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Ismea, 100 milioni per gli investimenti nell'agroalimentare

Ismea, 100 milioni per gli investimenti nell'agroalimentare

Fino al 20 maggio 2019 sarà possibile presentare progetti a valere sul nuovo bando a sportello di Ismea per il finanziamento di investimenti in ambito agroalimentare.
L'obiettivo dell'intervento è quello di rafforzare la competitività del settore favorendo la modernizzazione delle imprese attraverso l'innovazione tecnologica, lo sviluppo e la creazione di nuove strutture produttive, l'internazionalizzazione e la crescita delle esportazioni con lo sviluppo di piattaforme logistiche e distributive.
I finanziamenti potranno essere richiesti da società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione, nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari, nella distribuzione e nella logistica, per progetti di investimento compresi tra i 2 e i 20 milioni di euro - presentati sulla base dei criteri, delle modalità e delle procedure definiti dal dm 12 ottobre 2017 del Mipaaf - che potranno usufruire di finanziamenti a tasso agevolato (pari al 30% del tasso di mercato).

Scarica il Bando

Chiarimenti Imsea

mb

Fonte ISMEA

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Terzo settore, finanziamenti agevolati: domande dal 7 novembre

Terzo settore, finanziamenti agevolati: domande dal 7 novembre

Per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale con decreto del Ministro dello sviluppo economico 3 luglio 2015 è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento di meritevoli interessi generali e finalità di utilità sociale.  
Con decreto del  Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, 14 febbraio 2017, sono state stabilite le condizioni e le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in forma di finanziamento agevolato.
A luglio 2017 è stata sottoscritta la Convenzione fra Ministero dello sviluppo economico, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti che, oltre a specificare aspetti puntuali della disciplina del finanziamento agevolato, detta le regole affinché le banche in possesso di specifici requisiti di esperienza nell’erogazione di finanziamenti all’economia sociale, possano aderire alla Convenzione e assumere il ruolo di “banche finanziatrici”, fra le quali le imprese sceglieranno la banca cui rivolgersi per ottenere la delibera di finanziamento, preliminare alla presentazione della domanda di agevolazione.
Possono beneficiare delle agevolazioni :
•    imprese sociali di cui al decreto legislativo n. 112/2017 (ex D.Lgs n. 155/2006) e ss.mm.ii. costituite in forma di società;
•    cooperative sociali di cui alla legge n. 381/1991 e ss.mm.ii. e relativi consorzi, che con D.Lgs 112/2017 hanno acquisito di diritto la qualifica di imprese sociali;
•    società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997 e ss.mm.ii.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato per la realizzazione di programmi di investimento finalizzati alla creazione o allo sviluppo di imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale, in qualunque settore e su tutto il territorio nazionale.
Le agevolazioni sono concesse a titolo di “de minimis” ai sensi dei Regolamenti (UE) n.1407/2013, n. 1408/2013 e n. 717/2014).
I programmi di investimento devono presentare spese ammissibili, al netto IVA, non inferiori a 200.000,00 euro e non superiori a 10.000.000,00 di euro. Il finanziamento, al tasso agevolato di 0,5%, ha una durata non superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni.
Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario saranno regolati in modo unitario da un unico contratto di finanziamento gestito dalla banca finanziatrice, per una copertura delle spese ammissibili pari all’80%, di cui la quota di finanziamento bancario sarà pari al 30% e la quota di finanziamento agevolato sarà pari al 70%.
La misura è dotata di 223 milioni di euro, di cui 200 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati e 23 milioni di euro per la concessione dei contributi in conto capitale.
Una quota pari al 60% delle suddette risorse è riservata annualmente alle PMI, come definite dall’allegato 1 al Regolamento (UE) n. 651/2014. Nell’ambito della predetta riserva, il 25% è destinato alle micro e piccole imprese.
La domanda di agevolazione deve essere redatta in formato elettronico, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa o da un suo procuratore mediante firma digitale, e presentata al Ministero a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2017, a mezzo PEC, all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Modulo di domanda

mb

Fonte MISE

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PMI vittime di mancati pagamenti, al via i finanziamenti agevolati

finanziamenti agevolati pmiAl via le domande per i finanziamenti agevolati alle PMI vittime di mancati pagamenti: la procedura sul portale del Ministero dello Sviluppo Economico è attiva dal 3 aprile. Si tratta dello strumento previsto dalla Legge di Stabilità 2016 (comma 199, legge 208/2015), che ha istituito il “Fondo per il credito alle imprese vittime di mancati pagamenti“, accessibile alle PMI in crisi di liquidità dopo essere rimaste vittime di debitori imputati per i seguenti reati: estorsione (articolo 629), truffa (articolo 640), insolvenza fraudolenta (641), false comunicazioni sociali (articolo 2621 del codice civile).

Il beneficio consiste in un finanziamento a tasso zero per un importo pari a quello dei mancati incassi, fino a un massimo di 500mila euro, di durata compresa fra tre e dieci anni, compreso un periodi di preammortamento massimo di due anni. La domanda si presenta esclusivamente online, seguendo apposita procedura: la fase di compilazione delle istanze è aperta dallo scorso 3 marzo e dal 3 aprile è possibile effettuare l’invio.

La domanda è compilata in formato digitale, seguendo lo schema previsto dalla circolare del Mise dello scorso 22 dicembre 2016, è obbligatorio avere la PEC (posta elettronica certificata) registrata al Registro Imprese. In fase di compilazione della domanda, il sistema espone una serie di dati acquisiti dal registro Imprese, che la PMI è tenuta a verificare, fornendo eventuali precisazioni. Dopo che la domanda è stata compilata in ogni sua parte, il sistema rilascia giorno, ora, minuto e secondo di presentazione della domanda di finanziamento, e codice identificativo della stessa. Ogni PMI può presentare una sola domanda: nel caso in cui ne presenti una successiva, automaticamente si annulla la precedente.

Il ministero esamina le domande verificando correttezza dei dati, possesso dei requisiti, capacità della PMI di rimborsare il finanziamento: se ritiene necessarie integrazioni, le chiede all’impresa attraverso la PEC. Se il finanziamento richiesto è superiore a 150mila euro, è necessaria la documentazione antimafia. I requisiti che la PMI vittima di mancati pagamenti deve avere per accedere al finanziamento agevolato sono:

  • crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti: significa che l’impresa ha un rapporto pari ad almeno il 20% fra ammontare crediti non incassati e crediti verso i clienti;
  • iscrizione al Registro Imprese;
  • pieno esercizio per propri diritti (no scioglimento, liquidazione, procedure concorsuali);
  • parametri di bilancio: rapporto fra patrimonio netto e totale attivo non inferiore al 5%, flusso di cassa dell’ultimo bilancio non inferiore alla somma degli impegni annuali per capitale derivanti dal finanziamento richiesto e dagli in essere alla data di presentazione della domanda.

AdA

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Bando Fondo Crescita Sostenibile 2

fcs2Dal 17 ottobre sarà possibile accedere al nuovo bando del Fondo Crescita Sostenibile, con risorse del PON Imprese, per gli ambiti tecnologici Horizon 2020.
Con decreto direttoriale del 4 agosto, il MISE ha definito i termini e le modalità per accedere al nuovo bando da 180 milioni di euro del Fondo Crescita Sostenibile, con risorse del PON Imprese 2014-2020, per gli ambiti tecnologici Horizon 2020.
Anche il nuovo bando agevola progetti di Ricerca e Sviluppo, rilevanti per il sistema produttivo e in particolare per la competitività delle PMI, finalizzati a nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento degli stessi tramite l’utilizzo delle tecnologie riconducibili alle stesse aree tematiche del FCS 1.
Lo stanziamento è pari a 150 milioni di euro per i progetti da realizzare nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e a 30 milioni di euro per i progetti da realizzare nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) con riserva del 60% per le PMI, come definito dal decreto ministeriale del 1° giugno 2016.
I soggetti beneficiari sono le imprese singole o aggregate stabilmente fino a un massimo di tre, in cui ciascun proponente dovrà sostenere almeno il 10% dei costi complessivi; ai progetti congiunti possono aggregarsi organismi di ricerca, spin-off e liberi professionisti, una novità rispetto al bando precedente.
I progetti congiunti possono prevedere la partecipazione di imprese del Centro-Nord per una quota inferiore al 35% dei costi, purché le attività di tali imprese siano strettamente necessarie al raggiungimento degli obiettivi progettuali e siano presenti elementi di trasferimento di conoscenze alle Regioni del Centro-Sud.
I progetti devono prevedere costi ricompresi tra 800mila e 5 milioni di euro, avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi prorogabili di ulteriori 12 mesi; ciascun soggetto può presentare una sola domanda a valere sul bando ad eccezione degli organismi di ricerca.
La grande novità del bando rispetto al FCS 1 riguarda le agevolazioni, infatti, al finanziamento agevolato pari al 20% dei costi, si aggiunge un contributo a fondo perduto che varia a seconda delle dimensioni aziendali.
Inoltre sono previste maggiorazioni al contributo del 10% per i progetti congiunti cui partecipi almeno una PMI e in cui nessuno dei proponenti sostenga più del 70% dei costi e del 5% per i progetti che si concluderanno entro il 31 dicembre 2018. Tali maggiorazioni sono cumulabili.
Le domande devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it) dalle ore 10.00 alle ore 19.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 17 ottobre 2016.

La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande è disposta con provvedimento del Direttore generale.

Decreto direttoriale 4 agosto 2016

mb

Fonte MISE

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Scuole, nuovi finanziamenti per l'efficientamento energetico

efficienzaenergeticaÈ stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n° 59 dell'11 marzo 2016, il decreto 22 febbraio 2016 di "Riprogrammazione delle risorse del fondo Kyoto per l'efficientamento energetico degli edifici scolasticiche" che riapre lo sportello per l’accesso ai finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo “Kyoto”.

Circa 250 milioni di euro (247.093.955,15) sono nuovamente a disposizione per interventi di efficientamento energetico nelle scuole. Le domande di ammissione ai finanziamenti agevolati possono essere presentate a decorrere dalla data di pubblicazione - da parte del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare -  di un apposito comunicato nella Gazzetta Ufficiale e fino alle ore 17 del 180esimo giorno successivo. La pubblicazione del comunicato è prevista nei primi giorni aprile 2016.

A breve si riapriranno, quindi, i termini per presentare le domande di accesso ai finanziamenti a tasso agevolato dello 0,25%, come previsto dal decreto dello scorso aprile, per gli interventi che consentano un miglioramento di due classi del parametro di efficienza energetica dell’edificio scolastico in un arco temporale di massimo 3 anni.

Saranno ammessi interventi che riguardino immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e universitaria e ad asili nido. Per quanto riguarda la valutazione dello stato degli edifici e la indicazione degli interventi necessari all’efficientamento energetico il Ministero dell’Ambiente ha avviato una interlocuzione con l’ENEA, per assicurare uniformità e qualità scientifica delle stime e una programmazione coerente degli interventi.

AdA

Scarica il Decreto 22 febbraio 2016 "Riprogrammazione delle risorse del fondo Kyoto per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici"

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