fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Certificati bianchi, nuove linee guida per calcolare i bonus

CERTIFICATI BIANCHINuove linee guida e nuovi obiettivi nazionali di risparmio energetico: cambia la disciplina dei certificati bianchi (Tee), i titoli che vengono rilasciati a fronte di risparmio energetico riconosciuto a chi (condomìni compresi) ha realizzato le opere. Le novità sono contenute nel Dm dello Sviluppo dell’11 gennaio 2017.

I nuovi obiettivi nazionali sono fissati, per il 2017, in 7,14 milioni di Tep (tonnellata equivalente di petrolio) risparmiati (1 Tep risparmiata = 1Tee): 8,32 milioni nel 2018, 9,71 milioni nel 2019 e 11,19 milioni di Tep di energia primaria nel 2020. In particolare i distributori di energia elettrica che, alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti all'anno d'obbligo considerato, hanno più di 50mila clienti finali connessi alla propria rete di distribuzione, devono realizzare una riduzione dei consumi di energia primaria, espressa in numero di certificati bianchi: 2,39 milioni nel 2017; 2,49 milioni nel 2018; 2,77 milioni nel 2019; 3,17 milioni nel 2020. Mentre i distributori di gas hanno obiettivi superiori di circa il 23 per cento.

Sono ammessi alla realizzazione dei progetti, presentando istanza di incentivo al Gse, anche soggetti pubblici e privati (come i condomìni) che, per tutta la durata di vita utile dell'intervento presentato, sono in possesso della certificazione secondo la norma Uni Cei 11352 oppure hanno nominato un esperto in gestione dell'energia secondo la norma UNI CEI 11339, oppure sono in possesso di un sistema di gestione dell'energia certificato in conformità alla norma Iso 50001. I certificati bianchi, riconosciuti dal Gse tramite contratto , che possono accedere al contributo tariffario, pure determinato dal Gse, sono di quattro tipi, a seconda del sistema usato per risparmiare (come efficientamento reti, nuovi generatori e impianti, pompe di calore).

I metodi di valutazione per il riconoscimento dei certificati bianchi sono due. I progetti a consuntivo «PC» devono conseguire una quota di risparmio addizionale non inferiore a 10 Tep nel corso dei primi 12 mesi del periodo di monitoraggio, mentre i progetti standardizzati «PS» devono conseguire un risparmio addizionale non inferiore a 5 Tep.

Ai fini della stima dei costi di realizzazione sono da considerare opere di assistenza muraria, macchinari impianti attrezzature e loro messa in opera, programmi informatici di gestione, progettazione, direzione lavori, sicurezza in cantiere, oneri finanziari e costi indiretti. Alla fine dei lavori di riqualificazione energetica il condominio avrà quindi a disposizone dei «titoli», appunto i certificati bianchi, che potrà cedere a pagamento sul mercato a chi (appunto come le industrie energivore e in genere i soggetti obbligati come i distributori di gas ed energia) deve per legge realizzare un risparmio energetico prederminato. Per un “cappotto” a un edificio medio (spesa sui 200-250mila euro) potrebbero essere riconosciuti, a Milano, 1100-1200 Tee. Il valore di un certificato bianco nel 2016 era in media di 116 euro ma con picchi anche di 200 euro. La cessione non è cumulabile con la detrazione fiscale del 65% delle spese destinate al risparmio energetico.

AdA

fonte sole24ore 108/17 ADM

Leggi tutto...

Certificati bianchi. A breve il decreto con le nuove regole

CERTIFICATI BIANCHIIn arrivo con un decreto a doppia firma dei ministri Carlo Calenda (Sviluppo Economico) e Gian Luca Galletti (Ambiente) le nuove norme sull’efficienza energetica dei certificati bianchi. Il testo del decreto, in attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prima di Natale è stato “chiuso” nella sua forma definitiva con il consenso finale della Conferenza Unificata, cioè le Regioni.
Nel testo il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con l’Ambiente, dice che entro il 2020 l’Italia deve risparmiare ogni anno 20 megatep di energia primaria. Sembrano parole in codice: significa che secondo la Strategia energetica nazionale ogni anno bisogna risparmiare l’energia equivalente a quella di 20 milioni di tonnellate di petrolio (Tep significa tonnellata equivalente petrolio). Il decreto dice che di questo risparmio, l’energia di almeno 7 megatep di energia primaria (equivalenti a milioni di tonnellate di petrolio) deve venire dai cosiddetti certificati bianchi.
Sono tenuti ad adottare il meccanismo di efficienza energetica i distributori di corrente e di gas che hanno più di 50mila clienti allacciati. Gli obiettivi di efficienza energetica negli usi finali da raggiungere sono 7,14 milioni di tonnellate equivalenti petrolio per quest’anno, nel 2018 altri 8,32 milioni, 9,71 milioni nel 2019, infine 11,19 milioni di Tep nel 2020. Il controllo stringente sarà fatto dall’Autorità dell’energia, dal Gse (Gestore dei servizi energetici) e dagli scienziati dell’Enea e dell’Rse.
I certificati bianchi sono uno strumento nato nel 2001 e si basa su un meccanismo di mercato. Viene imposto alle aziende elettriche e del gas (formalmente, i distributori di energia elettrica e gas) un obiettivo di riduzione dei consumi negli usi finali. I loro clienti devono consumare meglio, in modo più intelligente. Se non raggiungono le riduzioni di consumi, le aziende di luce e gas vengono sanzionate. Per conseguire questi obiettivi, le aziende energetiche possono condurre investimenti in proprio, oppure acquistare i diritti sul mercato dei certificati bianchi, cioè progetti e investimenti in efficienza energetica condotti da imprese terze in settori differenti, come nell’industria, nell’edilizia, nei servizi, nel trasporto, nell’agricoltura, nell’illuminazione pubblica.
In questo modo le imprese di settori diversi che investono in efficienza energetica ricevono un incentivo dalla vendita dei certificati bianchi alle aziende energetiche che devono conseguire l’obiettivo di risparmio. Introdotto una quindicina d’anni fa, nei primi tempi il sistema dei certificati bianchi ebbe effetti soprattutto nelle case, negozi e uffici (le aziende elettriche per esempio regalavano le lampadine a risparmio energetico, che allora erano una novità sorprendente), mentre negli ultimi anni gli interventi di efficienza sono stati condotti soprattutto nel settore industriale e i certificati bianchi sono stati dati per l’80% a società di servizi energetici, le quali li hanno rivenduti sul mercato.
Il decreto prevede quattro tipologie di risparmio conseguito: risparmio di elettricità, di gas, di altre forme di energia nei trasporti, di altre forme di energia in settori diversi dai trasporti. Vi si può ricorrere in tanti modi diversi, come realizzando impianti di teleriscaldamento o teleraffreddamento, oppure allestendo flotte di mezzi di trasporto elettrici, a gas, idrogeno.
Il sistema dei certificati bianchi pare funzionare, anche se è giunto il momento di rinfrescarlo con il nuovo decreto. Nel 2015 è stato censito che in tutto, dal 2001, è stata risparmiata l’energia equivalente a 21,8 milioni di tonnellate di petrolio, pari a un giacimento il cui sfruttamento non ha emesso un fil di fumo, non ha mosso una petroliera e non ha inquinato.

Fonte: Il Sole 24 ORE

Leggi tutto...

Risparmio energetico: proroga al 30 aprile

 

risparmio energeticoLe imprese ottengono un nuovo slittamento del termine per presentare domande di finanziamento relative alla realizzazione degli impianti di teleriscaldamento e risparmio energetico. La scadenza, adesso, è fissata al 30 aprile prossimo ed ha già subito una proroga, qualche mese fa, passando dal 30 novembre 2011 al 31 marzo di quest’anno. L’incentivo si basa sul sistema dei Certificati Bianchi (meglio conosciuti come titoli di efficienza energetica), che vengono riconosciuti per un periodo di 10 anni nel caso degli impianti di produzione e 15 anni per le strutture abbinate al teleriscaldamento.
Il valore del certificato si calcola nell’ordine dei 100 euro per ogni “Tep”, che equivale al consumo medio annuale di energia di una famiglia media. Ogni certificato bianco viene poi tramutato in contributo economico a favore dell’azienda che realizza piani con l’obiettivo di una maggiore efficienza energetica.

Per ottenere i contributi bisogna costruire impianti che utilizzano la cogenerazione ad alto rendimento, diffusi soprattutto in settori industriali ad elevato consumo di energia termica e nel settore dei servizi annessi a reti di teleriscaldamento urbano.
“Il nuovo regime di sostegno – assicura il ministero dello sviluppo economico – può assicurare un ulteriore potenziamento di questa tecnologia, conseguendo non solo nuovi obiettivi in termini di risparmio energetico, ma anche significative ricadute positive sui settori industriali che consumano l’energia termica e l’energia elettrica prodotta nel proprio ciclo di lavorazione, abbattendo direttamente il costo dell’energia”.
La misura è cumulabile solo con fondi di garanzia, detassazione e altri contributi in conto capitale. Nel caso di impianti entrati in funzione nei periodi compresi tra il primo aprile 1999 e il 7 marzo 2007 o da quest’ultima data al 31 dicembre 2010 sono stabilite condizioni particolari per l’assegnazione degli incentivi.

Continua su Il Denaro

Vai al sito GSE

Scarica il Decreto di proroga

Leggi tutto...

Risparmio energetico. I certificati Bianchi

 

Certificati BianchiIl risparmio energetico conseguito a seguito di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica negli usi finali viene premiato con l'emissione di certificati bianchi (noti anche come "Titoli di Efficienza Energetica") che possono essere commercializzati.
L'AEEG autorizza l'emissione di certificati bianchi nella misura di un certificato per ogni tonnellata equivalente di petrolio (tep) risparmiata, per ogni anno di durata (vita utile) dell'intervento.
A partire dal 2006, l'ENEA collabora con l'Autorità nella verifica e quantificazione dei risparmi energetici associati agli interventi proposti dagli operatori.
La promozione del risparmio energetico attraverso il meccanismo dei certificati bianchi è stata prevista dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004 (D.M. 20/7/04 elettricità, D.M. 20/7/04 gas e successive modificazioni).
I decreti stabiliscono che ogni anno siano fissati obiettivi di risparmio obbligatori per i distributori di energia elettrica e le imprese distributrici di gas naturale. Annualmente l'AEEG stabilisce l'obiettivo di risparmio energetico che ogni distributore di energia elettrica e di gas naturale deve conseguire per non incorrere in sanzioni. Le società di distribuzione possono acquisire i certificati bianchi realizzando interventi di miglioramento dell'efficienza energetica a favore dei consumatori finali, oppure acquistarli da società terze.
La possibilità di scambiare i certificati bianchi consente ai distributori di rispettare l'obbligo imposto dai decreti al minor costo, potendo scegliere tra realizzare direttamente l'intervento o acquistare sul mercato una equivalente quantità di Certificati. La compravendita dei certificati bianchi può avvenire tramite contratti bilaterali o in un mercato apposito istituito dal Gestore del mercato elettrico.
Gli interventi di miglioramento dell'efficienza possono essere realizzati dai distributori direttamente, oppure tramite società controllate, e da società operanti nel settore dei servizi energetici (ESCO) autorizzate dall'AEEG.
Sono previsti quattro tipi di intervento, rispettivamente per il risparmio di : energia elettrica,gas naturale, altri combustibili, carburanti nei trasporti.

Continua su www.efficienzaenergetica.enea.it

Come ottenere i certificati bianchi

Fonte: ENEA

Leggi tutto...

Aiuti per le fonti alternative: domande entro dicembre

Le imprese che realizzano impiagiornata risparmio energeticonti per il risparmio energetico possono accedere ai nuovi incentivi introdotti dal ministero dello Sviluppo economico.
Chi rispetta le regole stabilite nell’ultimo decreto ottiene un numero variabile di certificati bianchi da utilizzare per la propria attività o rivendere a terzi.
Possono accedere al beneficio le aziende che siano titolari di impianti di cogenerazione o che abbiano realizzato tali strutture dopo il primo gennaio 2011.
Il limite ultimo per chiedere le agevolazioni relative all’anno in corso è fissato al 31 dicembre prossimo.


continua su: Il denaro

Leggi tutto...

Aiuti per le fonti alternative: domande entro dicembre

Le imprese che realizzano impianti per il risparmio energetico possono accedere ai nuovi incentivi introdotti dal ministero dello Sviluppo economico.
Chi rispetta le regole stabilite nell’ultimo decreto ottiene un numero variabile di certificati bianchi da utilizzare per la propria attività o rivendere a terzi.

Possono accedere al beneficio le aziende che siano titolari di impianti di cogenerazione o che abbiano realizzato tali strutture dopo il primo gennaio 2011.
Il limite ultimo per chiedere le agevolazioni relative all’anno in corso è fissato al 31 dicembre prossimo.

continua su: http://denaro.it

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS