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Rumore generato da ascensori e apparecchi similari. Allo studio una norma UNI

Rumore generato da ascensori e apparecchi similari. Allo studio una norma UNI

Il progetto UNI1603181 “Informazioni acustiche sull'impianto di ascensori, montacarichi, apparecchi similari e relativi componenti, a supporto della progettazione dell'edificio, ai fini del contenimento dei livelli sonori all'interno dell'edificio” (futuro TR) fornirà informazioni acustiche sull'impianto di ascensori, montacarichi, apparecchi similari e relativi componenti, a supporto della progettazione dell'edificio, ai fini del contenimento dei livelli sonori all'interno dell'edificio, come da esigenze del cliente finale.
I rumori e le vibrazioni di un impianto di ascensore influiscono fortemente sulla popolazione di un edificio (utilizzatori e residenti); insieme all’aspetto estetico, alle prestazioni e alla tecnologia proprie dell’impianto, il rumore e le vibrazioni contribuiscono a definirne la sua qualità. È utile che questi aspetti vengano considerati e pianificati con cura fin dalle prime fasi progettuali relative all’ascensore e all’edificio da parte dell'utilizzatore finale, del progettista e dell’installatore.
Il rapporto tecnico si applica all'installazione di impianti nuovi in edifici nuovi. I dati forniti possono essere utilizzati anche all'installazione di impianti nuovi in edifici esistenti.
Il progetto è di competenza del GL 14 “Rumore generato da ascensori, montacarichi e apparecchi similari”, gruppo misto tra le Commissioni Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari e Acustica e vibrazioni.
Eventuali commenti al progetto UNI1603181, in inchiesta pubblica finale, potranno essere inviati all’UNI entro il 7 dicembre 2017.

mb

Fonte UNI

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Identificazione dei prodotti medicinali. Saranno revisionate le norme ISO - IDMP

Identificazione dei prodotti medicinali. Saranno revisionate le norme ISO - IDMP

Una serie di norme definite IDMP - Identification of Medicinal Products, utili ai pazienti e alla comunità medica in generale, si trova nella fase di revisione: il suo futuro utilizzo andrà a semplificare lo scambio di informazioni tra le parti e a migliorare l’interoperabilità dei sistemi in campo medico. I documenti rappresentano infatti un importante risultato che risponde alle esigenze di identificazione globale dei medicinali regolamentati: IDMP richiede che le informazioni inviate alle autorità di regolamentazione siano coerenti e codificate.

Il “pacchetto” di norme e specifiche tecniche - che comprende le ISO 11616, ISO 11615, ISO/DIS 11238, ISO/TS 20451, ISO/TS 20443 e ISO/TS 19844 - supporta le attività delle agenzie del farmaco nel mondo. Le norme coprono differenti attività di regolamentazione legate allo sviluppo, registrazione e gestione del ciclo di vita dei prodotti medicinali, così come la farmacovigilanza e la gestione del rischio.

Per raggiungere i principali obiettivi in materia di regolamentazione di farmaci e farmacovigilanza, uno scambio di informazioni coerente e affidabile è indispensabile: le norme IDMP rispondono pienamente a queste esigenze. La revisione delle ISO IDMP si è resa necessaria a seguito dell’elaborazione di 4 guide (specifiche tecniche CEN e ISO): gli standard non sono realmente cambiati, ma diventati più semplici da utilizzare.

Secondo la serie di norme ISO IDMP, la descrizione di un farmaco include i seguenti elementi:

  •     nome del farmaco
  •     ingredienti, sostanze
  •     prodotto farmaceutico (modalità di somministrazione, dosaggio)
  •     autorizzazione all’immissione in commercio
  •     specificità cliniche
  •     imballaggio
  •     fabbricazione.

Le norme IDMP sono essenziali per un sistema sanitario sempre più integrato a livello mondiale perché forniscono una precisa architettura per l’informatizzazione delle informazioni sui medicinali.

mb

Fonte UNI

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Audit in incognito. Pubblicata la UNI 11312-1

Audit in incognito. Pubblicata la UNI 11312-1

Pubblicata la norma  UNI 11312-1:2017 “Qualità nei servizi - Audit in incognito (mystery audit) - Parte 1: Requisiti e linee guida del processo”.
L’audit in incognito rappresenta un metodo strutturato per rilevare fattori di qualità oggettivi, riferiti proprio all'efficacia e all'efficienza di un servizio, compresi i prodotti eventualmente associati, nel momento esatto in cui viene erogato.
Le commissioni tecniche “Gestione per la qualità e metodi statistici” e “Servizi” hanno elaborato la norma UNI 11312-1 che:
•    definisce i criteri generali da adottare affinché l’audit in incognito sia efficace e rappresentativo, in relazione agli obiettivi stabiliti;
•    specifica i requisiti e le linee guida per la progettazione, la pianificazione operativa e il coordinamento e lo svolgimento di audit effettuati con modalità "in incognito" (mystery audit) presso organizzazioni i cui servizi ed eventuali prodotti associati sono erogati, forniti direttamente o affidati all’esterno (outsourcing), a clienti finali (per esempio, utenti, consumatori, cittadini, turisti, pazienti, ecc.);
•    specifica i requisiti e le linee guida per l'elaborazione dei risultati, restituzione delle conclusioni e azioni successive all’audit in incognito.
I benefici legati a questo tipo di audit sono riconducibili all'ottenimento di dati oggettivi sull'esperienza del cliente (customer experience) che a loro volta si riflettono sul miglioramento delle prestazioni dell'organizzazione andando anche a vantaggio del cliente. La norma è applicabile in molteplici settori e comparti merceologici.
Ogni organizzazione dovrebbe focalizzare la propria attenzione sulla percezione e il grado di soddisfazione dei clienti circa la qualità dei servizi fruiti, analizzandone a fondo le componenti. Ciò significa che dovrebbe valutare le strutture, il personale, i processi, i livelli di prestazione stabiliti e se possibile anche i prodotti associati. Tutto questo dovrebbe poter garantire il raggiungimento del massimo grado di conformità ai requisiti per la qualità e al miglioramento delle prestazioni.
Mettere al centro di una qualunque organizzazione il cliente - cioè focalizzarsi sul cliente - è infatti fondamentale per fornire servizi e prodotti conformi.

mb

Funte UNI

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Tecnologie dell’informazione. Una norma UNI stabilisce le competenze dei professionisti

Tecnologie dell’informazione. Una norma UNI  stabilisce le competenze dei professionisti

Pubblicata, anche in italiano, la norma UNI EN 16234-1:2016e-Competence Framework (e-CF) - Framework comune europeo per i professionisti ICT in tutti i settori industriali - Parte 1: Framework (modello di riferimento)”
Nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono molteplici le figure professionali che interagiscono tra loro; questo è dovuto anche alla specificità del settore sempre così in rapida evoluzione. La norma fornisce un riferimento di 40 competenze richieste e in uso nel settore dell’ICT e nei settori ad esso correlati, utilizzando un linguaggio comune per descrivere competenze, abilità e livelli di capacità che possa essere compreso in tutta Europa.
Essendo la prima implementazione settoriale del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF, European Qualifications Framework), questa norma europea allinea i propri livelli di capacità ai livelli di apprendimento EQF.
La norma è stata creata per essere utilizzata da:
professionisti ICT, manager e reparti risorse umane (HR);
istituti di istruzione professionale ed enti di formazione, inclusa l'istruzione superiore;
parti sociali (sindacati e associazioni dei datori di lavoro), associazioni e ordini professionali, enti di accreditamento, di validazione e valutazione professionale;
analisti di mercato, responsabili di decisioni politiche e da altre organizzazioni e parti interessate nei settori pubblico e privato.
Il documento, elaborato da UNINFO - l’Ente Federato UNI dedicato alle tecnologie informatiche e alle loro applicazioni, è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte: UNI

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Aggiornato il Programma di Normazione Nazionale

Aggiornato il Programma di Normazione Nazionale

È stato recentemente pubblicato l’aggiornamento del Programma di normazione nazionale, che raccoglie tutti i progetti di norma nazionali, specifiche tecniche e rapporti tecnici in fase di elaborazione all’interno del “Sistema UNI”, raccolti per organo tecnico di competenza.
Conoscere i lavori di normazione in corso significa non solo avere una visione complessiva e allo stesso tempo di dettaglio dell’attività tecnica nazionale attualmente in elaborazione ma significa anche rispondere a un preciso dettato comunitario.
Il documento - in formato PDF liberamente scaricabile - ha un aggiornamento trimestrale che garantisce, oltre a una informazione puntuale, quel principio di trasparenza - sancito dall’articolo 3.3 del Regolamento (UE) N. 1025/2012 (il Regolamento sulla normazione europea) - che è alla base dell'attività normativa stessa.
Per chi desidera avere una visione complessiva delle attività normative in via di sviluppo oppure individuare specifici lavori in corso di elaborazione in particolari settori di interesse, il programma di normazione nazionale fornisce le informazioni necessarie.

Scarica il Programma

mb

Fonte UNI

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Sistemi per il controllo di fumo e calore. Pubblicata una nuova norma

Sistemi per il controllo di fumo e calore. Pubblicata una nuova norma

Pubblicata la norma UNI EN 12101-2:2017Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 2: Evacuatori naturali di fumo e calore” che specifica i requisiti e indica metodi di prova per evacuatori  di fumo e calore destinati all'installazione negli edifici come componenti in sistemi per il controllo di fumo e calore.
La UNI EN 12101 è costituita da 10 parti, in particolare la parte 2 riguarda specificatamente gli evacuatori naturali di fumo e calore (Natural Smoke and Heat Ventilators - NSHEV) progettati per aprirsi automaticamente dopo lo scoppio di un incendio e in alcuni casi dotati di un dispositivo di controllo o sgancio manuale.
In una situazione di emergenza quando un edificio viene invaso dalle fiamme risulta infatti, estremamente importante indicare tempestivamente  una via di fuga. Il varco di emergenza può essere creato e mantenuto dai sistemi di evacuazione di fumo e calore che forniscono e mantengono uno strato privo di fumo al di sopra del pavimento. I medesimi sistemi provvedono a evacuare anche i gas caldi rilasciati dall’incendio nelle sue prime fasi di sviluppo.
L’utilizzo di questo sistema che crea uno strato di fumo in sospensione è ormai ampiamente utilizzato perché riduce notevolmente gli eventuali danni a persone e cose agevolando le operazioni di evacuazione.
La norma, disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo  è di competenza della Commissione Tecnica “Protezione attiva contro gli incendi”.

mb

Fonte UNI

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