fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Smart city. Termini prorogati al 28 febbraio 2013

SMARTIdee creative per le città intelligenti: il ministero concede un’ulteriore proroga di un mese ai giovani con meno di trent’anni di età interessati a proporre progetti di innovazione sociale. Alla base dello slittamento dei termini al prossimo 28 febbraio la necessità di avvalersi, da parte del Miur, di un team di esperti internazionali per la valutazione degli elaborati: l’accesso all’albo della Commissione europea è stato rilasciato ai competenti Uffici del Governo solo il 23 gennaio scorso. Con il bando in scadenza il 31 gennaio, spiega il ministero che fa capo a Francesco Profumo, sarebbe stato difficile organizzare tempestivamente una corretta valutazione dei progetti. Non cambiano i requisiti necessari per presentazione delle domande: i progetti di innovazione sociale devono rappresentare idee innovative nel campo della mobilità sostenibile e della green economy; prevedere lo sviluppo di idee tecnologicamente innovative per la soluzione nel breve-medio periodo di specifici problemi presenti nel tessuto urbano di riferimento; creare le premesse per la nascita di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico nei territori interessati. I progetti possono avere un costo massimo di 1mln di euro. Il Miur finanzia l’80 per cento dei costi del progetto, mentre il restante 20 potrà essere rappresentato dai costi delle risorse umane coinvolte.

Leggi il Decreto n. 186 del 31/01/2013

Leggi anche

Leggi tutto...

Pubblicato il Terzo Rapporto sulla Coesione Sociale

Coesione socialeIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme a Inps e Istat, hanno presentato oggi, 18 dicembre 2012, il terzo Rapporto sulla Coesione sociale. Il Rapporto presenta informazioni statistiche relative ai diversi settori che compongono il quadro della coesione sociale: dal mercato del lavoro al capitale umano, dalla povertà e esclusione sociale alle politiche di sostegno al reddito, dalle politiche attive del lavoro a quelle previdenziali.
Anche quest’anno il rapporto è articolato in due volumi. Il primo è una guida ai principali indicatori utili a rappresentare la situazione nel nostro Paese e la sua collocazione in ambito europeo. L’obiettivo è quello di fornire, in modo particolare ai policy maker alcune importanti indicazioni per conoscere le situazioni economiche e sociali sulle quali intervenire per migliorare le condizioni di vita delle persone. Il secondo si compone di una serie di tavole statistiche che offrono dati, generalmente aggiornati al 2011, articolati a diversi livelli territoriali per consentire comparazioni regionali e internazionali.
A questo fine sono state utilizzate indagini statistiche ed archivi amministrativi nazionali (di fonte Inps, Ministero del Lavoro e Istat) e fonti internazionali (Eurostat e Ocse). Le informazioni sono organizzate in tre sezioni:

  • Contesti, che riporta tre quadri informativi di scenario con taglio socio-demografico, economico e del mercato del lavoro.
  • Famiglia e coesione sociale, in cui si rappresentano alcuni fenomeni rilevanti come il capitale umano,  la conciliazione tempo di lavoro e cura della famiglia, la povertà.
  • Spesa ed interventi per la coesione sociale, con dati sulla spesa sociale delle amministrazioni pubbliche, sulla protezione sociale, sulle politiche attive e passive del mercato del lavoro, sui servizi sociali degli Enti locali.

I risultati del Rapporto sono stati illustrati dal Presidente dell’Istat Enrico Giovannini, dal Direttore generale dell’Inps Mauro Nori e dal Ministro Elsa Fornero in occasione di una conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio presso la Sala stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Rapporto sulla Coesione Sociale 2012

Fonte: Ministero Lavoro e Politiche Sociali

Leggi tutto...

La Bussola per le PMI disponibile sul sito della Carta per le Pari Opportunità.

 

 

CartaSi tratta di  una guida pratica all’attuazione dei principi della Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul Lavoro dedicata alle piccole e medie imprese, che intende approfondire aspetti della gestione delle risorse umane finora non ampiamente dibattuti proponendo un percorso di cambiamento con misure già sperimentate nella loro realizzazione pratica.
All’interno della guida i temi proposti nella Carta sono stati affrontati in una chiave più  vicina alle esigenze e al contesto delle PMI, con un linguaggio alleggerito dai tecnicismi usati dalle grandi imprese multinazionali nella redazione del testo originale del documento.
La Bussola propone, punto per punto della Carta, un approccio pratico all’attuazione dei principi attraverso la ricerca di prassi e sperimentazioni promosse sul territorio da altre PMI.
La guida si rivolge con particolare attenzione alle imprese delle Regioni Obiettivo Convergenza  – Campania, Calabria, Puglia, Sicilia - e alle sfide che questi territori lanciano oggi alla diffusione di una cultura del lavoro che valorizzi le risorse umane sovente lasciate ai margini, a cominciare dalle donne il cui tasso di attività lavorativa si attesta attorno al 33%, una percentuale sensibilmente inferiore alla media italiana che pure si colloca già agli ultimi posti della graduatoria europea.

Sfoglia la guida

Leggi tutto...

Piano d’Azione Nazionale sulla RSI 2012/2014. Aperta la consultazione pubblica

piano azione nazionaleE’ aperta la consultazione pubblica sul Piano d’Azione Nazionale sulla Responsabilità Sociale d’Impresa 2012/2014 predisposto, in attuazione della Comunicazione della Commissione Europea COM (2011) 681, dalla Direzione Generale del Terzo Settore e delle Politiche Sociali e dalla Direzione Generale per la Politica Industriale e la Competitività del Ministero dello Sviluppo Economico.
Gli interessati possono partecipare alla consultazione inviando il proprio contributo, entro e non oltre il 31 gennaio 2013, all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o, in alternativa, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,  specificando nell’oggetto “consultazione pubblica Action Plan - CSR”.
 Il contributo, di massimo 4.000 caratteri (spazi inclusi), dovrà essere redatto in formato elettronico, allegando l’apposito modulo compilato, e dovrà indicare la sezione e la pagina dell’Action Plan in cui inserire la proposta e/o gli eventuali suggerimenti.
I contributi che non rispettino i requisiti richiesti non saranno presi in considerazione. Le Amministrazioni si riservano di accogliere o meno, in tutto o in parte, i contributi pervenuti.

Piano d’Azione Nazionale sulla Responsabilità Sociale d’Impresa 2012/2014

Iniziative regionali in tema di RSI (Allegato 1)

Modulo per l’invio del contributo alla consultazione pubblica (Allegato 2)

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Leggi tutto...

Premio Europeo per la Responsabilità Sociale. Prima edizione

LOGO sodalitasPrende il via anche in Italia il primo Premio Europeo per la Responsabilità Sociale d’Impresa. Promosso dalla Commissione Europea, insieme a CSR Europe e Business in the Community, il premio European CSR Award Scheme vuole essere un riconoscimento ai migliori progetti europei multistakeholder di Responsabilità Sociale d’Impresa e vedrà coinvolti ben 29 Paesi. Il Premio Europeo sarà suddiviso in due categorie: una dedicata alle grandi imprese, l’altra alle PMI.

In Italia l’iniziativa sarà coordinata da Fondazione Sodalitas attraverso il Sodalitas Social Award. I Rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dello Sviluppo Economico faranno parte della giuria. Il premio sarà inserito come una delle attività promosse dall’Italia nel piano d’azione nazionale per la CSR 2012-2014.

Le imprese che vorranno candidare i propri progetti di Sostenibilità d'Impresa dovranno inviare la scheda di iscrizione entro il 28 febbraio 2013 all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Scarica il Bando

Scheda di iscrizione

Leggi il Comunicato stampa

Approfondisci sul sito di Sodalitas

Leggi tutto...

Responsabilità Sociale on-line

csr onlineComunicare online il proprio impegno in responsabilità sociale è ormai una pratica standard per le imprese europee ma la qualità della comunicazione non decolla. In molti siti web è difficile navigare, con un evidente sovraccarico di testo e tabelle.
A tracciare il quadro ci pensa la ricerca Csr Online Awards 2012, condotta dalla società di comunicazione Lundquist, che ha valutato la comunicazione della sostenibilità online di 252 aziende, raggruppate in cinque classifiche diverse (Europa, Germania, Italia, Paesi nordici, e Svizzera). In Italia sono state analizzate 100 grandi società, anche tra le non quotate, tra quelle che pubblicano un bilancio di responsabilità sociale. Il punteggio medio ottenuto dalle società italiane è stato di 34 punti su 100 contro un punteggio europeo di 44,2 punti (lo scorso anno il punteggio medio era 50).
A livello europeo Centrica mantiene il primo posto. Seguono: Telecom Italia e Unilever. Il Gruppo Hera, invece, si posiziona al primo posto in Italia con 76,5 punti su 100, seguito da Telecom Italia (73,25) ed Eni (71,5 punti). La prima posizione di Hera, secondo la motivazione del premio, parla di ottime performance in tutti i campi. In particolare, ”il sito si presenta molto user-friendly, ricco di informazioni – spiega Lundquist – ed è supportato da strumenti di dialogo web-based come applicazioni, web chat, social network”. Per Telecom Italia, invece, che si posiziona al secondo posto anche a livello europeo, le motivazioni principali del premio riguardano l’alto livello di interattività e di engagement sulle tematiche della sostenibilità e la presenza del blog avoicomunicare, disponibile anche in lingua inglese.
Dalla ricerca sono emerse varie considerazioni sulla situazione italiana rispetto alla comunicazione web delle aziende in tema di responsabilità sociale. Secondo i dati di Lundquist, che ha condotto più di 400 interviste, solo il 12% delle grandi aziende italiane usa Facebook o Twitter per i temi Csr. Solo 10 su 100, ancora, sono quelle presentano in maniera interattiva i dati. Infine, ben il 47% delle maggiori società quotate in Italia non investe nella rendicontazione formale di temi Csr. Molte fra quelle più grandi, non redigono affatto alcun bilancio di sostenibilità.

