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Apparecchiature antincendio portatili. Pubblicata una nuova norma UNI

Apparecchiature antincendio portatili. Pubblicata una nuova norma UNI

La Commissione “Protezione attiva contro gli incendi” ha recepito anche in lingua italiana la norma UNI EN 16712-4:2018Attrezzature portatili alimentate da pompe antincendio per il getto di agenti estinguenti - Apparecchiature schiumogene portatili - Parte 4: Generatori PN 16 di schiuma ad alta espansione”.
Tale norma si applica ai generatori di schiuma ad alta espansione, con un rapporto di espansione maggiore di 200:1, la cui unica fonte di alimentazione esterna è la pressione e/o il flusso dell'acqua fornita al dispositivo.
Ciò è usato dai mezzi antincendio e di soccorso e definisce la loro specifica e le procedure di prova.
La UNI EN 16712-4:2018 tratta tutti i pericoli significativi, le situazioni pericolose o gli eventi pericolosi, ad eccezione del rumore, pertinenti ai generatori di schiuma ad alta espansione quando sono utilizzati come previsto e nelle condizioni di utilizzo improprio che sono ragionevolmente prevedibili dal fabbricante.
Invece non copre le applicazioni di nebulizzazione e non si applica a generatori di schiuma ad alta espansione fabbricati prima della data della sua pubblicazione come EN.
All’interno del documento è possibile trovare i seguenti riferimenti normativi:

  • CEN/TS 15989 Firefighting and rescue service vehicles and equipment - Graphical symbols for control elements and displays and for markings;
  • EN 1568-2 Fire extinguishing media - Foam concentrates - Part 2: Specification for high expansion foam concentrates for surface application to water-immiscible liquids;
  • EN 16712-2 Portable equipment for projecting extinguishing agents supplied by fire fighting pumps - Portable foam equipment - Part 2: Pick-up tubes;
  • EN 61310-2 Safety of machinery – lndication, marking and actuation - Part 2: Requirements for marking;
  • EN ISO 12100 Safety of machinery - General principles for design – Risk assessment and risk reduction;
  • EN ISO 13857 Safety of machinery - Safety distances to prevent hazard zones being reached by upper and lower limbs;
  • EN ISO 14120 Safety of machinery - Guards - General requirements for the design and construction of fixed and movable guards;
  • ISO 7000 Graphical symbols for use on equipment - Registered symbols.

mb
Fonte UNI

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Apparecchi a pressione tubazioni, istruzioni per la prima verifica periodica

Apparecchi a pressione tubazioni, istruzioni per la prima verifica periodica

L’articolo 71 comma 11 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. prescrive che le attrezzature di lavoro elencate nell’allegato VII al medesimo decreto siano sottoposte a verifiche periodiche volte a valutarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza. 

Inail è l’ente preposto alla effettuazione, diretta o avvalendosi di soggetti pubblici o privati abilitati, della prima di tali verifiche, attraverso le unità operative territoriali che operano sull’intero territorio nazionale. In tale contesto, considerati il ruolo di titolare della prima verifica periodica che il d.m. 11 aprile 2011 ha riconosciuto all’Istituto e la volontà di uniformare il comportamento delle proprie unità operative territoriali, il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail ha elaborato dei documenti che descrivono le modalità tecnico-amministrative per la conduzione della prima verifica periodica. Nello specifico il presente elaborato descrive le fasi di cui si compone l’attività tecnica di prima verifica periodica (compilazione della scheda tecnica dell’attrezzatura e redazione del verbale di verifica) delle tubazioni.

Le istruzioni elaborate non costituiscono ovviamente un riferimento vincolante, ma vogliono piuttosto proporsi come esempio di armonizzazione su scala nazionale dell’approccio alla prima verifica periodica, definendo modalità per la conduzione dei controlli che possano essere di pratica utilità per tutti i soggetti coinvolti (soggetti abilitati e operatori di ASL/ARPA), anche al fine di garantire indicazioni e comportamenti coerenti all’utenza.

AdA

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Sicurezza degli impianti elettrici, dal Cnpi la Linea guida su verifiche e controlli

Sicurezza degli impianti elettrici, dal Cnpi la Linea guida su verifiche e controlli

Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (Cnpi) ha reso disponibile la linea guida “Verifica e controllo impianti elettrici. Dlgs 81/08” elaborata dal gruppo di lavoro Sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e dal gruppo Impianti elettrici ed elettronici del consiglio nazionale in carica dal 2013 al 2018.

