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Diagnosi energetica degli edifici pubblici, nuove linee guida ENEA

Diagnosi energetica degli edifici pubblici, nuove linee guida ENEA

L’ENEA ha elaborato un manuale per una corretta redazione della diagnosi energetica degli edifici pubblici a partire dalle esperienze già realizzate. La redazione del “Manuale per la diagnosi energetica (DE) degli edifici pubblici” si inserisce nell’ambito del Progetto dell’ENEA ES-PA “Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione”.

La Diagnosi Energetica (DE) è la procedura che permette di individuare le soluzioni di efficientamento energetico più efficaci a partire dallo status quo del sistema. Infatti, gli interventi di coibentazione dell’involucro edilizio risultano spesso prioritari, ma richiedono lunghi tempi di ritorno dell’investimento, d’altra parte la semplice sostituzione degli impianti può non risultare la scelta ottimale in quanto si rischia di produrre calore in maniera ottimale per poi disperderlo a causa delle scarse prestazioni dell’involucro.

Lo strumento ideale per risolvere questo genere di incertezze è proprio la DE; questa permette infatti di definire le priorità di intervento e di analizzare le soluzioni sotto il profilo costi-benefici.

Le linee guida ENEA rappresentano uno strumento che guida il referente della DE nello svolgimento della stessa; queste descrivono punto per punto le fasi della procedura di diagnosi e approfondiscono in particolare la fase di analisi, che risulta la più complessa a livello tecnico.

Le linee guida risultano fondamentali per garantire l’omogeneità di esecuzione delle DE in modo da rendere possibile l’organizzazione di banche dati per il confronto tra edifici di riferimento e esistenti a parità di destinazione d’uso.

In allegato al documento è poi disponibile un modello di Report e delle schede di rilievo utili alla raccolta delle informazioni necessarie alla DE.

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Ristrutturazioni edilizie: nuovo portale ENEA

Ristrutturazioni edilizie: nuovo portale ENEA

È stato presentato ufficialmente il portale ENEA dedicato esclusivamente agli interventi edilizi e tecnologici, che comportano risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili di energia (Interventi diversi dall’eco- bonus) ammessi alle detrazioni fiscali del 50% ai sensi dell'art.16.bis del DPR 917/86 (tuir) e successive modificazioni.

La Legge di Bilancio 2018, per consentire il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico ottenuto grazie alla realizzazione degli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio  energetico e/o l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e che accedono alle detrazioni fiscali  perviste  per  le  ristrutturazioni  edilizie,  ha  introdotto  l’obbligo  di  trasmettere  all’ENEA le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per le detrazioni fiscali  per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus).

A tal fine l’ENEA, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e con l’Agenzia delle Entrate, ha realizzato un sito web dedicato, rivolto agli utenti per la trasmissione dei dati relativi agli interventi soggetti all’obbligo.

Il sito, realizzato in attuazione del comma 2 bis dell’art.16 del D.L. n.63/2013 convertito con la legge 90/2013, come modificato dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, è online dal 21/11/2018.

Il suddetto comma 2.bis dispone infatti: “Al fine di effettuare il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico conseguito a seguito della realizzazione degli interventi di cui al presente articolo, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all'ENE A le informazioni sugli interventi effettuati”.

Il sito è destinato alla trasmissione dei dati degli interventi la cui fine dei lavori ricade nell’anno solare 2018. La trasmissione dei dati dovrà avvenire entro il termine di 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo. Per gli interventi la cui data di fine lavori (come da collaudo delle opere, dal certificato di fine dei lavori o da dichiarazione di conformità) è compresa tra il 01/01/2018 e il 21/11/2018 (data di apertura del sito) il termine dei 90 giorni decorre dal 21/11/2018.

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Scarica la guida rapida per la trasmissione dei dati

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Ecobonus: scattano i controlli ENEA

Ecobonus: scattano i controlli ENEA

Controlli a campione dell’Enea sulla sussistenza delle condizioni di accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica. È quanto stabilito dal Dm dello Sviluppo economico 11 maggio 2018 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 211 dell’11/09/2018. L’articolo 14 del Dl 63/2013, modificato dalla legge di Bilancio 2018, riconosce all’Enea poteri di controllo a campione sulle attestazioni di prestazione energetiche in caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali e, dal 2018, anche su tutte le agevolazioni spettanti in caso di interventi di riqualificazione energetica, rinviando le modalità e il programma dei controlli al decreto ora in vigore. In particolare, l’Enea elabora e sottopone al Mise, entro il 30 giugno di ogni anno, un programma di controlli a campione delle istanze relative agli interventi di riqualificazione energetica che consentono l’accesso all’ecobonus, conclusi entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Il campione non potrà superare lo 0,5% delle istanze di accesso al beneficio, selezionate fra quelle che sono state caricate sul portale informativo dedicato allo scopo dall’Enea.

In particolare, i controlli riguardano prioritariamente gli interventi che: hanno diritto a una maggiore aliquota (sino al 75%); comportano una spesa più elevata; presentano criticità in relazione ai requisiti di accesso alla detrazione fiscale e ai massimali dei costi unitari. L’avvio della procedura di controllo deve essere comunicata al beneficiario della detrazione (proprietario, locatario o comodatario) ovvero, in caso di controllo effettuato su per interventi su parti comuni condominiali, all’amministratore di condominio, tramite raccomandata a/r o o Pec, all’indirizzo indicato all’atto della trasmissione della documentazione all’Enea da inviarsi entro 90 giorni dall’ultimazione dei lavori (scheda informativa ed eventuale certificazione energetica).

Entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione i destinatari dovranno trasmettere, tramite Pec all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. in formato pdf la documentazione richiesta. Tale documentazione dovrà essere sottoscritta digitalmente da un tecnico abilitato, se è prevista l’asseverazione circa il rispetto dei requisiti tecnici, o negli altri casi, dall’amministratore per gli interventi sulle parti comuni o dallo stesso soggetto interessato per gli interventi sulle singole unità immobiliari. Nel caso di interventi che interessino gli impianti, dovranno essere trasmesse, inoltre, le copie della dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore e, se pertinente, del libretto di impianto.

Ricevuta la documentazione, l’Enea procederà alla verifica della corretta esecuzione dell’intervento, della sussistenza e permanenza dei requisiti per la detrazione, ed entro 90 giorni comunicherà l’esito al beneficiario. L’Enea potrà effettuare controlli sul luogo di esecuzione degli interventi per una quota del campione selezionato (il 3%). Anche l’avvio di tale verifica sarà comunicato al beneficiario, ma con un preavviso minimo di 15 giorni. Il controllo potrà essere rinviato per una sola volta e comunque andrà eseguito entro 60 giorni dalla comunicazione. Al termine viene redatto un verbale sottoscritto dal beneficiario o dall’amministratore di condominio.

AdA

Scarica il decreto 11 maggio 2018

Fonte Sole24Ore 252/18 MZ

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Energia: online la guida ENEA per aumentare l'efficienza e risparmiare in bolletta

ENEA CASACon l’approssimarsi della stagione fredda e l'accensione degli impianti di riscaldamento,  l’ENEA ha messo online  una nota per ricordare alcune semplici regole per la corretta manutenzione della caldaia ai fini della sicurezza, per la contabilizzazione del calore e per risparmiare sulla bolletta ed  evitare sprechi di energia o multe per non aver rispettato le previsioni di legge.
La regola numero uno riguarda la sicurezza, ovvero la corretta manutenzione degli impianti, fondamentale per consumare e inquinare meno e per evitare sanzioni. Infatti, un impianto ben regolato e ben manutenuto consuma e inquina meno e chi non effettua la manutenzione prevista dal DPR 74/2013, rischia una multa non inferiore a 500 euro. Utili indicazioni sono disponibili nella Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici, realizzata dall’ENEA nell’ambito delle attività di informazione e formazione del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Assoclima, Assotermica, Confartigianato, Federconsumatori e il mensile il TEST.
La regola numero due è applicare le valvole termostatiche, apparecchiature che aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. Il Decreto Legislativo n.102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, rende obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione e l’adozione di un determinato criterio di ripartizione dei costi. Per evitare le sanzioni previste dalla legge è necessario mettersi in regola entro il 31 dicembre 2016. Per maggiori informazioni: Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Una terza regola riguarda il controllo della temperatura e l’uso dei cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura di 20 - 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile. Altra regola importante è il controllo delle ore di accensione. Il tempo massimo giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia.
Schermando le finestre la notte - chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti - si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Inoltre è opportuno evitare di apporre ostacoli davanti e sopra i termosifoni, in quanto mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore.
Impianti di riscaldamento innovativi. Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico.
Usufruire degli ecobonus. Per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire degli ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 55% per quella del patrimonio edilizio. Altri interventi soggetti a detrazione fiscale riguardano serramenti e infissi, pannelli solari, coibentazione e coperture, schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation, vale a dire, l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici.

Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici

Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore

mb

Fonte: ENEA

 

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Efficienza energetica. Un marchio di qualità Enea per l’edilizia

ediliziaefficienteDiffondere la formazione nell’edilizia sui temi dell’efficienza energetica e giungere a un marchio italiano di qualità per tutto il settore. Sono i propositi del progetto Bricks (Building Refurbishment with Increased Competences, Knowledge and Skills), promosso dall’Enea e da altri 15 partner tra associazioni di categoria e centri di formazione, co-finanziato dal percorso europeo Intelligent Energy Europe.

Un progetto che nel 2016 entra nel vivo e spera di arrivare a risultati concreti. «L’Ue si è data risultati ambiziosi con il Quadro per il clima e l’energia approvato nel 2014 e, tra questi, c’è un miglioramento generale del 27% dell’efficienza energetica entro il 2030 – spiega Anna Moreno, ricercatrice dell’Enea che coordina il piano –. Oggi il mercato italiano sconta alcuni ritardi. Per esempio, molti idraulici non sanno neppure che cosa sia una pompa di calore. E quando un ente pubblico vuole sapere quali sono le imprese più avanzate su questi temi, in realtà non sa dove cercare, perché non esiste né un elenco né una certificazione». Cosa che c’è in altri Paesi, come ad esempio in Francia, dove da dieci anni il Governo ha promosso il marchio Qualit'ENR (Qualification des energies renouvelables).

Ecco allora la prima idea. «Insieme al gruppo Cs (Consulenza e formazione) e Unioncamere vogliamo creare un marchio di qualità anche per l’Italia, da richiedere presso gli sportelli delle Camere di Commercio locali. Un bollino di certificazione per le aziende sui temi dell’efficienza energetica». Accanto a questo, nasceranno specifici corsi di formazione per i singoli lavoratori, «in modo che, se anche l’intera impresa non è certificata, almeno un tecnico al suo interno possa disporre di queste competenze. In questo caso, a verificarle sarà Accredia, l’ente italiano di accreditamento».

L’altro tema è dare una forma certificata e più chiara a nuove figure professionali che si stanno affermando, ma che faticano ad essere codificate e inserite nei sistemi di classificazione regionali. «Proprio le Regioni sono i primi enti che stiamo cercando di coinvolgere. Ciascuna di esse predispone il proprio sistema delle qualifiche professionali. La Lombardia, per esempio, lo ha appena aggiornato. È un volume di quasi mille pagine, ma dove mancano numerose diciture che oggi sarebbe necessario contemplare, come gli installatori di sistemi di isolamento termico a cappotto, di impianti geotermici a pompa di calore e di sistemi domotici, gli auditor energetici e i formatori d'aula e di cantiere».

Secondo Enea, questo tipo di aggiornamento sarebbe a costo quasi zero per le Regioni, che potrebbero attingere al Fondo sociale europeo. Ad esempio sarebbe importante sviluppare il formatore di cantiere, un tecnico, cioè, che conosca le migliori tecniche e abbia anche nozioni di insegnamento ai sui colleghi. Nel Lazio c'è già stata una sperimentazione di una sessione di formazione svolta direttamente in cantiere, durata solo un giorno, «che ha avuto successo e in cui tutti i partecipanti hanno chiesto che durasse di più».

Per quanto riguarda i tempi? «Con i partner del progetto – spiega la ricercatrice – ci stiamo muovendo affinché tutti i soggetti coinvolti firmino un policy paper dove saranno individuate le azioni che i Ministeri, le Regioni e le Province autonome dovranno realizzare entro il 2020». Una data fondamentale, che l’Ue ha fissato come anno dopo il quale tutte le nuove costruzioni edilizie dovrebbero essere ad alta efficienza. Ma già il biennio 2016-2017 sarà il periodo in cui Enea imprimerà un’azione decisa sul versante della formazione.