Scarica CSR Online Awards 2012

Fonte: Il Denaro

 

Leggi tutto...

Programma triennale per la trasparenza e l'integrità. Consultazione pubblica

Logo TVM 200Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha elaborato il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e il Piano della Performance per gli anni 2012-2014, così come previsto dal Decreto Legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009.
Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2012-2014 punta ad integrare e consolidare le informazioni già disponibili sul sito internet istituzionale, al fine di accrescerne la comprensione e migliorarne la fruibilità, in un’ottica di progressivo sviluppo degli interventi in tema di trasparenza ed integrità ed in coerenza con il sistema di gestione del ciclo della performance.
Il Piano della Performance 2012-2014 individua il sistema degli obiettivi strategici ed operativi che l’azione amministrativa deve perseguire in coerenza con la riforma degli assetti organizzativi in atto. Nel Piano vengono inoltre definiti gli elementi fondamentali su cui deve basarsi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance, ai fini  del necessario raccordo ed integrazione tra programmazione strategica e programmazione economico-finanziaria.
Nell’ottica di una progressiva espansione della conoscibilità dei processi e delle linee operative curati dal Ministero, dal 2 ottobre al 30 novembre 2012, è aperta ai cittadini ed agli stakeholder (associazioni dei consumatori o utenti, centri di ricerca e ogni altro osservatore qualificato) una consultazione pubblica sulle azioni e le misure previste dal Programma triennale per la trasparenza e l'integrità e sugli obiettivi operativi indicati nel Piano della performance.
Per agevolare la consultazione, sono a disposizione le schede riepilogative degli obiettivi operativi contenuti nel Piano della performance per ciascun centro di responsabilità amministrativa del Ministero.
Alla consultazione si partecipa inviando un contributo, entro il 30 novembre 2012, al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
I contributi inviati dai soggetti che partecipano alla consultazione non vincolano il Ministero rispetto alle successive determinazioni.

 

Fonte: Ministero Lavoro e Politiche Sociali

Schede riepilogative degli obiettivi operativi

Decreto Lgs. n. 150 del 27/10/2009

Leggi tutto...

Sanzioni da "231" per le imprese che impiegano lavoratori irregolari

 

LAVORATORIDal 9 agosto previste nuove sanzioni per le persone giuridiche che impiegano cittadini stranieri il cui soggiorno in Italia è irregolare. Entra infatti in vigore il decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109 che amplia i reati presupposto che fanno scattare il regime di responsabilità amministrativa previsto del decreto 231/2001. In base all'articolo 2 di questo provvedimento, la responsabilità prevista dal Dlgs 231/2001 è estesa anche in presenza delle fattispecie penali disciplinate dall'articolo 2, comma 12 bis del testo unico sull'immigrazione.
Si tratta, in buona sostanza, delle ipotesi aggravate del reato che riguarda il datore di lavoro che occupa, alle proprie dipendenze, lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero con permesso scaduto – e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo – revocato o annullato.
Le aggravanti, a fronte delle quali scatterà anche la sanzione ex dlgs 231/2001, riguardano le ipotesi in cui i lavoratori occupati:

  • sono in numero superiore a tre;
  • sono minori in età non lavorativa;
  • sono esposti a situazioni di grave pericolo, avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro.

In presenza dell'accertamento di una di queste violazioni costituenti reato, oltre al procedimento penale cui andrà incontro il datore di lavoro persona fisica (la responsabilità è infatti personale), da oggi troverà applicazione anche una sanzione nei confronti della società da 100 a 200 quote, tenendo presente che il valore di ogni quota varia da un minimo di circa 258 euro a un massimo di circa 1.549 euro, entro il limite di 150mila euro.
È evidente che per un'impresa di piccole e medie dimensioni si tratterà di un onere particolarmente significativo.
Sarà pertanto opportuno assumere tutte le cautele previste onde evitare che, in presenza delle citate violazioni penali nei confronti del datore, anche la società debba corrispondere una sanzione così alta.

Continua su Il Sole 24 Ore

Leggi il Decreto Legislativo n. 106/2012

Vai al sito del Ministero Lavoro e Politiche Sociali

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS