fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Tecnici competenti in acustica: pubblicato l’elenco nazionale

Tecnici competenti in acustica: pubblicato l’elenco nazionale

Come previsto dal D.Lgs. 17 febbraio 2017, n. 42 è stato istituito presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) l'elenco nominativo dei soggetti abilitati a svolgere la professione di tecnico competente in acustica, sulla base dei dati inseriti dalle regioni o province autonome.

L’ISPRA su richiesta e a supporto del MATTM, ha sviluppato la piattaforma informatica denominata ENTECA, Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica, sulla base delle indicazioni contenute ai commi 3 e 4 dell'art.21 del D.Lgs. 42/2017. La piattaforma ENTECA contiene:

  • contiene l'Elenco Nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica, istituito ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 42/2017;
  • l'elenco dei Corsi abilitanti alla professione di tecnico competente in acustica di cui all'Allegato 2, parte B del D.Lgs. 42/2017;
  • l'elenco dei Corsi di aggiornamento professionale previsti all'Allegato 1, punto 2 del D.Lgs. 42/2017.

Il sito ENTECA, attivo dal 10 dicembre 2018, permette l'inserimento e la modifica da parte delle regioni e delle province autonome dei nominativi dei Tecnici Competenti in Acustica e la visualizzazione, da parte del pubblico, dell'Elenco Nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica.

AdA

Vai al sito

Leggi tutto...
Acustica negli ambienti interni. Pubblicata una nuova norma UNI.

Acustica negli ambienti interni. Pubblicata una nuova norma UNI.

Nella vita di tutti i giorni siamo consciamente o inconsciamente esposti a stimoli uditivi grazie al nostro orecchio sempre ricettivo che percepisce anche segnali non voluti come ad esempio il rumore.

Si può, pertanto, comprendere quanto le caratteristiche acustiche di un ambiente siano fondamentali per definire un adeguato livello di comunicazione e di comfort. Infatti, per alcune destinazioni d'uso, quali per esempio le aule scolastiche di scuole di ogni ordine e grado, nonché gli ambienti destinati a conferenze e assimilabili, l'intelligibilità del parlato è un'esigenza di primaria importanza.

Altri ambienti, quali ristoranti, mense, spazi comuni, palestre, uffici open space, possono essere resi più accoglienti e funzionali controllandone la qualità acustica che può variare anche in funzione alla rumorosità degli impianti presenti in ambiente.

La Commissione “Acustica e vibrazioni” ha appena elaborato la norma UNI 11532-1:2018Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati – Metodi di progettazione e tecniche di valutazione – Parte 1: Requisiti generali”, che nasce dall'esigenza di fornire gli strumenti di base per la valutazione previsionale della qualità acustica interna di ambienti, diversi dalle grandi sale, dai teatri, dai luoghi di culto e dai palasport che necessitano di un'approfondita progettazione acustica.
In relazione alle destinazioni d'uso in analisi, sono indicati, per ogni descrittore, gli obiettivi da raggiungere, i metodi di previsione, ed in fine i metodi di verifica da utilizzare per appurarne la conformità.
La norma descrive gli aspetti generali comuni a tutti i settori di applicazione elencati al suo interno. In particolare definisce i descrittori che rappresentano la qualità acustica di un ambiente, indicandone i valori di riferimento in relazione alla destinazione d'uso dell'ambiente stesso.
Il documento si applica agli ambienti con diverse destinazioni d'uso nei seguenti settori:

  1. settore scolastico - comunicativo/collettivo - collettivo - piccole sale conferenze e/o polifunzionali;
  2. settore sanitario;
  3. settore ristorazione;
  4. settore terziario;
  5. settore sportivo;
  6. settore museale - fieristico - espositivo.

La norma non si applica a grandi sale e teatri, inclusi luoghi di culto; alle sale di registrazione, di regia e di missaggio audiovisivo; alla valutazione dell'esposizione professionale a rumore, per la quale si rimanda alle norme UNI specifiche di settore.

Le norme UNI sono disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...
Isolamento acustico in edilizia. Pubblicate quattro nuove norme.

Isolamento acustico in edilizia. Pubblicate quattro nuove norme.

Pubblicate a cura della commissione “Acustica e vibrazioni” dell’UNI, le quattro parti della norma  UNI EN ISO 12354:2017, relative ad Acustica in edilizia. Il documento entra nel dettaglio della propagazione del rumore tra gli ambienti e del suo passaggio dall’interno all’esterno.

In particolare:

  • La parte 1 descrive i modelli di calcolo per valutare l'isolamento dal rumore trasmesso per via aerea tra ambienti situati in edifici, utilizzando principalmente i dati misurati che caratterizzano la trasmissione laterale diretta o indiretta da parte degli elementi di edificio e i metodi teorici sulla propagazione sonora negli elementi strutturali. Descrive i principi dello schema di calcolo, elenca le grandezze rilevanti e definisce le sue applicazioni e limitazioni. La norma propone un modello semplificato con un campo di applicazione ristretto, calcolando direttamente l'indice di valutazione utilizzando quello dei vari elementi di edificio. Rispetto alla precedente UNI EN 12354-1, la norma differisce in modo sostanziale.
  • La parte 2 definisce i modelli di calcolo per valutare l’isolamento acustico al calpestio tra ambienti sovrapposti, basandosi principalmente sui dati rilevati che caratterizzano la trasmissione diretta o laterale indiretta degli elementi di edificio interessati. Inoltre specifica i metodi teorici sulla propagazione sonora negli elementi strutturali oltre a descrivere i principi dello schema di calcolo, elencare le grandezze rilevanti e definire le sue applicazioni e le restrizioni. Da questo viene dedotto un modello semplificato con un campo di applicazione ristretto, calcolando direttamente il singolo indice di valutazione degli elementi. Rispetto alla precedente UNI EN 12354-2, la norma differisce in modo sostanziale.
  • La parte 3 definisce un modello di calcolo per valutare l’isolamento acustico o la differenza di livello di pressione sonora di una facciata o di un’altra superficie esterna di un edificio. Il calcolo è basato sul potere fonoisolante dei diversi elementi di edificio che costituiscono la facciata e considera la trasmissione diretta e laterale. Il calcolo fornisce dei risultati che corrispondono approssimativamente ai risultati ottenuti con misurazioni in opera, in conformità alla UNI EN ISO 16283-3. I calcoli possono essere eseguiti per bande di frequenza o per indici di valutazione. Inoltre, i risultati possono essere utilizzati anche per calcolare il livello di pressione sonora interna dovuto, per esempio, al traffico stradale. La norma descrive i principi dello schema di calcolo, elenca le grandezze rilevanti e definisce le sue applicazioni e limitazioni.
  • La parte 4 descrive un modello di calcolo per valutare il livello di potenza sonora irradiato dall'involucro di un edificio a causa del rumore aereo all'interno dello stesso, principalmente per mezzo dei livelli di pressione sonora misurati all'interno dell'edificio e dei dati misurati che caratterizzano la trasmissione sonora degli elementi pertinenti e delle aperture dell'involucro. Questi livelli di potenza sonora, insieme a quelli di altre sorgenti sonore in o di fronte all'edificio, costituiscono la base per il calcolo del livello di pressione sonora a una distanza prescelta come misura per le prestazioni acustiche degli edifici. La previsione della propagazione del suono esterno non rientra nello scopo e campo di applicazione della norma.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Valutazione di impatto acustico e tecnici competenti, dal 19 aprile in vigore i nuovi decreti

valutazione impatto acusticoEntreranno in vigore il 19 aprile due decreti legislativi in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2017. I due provvedimenti hanno lo scopo di armonizzare la normativa nazionale con quella comunitaria, in attuazione della delega di cui all’articolo 19 della Legge Europea 2013 bis (Legge n. 161/2014).

Il Dlgs 42 del 17 febbraio 2017 modifica e integra il Dlgs 194/2005 relativo alla gestione del rumore ambientale, e la legge quadro sull’inquinamento acustico (Legge 447/1995), disciplina la figura professionale di tecnico competente in acustica e introduce l’obbligo di mappature acustiche e di valutazione di impatto acustico.

Viene aggiornata la disciplina dell’attività e della formazione della figura professionale di tecnico competente in materia di acustica. In particolare vengono individuati i criteri generali per l’esercizio di tale professione, si disciplina l’elenco nominativo dei soggetti abilitati istituito presso il Ministero dell’Ambiente e i requisiti necessari per l’iscrizione.

Il decreto introduce l’obbligo per i Comuni di redigere, entro il 30 giugno 2017, le mappature acustiche secondo i criteri e le specifiche dettati dalla Direttiva Inspire (2007/2) e prevede, a decorrere dal 31 dicembre 2018, metodi comuni per la determinazione del rumore stabiliti dalla Direttiva 2002/49/CE.

Il provvedimento, inoltre, modifica le modalità e i termini di presentazione della relazione sullo stato acustico del Comune e prevede che la valutazione di impatto acustico di infrastrutture di trasporto (lineari, aeroportuali e marittime) deve considerare i casi di concorrenza tra le diverse infrastrutture interessate.

Prevede l’emanazione di nuovi regolamenti per le sorgenti di rumore attualmente non considerate dalla normativa e l’aggiornamento della disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento di attività sportive. Alla definizione di ‘sorgenti sonore fisse’ vengono aggiunti gli impianti eolici.

Il Dlgs 41 del 17 febbraio 2017 colma un vuoto normativo relativo alle macchine rumorose operanti all’aperto e regolamentate dalla Direttiva 2000/14/CE, importate da Paesi extracomunitari e messe in commercio nella distribuzione di dettaglio, per le quali non sia stata prodotta la certificazione e la marcatura CE, e a prevenire possibili procedure di infrazione nei confronti dell’Italia.

AdA

Scarica il  decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 41

Scarica il  decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 42

Leggi tutto...

Acustica e vibrazioni: pubblicata la norma UNI EN ISO 5349-2

ACU VIBRAPubblicata la nuova edizione della UNI EN ISO 5349-2:2015Vibrazioni meccaniche - Misurazione e valutazione dell'esposizione dell'uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano - Parte 2: Guida pratica per la misurazione al posto di lavoro
La norma è stata aggiornata nei riferimenti normativi e sostituisce alcuni punti come quello sull'ampiezza delle vibrazioni, la posizione degli accelerometri, sul fissaggio degli accelerometri in genere e sui rivestimenti resilienti in particolare. Inoltre l'aggiornamento sostituisce l'appendice A relativa agli esempi di posizioni di misurazione.
La norma fornisce una guida alla misurazione e alla valutazione delle vibrazioni trasmesse alla mano sul posto di lavoro in conformità alla UNI EN ISO 5349-1.
La UNI EN ISO 5349-2:2015 descrive le precauzioni da prendere per effettuare misurazioni rappresentative delle vibrazioni e per determinare l'esposizione giornaliera a ciascuna operazione per calcolare il valore complessivo di vibrazione riferita a un periodo di 8 h secondo il principio dell'uguale energia (esposizione giornaliera alla vibrazione).

Inoltre essa fornisce i mezzi per determinare le operazioni pertinenti che dovrebbero essere prese in considerazione quando si determina l'esposizione alle vibrazioni.
La norma si applica a tutte le situazioni nelle quali le persone sono esposte alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio da macchine portatili o guidate manualmente, manufatti in lavorazione vibranti, o dispositivi di comando di macchine mobili o fisse.
La norma, disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, è di competenza della Commissione Tecnica Acustica e Vibrazioni.

 Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Acustica: in italiano la norma europea UNI EN ISO 10140-3

calpestioLa norma UNI EN ISO 10140-3:2015Acustica - Misurazione in laboratorio dell'isolamento acustico di edifici e di elementi di edificio - Parte 3: Misurazione dell'isolamento del rumore da calpestio” si inserisce nel quadro delle norme sulla misurazione in laboratorio dell’isolamento acustico di edifici e di elementi di edificio.
La norma specifica i metodi di laboratorio per la misurazione dell'isolamento del rumore da calpestio di solai. I risultati di prova possono essere utilizzati per confrontare le proprietà dell'isolamento acustico di elementi di edificio e per classificare tali elementi in base alle loro capacità di isolare acusticamente, per aiutare la progettazione dei prodotti da costruzione che necessitano di proprietà acustiche certe e per stimare le prestazioni in opera degli edifici. Le misurazioni sono eseguite in strutture di prova in laboratorio nelle quali la trasmissione sonora per via laterale è soppressa.
I risultati delle misurazioni fatte in conformità alla norma non sono applicabili direttamente alle situazioni in opera senza tenere conto di altri fattori che possono influenzare l'isolamento acustico, come per esempio la trasmissione per via laterale, le condizioni al contorno e il fattore di smorzamento. Il metodo di prova descritto utilizza la macchina di calpestio normalizzata secondo UNI EN ISO 10140-5 che simula il rumore dei passi di una persona con le scarpe. La norma è applicabile a tutti i tipi di solai (sia pesanti sia leggeri) con tutti i tipi di rivestimenti per pavimenti. La norma viene aggiornata per l'aggiunta del punto 5.4 "Correzione della trasmissione sonora per via aerea" e del punto A.4.5 "Livello massimo di pressione sonora di calpestio normalizzato rispetto al tempo di riverberazione".

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb
Fonte UNI

Leggi tutto...

Acustica. Pubblicata la UNI ISO 1999

acusticaDisponibile anche in italiano la norma UNI ISO 1999:2015 “Acustica - Stima della perdita uditiva indotta dal rumore”, la norma si applica a rumori di frequenza minore di circa 10 kHz, costanti, intermittenti, fluttuanti, irregolari, o a carattere impulsivo.
La misura dell'esposizione al rumore per una popolazione a rischio è il livello di esposizione al rumore normalizzato ad una giornata lavorativa nominale 8 h, LEX, 8h, per un dato numero di anni di esposizione.
La norma definisce un metodo per calcolare lo spostamento permanente della soglia uditiva di popolazioni adulte causata dall’esposizione a rumore, compresa la distribuzione statistica nell'intervallo di frequenze audiometriche in funzione del livello e della durata dell’esposizione. Essa fornisce la base per il calcolo del danno uditivo secondo varie formule quando i livelli di soglia uditiva superano un certo valore, la cui scelta è al di fuori del campo di applicazione della norma.
Per calcolare i livelli di soglia di udibilità ed il rischio di contrarre una perdita uditiva causata dall’esposizione al rumore, è necessario avvalersi di una popolazione paragonabile. La norma contiene una definizione di popolazione otologicamente normale accuratamente selezionata (secondo la UNI ISO 7029) e tre esempi di popolazione non selezionata di tre società tipicamente industrializzate. La norma può essere applicata al calcolo del rischio di perdita uditiva causata dall'esposizione regolare al rumore sul lavoro o per qualsiasi altra esposizione al rumore ripetuta ogni giorno.
La norma UNI ISO 1999 , di competenza della Commissione Tecnica Acustica e vibrazioni, è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Acustica. Perdita uditiva indotta dal rumore. Da UNI un progetto di norma

rumore uditoPer completare il pacchetto normativo a supporto del decreto legislativo n. 81/2008 per la valutazione del rischio da rumore, nonché fornire un supporto di confronto per i medici competenti o i periti legali nel valutare se le audiometrie effettuate sui lavoratori corrispondano a quelle statisticamente prevedibili a parità di esposizione, la Commissione Acustica e vibrazioni dell’UNI  propone il progetto U20002700, adozione della norma internazionale ISO 1999:2013.
La misura dell'esposizione al rumore per una popolazione a rischio è il livello di esposizione al rumore normalizzato a una giornata lavorativa nominale LEX, 8h, per un dato numero di anni di esposizione. Il progetto di norma “Acustica - Stima della perdita uditiva indotta dal rumore” definisce un metodo per calcolare lo spostamento permanente della soglia uditiva di popolazioni adulte causata dall’esposizione a rumore, compresa la distribuzione statistica nella gamma di frequenze audiometriche in funzione del livello e della durata dell’esposizione.
La futura norma – che si applica a rumori di frequenza minore di circa 10 kHz, costanti, intermittenti, fluttuanti, irregolari, o a carattere impulsivo – fornisce la base per il calcolo del danno uditivo.
Per calcolare i livelli di soglia di udibilità e il rischio di contrarre una perdita uditiva causata dall’esposizione al rumore è necessario avvalersi di una popolazione paragonabile. La norma internazionale contiene una definizione di popolazione otologicamente normale accuratamente selezionata (secondo la UNI ISO 7029) e tre esempi di popolazione non selezionata di tre società tipicamente industrializzate.
La definizione data nella norma del “rischio di danno uditivo” può aiutare gli addetti ai lavori fornendo parametri oggettivi di valutazione nei contenziosi legati al riconoscimento di danni legati all’esposizione al rumore in ambito professionale e non.
Il confronto tra gli audiogrammi reali dei lavoratori o della popolazione non professionalmente esposta con quelli statisticamente prevedibili può indicare in maniera precoce problemi all’udito delle singole persone o rilevare che i programmi di contenimento dell’esposizione non hanno avuto i risultati sperati; altresì può indicare che i livelli di esposizione personale al rumore LEX, 8h registrati nelle perizie fonometriche sono stati male stimati, o che i DPI uditivi hanno efficacia inferiore al previsto.
Il progetto si trova nella fase dell’inchiesta pubblica preliminare, fase che scadrà il prossimo 16 dicembre.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Mitigazione sonora. Presto una norma UNI

MITIGAZDal titolo “Acustica - Misure di mitigazione sonora - Parte 1: Generalità”, la futura norma tratta gli aspetti tecnici e procedurali relativi alla valutazione dei costi, dell’efficacia e dell’efficienza delle misure di mitigazione applicabili alle infrastrutture di trasporto e definisce le modalità tecniche operative per l’individuazione delle strategie o soluzioni di maggiore efficacia. Non si applica alle sorgenti di tipo industriale.
Tra le componenti interessate al documento vi sono coloro che devono gestire l’inquinamento acustico ambientale (per esempio i gestori delle infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali), gli enti di controllo ambientale nazionali, i tecnici professionisti, i fabbricanti dei dispositivi utilizzati per l’abbattimento del rumore.
La norma sarà suddivisa in 3 parti:

  • Parte 1: Generalità, che introduce i concetti generali di Analisi Costi-Efficacia e Costi-Benefici ed esplicita le modalità operative per la valutazione dei costi; sono descritte le principali misure di mitigazione sonora a cui le tecniche di analisi si applicano;
  • Parte 2: Analisi Costi-Efficacia (CEA), che intende descrivere le modalità operative per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza delle misure di mitigazione sonora al fine di individuare la strategia o la soluzione economicamente più vantaggiosa;
  • Parte 3: Analisi Costi-Benefici (CBA). In questa parte verranno descritte le modalità di valutazione dei benefici e introdotti gli indicatori prestazionali per valutare la sostenibilità delle misure ipotizzate e le procedure con cui individuare la strategia o la soluzione di maggiore efficienza.

Fino al 14 novembre il progetto di norma U20002690 di interesse della Commissione Acustica e vibrazioni è sottoposto all’inchiesta pubblica preliminare. Entro tale data è possibile inviare commenti al documento.

 

 Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN, DIN, BSI, AFNOR, ecc.).

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Barriere antirumore. Disponibili tre nuove norme

barriera antirumoreIl pacchetto di norme europee sui dispositivi contro il rumore da traffico stradale è considerato da molti il più completo e aggiornato al mondo, anche in virtù del continuo recepimento dei risultati della ricerca sull'argomento.
Recentemente sono state pubblicate le nuove edizioni delle parti 1, 2 e 6 della norma UNI EN 1793, applicabili a barriere antirumore, verticali o inclinate, a rivestimenti fonoassorbenti di muri di contenimento o pareti di trincee stradali (cladding) e a coperture parziali delle strade (cover).
Con queste nuove edizioni viene finalmente introdotto anche nel settore specifico dei dispositivi contro il rumore da traffico stradale il riconoscimento della differenza tra le condizioni di campo sonoro riverberante e campo sonoro diretto e formalizzato il riconoscimento della necessità di differenziare il tipo di qualifica di questi sistemi antirumore in funzione del tipo di campo sonoro a cui saranno esposti.
Il campo sonoro riverberante esiste dove il contributo delle riflessioni ripetute delle onde sonore sulle superfici di contorno assume importanza rilevante, come all'interno delle gallerie o in trincee stradali profonde. Il secondo caso – campo sonoro diretto – è la condizione tipica di una barriera acustica eretta a fianco di una strada in campo aperto. La medesima barriera può avere prestazioni diverse in funzione del tipo campo sonoro che incide su di essa. È quindi estremamente importante qualificare le prestazioni dei dispositivi contro il rumore da traffico stradale per il campo sonoro al quale saranno sottoposti una volta installati.
Evidenti i riflessi sulla marcatura CE, poiché per ottenere tale riconoscimento per sistemi antirumore da installare in campo aperto è necessaria la prova secondo UNI EN 1793-6. E considerevoli sono gli effetti sul mercato: il passaggio al regolamento UE 305/2011 – che sostituisce la direttiva 89/106/CE – comporta un cambiamento di approccio alla marcatura CE per i prodotti da costruzione. Si passa da una valutazione della conformità a una dichiarazione di prestazione del prodotto.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS
  • 1
  • 2