AdA

fonte Sole24Ore 41/16 A.L.

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Diagnosi energetiche nelle imprese: online il portale ENEA

diagnosi-energeticaÈ online il nuovo portale dell’Enea in cui dovranno confluire tutti i documenti relativi alle diagnosi energetiche delle imprese. Il portale AUDIT 102 raccoglierà le circa 30.000 diagnosi energetiche che le imprese hanno effettuato nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale ai sensi del Dlgs 102/2014.

Ricordiamo che le grandi imprese e quelle energivore avrebbero dovuto concludere la diagnosi entro il 5 dicembre 2015 (e successivamente ogni 4 anni), avvalendosi di società di servizi energetici, auditor energetici o dell’ISPRA.

Una volta effettuato l’audit energetico, la relativa documentazione va inviata entro il 22 dicembre 2015 all’ENEA, che ha il compito istituzionale di effettuare i controlli sulla conformità delle diagnosi alle prescrizioni del decreto.

Con l’attivazione di AUDIT 102 l'Enea fa sapere che l’invio della documentazione dovrà avvenire esclusivamente attraverso questo portale, previa registrazione elettronica da parte dei soggetti interessati. Di conseguenza dall’11 dicembre la casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. non è più attiva.

L’Enea, inoltre, in una nota informa che tutte le richieste di chiarimenti ed informazioni potranno essere inviate all’indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ricordiamo che il D.lgs. 102/2014 ha introdotto l’obbligo per le grandi imprese o per quelle classificate come energivore di effettuare delle diagnosi energetiche. Oltre che i consumi, la diagnosi deve tenere in considerazione l’eventuale presenza nel sito di unità di produzione di energia.

Il D.lgs.102/2014 prevede che le imprese energivore adottino in tempi ragionevoli gli interventi che risultino necessari dopo l’esito della diagnosi energetica. Le grandi imprese non sono soggette all’obbligo, anche se la realizzazione degli interventi di efficientamento individuati dalla diagnosi è auspicabile.

Le imprese che non ottemperano agli obblighi sono punite con una multa da 4mila a 40mila euro. Se invece la diagnosi non è effettuata in modo conforme alla normativa, è prevista una sanzione da 2mila a 20mila euro.

AdA

Per maggiori informazioni

fonte CSR Unioncamere

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Attestato di Prestazione Energetica. Disponibile il software Docet di Enea

docet eneaL’Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ha reso disponibile la versione BETA del Software DOCET per il calcolo delle prestazioni energetiche e la redazione dell’APE di edifici residenziali esistenti con superficie al di sotto dei 3000 m2.

Il software nasce dalla ricerca di approcci semplificati per facilitare l’inserimento dei dati da parte di utenti anche senza specifiche competenze, definendo un’interfaccia che consente di qualificare dal punto di vista energetico edifici esistenti, in modo semplice e riproducibile.

Lo strumento, infatti, si contraddistingue per l’elevata semplificazione dei dati in input e la Riproducibilità delle analisi, senza tuttavia rinunciare all’accuratezza del risultato.

AdA

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Dall’ENEA la “Guida 2015" su nuovi ecobonus 65%

EcobonusTutte le novità sugli ecobonus del 65%, ma anche le scadenze e gli obblighi di legge che scattano da quest’anno per famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche in tema di efficienza energetica sono raccolte e spiegate nella ‘Guida all’efficienza per il 2015’, realizzata dall’ENEA.

Le principali innovazioni in tema di efficienza per il 2015 riguardano l’estensione degli incentivi sotto forma di detrazioni del 65% introdotta dalla legge di Stabilità e l’attuazione delle previsioni del Dlgs 102/2014. Fra queste, in particolare, la predisposizione, in collaborazione con ENEA, di un programma di intervento per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della PA centrale e l’obbligo di diagnosi energetica per le imprese di grandi dimensioni entro fine 2015.

Per quanto riguarda gli ecobonus, da quest’anno valgono anche per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, ovvero per le spese sostenute nei prossimi 12 mesi fino a un valore massimo di 60.000 euro; saranno detraibili le spese per tende esterne, chiusure oscuranti, dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate, e in generale le schermature.

Inoltre, l’ecobonus del 65% è stato ampliato alle spese per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Le spese devono essere sostenute nei prossimi 12 mesi fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro.

AdA

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Diagnosi energetica degli edifici. Dall’Enea il software SEAS 2.0

Diagnosi EnergeticaRealizzato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e dal Dipartimento DESTEC dell’Università di Pisa, con il supporto del Ministero dello Sviluppo economico, il software calcola i fabbisogni dei vettori energetici per i servizi di riscaldamento (esclusi gli impianti aeraulici), produzione di ACS, energia elettrica per illuminazione e altre utenze. Tra le fonti rinnovabili, SEAS 2.0 considera pannelli solari termici, impianti fotovoltaici, pompe di calore, generatori a biomassa.

Il software permette, inoltre, di svolgere l’analisi costi-benefici dei possibili interventi di retrofit energetico proposti dall’auditor.

Per validarne il corretto funzionamento, SEAS 2.0 è stato testato attraverso tre audit energetici condotti su edifici a destinazione d’uso, rispettivamente, residenziale, uffici e scuole. Oltre alla simulazione energetica, sono state effettuate le stime dei risparmi energetici conseguibili attraverso una serie di interventi di riqualificazione energetica suggeriti e le relative analisi costi-benefici.

La procedura di calcolo è aggiornata alle più recenti normative tecniche del settore, con integrazioni e correzioni necessarie per adattare nel migliore dei modi i risultati alla reale gestione dei locali effettuata dall’utenza.

L’interfaccia grafica consente un’intuitiva conduzione della simulazione da parte dell’auditor. La flessibilità nelle possibilità di inserimento dei dati e soprattutto la disponibilità dell’opzione di suddivisione dell’edificio in zone funzionali, ciascuna con le sue caratteristiche tecniche e di utilizzo, permette di simulare praticamente qualunque configurazione di sistema edificio-impianto.

“Le caratteristiche di SEAS - spiega l’Enea - lo rendono uno strumento idoneo a rispondere alle richieste provenienti dalle Direttive UE e ad una domanda di mercato per l’efficienza energetica in continua crescita, in modo particolare per il segmento dell’efficienza energetica nella PA”.

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Impianti termici degli edifici. Da ENEA le nuove Linee Guida per l'esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni

verifica-impianti-termiciL'ENEA, da anni impegnata nell'attività di supporto e consulenza alle Regioni e alle Autorità competenti nell'attuazione della legislazione su esercizio, manutenzione e controllo degli impianti termici degli edifici, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico (MiSE) e con la collaborazione del Comitato termotecnico italiano (CTI), ha predisposto le "Linee guida per la definizione del Regolamento per l'esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici ai sensi del decreto legislativo 192/05 e ss.mm.ii. e del d.p.r. n. 74/2013" che vuole costituire un riferimento per le autorità competenti circa il delicato compito loro affidato.

Il contenuto del documento affronta gli aspetti procedurali che si instaurano tra utenti e autorità competente, quali le cadenze delle trasmissioni dei rapporti di efficienza energetica, le cadenze delle ispezioni, le modalità comportamentali e gli obblighi dei responsabili degli impianti termici e degli ispettori.

Suggerisce, inoltre, alle Regioni una possibile struttura delle tariffe, sia per la trasmissione dei rapporti di controllo di efficienza energetica che per le ispezioni. Contiene anche possibili modelli per le comunicazioni tra l'utente e l'autorità competente circa la nomina/cessazione del terzo responsabile, la nomina/cessazione dell'amministratore del condominio, la disattivazione dell'impianto, l'avvenuto adeguamento alle prescrizioni e la sostituzione del generatore di calore, e infine un promemoria circa gli adempimenti spettanti al responsabile, al terzo responsabile, al manutentore e al conduttore dell'impianto.

Per quanto riguarda le ispezioni il documento contiene due modelli di rapporto di prova, generatori a fiamma e macchine frigorifere, comprensivi delle istruzioni di compilazione.

AdA

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Fonte ENEA

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