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Gas a effetto serra: una norma stabilisce i requisiti di competenza per i validatori

Gas a effetto serra: una norma stabilisce i requisiti di competenza per i validatori

Per ottenere l'uniformità nel mercato internazionale e mantenere la fiducia del pubblico nei resoconti dei gas a effetto serra - GHG - e in altre comunicazioni, è necessario definire i requisiti di competenza per i gruppi di validazione e verifica, cioè per coloro che si occupano di realizzare tali documenti.
Recentemente pubblicata la UNI ISO 14066 Gas a effetto serra - Requisiti di competenza per validatori e verificatori di gas a effetto serra
La UNI ISO 14066, ora disponibile anche in italiano, definisce i principi per assicurare la competenza degli operatori coinvolti. Tali principi sono a loro volta basati sui requisiti generali che garantiscono la competenza necessaria.
I requisiti per gli organismi di validazione e verifica dei gas a effetto serra sono, invece, stabiliti dalla UNI EN ISO 14065. Quest’ultima è rilevante perché richiede che gli organismi di rendicontazione e verifica stabiliscano e mantengano una procedura di gestione della competenza del suo personale che svolge le varie attività di validazione e verifica nel gruppo nominato.

La UNI ISO 14066 raccomanda l’utilizzo congiunto dei seguenti documenti:

•    UNI EN ISO 14064 - 1  “Gas ad effetto serra - Parte 1: Specifiche e guida, al livello dell'organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione”;
•    UNI EN ISO 14064 - 2  “Gas ad effetto serra - Parte 2: Specifiche e guida, al livello di progetto, per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell'aumento della loro rimozione”;
•    UNI EN ISO 14064 - 3  “Gas ad effetto - serra Parte 3: Specifiche e guida per la validazione e la verifica delle asserzioni relative ai gas ad effetto serra”;
•    UNI EN ISO 14065 – “Gas a effetto serra - Requisiti per gli organismi di validazione e verifica dei gas ad effetto serra per l'utilizzo nell'accreditamento o in altre forme di riconoscimento”.

mb


Fonte UNI

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Isolamento acustico in edilizia. Pubblicate quattro nuove norme.

Isolamento acustico in edilizia. Pubblicate quattro nuove norme.

Pubblicate a cura della commissione “Acustica e vibrazioni” dell’UNI, le quattro parti della norma  UNI EN ISO 12354:2017, relative ad Acustica in edilizia. Il documento entra nel dettaglio della propagazione del rumore tra gli ambienti e del suo passaggio dall’interno all’esterno.

In particolare:

  • La parte 1 descrive i modelli di calcolo per valutare l'isolamento dal rumore trasmesso per via aerea tra ambienti situati in edifici, utilizzando principalmente i dati misurati che caratterizzano la trasmissione laterale diretta o indiretta da parte degli elementi di edificio e i metodi teorici sulla propagazione sonora negli elementi strutturali. Descrive i principi dello schema di calcolo, elenca le grandezze rilevanti e definisce le sue applicazioni e limitazioni. La norma propone un modello semplificato con un campo di applicazione ristretto, calcolando direttamente l'indice di valutazione utilizzando quello dei vari elementi di edificio. Rispetto alla precedente UNI EN 12354-1, la norma differisce in modo sostanziale.
  • La parte 2 definisce i modelli di calcolo per valutare l’isolamento acustico al calpestio tra ambienti sovrapposti, basandosi principalmente sui dati rilevati che caratterizzano la trasmissione diretta o laterale indiretta degli elementi di edificio interessati. Inoltre specifica i metodi teorici sulla propagazione sonora negli elementi strutturali oltre a descrivere i principi dello schema di calcolo, elencare le grandezze rilevanti e definire le sue applicazioni e le restrizioni. Da questo viene dedotto un modello semplificato con un campo di applicazione ristretto, calcolando direttamente il singolo indice di valutazione degli elementi. Rispetto alla precedente UNI EN 12354-2, la norma differisce in modo sostanziale.
  • La parte 3 definisce un modello di calcolo per valutare l’isolamento acustico o la differenza di livello di pressione sonora di una facciata o di un’altra superficie esterna di un edificio. Il calcolo è basato sul potere fonoisolante dei diversi elementi di edificio che costituiscono la facciata e considera la trasmissione diretta e laterale. Il calcolo fornisce dei risultati che corrispondono approssimativamente ai risultati ottenuti con misurazioni in opera, in conformità alla UNI EN ISO 16283-3. I calcoli possono essere eseguiti per bande di frequenza o per indici di valutazione. Inoltre, i risultati possono essere utilizzati anche per calcolare il livello di pressione sonora interna dovuto, per esempio, al traffico stradale. La norma descrive i principi dello schema di calcolo, elenca le grandezze rilevanti e definisce le sue applicazioni e limitazioni.
  • La parte 4 descrive un modello di calcolo per valutare il livello di potenza sonora irradiato dall'involucro di un edificio a causa del rumore aereo all'interno dello stesso, principalmente per mezzo dei livelli di pressione sonora misurati all'interno dell'edificio e dei dati misurati che caratterizzano la trasmissione sonora degli elementi pertinenti e delle aperture dell'involucro. Questi livelli di potenza sonora, insieme a quelli di altre sorgenti sonore in o di fronte all'edificio, costituiscono la base per il calcolo del livello di pressione sonora a una distanza prescelta come misura per le prestazioni acustiche degli edifici. La previsione della propagazione del suono esterno non rientra nello scopo e campo di applicazione della norma.

mb

Fonte UNI

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Qualità. Dall’UNI una guida per le PMI

Qualità. Dall’UNI una guida per le PMI

Nata dalla traduzione di un manuale ISO dedicato alle PMI, la nuova pubblicazioneUNI EN ISO 9001:2015 e piccole imprese. Cosa fare?” si pone come un utile e fruibile strumento per tutte le micro, piccole e medie imprese italiane.
Il nostro territorio per tradizione è letteralmente cosparso da imprese a carattere cosiddetto “familiare”, imprese che contraddistinguono tuttora il nostro tessuto industriale.
Secondo il rapporto CERVED 2016, soddisfano i requisiti per essere considerate PMI 136.114 società, tra le quali 112.378 aziende rientrano nella definizione di “piccola impresa” e 23.736 in quella di “media impresa”. Queste società, hanno occupato 3,8 milioni di addetti, di cui oltre due milioni lavorano in aziende piccole.
In questo scenario le norme tecniche (sui sistemi di gestione in particolare) hanno la possibilità di supportare le PMI come già fanno con le realtà globali, con i governi e con la società nel suo insieme.
Ecco perché questo volume può rappresentare un’utile strumento alle imprese fornendo una chiara comprensione di ciò che è il sistema di gestione per la qualità fungendo da guida per l’utente attraverso l’attuazione del processo. Infine, per chi non ha ancora aggiornato il proprio sistema di gestione per la qualità con l’ultima versione consente un più facile adeguamento ai nuovi requisiti dell’edizione 2015.
Il volume è suddiviso in varie sezioni - come ad esempio il sistema di gestione per la qualità, alcuni consigli pratici per la sua applicazione, la guida vera e propria alla ISO 9001, ecc. - che possono essere utilizzate separatamente e consultate quando se ne presenta la necessità.
Completano la pubblicazione tre appendici che descrivono dettagliatamente i processi di certificazione/registrazione.

mb

Fonte UNI

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