L’obiettivo della linea guida è duplice: da un lato si rivolge al datore di lavoro indicandogli le misure indispensabili da mettere in campo per mantenere efficiente il proprio impianto elettrico, assicurando un adeguato livello di sicurezza. Tali misure hanno lo scopo di mantenere o riportare l’impianto elettrico nelle condizioni di conservazione e di efficienza necessaria ai fini della sicurezza. Secondo quanto indica il dm 37/08 la manutenzione degli impianti elettrico è un obbligo di legge stabilito per tutti i proprietari, i responsabili e gli amministratori di impianti elettrici.

Dall’altro lato, invece, si rivolge al professionista offrendo uno strumento concreto per effettuare l’analisi dei rischi e redigere il documento di valutazione del rischio elettrico, così come prevede il testo unico per la sicurezza (d.lgs. 81/08), in particolare fornendogli la documentazione di supporto per i propri clienti.

La linea guida si prefigge anche l’obiettivo di diventare uno strumento che racchiude in sé la normativa fondamentale sui principi di manutenzione.

AdA

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Bonifica dei materiali contenenti amianto in matrice friabile

Bonifica dei materiali contenenti amianto in matrice friabile

L’INAIL ha reso disponibile un factsheet contenente indicazioni operative su come intervenire in caso di presenza di Materiali Contenenti Amianto (MCA) friabili.

Questi materiali possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale e causa della loro scarsa aggregazione, possono facilmente disperdere fibre nell’aria generando potenziali rischi per i lavoratori e la popolazione.

L’amianto ed i Materiali Contenenti Amianto (MCA) sono stati largamente utilizzati su tutto il territorio nazionale fino agli anni ‘90. Infatti l’Italia, in passato, è stato tra i maggiori produttori mondiali di amianto e di MCA. Nel 1992 l’Italia ha bandito l’estrazione e l’impiego del minerale, classificato come cancerogeno nel 1973, ma tuttora permangono sul territorio nazionale numerosi siti industriali e civili con presenza di MCA, ancora da bonificare.

Il decreto ministeriale 6 settembre 1994 distingue i MCA in:

  • friabili: materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale;
  • compatti: materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici.

I MCA friabili sono quelli aventi poca coesione e più elevate percentuali di amianto nella matrice. Essi, a causa della loro scarsa aggregazione, possono facilmente disperdere fibre nell’aria generando potenziali rischi per i lavoratori e la popolazione.

Le principali caratteristiche tecniche per cui l’amianto è stato utilizzato nei MCA friabili sono: termoisolanza, resistenza ignifuga, anticondensa, fonoassorbenza, resistenza meccanica, resistenza all’attacco chimico, rigidità dielettrica, refrattarietà, capacità legante e sigillante.

I principali settori e attività economiche dove detti MCA  friabili risultano utilizzati in passato sono: agricoltura, allevamento e pesca, cantieri navali, commercio (ingrosso e dettaglio), difesa militare, edilizia, estrazione e raffinerie di petrolio, industrie (metalmeccaniche, metallurgiche, minerarie, alimentari, chimiche, della gomma, del legno, del tabacco, del vetro, conciaria, della carta), artigianato (carpenteria, termoidraulica), mezzi di trasporto, produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas.

AdA

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Dispositivi di protezione delle vie respiratorie

Dispositivi di protezione delle vie respiratorie

Appena pubblicata in italiano, a cura della Commissione Sicurezza la UNI EN 14593-1:2018Apparecchi di protezione delle vie respiratorie - Respiratori ad aria compressa alimentati dalla linea con erogatore a domanda - Parte 1: Apparecchi con maschera intera - Requisiti, prove e marcatura
La UNI EN 14593-1 specifica i requisiti minimi per respiratori ad aria compressa alimentati dalla linea con erogatore a domanda per l'utilizzo con maschera intera come apparecchi di protezione delle vie respiratorie (RPD). Comprende prove di laboratorio e prove pratiche di impiego per la valutazione della conformità ai requisiti.
Non sono trattati dalla norma gli RPD destinati all'uso subacqueo, quelli utilizzati in operazioni di sabbiatura senza ulteriori funzioni protettive e quelli destinati alla fuga, sebbene siano forniti determinati requisiti relativi all'uso congiunto con dispositivi destinati alla fuga e alle condizioni di fuga.
Trattando i requisiti necessari agli RPD, la norma ricorda ad esempio che tutti i componenti degli apparecchi di protezione si devono facilmente separare per eseguire pulizia, esami e prove. Inoltre, tutti i collegamenti smontabili devono essere prontamente collegati e fissati, laddove possibile manualmente e tutti i dispositivi di tenuta utilizzati devono essere mantenuti in posizione quando i giunti e gli accoppiamenti sono scollegati durante il normale utilizzo e manutenzione.
Infine, l'RPD completo deve essere sottoposto a prove pratiche di impiego in condizioni realistiche.
Queste prove generali hanno lo scopo di controllare che l'RPD non abbia imperfezioni che non possono essere determinate tramite altre prove specifiche.

mb

Fonte UNI

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Vetro per edilizia. Pubblicate due norme UNI

Vetro per edilizia. Pubblicate due norme UNI

Pubblicate in lingua italiana a cura dalla Commissione “Vetro” la  norma UNI EN 1279-1:2018Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 1: Generalità, descrizione del sistema, regole per la sostituzione, tolleranze e qualità visiva” e la norma UNI EN 1279-5:2018Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 5: Norma di prodotto

In particolare:

La UNI EN 1279-1 copre i requisiti per le vetrate isolanti. Gli utilizzi principali previsti delle vetrate isolanti sono le installazioni in finestre, porte, facciate continue, vetrate incollate per porte, finestre e facciate continue tetti e partizioni. Il rispetto dei requisiti della norma indica che le vetrate isolanti soddisfano le esigenze per l'uso previsto e garantisce attraverso la valutazione della conformità alla presente norma che i parametri di sicurezza visivi, energetici, acustici e di sicurezza non cambiano significativamente nel tempo.
Nei casi in cui non vi è protezione dalle radiazioni ultraviolette dirette o carico di taglio permanente sulla sigillatura del bordo, come nel caso delle vetrate vincolate per porte, finestre e sistemi di facciata continua, è essenziale seguire le ulteriori specifiche tecniche europee (vedere EN 15434, EN 13022-1 e prEN 16759).
Le vetrate isolanti che sono destinate a scopi artistici (per esempio vetro al piombo o vetro fuso) sono escluse dallo scopo e campo di applicazione della norma. Inoltre, non tratta le vetrate isolanti sotto vuoto, il rimando va alla ISO DIS 19916-1.
I materiali compositi di vetro/plastica rientrano nello scopo e campo di applicazione fintanto che la superficie di contatto con i sigillanti è un componente di vetro.
Per i prodotti di vetro con cablaggi o collegamenti elettrici, per esempio per allarmi o per il riscaldamento, si possono applicare altre direttive, per esempio la Direttiva sulla Bassa Tensione.
Infine la norma fornisce le definizioni per le vetrate isolanti e tratta le regole per la descrizione del sistema, la qualità ottica e visiva e le relative tolleranze dimensionali e descrive le regole di sostituzione basate su una descrizione del sistema esistente

La UNI EN 1279-5  specifica i requisiti, la valutazione della conformità, il controllo di produzione in fabbrica delle vetrate isolanti (IGU) per impiego negli edifici. Anche nel caso della UNI EN 1279-5 le vetrate il cui uso previsto è unicamente "artistico" e che pertanto non richiedono alcuna caratteristica essenziale, non sono soggette alla marcatura CE e non fanno parte della norma.

mb

Fonte UNI

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Affidamento diretto dei lavori: dal 2019 si innalza la soglia a 150.000 euro

Affidamento diretto dei lavori: dal 2019 si innalza la soglia a 150.000 euro

Dal 2019 si innalza da 40.000 a 150.000 euro la soglia entro cui si possono affidare direttamente lavori senza una gara formale; l’unico vincolo è consultare almeno tre operatori economici.

Con la legge n. 145/2018 (legge di Bilancio 2019) viene modificato il Codice degli appalti. Viene previsto che le stazioni appaltanti, in deroga all’art. 36, comma 2, possano procedere all’affidamento diretto di lavori di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro.

L’unico vincolo a tutela della trasparenza e della corretta competitività delle imprese è la previa consultazione, ove esistenti, di almeno 3 operatori economici. La nuova norma è già operativa a partire dal 1° gennaio 2019 ed eleva la soglia dell’affidamento diretto senza vincoli di pubblicità.

In precedenza, per importi tra i 40.000 e fino a 150.000 euro era necessario bandire la gara d’appalto con invito di almeno 10 imprese, selezionate tramite indagine di mercato o previ elenchi di operatori, con obbligo di rotazione e obbligo di pubblicità finale sull’affidamento.

