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Semplificazione e Certificazione: la Qualità alleato dello Stato

MARCHIO ACCREDIA

Prima il decreto Brunetta e lo Statuto delle Imprese, oggi le misure in materia di autorizzazioni per l'esercizio delle attività economiche e di controlli sulle imprese. Anche con l'insediamento del nuovo Governo, si conferma di voler puntare sulle certificazioni per avviare il processo di semplificazione in favore delle imprese.

Già l'art. 30 del decreto Brunetta del 2008 disponeva che, per le imprese dotate di certificazione ambientale o di qualità sotto accreditamento, le verifiche periodiche degli Organismi di certificazione sostituissero i controlli amministrativi. Il provvedimento è rimasto inattuato per mancanza dei decreti attuativi, ma ha segnato una linea d'indirizzo, nonostante il principio fosse stato considerato favorevolmente anche dalla Corte Costituzionale (sent 04/12/2009, n. 322).

Poi l'art. 11 dello Statuto delle Imprese del novembre 2011 "certificazione sostitutiva e procedura di verifica" ha stabilito espressamente che "le certificazioni relative a prodotti, processi e impianti rilasciate alle imprese dagli enti di normalizzazione a ciò autorizzati e da società professionali o da professionisti abilitati sono sostitutive della verifica da parte della pubblica amministrazione e delle autorità competenti, fatti salvi i profili penali", nell'ottica della "progressiva riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie imprese, in conformità a quanto previsto dalla normativa europea".

Quanto alle misure dell'attuale Governo, il pacchetto "Semplificazione e Sviluppo" prevede l'emanazione di regolamenti volti, tra l'altro alla "soppressione di controlli sulle imprese in possesso di certificazione ISO o equivalente, per le attività oggetto di tale certificazione", oltre all'emanazione entro la fine del 2012 di uno o più regolamenti per stabilire, tra l'altro, la "sostituzione delle procedure autorizzatorie ambientali con autocertificazioni per le imprese in possesso di certificazioni UNI EN ISO 14.000 o EMAS, con riferimento alle attività oggetto delle certificazioni medesime, e per gli interventi in aree ecologicamente attrezzate".

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Leggi anche il dossier di U&C di gennaio 2012

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Bilancio di sostenibilità

 

Il bilancio di sostBilancio Sostenibileenibilità è ormai diventato uno strumento diffuso in moltissime aziende nel mondo. Si tratta di un documento, che si affianca a quello economico, che illustra l'approccio, gli impegni e i risultati ottenuti dall'azienda in ambito economico, sociale e ambientale, definendo al contempo gli obiettivi per i mesi a venire. Per migliorare questo percorso per arrivare all'obiettivo di un report integrato, il Csr manager network, l'associazione di riferimento per i professionisti della responsabilità sociale d'impresa in Italia promossa da Altis (Alta scuola impresa e società dell'università Cattolica di Milano) e Isvi (Istituto per i valori d'impresa) offre un servizio di reporting review.

Gli associati al Network possono sottoporre il loro report a un apposito gruppo di lavoro volontario allo scopo di migliorare il documento grazie ai suggerimenti ricevuti. Al network possono aderire: manager responsabili delle politiche di sostenibilità; società di professionisti, consulenti o certificatori; rappresentanti della pubblica amministrazione; professionisti dei fondi etici e delle agenzie di rating etico; organizzazioni non profit.

Possono far parte anche piccole imprese rappresentate da singoli imprenditori e fondazioni d'impresa. Condizioni privilegiate sono previste per studenti di corsi di laurea specialistici/Mba, laureati e giovani professionisti e per tutti sono previste anche quote di iscrizione semestrale.

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Fonte Adnkronos

 

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Incentivi alle rinnovabili: il fisco premia i "piccoli"

 

agevolazioni fiscaliFavoriscono i privati e gli enti con piccoli impianti i bonus messi in campo per spingere le fonti energetiche rinnovabili. Si tratta dei meccanismi premiali, simili alla tariffa incentivante per gli impianti solari fotovoltaici, del conto energia eolico e del conto energia per fonti diverse rispetto al solare fotovoltaico, introdotti dal 2008 per promuovere la produzione di energia da fonti alternative diverse dal solare (l'energia eolica, idrica, geotermica e quella derivante dalle biomasse, di origine agricola o forestale).

La Finanziaria 2008 ha introdotto per gli impianti di dimensioni più modeste una nuova forma di incentivazione rappresentata dalla "tariffa fissa onnicomprensiva". La stabilità di questa tariffa – che non ha subito significativi ridimensionamenti dal momento della sua introduzione, a differenza di quanto è invece avvenuto proprio nel settore del fotovoltaico – ha fatto sì che il settore delle fonti rinnovabili diverse dal solare sia diventato di notevole interesse per gli investitori, consentendo di programmare gli investimenti.

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Protezione dalle radiazioni. La norma ISO 27048

 

Nel corso del 2011 è stata pubblicata la norRadiazionima ISO 27048Radiation protection - Dose assessment for the monitoring of workers for internal radiation exposure”: un contributo importante alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Il documento - elaborato dall’ISO/TC 85 “Nuclear energy, nuclear technologies and radiological protection”, SC 2 “Radiological protection” - permetterà di migliorare la tutela dei lavoratori esposti alle radiazioni e fornirà nel contempo le basi tecniche per consolidare, anche a livello mondiale, regole e disposizioni vigenti in questo settore.

Nello specifico la norma contribuirà ad ottenere risultati più affidabili e coerenti nel momento in cui viene misurata la concentrazione di sostanze radioattive.

Sono molti i lavoratori che quotidianamente, sebbene in misura diversa,  sono esposti a radiazioni ionizzanti. Questi lavoratori necessitano quindi di una maggiore sorveglianza e di un più accurato controllo sanitario.

Per tutti coloro che sono esposti a radioattività per inalazione, ingestione o per contatto con la pelle è importante sviluppare un programma globale di controllo. Questo deve consistere principalmente nella accurata misurazione delle attività biologiche e dei tassi di eliminazione delle radiazioni attraverso urine o feci. Ne consegue che per l'interpretazione quantitativa di tali misurazioni è necessario disporre di modelli ben definiti e di dati che descrivano il comportamento delle sostanze radioattive nel corpo umano.

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La ISO 26000 raccomandata dalla Commissione Europea

RSI 26000

La norma internazionale ISO 26000 è uno dei tre documenti raccomandati dalla Commissione europea alle imprese della UE per rispettare i loro impegni in tema di responsabilità sociale. Questa autorevole raccomandazione viene da una recente comunicazione fatta ai vertici dell’Unione europea che delinea una rinnovata strategia per la responsabilità sociale delle imprese per il periodo 2011-2014.
La Commissione intende infatti controllare l’impegno assunto dalle imprese europee, con più di mille impiegati, di tenere in considerazione nelle loro attività i principi internazionali della CSR (Corporate Social Responsibility) e la guida rappresentata appunto dalla ISO 26000, la norma tecnica che ha visto la luce nel 2010. Allo stesso tempo la Commissione invita tutte le grandi imprese della UE a impegnarsi per adottare, entro il 2014, almeno uno dei tre documenti guida sulla Corporate Social Responsibility: la ISO 26000, il Global Compact (Patto Globale) delle Nazioni Unite, o le linee guida per le imprese multinazionali sviluppate dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD).
Perché la Commissione europea punta proprio ora in maniera decisiva sulla responsabilità sociale?
La risposta sta, paradossalmente, proprio nella attuale crisi economica: questa, e le sue inevitabili ricadute sociali, hanno avuto come effetto un danno inevitabile alla fiducia dei consumatori e alla affidabilità del mercato. L’attenzione pubblica è stata posta, dunque, sulle prestazioni non solo economiche delle imprese, ma anche se non soprattutto etiche e sociali.
Rinnovando gli sforzi per promuovere politiche e strategie di responsabilità sociale, la Commissione intende creare le condizioni per una crescita sostenibile, per un mercato responsabile e, a medio e lungo termine, per una più piena e stabile occupazione.

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Bando INAIL Incentivi alle imprese per promuovere la Sicurezza sul lavoro

 

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficialogo-inail 1328111007le n. 300 del 27 dicembre 2011 il Bando INAIL 2011 che prevede finanziamenti per un totale di 205 milioni di euro.
La procedura di pres
entazione delle domande di finanziamento, il cui termine ultimo è il 7 marzo 2012, è totalmente on-line ed è gestita dal sito web dell’INAIL nell'area "Punto cliente” del sito dell’Istituto..

Approfondisci sul sito dell'INAIL
Scarica l'Avviso per la Campania

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Decreto 231 anche per gli studi professionali

 

Il decreto 231 si applica a231nche agli studi professionali. A sancirlo è una sentenza della Cassazione, la n. 4703 della Seconda sezione penale depositata ieri, che ha infatti considerato legittima l'applicazione della sanzione dell'interdizione dall'esercizio dell'attività per la durata di un anno nei confronti di un ambulatorio odontoiatrico strutturato in forma di società in accomandita semplice.
La pronuncia acquista una rilevanza particolare sia per la novità, visto che si tratta della prima sentenza della Corte che affronta il tema dello studio professionale, sia per i potenziali sviluppi. Con la legge di stabilità, infatti, la possibilità di fare ricorso a società professionali è stata notevolmente incentivata: da giugno si allargano le maglie per la costituzione di società tra professionisti anche per l'esercizio di più attività professionali e con la partecipazione di soci di capitale per prestazioni tecniche o finalità di investimento.

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Catene da neve a "norma"

 

ConCatene neve il protrarsi delle condizioni meteorologiche sfavorevoli e con l’intensificarsi delle precipitazioni nevose uno dei problemi che preoccupano maggiormente gli automobilisti è quello della sicurezza durante la guida. Le catene da neve sono uno strumento utilissimo in grado di aiutare concretamente il guidatore in caso di neve e ghiaccio.
A volte però non
è così semplice scegliere tra l’ampia gamma di prodotti disponibili sul mercato, sia per la poca dimestichezza che i consumatori hanno con l’acquisto di questo tipo di dispositivo (spesso effettuato in emergenza) sia per il fatto che –nonostante l’apparente semplicità delle catene da neve- il loro utilizzo può rivelarsi a volte più difficoltoso del previsto.
Per stabilire con chiarezza le principali caratteristiche viene in aiuto la norma UNI 11313:2010 “Veicoli stradali - Dispositivi supplementari di aderenza per pneumatici di autoveicoli di categoria M1, N1, O1, O2 - Requisiti di sicurezza e metodi di prova” che definisce le catene da neve “di qualità”

Leggi il Comunicato Stampa dell'UNI

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Dall'ENEA il Primo Rapporto Annuale Efficienza Energetica (RAEE)

RAEE

Il Rapporto fornisce, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del Decreto Lgs. 115/08, il quadro sullo stato e gli sviluppi dell’efficienza energetica in Italia e sull’impatto, a livello nazionale e territoriale, delle politiche e misure per il miglioramento dell'efficienza negli usi finali.
I dati disponibili hanno consentito una trattazione esaustiva non per tutti i temi indicati nel Decreto sopraccitato. Nell’immediato futuro è quindi prioritario pianificare e realizzare un programma di attività volto a migliorare disponibilità, qualità e comparabilità dei dati di dettaglio necessari al monitoraggio delle politiche e degli strumenti di miglioramento dell’efficienza energetica e a conseguire un maggior coordinamento tra livello centrale e locale.

 

 

In particolare, il Rapporto contiene:

 

  • l’evoluzione dell’intensità energetica sia a livello aggregato dell’intera economia, sia di settore di uso finale;
  • la rassegna degli strumenti nazionali per il miglioramento dell’efficienza energetica;
  • l'analisi e la verifica del raggiungimento degli obiettivi indicativi nazionali di risparmio energetico;
  • la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza economica dei principali strumenti nazionali per il miglioramento dell’efficienza;
  • l'analisi dei miglioramenti di efficienza e dei risparmi conseguiti nei settori di uso finale;
  • la valutazione dei risparmi energetici conseguiti a livello regionale con l’attuazione delle principali misure nazionali di incentivazione dell’efficienza energetica;
  • la rassegna delle politiche regionali in materia di efficienza energetica.

 

Scarica il Rapporto

 

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Dispositivi medici. Nuova norma UNI

Dispositivi mediciSecondo la normativa attualmente in vigore i dispositivi medici (noti anche come medical device) per essere classificati come tali devono essere preventivamente sottoposti ad indagini cliniche. Le aziende che producono tali dispositivi hanno infatti l’esigenza di verificare la sicurezza e le prestazioni dei propri prodotti e, per far questo, si avvalgono di specifici studi clinici, che costituiscono l’elemento essenziale per evitare rischi e verificare la reale efficacia di ogni tecnologia applicata a questi prodotti. Inoltre gli studi clinici sono  fondamentali per le scelte terapeutiche del medico come anche per le decisioni di politica sanitaria che devono bilanciare gli investimenti fatti nell’innovazione con le necessità di contenimento dei costi.

Proprio per venire incontro alle esigenze dei produttori di questi dispositivi è stata pubblicata la norma UNI EN ISO 14155:2012 che tratta la buona pratica clinica per la progettazione, l'esecuzione, la registrazione e la dimostrazione delle indagini cliniche condotte su soggetti umani per valutare la sicurezza o le prestazioni dei dispositivi medici a fini regolamentari.
La nuova norma stabilisce regole chiare e precise per poter condurre studi validi non solo per l’Europa, ma anche a livello internazionale. Tra gli obiettivi principali vi è  quello di  proteggere i pazienti, assicurare la condotta scientifica della valutazione clinica e di assistere promotori, ricercatori, comitati etici, autorità regolatorie ed organismi coinvolti nella valutazione della conformità dei dispositivi medici.


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