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News

Crowdsourcing: quando la rete trova la soluzione

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Crowdsourcing, parola che deriva dall’unione di crowd “folla” e outsourcing, in gergo aziendale “affidare all’esterno parte delle proprie attività”. Crowdsourcing indica la pratica sempre più diffusa di consultare la comunità virtuale per la ricerca di soluzioni, idee e contenuti. Oggi le imprese, o i singoli individui, hanno potenzialmente a disposizione le competenze di tutti, della folla, della gente, disseminate nella rete.
Leggi l’articolo su Il Sole 24 Ore.

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Stress da lavoro, dal 1° gennaio valutazione obbligatoria

 

 

 

 

 

 

 

 

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A partire dal 1° gennaio 2011 tutti i datori di lavoro, pubblici o privati, sono tenuti a redigere il documento sulla valutazione del rischio stress lavoro-correlato nell’ambiente lavorativo.
L’obbligo è previsto da una circolare del 18 novembre 2010 (leggi qui) del Ministero del Lavoro Dipartimento Generale della Tutela delle condizioni di lavoro, che in attuazione del “Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro” fornisce una serie di indicazioni per la valutazione del rischio, ai sensi degli articoli 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, del D.lgs. n. 81/2008.
Definizione di “stress da lavoro-correlato”
La circolare anzitutto richiama la definizione di stress lavoro-correlato descritta all’articolo 3 dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004, come recepito dall’Accordo Interconfederale del 9 giugno 2008: “condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro” (art. 3, comma 1). Tuttavia, precisa la circolare, “non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro-correlato. Lo stress lavoro-correlato è quello causato da vari fattori propri del contesto e del contenuto del lavoro”.
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Ridurre i rischi progettando macchine sicure

 

 

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Il prezzo degli incidenti che si verificano nell’utilizzare i macchinari è elevato, sia sul piano umano che sul piano economico e sociale. Aiutare i

progettisti a ridurre i rischi derivanti dall’utilizzo delle macchine e a proteggere gli operatori è da sempre l’obiettivo delle norme di sicurezza elaborate dai Comitati Tecnici del CEN a supporto della direttiva Macchine, siano esse relative a specifiche tipologie di macchine (norme di tipo C), ad aspetti di sicurezza (quali le distanze di sicurezza, la temperatura superficiale, il rumore – norme di tipo B1), a mezzi di protezione (quali i comandi a due mani, i dispositivi di interblocco, i dispositivi sensibili alla pressione, i ripari – norme di tipo B2), siano esse le norme fondamentali di sicurezza (quelle che trattano i concetti fondamentali, i principi di progettazione e gli aspetti generali che possono essere applicati a tutti i macchinari – norme di tipo A).
Dallo scorso mese di novembre, la nuova UNI EN ISO 12100 “Sicurezza del macchinario – Principi generali di progettazione – Valutazione del rischio e riduzione del rischio” è diventata l’unico riferimento fondamentale, cioè l’unico riferimento di tipo A per tutti i fabbricanti che devono progettare nuovi macchinari.
Continua sul sito UNI.

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EnergyMed la IV edizione Napoli: musei gratis fino al 31 maggio

 

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Dal 1° febbraio al 31 maggio 2011 sarà possibile visitare gratis il Museo di Capodimonte, Castel Sant’Elmo, Certosa e Museo di San Martino. Dalle 8,30 alle 10 del mattino e il pomeriggio dalle 16 alle 19,30.
Anche il museo duca di Martina, al Vomero nella bellissima villa Floridiana, sarà visitabile.

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Lavorare in sicurezza

 

 

 

 

 

 

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Lo spot realizzato dal Comune di Napoli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ha ottenuto un importante riconoscimento nell’ambito del COM.PA. 2008, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese.
Guarda lo spot premiato sul sito del Comune di Napoli.
Nell’ambito di questa prestigiosa manifestazione, il Formez, in collaborazione con l’ordine nazionale dei Giornalisti e su iniziativa del Dipartimento della Funzione Pubblica, ha organizzato la 4° edizione del premio “La Pubblica Amministrazione che si vede – la tv che parla con te”, che segnala le migliori esperienze di comunicazione televisiva del settore pubblico a servizio del cittadino e delle imprese.
Nell’ambito della categoria “Canali tematici”, che riguarda la produzione di audiovisivi su temi specifici di interesse pubblico, il Comune di Napoli si è aggiudicato il terzo premio per lo spot realizzato nell’ambito di una più ampia campagna di comunicazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, voluta dal Consiglio Comunale e realizzata dall’Amministrazione attraverso il Dipartimento Comunicazione Istituzionale.
La campagna, realizzata in collaborazione con INAIL, Direzione Provinciale del Lavoro di Napoli, Sirena, ACEN, Comitato paritetico Territoriale, Protezione Civile, CGIL, CISL, UIL, UGL, Fondazione IDIS Città della Scienza, ha promosso nei mesi scorsi attività ed eventi tesi a diffondere nella cittadinanza, in particolare tra i giovani, la cultura della prevenzione e della tutela della salute nei luoghi di lavoro.