Per i lavori fino ad un importo di 40.000 euro resta confermata la possibilità di ricorrere all’affidamento diretto; la legge di Bilancio 2019 infatti non modifica il comma 2, lettera a) dell’art. 36 del Codice Appalti.

AdA

Scarica la legge 30 dicembre 2018, n. 145

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Nanotecnologie: le linee guida UNI per la valutazione dell'esposizione professionale

Nanotecnologie: le linee guida UNI per la valutazione dell'esposizione professionale

In vigore dal 17 gennaio 2019 la UNI EN 17058:2019 che, in materia di Esposizione nei luoghi di lavoro, detta le linee guida per la valutazione dell'esposizione per inalazione dei nanomateriali e dei loro aggregati o agglomerati. Recepisce lo standard EN 17058:2018 "Workplace exposure - Assessment of exposure by inhalation of nano-objects and their aggregates and agglomerates" entrato in vigore il 14 novembre scorso.

La norma fornisce le linee guida per valutare l’esposizione per inalazione dei nanomateriali e dei loro aggregati ed agglomerati nei luoghi di lavoro. Esso contiene le linee guida sul campionamento e sulle strategie di misurazione da adottare ed i metodi per la valutazione dei dati.
Sebbene l’obiettivo di questo documento sia la valutazione di rischi per i nanomateriali, l’approccio è anche applicabile ai relativi aggregati ed agglomerati, come ad esempio NOAA e particelle rilasciate da nanocompositi o da prodotti nano-assimilati.

AdA

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Fondo Europeo Pesca: prorogati i termini dei bandi in Campania

Fondo Europeo Pesca: prorogati i termini dei bandi in Campania

Con decreto dirigenziale n. 1 del 17 gennaio 2019, l’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ha prorogato i termini di presentazione delle domande di contributo per le Misure del Fondo Europeo Pesca (Feamp). Quattro le misure coinvolte:

  • 1.30 - Diversificazione e nuove forme di reddito
  • 1.32 - Salute e sicurezza
  • 1.41 - Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici
  • 1.42 - Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate.

Il nuovo termine di scadenza, per tutte le Misure, è fissato alle ore 16 del 18 febbraio 2019.

AdA

Scarica il DD n° 1 del 17 gennaio 2019

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Sicurezza del macchinario. Nuova edizione per la CEI EN 60204-1

Sicurezza del macchinario. Nuova edizione per la CEI EN 60204-1

Pubblicata dal Comitato Elettrotecnico Italiano, la nuova edizione della CEI EN 60204-1 - Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali
La Norma si applica agli equipaggiamenti e sistemi elettrici, elettronici e programmabili di macchine non portatili quando sono in moto, inclusi i gruppi di macchine che lavorano in modo coordinato. L'equipaggiamento considerato inizia dal punto di connessione dell'alimentazione all'equipaggiamento elettrico della macchina.
La CEI EN 60204-1 si applica, inoltre, agli equipaggiamenti elettrici o a parti di equipaggiamenti elettrici alimentati con tensioni nominali non superiori a 1 000 V in corrente alternata o 1 500 V in corrente continua e con frequenze nominali non superiori a 200 Hz. Essa non copre tutte le prescrizioni (per es. protezioni, interblocchi o comandi) necessarie o richieste da altre norme o regolamenti al fine di proteggere le persone da pericoli diversi da quelli elettrici.
Questa edizione annulla e sostituisce la precedente del 2006 che rimane in vigore fino al 14-09-2021 e ne costituisce una revisione tecnica.

La nuova edizione include le seguenti modifiche tecniche rispetto alla precedente:

  • aggiunta di requisiti per affrontare le applicazioni che coinvolgono i Power Drive System (PDS);
  • cambiamento nell’elenco delle differenze nazionali;
  • chiarimenti sui dispositivi di sezionamento dell’alimentazione,
  • revisione dei requisiti di compatibilità elettromagnetica (EMC);
  • chiarimenti sui requisiti per la protezione contro le sovracorrenti;
  • requisiti per calcolare la corrente nominale di cortocircuito;
  • revisione dei requisiti dei collegamenti dei conduttori di protezione ed equipotenziali;
  • riorganizzazione e revisione dell’articolo 9 relativo ai circuiti e funzioni di comando e controllo, compresi i requisiti relativi all’arresto del PDS all'arresto di emergenza e alla protezione del circuito dalle sovracorrenti;
  • revisione dei requisiti della documentazione tecnica;
  • aggiornamento generale in relazione agli standard normativi e ai riferimenti bibliografici.

mb
Fonte CEI

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