% dell'occupazione nel settore manifatturiero totale in Europa.
Il settore è principalmente costituito da piccole o medie imprese, e le aziende con meno di 50 dipendenti rappresentano oltre il 90% della forza lavoro e producono quasi il 60% del valore aggiunto. I maggiori produttori del settore sono i cinque paesi più popolosi dell'UE: Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Spagna. Insieme, essi rappresentano circa tre quarti della produzione europea.
L'industria tessile europea è leader anche a livello globale, con esportazioni dell'UE verso il resto del mondo che rappresentano oltre il 30% del mercato mondiale, mentre il mercato tessile UE è uno dei più importanti in termini di dimensioni, qualità e design. Il settore tessile mantiene il ruolo di leader mondiale grazie alla sua specializzazione in manufatti di fascia alta, e alla sua flessibilità, nonché al continuo adeguamento della sua struttura al mercato, e allo sviluppo di prodotti che affrontano nuove esigenze (come i tessili tecnici).
Il settore sta infatti intraprendendo un cambiamento radicale per mantenere la propria competitività sviluppando prodotti con un maggiore valore aggiunto. L'industria tessile copre una vasta gamma di attività che comprende le lavorazioni per conferire ai tessuti le proprietà visive, fisiche, ed estetiche (come ad esempio il candeggio, la stampa, la tintura) richieste dai consumatori; le trasformazione delle fibre naturali (cotone, lino, lana, ecc.) o sintetiche (poliestere, poliammide, ecc.) in filati e tessuti da utilizzare in prodotti tra cui: vestiti, tappeti e altri rivestimenti del suolo in
materie tessili, tessuti per la casa (biancheria da letto, da tavola o da cucina), tende, tessuti tecnici o industriali.
L'impatto di tale settore nella vita quotidiana è pertanto più che rilevante. Il settore è stato oggetto di una serie di trasformazioni radicali negli ultimi decenni, a causa di una combinazione di cambiamenti tecnologici, l'evoluzione dei costi di produzione, l'emergere di importanti concorrenti internazionali.
A livello legislativo il settore risponde al Regolamento (UE) n 1007/2011 relativo alle denominazioni delle fibre, all'etichettatura e alla composizione fibrosa dei prodotti tessili. Il Regolamento allinea le leggi di tutti i paesi UE, tutela gli interessi dei consumatori, e riduce il rischio di frode. In base a quanto riportato nel Regolamento, i prodotti tessili devono essere etichettati o marcati ogni volta che vengano resi disponibili sul mercato. L'indicazione della composizione fibrosa di un prodotto è obbligatoria in tutte le fasi della lavorazione industriale e della distribuzione commerciale di tale prodotto.

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mb

Fonte UNI