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UNI ISO 26000 – Guida alla Responsabilità Sociale

E’ stata pubblicata la versione in lingua italiana della norma UNI ISO 26000 “Guida alla responsabilità sociale”. Essa entra così a far parte a pieno titolo del corpus normativo nazionale.
La scelta di rendere subito disponibile per chi opera nel nostro Paese la traduzione di questo importante documento – che ha visto ufficialmente la luce lo scorso novembre come norma internazionale e subito adottata come norma UNI – dà la misura di quanto il tema della responsabilità sociale sia avvertito come rilevante per il mercato.

Continua sul sito UNI

 

Responsabilità Sociale: Sportello on line

 

 

 

 

 

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L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. E’ questa una delle definizioni-contenuta anche nel D.lgs. 81/o8 – che descrivono il concetto di Responsabilità Sociale d`Impresa (RSI) sul quale, nel2oo1, ha acceso i riflettori il “Libro Verde: promuovere un quadro europeo per la RSI” della Commissione europea con cui si invitano gli Stati membri a promuoverne la sensibilizzazione e lo sviluppo nelle proprie realtà territoriali. E` stato così rilanciato il concetto di “corporate social responsibility” (Csr), espresso perla prima volta nel 1984 da R. E. Freeman nel saggio “Strategie management: astakeholder approach“.
Nel 2oo2 il Governo italiano presentò il Progetto CSR-SC. Il Ministero del Welfare, con l’ausilio della Bocconi, definì un quadro di riferimento comune per le imprese italiane e siglò nel 2003 un protocollo d’intesa con Unioncamere perla promozione della RSI attraverso la costituzione di un servizio di informazione rivolto alle imprese, da realizzarsi con l`attivazione di sportelli Csr presso le Camere di Commercio.
Un anno dopo l’Ente camerale di Napoli insieme al Consorzio Promos Ricerche – di cui è presidente Pietro Rostirolla e amministratore delegato Ferdinando Flagiello – attivò il servizio. Nacque nel 2005 lo Sportello di Napoli, la cui gestione venne affidata al Consorzio Promos Ricerche che, in collaborazione con gli enti normatori Uni e Cei, stava sviluppando fin dal 1993 un servizio informativo per la diffusione delle normative tecniche che attraverso la loro applicazione poteva rendere più competitive le imprese.
Sono state molteplici le iniziative promosse, in questi anni dallo Sportello RSI di Napoli, a partire da un convegno di programmazione strategica organizzato a metà 2006 in cui sono stati coinvolti  l’Uni, l’Unioncamere, il Ministero del Welfare, la Fondazione I-Csr,  l’Inail. La convinzione era, e lo è ancora oggi, che la promozione della RSI necessita dell’impegno e dell`attivazione di collaborazione tra Organizzazioni, Enti ed Istituzioni.
Tra gli operatori iniziava a maturare la consapevolezza che il valore di una organizzazione non risiede solo nelle performance economiche, ma anche e soprattutto nell`insieme delle prestazioni sociali ed ambientali. che rendono l`organizzazione “sostenibile” nel tempo. Un approccio organizzativo che passava, quindi, attraverso l`implementazione di Sistemi Gestionali in grado di assicurare il rispetto dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori, ma anche a sviluppare qualità dei prodotti a tutela e garanzia dei consumatori. Da ciò l`organizzazione da parte dello Sportello di corsi di sensibilizzazione, formazione e di seminari con accademici ed esperti di sistemi e certificazione che si confrontarono sulle `Best practice” di imprese-partner come Anni, Coelmo, Ctp, Elmeco e Metronapoli.
Nasce l`iniziativa dei workshop “safety day: un progetto di Rsi” in collaborazione con UnionCamere Campania ed Inail Campania destinata a coinvolgere, negli anni, l`intero Sistema Camerale regionale. A giugno 2oo8 il primo incontro con una organizzazione professionale -l`Ordine dei dottori commercialisti- a cui seguirono due puntuali accordi con l`Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli e l`Ispesl per promuovere una cultura della qualità, della sicurezza e igiene del lavoro e della tutela dell`ambiente. L`integrazione dei menzionati sistemi organizzativi diventa per un`impresa il fondamento per predisporre l`adozione di un “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo”, prevista dal D.Lgs. 231/2ooi) ed è finalizzato alla prevenzione dei reati previsti e sufficiente ad esonerare l`ente collettivo dalla responsabilità amministrativa. Tema di enorme attualità ed in continua evoluzione so prattutto per la progressiva estensione, dei reati oggetto del Decreto.
Da maggio 2010, lo Sportello RSI ha un sito rinnovato e ricco di informazioni e documenti, (www.promosricerche.net), accessibile anche dall’home page della Camera di commercio (www.na.eamcom.it). Questa nuova edizione del portale ha comportato un notevole incremento di accessi: oltre 13. ooo pagine visitate per un totale di 4.000 utenti nei primi mesi d’attività.
Nel corso dell`anno lo Sportello ha attivato due ulteriori indirizzi promozionali. Il primo avviando nuovi collegamenti con le Università campane e sviluppando un`azione diretta sui giovani per sensibilizzarli alla RSI, anche favorendo incontri con imprese. Una seconda attività è stata, altresì, avviata in chiusura danno. anche a seguito della pubblicazione delle Linee Guida sulla Responsabilità Sociale – ISO 26000 – tra i cui obiettivi c`è anche la promozione della crescita umana e culturale del territo rio ed il benessere delle comunità. proiettata a creare un collegamento sta bile tra RSI ed i Beni Culturali del Territorio.

