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Energia: online la guida ENEA per aumentare l'efficienza e risparmiare in bolletta

ENEA CASACon l’approssimarsi della stagione fredda e l'accensione degli impianti di riscaldamento,  l’ENEA ha messo online  una nota per ricordare alcune semplici regole per la corretta manutenzione della caldaia ai fini della sicurezza, per la contabilizzazione del calore e per risparmiare sulla bolletta ed  evitare sprechi di energia o multe per non aver rispettato le previsioni di legge.
La regola numero uno riguarda la sicurezza, ovvero la corretta manutenzione degli impianti, fondamentale per consumare e inquinare meno e per evitare sanzioni. Infatti, un impianto ben regolato e ben manutenuto consuma e inquina meno e chi non effettua la manutenzione prevista dal DPR 74/2013, rischia una multa non inferiore a 500 euro. Utili indicazioni sono disponibili nella Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici, realizzata dall’ENEA nell’ambito delle attività di informazione e formazione del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Assoclima, Assotermica, Confartigianato, Federconsumatori e il mensile il TEST.
La regola numero due è applicare le valvole termostatiche, apparecchiature che aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. Il Decreto Legislativo n.102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, rende obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione e l’adozione di un determinato criterio di ripartizione dei costi. Per evitare le sanzioni previste dalla legge è necessario mettersi in regola entro il 31 dicembre 2016. Per maggiori informazioni: Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Una terza regola riguarda il controllo della temperatura e l’uso dei cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura di 20 - 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile. Altra regola importante è il controllo delle ore di accensione. Il tempo massimo giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia.
Schermando le finestre la notte - chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti - si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Inoltre è opportuno evitare di apporre ostacoli davanti e sopra i termosifoni, in quanto mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore.
Impianti di riscaldamento innovativi. Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico.
Usufruire degli ecobonus. Per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire degli ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 55% per quella del patrimonio edilizio. Altri interventi soggetti a detrazione fiscale riguardano serramenti e infissi, pannelli solari, coibentazione e coperture, schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation, vale a dire, l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici.

Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici

Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore

mb

Fonte: ENEA

 

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Efficienza energetica. Pubblicata la nuova parte 8-1 della CEI 64-8

64 8Pubblicata la CEI 64-8/8-1 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua - Parte 8-1: Efficienza energetica degli impianti elettrici”.
La nuova Norma CEI 64-8/8-1 si inserisce nell’ambito del contenimento dei consumi energetici nella progettazione dei nuovi edifici e nella ristrutturazione di quelli esistenti, previsto dalla legislazione vigente, e tratta delle prescrizioni e delle raccomandazioni per il progetto di un impianto elettrico nel quadro di un approccio di gestione dell'efficienza energetica al fine di ottenere il miglior servizio permanente funzionalmente equivalente con il consumo di energia elettrica più basso e nelle condizioni di disponibilità di energia e di equilibrio economico più accettabili.
Si tratta del primo documento normativo, che recepisce i contenuti di omologhi documenti IEC e CENELEC, relativo alla gestione dell’efficienza energetica degli impianti elettrici utilizzatori messo a disposizione dal CEI agli operatori del settore, quali progettisti e installatori; la norma può risultare di interesse anche per committenti, amministratori e consumatori che desiderano rendere efficienti i propri impianti, e quindi ridurre anche i consumi e gli sprechi e salvaguardare l’ambiente.
La Norma individua quattro settori in cui sviluppare una metodologia specifica di realizzazione dell’efficienza energetica:

  • abitazioni;
  • edifici commerciali;
  • edifici industriali;
  • infrastrutture.

La Norma CEI 64-8/8-1 è disponibile presso tutti i punti vendita CEI.

mb

Fonte CEI

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Efficienza energetica: pubblicate quattro nuove norme CEI

EFFIC ENERRecentemente  pubblicate dal Comitato Tecnico CEI 315 quattro nuove norme in materia di efficienza energetica.
La Norma CEI UNI EN 16325 (CEI 315-9) “Garanzie d’origine dell’energia – Garanzie d’origine dell’elettricità” specifica i requisiti per le garanzie d’origine dell’elettricità da tutte le fonti energetiche e ne stabilisce la terminologia e le definizioni, i requisiti per la registrazione, l’emanazione, il trasferimento e la cancellazione in linea con quanto indicato dalle direttive 2009/28/CE (Fonti rinnovabili – RED), 2012/27/CE (Efficienza energetica – EED) e 2009/72/CE (Mercato interno dell’elettricità – IEM). La norma definisce inoltre i metodi di misurazione e le procedure di audit. Il contenuto della norma può, con gli opportuni adattamenti, essere applicato per esempio al riscaldamento, al raffrescamento, o al gas (incluso il biogas).
La Norma CEI UNI EN 16247-5 (CEI 315-13) “Diagnosi energetiche – Parte 5: Competenze dell’auditor energetico” definisce i requisiti di competenza di un auditor energetico e può essere utilizzata per definire schemi nazionali di qualificazione della figura dell’auditor energetico, oppure dalle organizzazioni al fine di nominare un auditor energetico competente, o infine per assicurare, applicandola insieme alle altre Parti della serie EN 16247, un processo di diagnosi energetica di buona qualità. Tale norma stabilisce inoltre che tutte le competenze richieste possono far capo a un unico auditor energetico oppure ad un gruppo di auditor energetici.
La Norma CEI UNI EN ISO/IEC 13273-1 (CEI 315-14) “Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili – Terminologia internazionale comune – Parte 1: Efficienza energetica” intende fornire supporto alle attività relative all’energia e all’efficienza energetica. I termini indicati sono stati selezionati in funzione della loro importanza e valenza trasversale. Tale norma si focalizza sui principi fondamentali e sui concetti della terminologia per l’efficienza energetica e la gestione dell’energia che sono di interesse per un elevato numero di Comitati Tecnici con lo scopo di migliorare la coerenza dei termini energetici.
La Norma CEI UNI EN ISO/IEC 13273-2 (CEI 315-15) “Efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili – Parte 2: fonti energetiche rinnovabili” intende fornire supporto alle attività relative all’energia e alle fonti energetiche rinnovabili. La norma tratta concetti che appartengono al campo generale dell’energia e, all’interno di questo, ai concetti trasversali nel settore delle fonti energetiche rinnovabili.
Le Norme CEI del CT 315 sono disponibili presso tutti i punti vendita CEI e CEI Webstore per l’acquisto online, sia in versione cartacea sia elettronica.  Le norme sono pubblicate in lingua inglese, eccetto la Norma CEI UNI EN 16247-5 (CEI 315-13) che presenta il testo bilingue (inglese-italiano).

mb

Fonte CEI

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Efficienza energetica: con il nuovo conto termico parte la sfida all’ecobonus

Conto termicoCorretto, ampliato e semplificato, il conto termico si prepara a cambiar veste, provando a guadagnare competitività rispetto all’ecobonus. E spesso, nelle zone climatiche più fredde, a superarlo in convenienza, come viene dimostrato da alcuni casi – caldaie a pellet, pompe di calore e pannelli solari – presi in considerazione in questa pagina. La nuova versione dell’incentivo – disegnata dal decreto interministeriale del 16 febbraio scorso, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – oltre a superare alcune rigidità procedurali, rimodella i parametri di calcolo del contributo economico per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Tralasciando il capitolo riservato agli edifici della Pa, prendiamo in esame la linea di finanziamento dedicata ai privati e in particolare agli apparecchi domestici inferiori a 35 kW: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori alimentati a biomassa (come le caldaie a pellet) o pompe di calore; installazione di collettori solari termici; sostituzione di scaldacqua elettrici con altri a pompa di calore.

Sono interventi che possono usufruire anche della detrazione del 65% per la riqualificazione energetica, strumento di incentivazione più conosciuto e frequentato, ma strutturalmente diverso. Perché offre uno sconto alle imposte sui redditi spalmato in 10 anni, lì dove invece il conto termico eroga un contributo diretto in rate uguali da 1, 2 o 5 anni, in base al tipo di intervento eal benificiario (privato a Pa). L’entità di tale contributo e le pastoie dell’iter hanno però fino ad oggi favorito la concorrenza dell’ecobonus, anche nella versione al 55%. Quando le nuove regole del conto termico saranno operative (a giugno, si prevede), come potrà riequilibrarsi il confronto? Abbiamo provato a ipotizzare una simulazione con l’aiuto dell’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano, partendo dai consumi tipici di una famiglia di tre persone, in un appartamento da 90 mq. E paragonando l’investimento in una caldaia a gas tradizionale con quello in tecnologie energicamente efficienti, quali pompa di calore elettrica aria/acqua, caldaia a biomassa pellet, solare termico.

Se si vuol sostituire l’impianto di riscaldamento con un generatore a pompa di calore (7mila euro), si scopre così che nei climi più freddi il tempo di ritorno dell’investimento si rivela più breve con il conto termico: la spesa viene coperta in 2 anni nel caso di un’abitazione a Cuneo (zona climatica F), Milano (zona E), Roma (D), e in 4 anni a Bari (zona C). Questo pay-back time (pbt) è il risultato dei risparmi energetici e dell’ammontare del contributo che si ottiene misurando la prestazione dell’impianto (potenza, caratteristiche, zona climatica). «Rispetto alla scorsa versione, a rendere interessanti i valori di redditività è in primis il coefficiente di valorizzazione dell’energia termica, che per gli apparecchi con potenza inferiore a 35 kW è stato raddoppiato. Con il nuovo parametro, si può raggiungere la soglia massima dell’incentivo erogabile, 65% delle spese sostenute, nelle zone climatiche E ed F», spiega Marco Guiducci, ricercatore dell’Energy Strategy Group. Il cap al 65% è stato introdotto già dal Dlgs 102/2014, ma i criteri di calcolo lo rendevano difficilmente raggiungibile; e anzi gli interventi hanno spesso ricevuto una quota inferiore al 40% medio pubblicizzato dal Mise. «Gli ottimi valori che emergono dai nuovi calcoli in termini di pbt – aggiunge Guiducci – sono dovuti anche al fatto che il Gse, se l’importo non supera i 5mila euro, pagherà l’incentivo in un anno (il precedente limite era di 600 euro, ndr)».Tali valori di pbt si manifestano anche quando l’incentivo non arriva al tetto del 65%: in questi casi, il proprietario dovrà scegliere fra un rapido rientro della spesa (conto termico), o uno più lungo ma con un rimborso più alto (detrazione).

L’ecobonus risulta comunque preferibile nei comuni con climi meno rigidi, proprio perché uno dei fattori presi in carico dal conto termico è la stima di utilizzo degli impianti. Discorso simile nel caso si intenda optare per una caldaia a biomassa, intervento per il quale il conto termico offre ottimi tempi di ritorno, ed estende la convenienza anche sulla fascia climatica B. Pure il solare termico trova nuove regole di calcolo ed eleva il contributo, che non sarà semplicemente proporzionale alla dimensione dell’impianto, ma alla sua potenza.

AdA

Sole24Ore 62/16 D.A.

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Efficienza energetica. Un marchio di qualità Enea per l’edilizia

ediliziaefficienteDiffondere la formazione nell’edilizia sui temi dell’efficienza energetica e giungere a un marchio italiano di qualità per tutto il settore. Sono i propositi del progetto Bricks (Building Refurbishment with Increased Competences, Knowledge and Skills), promosso dall’Enea e da altri 15 partner tra associazioni di categoria e centri di formazione, co-finanziato dal percorso europeo Intelligent Energy Europe.

Un progetto che nel 2016 entra nel vivo e spera di arrivare a risultati concreti. «L’Ue si è data risultati ambiziosi con il Quadro per il clima e l’energia approvato nel 2014 e, tra questi, c’è un miglioramento generale del 27% dell’efficienza energetica entro il 2030 – spiega Anna Moreno, ricercatrice dell’Enea che coordina il piano –. Oggi il mercato italiano sconta alcuni ritardi. Per esempio, molti idraulici non sanno neppure che cosa sia una pompa di calore. E quando un ente pubblico vuole sapere quali sono le imprese più avanzate su questi temi, in realtà non sa dove cercare, perché non esiste né un elenco né una certificazione». Cosa che c’è in altri Paesi, come ad esempio in Francia, dove da dieci anni il Governo ha promosso il marchio Qualit'ENR (Qualification des energies renouvelables).

Ecco allora la prima idea. «Insieme al gruppo Cs (Consulenza e formazione) e Unioncamere vogliamo creare un marchio di qualità anche per l’Italia, da richiedere presso gli sportelli delle Camere di Commercio locali. Un bollino di certificazione per le aziende sui temi dell’efficienza energetica». Accanto a questo, nasceranno specifici corsi di formazione per i singoli lavoratori, «in modo che, se anche l’intera impresa non è certificata, almeno un tecnico al suo interno possa disporre di queste competenze. In questo caso, a verificarle sarà Accredia, l’ente italiano di accreditamento».

L’altro tema è dare una forma certificata e più chiara a nuove figure professionali che si stanno affermando, ma che faticano ad essere codificate e inserite nei sistemi di classificazione regionali. «Proprio le Regioni sono i primi enti che stiamo cercando di coinvolgere. Ciascuna di esse predispone il proprio sistema delle qualifiche professionali. La Lombardia, per esempio, lo ha appena aggiornato. È un volume di quasi mille pagine, ma dove mancano numerose diciture che oggi sarebbe necessario contemplare, come gli installatori di sistemi di isolamento termico a cappotto, di impianti geotermici a pompa di calore e di sistemi domotici, gli auditor energetici e i formatori d'aula e di cantiere».

Secondo Enea, questo tipo di aggiornamento sarebbe a costo quasi zero per le Regioni, che potrebbero attingere al Fondo sociale europeo. Ad esempio sarebbe importante sviluppare il formatore di cantiere, un tecnico, cioè, che conosca le migliori tecniche e abbia anche nozioni di insegnamento ai sui colleghi. Nel Lazio c'è già stata una sperimentazione di una sessione di formazione svolta direttamente in cantiere, durata solo un giorno, «che ha avuto successo e in cui tutti i partecipanti hanno chiesto che durasse di più».

Per quanto riguarda i tempi? «Con i partner del progetto – spiega la ricercatrice – ci stiamo muovendo affinché tutti i soggetti coinvolti firmino un policy paper dove saranno individuate le azioni che i Ministeri, le Regioni e le Province autonome dovranno realizzare entro il 2020». Una data fondamentale, che l’Ue ha fissato come anno dopo il quale tutte le nuove costruzioni edilizie dovrebbero essere ad alta efficienza. Ma già il biennio 2016-2017 sarà il periodo in cui Enea imprimerà un’azione decisa sul versante della formazione.

AdA

fonte Sole24Ore 41/16 A.L.

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Efficienza energetica: da ENEA il software per calcolare le prestazioni di serramenti e schermature solari

winshelterDopo il successo della prima versione, con oltre 4mila download da parte di utenti di diverse realtà professionali, è ora disponibile online sul sito “Progetto Involucro Trasparente” di ENEA l'aggiornamento di WINSHELTER, il software gratuito per calcolare le proprietà termiche, solari e luminose dei serramenti e dei sistemi di schermatura solare, ai fini di una sempre maggiore efficienza energetica degli edifici.

Realizzato da ENEA in collaborazione con la Stazione Sperimentale del Vetro nell'ambito dell'Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico per la Ricerca di Sistema Elettrico, WINSHELTER (WINdows and SHading Energy Lighting and Thermal Evaluation Routine), consente di valutare le caratteristiche di quello che tecnicamente viene definito "involucro o sistema trasparente" di un edificio. Si tratta dell'insieme di finestre, porte-finestre, pareti vetrate, schermature solari che giocano un ruolo importante nelle prestazioni energetiche e ambientali dell'intera struttura, incidendo notevolmente sul fabbisogno energetico e sui consumi.

Si tratta di uno strumento che unisce semplicità d'uso e accuratezza di calcolo, un prezioso alleato per progettisti, tecnici, imprese e per gli operatori dei settori infissi, serramenti e schermature solari - evidenzia Michele Zinzi, il ricercatore ENEA dell'Unità Tecnica Efficienza Energetica, responsabile dello sviluppo del software. WINSHELTER, inoltre, è utile non solo per le applicazioni professionali, ma anche per quelle didattiche. Questa nuova versione – aggiunge l'esperto - va incontro alla continua evoluzione del quadro normativo e tecnico del settore, con particolare riferimento al nuovo standard europeo di Edifici a Energia Quasi Zero, obbligatorio dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per gli edifici privati e ai meccanismi finanziari e di incentivazione, come le detrazioni fiscali del 65%.

La nuova versione del software WINSHELTER, è articolata in tre moduli di calcolo:

  1. Calcolo della trasmittanza termica del serramento secondo la norma UNI EN ISO 10077-1:2007 - Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti - Calcolo della trasmittanza termica - Parte 1: Generalità, integrata con la norma UNI EN 13125:2003: Chiusure oscuranti e tende - Resistenza termica aggiuntiva - Assegnazione di una classe di permeabilità all'aria ad un prodotto.
  2. Calcolo delle proprietà luminose e solari di sistemi trasparenti in combinazioni con schermature solari. Il modulo è suddiviso in 4 sub-moduli che implmentano le procedure definite in UNI EN 13363-2:2006: Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate - Calcolo della trasmittanza solare e luminosa - Parte 2: Metodo di calcolo dettagliato e, con alcune semplificazioni, in ISO 15099:2003: Thermal performance of windows, doors and shading devices - Detailed calculations. La nuova versione include la possibilità da parte dell'utente di inserire i propri dati spettrali per il calcolo dei sistemi trasparenti; le procedure sono indicate nel Manuale Utente.
  3. Calcolo e rating dei serramenti secondo le procedure definite in ISO 18292:2011: Energy performance of fenestration systems for residential buildings - Calculation procedure, introducendo elementi tipici del contesto nazionale.

La versione 2015 del software dispone di una serie di database di prodotti standard (per esempio vetrate o tende solari), forniti a titolo gratuito da alcune delle più importanti associazioni di categoria: Assovetro, EdilegnoArredo, UNICMI-Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei serramenti.

AdA

Scarica il Software gratuito

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Bando Efficienza energetica 2015: dal MiSE in arrivo 120 milioni per sostenibilità ed efficienza

poi energiaPubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.134 del 12 giugno 2015, il decreto 24 aprile 2015, mette a disposizione 120 milioni di euro a valere sul POI “Energie rinnovabili ed efficienza energetica” FESR 2007/2013, destinati alle imprese di qualsiasi dimensione con unità produttive localizzate nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che vogliono realizzare investimenti nel settore dell’efficienza energetica.

Il nuovo bando prosegue e rafforza l’azione di sostegno attivata con il Bando Efficienza Energetica di cui al D.M. 5 dicembre 2013, sostenendo la crescita ed il rilancio competitivo delle imprese attraverso l’attuazione di investimenti funzionali ad un uso più razionale e sostenibile dell’energia all’interno dei processi produttivi.

I progetti finanziabili, analogamente a quanto previsto nel bando del 5 dicembre 2013, potranno riguardare programmi integrati d’investimento finalizzati alla riduzione ed alla razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria all’interno di unità produttive esistenti e possono prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 30.000,00 (trentamila).

Le agevolazioni saranno concesse attraverso una procedura valutativa a sportello nel rispetto del Regolamento de-minimis, nelle forme alternative di:

  • contributo in conto impianti per una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 50%, per i programmi di importo fino a 400.000,00 euro che si concludano entro il 31 dicembre 2015

ovvero

  • finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75%, per i programmi che si concludano entro il 31 dicembre 2016.

L’intero procedimento, compresa la fase di erogazione delle agevolazioni sarà gestito dalla Direzione generale per gli incentivi alle imprese (DGIAI) del Ministero.

Per aggiornamenti in tempo reale sulla registrazione del decreto del ministro e sui termini di apertura del bando e sulle modalità di presentazione delle domande di agevolazioni consulta l’apposita sezione informativa presente sul sito del Ministero

Per tutte le richieste di informazioni e/o di chiarimenti sul bando Efficienza Energetica 2015 è possibile fare riferimento alla casella di posta: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Scarica il Decreto ministeriale 24 aprile 2015

AdA

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Sostenibilità ed Efficienza Energetica. Avviso Comuni

CSE-Poi-EnergiaCon una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro, l'Avviso offre alle amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) la possibilità di ottenere il finanziamento per realizzare progetti di efficientamento e/o produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici, attraverso l'acquisizione - tramite le procedure telematiche del Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA) - di beni e servizi legati all'efficienza energetica e alle fonti rinnovabili.

Tutti gli interventi dovranno essere realizzati sulla base di una diagnosi energetica dell’edificio oggetto dell’intervento, che deve essere già in possesso dell’Amministrazione. Non potranno essere richiesti contributi in relazione a edifici ricompresi tra i beni culturali di cui all´art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004.

L’Avviso CSE 2015, pubblicato il 28 maggio 2015, finanzia interventi da realizzare attraverso l’acquisizione tramite MePA dei seguenti prodotti:
• impianto fotovoltaico connesso in rete
• impianto solare termico acs per uffici
• impianto solare termico acs per scuole con annessa attività sportiva
• impianto a pompa di calore per la climatizzazione
• interventi di revamping.

Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto fino al 100% (cento per cento) dei costi ammissibili, secondo una procedura a sportello gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui

AdA

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Efficienza energetica: 30 milioni alle PMI per l’adozione di sistemi gestionali conformi alla ISO 50001

EnergyAuditCon il decreto interministeriale 12 maggio 2015 del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare viene avviato il programma destinato a stimolare le piccole e medie imprese a rendere più efficienti i loro consumi energetici.

L’iniziativa, prevista dalle norme di recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica, mette a disposizione 15 milioni di euro nel 2015 per il cofinanziamento di programmi regionali volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001.

Considerando anche le risorse che saranno allocate dalle Regioni, per le PMI saranno disponibili 30 milioni di euro a copertura del 50% dei costi che sosterranno per la realizzazione delle diagnosi energetiche. Si stima che non meno di 15.000 PMI all’anno potranno essere coinvolte in questa iniziativa e che altrettanti progetti di efficienza energetica scaturiranno dalle diagnosi energetiche.

Possono beneficiare delle agevolazioni concesse dalle Regioni le PMI che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  1. essere regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese; se si tratta di imprese di servizi, essere costituite sotto forma di società;
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  4. non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  5. trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  6. non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Mise e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce.

La scadenza per presentare i programmi è fissata al 30 giugno 2015. L’iniziativa verrà replicata annualmente sino al 2020.

Con lo stesso Decreto del 12 maggio 2015 sono stati inoltre approvati gli schemi, predisposti da ACCREDIA, di certificazione ed accreditamento per la conformità alle norme tecniche relative alle “Società che forniscono servizi energetici” (ESCO), agli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), ai Sistemi di Gestione dell’Energia (SGE).

AdA

Scarica il Decreto del 12 maggio 2015

fonte MiSE

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Efficienza Energetica 2015: 120 milioni per sostenibilità ed efficienza

poiÈ stato firmato dal Ministro in data 24 aprile ed è in corso di registrazione alla Corte dei conti un decreto che mette a disposizione 120 milioni di euro a valere sul POI “Energie rinnovabili ed efficienza energetica” FESR 2007/2013, destinati alle imprese di qualsiasi dimensione con unità produttive localizzate nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che vogliono realizzare investimenti nel settore dell’efficienza energetica.

Il nuovo bando prosegue e rafforza l’azione di sostegno attivata con il bando efficienza energetica 2013, sostenendo la crescita e il rilancio competitivo delle imprese attraverso l’attuazione di investimenti funzionali ad un uso più razionale e sostenibile dell’energia all’interno dei processi produttivi.

I progetti finanziabili, analogamente a quanto previsto nel bando precedente, consistono in programmi integrati d’investimento finalizzati alla riduzione e alla razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria all’interno di unità produttive esistenti e devono prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 30.000,00.

Le agevolazioni sono concesse, attraverso una procedura valutativa a sportello e nel rispetto del Regolamento de-minimis, nelle forme alternative di:

  • contributo in conto impianti per una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 50%, per i programmi di importo fino a 400.000,00 euro che si concludano entro il 31 dicembre 2015;

ovvero

  • finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75%, per i programmi che si concludano entro il 31 dicembre 2016.

L’intero procedimento, compresa la fase di erogazione delle agevolazioni, è gestito dalla Direzione generale per gli incentivi alle imprese (DGIAI) del Ministero. Con successivo decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, saranno definiti il termine di apertura e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni nonché le modalità di presentazione delle domande di erogazione.

AdA

Scarica il Decreto ministeriale 24 aprile 2015

fonte MiSE

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