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Uova: lettura dell’etichetta

 

 

 

 

 

 

 

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Dal sito della Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura viene messo in evidenza l’esatta etichettatutura di un  prodotto alimentare moto utilizzato come  le uova.
Le uova sono classificate nelle seguenti categorie di qualità  (categoria A o «uova fresche» e categoria B) e peso (da XL a S).
Gli imballaggi delle uova della categoria A e della categoria B devono presentare sulla superficie esterna il codice di identificazione del centro di imballaggio e il codice per il metodo di allevamento.
Altre diciture facoltative sono l’origine delle uova ed il tipo di alimentazione.
Inoltre l a vigente normativa comunitaria e nazionale in tema di commercializzazione delle uova prevede che i centri di imballaggio per poter operare devono essere preventivamente riconosciuti dalla competente autorità sanitaria – ai sensi dei regolamenti (CE) n. 853/2004 e n. 854/2004 – e successivamente autorizzati dalle Regioni. Per il rilascio dell’autorizzazione i centri devono disporre di locali e dell’attrezzatura tecnica appropriati che consentono la classificazione delle uova per categoria di qualità e di peso. I centri di imballaggio che lavorano esclusivamente per l’industria alimentare e non alimentare, tuttavia, non sono tenuti a disporre dell’attrezzatura tecnica necessaria per la classificazione delle uova in base al peso. Le caratteristiche delle attrezzatute tecniche devono essere idonee a garantire un’adeguata manipolazione delle uova.
La Giunta Regionale della Campania, con la deliberazione n. 738 del 30 Aprile 2008 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 22 del 3 Giugno 2008) ad oggetto Approvazione delle procedure regionali per l’autorizzazione, la revoca e/o la sospensione dei centri di imballaggio uova ha disciplinato gli adempimenti nella materia di cui trattasi affidati alle Regioni, ai sensi dell’art. 8 della legge 25 febbraio 2008, n. 34 e dell’art. 4 del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 11 Dicembre 2009 emanato di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
L’ elenco dei centri di imballaggio uova autorizzati sul territorio nazionale  sono presenti sul sito : www.politicheagricole.gov.it nella sezione “Settori Agroalimentari > Zootecnico > Uova >
Per specifiche e  maggiori informazioni si rimanda al sito: http://www.agricoltura.regione.campania.it/uova/uova-index.html

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UNI ISO 31000 “Gestione del rischio – Principi e linee guida”

 

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E’ stata appena pubblicata la UNI ISO 31000 “Gestione del rischio – Principi e linee guida” che può essere utilizzata da imprese pubbliche, private o sociali, associazioni, gruppi o individui.
Tutte le attività di un’organizzazione comportano dei rischi: la loro gestione può essere applicata in qualsiasi momento a un’intera organizzazione alle sue numerose aree e livelli, così come alle specifiche funzioni, progetti e attività.

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