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16 settembre 2014. Incentivi alle imprese. Contratti di apprendistato per alta formazione e ricerca.

apprendistato

Il giorno 16 settembre 2014, presso la sede della Camera di Commercio di Napoli in via S. Aspreno 2, il Consorzio Promos Ricerche, Ente di promozione dei collegamenti tra il mondo della Ricerca ed il sistema Camerale Campano, ha organizzato un pomeriggio informativo sul Contratto di Apprendistato ad alta formazione e ricerca.

Le ultime due azioni di sistema del Programma ministeriale Fixo “Scuola e Università”, pubblicate il 24 giugno ed il 7 luglio u.s., hanno il fine di rinsaldare il connubio tra la formazione universitaria e l’esperienza in azienda, incentivando le imprese, di tutti i settori economico-produttivi, ad assumere giovani laureati e dottori di ricerca con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, attraverso il conferimento di incentivi economici fino a € 6.000,00 per contratti con diplomati, laureandi e laureati, oltreché sgravi retributivi e contributivi, ed incentivi fino ad un massimo di € 8.000,00 per contratti stipulati con Dottori di Ricerca.

Secondo gli ultimi dati riportati da Italia Lavoro, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2014 sono pervenute 338 domande, di cui solo 59 nel Sud e Isole. Nel nord Piemonte e Lombardia detengono il primato. I settori merceologici maggiormente interessati sono stati le attività manifatturiere, le attività professionali scientifiche e tecniche e i servizi di informazione e comunicazione. Il 35% delle aziende interessate hanno fra 0 e 10 dipendenti; il 27% oltre 250; il 18% si colloca nella fascia fra 11 e 50.

Al fine di individuare e sviluppare nuove azioni proiettate ad agevolare l’incontro tra domanda ed offerta di occupazione qualificata, ponendo attenzione agli ultimi dati riportati, Promos Ricerche, in questo primo incontro, prevalentemente a carattere informativo, ha coinvolto gli attori protagonisti nell’attuazione dello strumento di politica attiva del lavoro e Italia Lavoro,quale Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché tutte le Università della Campania, il CNR, i principali Enti di Ricerca della Regione, le Imprese e tutte le loro rappresentanze imprenditoriali.

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Incentivi alle imprese. Contratti di apprendistato per alta formazione e ricerca.

apprendistatoIl 16 settembre 2014 alle ore 16, presso la Camera di Commercio di Napoli, il Consorzio Promos Ricerche, quale Sportello camerale della Responsabilità Sociale d’Impresa, ha promosso un incontro di presentazione dei bandi, pubblicati da Italia Lavoro nell’ambito del Programma FIXO S&U, per la concessione di contributi alle imprese che assumono giovani e dottori di ricerca.

L’obiettivo dei bandi è quello di incentivare l’assunzione di dottori di ricerca (tra i 30 e i 35 anni) o di giovani (tra i 16 e i 29 anni), attraverso contributi alle imprese per la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, indeterminato o di apprendistato.

La domanda di contributo potrà essere presentata a partire dalle 10 del 10/07/2014 e non oltre il 31/12/2014.

 

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Finanziamenti alle PMI fino a 3 milioni per progetti di ricerca e sviluppo negli ambiti tecnologici di Horizon 2020

horizon2020In data 25 luglio 2014 è stato firmato il decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese con il quale vengono individuati i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni del Fondo per la crescita sostenibile. Tali agevolazioni sono dirette a sostenere la realizzazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale negli ambiti tecnologici individuati dal programma “Horizon 2020” dell'Unione europea.

Le domande di agevolazioni possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 30 settembre 2014 utilizzando la procedura di compilazione guidata accessibile dalla sezione “Progetti di R&S negli ambiti tecnologici di Horizon 2020”. I soggetti proponenti possono iniziare la fase di compilazione della domanda e dei relativi allegati a partire dal 22 settembre 2014.

La dotazione finanziaria dell’intervento è pari a 300 milioni di euro, di cui il 60% riservato a progetti proposti da imprese di piccole e medie dimensioni.

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere un ammontare complessivo di spese ammissibili compreso tra 800 mila e 3 milioni di euro e possono essere presentati dalle imprese singolarmente o in forma congiunta, anche con Organismi di ricerca, fino a un massimo di 3 soggetti proponenti.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato per una percentuale delle spese ammissibili articolata in relazione alla dimensione d’impresa, pari al 70% per le piccole imprese, al 60% per le medie imprese e al 50% per le grandi. Il finanziamento agevolato ha una durata massima di 8 anni, oltre un periodo di preammortamento di 3 anni, e prevede un tasso agevolato pari al 20% del tasso di riferimento stabilito dalla Commissione europea, comunque non inferiore allo 0,8%.

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Microcredito Campania, finanziamenti a start-up e PMI dei Piccoli Comuni.

microcredito2013È stato pubblicato il Bando per l’accesso al Fondo Microcredito FSE CampaniaPiccoli Comuni P.I.C.O.”. La misura attinge dal Fondo Microcredito FSE Campania. E’ dotata di risorse per € 20.000.000 ed indirizzata ai Comuni della Regione Campania con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti. Tanto al fine di finanziare Progetti Comunali di Microcredito rivolti alle iniziative imprenditoriali di disoccupati, inoccupati, giovani, donne e immigrati sul territorio dei piccoli comuni.

Possono presentare proposte di P.I.C.O. i Comuni con popolazione uguale o inferiore a 5.000 abitanti. I P.I.C.O. sono progetti di sviluppo finalizzati alla creazione di nuove imprese, occupazione, al rilancio sociale e anche al contrasto dello spopolamento dei piccoli Comuni.

Ogni PICO deve prevedere l’erogazione di finanziamenti agevolati fino a € 25.000 per lo sviluppo di start-up e nuove realtà imprenditoriali nei settori indicati nei PICO medesimi. Ogni PICO può essere dotato di risorse complessive per € 150.000.

I finanziamenti erogabili potranno raggiungere € 25.000, da rimborsare integralmente in 60 mesi, con rate trimestrali, a tasso 0%.
Saranno erogati a favore di imprese costituende o costituite composte da disoccupati, inoccupati, inattivi, lavoratori in CIGO, CIGS e mobilità, con una specifica attenzione ai giovani, disoccupati di lunga durata, donne, studenti e immigrati localizzati nei territori dei Comuni il cui PICO verrà approvato.

Tanto al fine di coprire le spese:

  • strettamente inerenti il ciclo economico, per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature nuovi o usati;
  • per l’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e di scorte;
  • per utenze e canoni di locazione degli immobili strumentali all’esercizio dell’attività;
  • per l’acquisto di autovetture/automezzi è ammissibile limitatamente ai mezzi strettamente funzionali all’attività d’impresa.

Le domande di accesso al Fondo per il finanziamento dei Programmi Integrati da parte dei Comuni possono essere presentate a mezzo procedura telematica a decorrere dalle ore 09.00 dell’1 luglio 2014 alle ore 12.00 del 31 luglio 2014.

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Campania, sbloccati i primi 30 milioni per il Fondo di Garanzia e internazionalizzazione delle PMI

sbloccatiCon il decreto dirigenziale n. 314 del 30 dicembre 2013 la Regione Campania ha approvato lo schema di accordo che impegna Sviluppo Campania S.p.A. a rendere operativo il “Fondo Regionale per le misure anticicliche a favore delle PMI Campane”.

È dotato inizialmente di risorse per € 30.000.000; a regime l’intervento consentirà investimenti per € 150.000.000. Il Fondo è pensato per stimolare la internazionalizzazione, operazioni di consolidamento delle micro, piccole e medie imprese operative sul territorio regionale.
Le prima tranche delle risorse disponibili sara così impiegata:

  • € 15.000.000 per l’erogazione di finanziamenti agevolati su piani di internazionalizzazione delle PMI campane;
  • € 10.000.000 per l’erogazione di garanzie dirette su operazioni di consolidamento;
  • € 5.000.000 per l’erogazione di garanzie sull’emissione di mini-bonds.

Sarà compito di Sviluppo Campania S.p.A. a selezionare i destinatari dei finanziamenti e delle garanzie previste dal Fondo a mezzo di inviti a manifestare interesse, avvisi pubblici od per mezzo di altri strumenti selettivi da adottare in conformità alla legislazione applicabile. Aziende di piccole e medie dimensioni con situazioni patrimoniali da consolidare e aziende in crescita sui mercati internazionali rappresentano i due pilastri sui quali è stata impostata la strategia di investimento del Fondo.

L’intervento viene attuato mediante il rilascio di garanzie dirette di entità proporzionata alle dimensioni aziendali erogate a favore di piani di rimborso che potranno arrivare fino a cinque anni.

La sezione del Fondo dedicata a piani di internazionalizzazione prevede l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati.  I settori prioritari, saranno i seguenti: agricoltura e agroindustria, biotecnologie applicate alla salute e all’alimentazione, tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), energie rinnovabili, disegno industriale, nanoscienze e nanotecnologie, scienze della terra, mitigazione dei cambiamenti climatici ed adattamento.

Il Decreto Sviluppo ha previsto alcune agevolazioni fiscali per l’emissione di titoli di debito (mini – bonds) per le società non quotate. Regione Campania interviene a supporto di questo innovativo strumento di finanziamento, con una misura dedicata. Le forme di finanziamento interessate dalla nuova normativa sono: cambiali finanziarie, obbligazioni ordinarie, obbligazioni subordinate e/o partecipative.

La Regione Campania intende svolgere un ruolo attivo nella nascita di questo nuovo mercato a livello locale dedicando una parte della dotazione del Fondo erogando forme di garanzie per stimolare l’emissione dei mini – bonds.

Per attingere risorse dal Fondo occorrerà attendere che Sviluppo Campania S.p.A. provveda all’apertura delle operazioni di selezione dei destinatari dei finanziamenti e delle garanzie erogabili.

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POI Energia. Campania, finanziamenti alle PMI fino a 2 milioni per l’efficienza e risparmio energetico

poi-2007-2013Pubblicato il decreto ministeriale 5 dicembre 2013 che prevede l’erogazione di agevolazioni in favore di imprese localizzate nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per la realizzazione di programmi d’investimento finalizzati alla riduzione e razionalizzazione dell’uso dell’energia nei cicli di lavorazione.

Le risorse finanziarie disponibili sono pari a € 100.000.000. Una quota pari a € 60.000.000 è riservata alle micro, piccole o medie imprese. Nell’ambito di quest’ultima è istituita una sotto-riserva pari € 15.000.000 della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese. Per le imprese di servizi, è necessario siano costituite in forma societaria.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le imprese della siderurgia, cantieristica navale, industria carboniera e fibre sintetiche e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

I programmi d’investimento ammissibili devono prevedere il cambiamento fondamentale del processo di produzione svolto all’interno di un’unità produttiva esistente, tale da ottenere una riduzione dei consumi di energia primaria almeno 10% mediante uno o più interventi tra quelli richiamati all’articolo 5 del Decreto in oggetto.

Le agevolazioni riguardano esclusivamente investimenti da realizzare all’interno di un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e prevedere spese ammissibili non inferiori a € 30.000 e non superiori a € 3.000.000.

Gli interventi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.

È concesso un finanziamento agevolato a copertura del 75% delle spese ammissibili. Il finanziamento agevolato deve essere restituito, senza interessi, in un periodo di 10 anni. I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria del programma d’investimento apportando un contributo finanziario pari al 25% delle spese ammissibili complessive.

Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande saranno definite mediante un apposito decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico che sarà adottato entro il mese di aprile 2014.

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Ricerca e sviluppo: 300 mln per le Pmi

Bando ricerca e sviluppoArrivano 300 milioni di euro per le Pmi che investono in innovazione, ricerca e sviluppo: il Mise approva il primo intervento del nuovo Fondo per la crescita sostenibile, rivolto prevalentemente alle piccole e medie imprese. Obiettivo principale del bando è quello di promuovere l’innovazione e, per farlo, verranno concessi contributi ai progetti di ricerca e sviluppo sia di piccola che di media dimensione nei settori tecnologici individuati nel programma quadro comunitario Horizon 2020, ovvero: tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, spazio, tecnologie volte a realizzare gli obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Horizon.

AdA

Fonte: Il Denaro

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Fondimpresa, bando da 10 milioni. Alle Pmi contributi fino a 8 mila €

LOGoFONDIMPRESAUn budget di 10 milioni di euro per il finanziamento di piani formativi delle piccole e medie imprese. A metterlo a disposizione è Fondimpresa, il Fondo paritetico interprofessionale costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, stanziando un contributo aggiuntivo cui sarà possibile accedere dal 23 settembre fino al 15 aprile 2014. L’iniziativa, che coinvolge anche le Pmi della Campania è riservata ai lavoratori, occupati nelle imprese aderenti ma anche ai lavoratori con contratti di inserimento o reinserimento e a tempo determinato con ricorrenza stagionale, anche nel periodo in cui non sono in servizio. Ciascun Piano formativo deve prevedere la partecipazione di almeno 4 lavoratori per un numero minimo di 12 ore di formazione ciascuno. Per le piccole e medie imprese Fondimpresa mette a disposizione da 3mila a 8mila euro di contributo aggiuntivo per la formazione del proprio personale dipendente.

AdA

Fonte: Il Denaro

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Al via gli aiuti per le startup al Sud

finanziamenti-start-upParte la corsa agli incentivi Smart&Start varati dal ministero dello Sviluppo economico e gestiti da Invitalia. Dalle ore 12 del 04/09/2013 potranno essere presentate le domande di agevolazione, esclusivamente online utilizzando la procedura informatica disponibile nel sito www.smartstart.invitalia.it. Il regime di aiuto è finalizzato a promuovere la nascita di nuove imprese al Sud: in tutto ci sono a disposizione 190 milioni di euro divisi in due misure: Smart, con 100 milioni, per contributi che coprono i costi di gestione sostenuti nei primi quattro anni di attività aziendale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia; Start, con 90 milioni, per contributi a coprire le spese per l'investimento iniziale in innovazione in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
«È la prima volta – spiega l'a.d. di Invitalia Domenico Arcuri – che un regime d'aiuto è interamente rivolto a imprese innovative nel Mezzogiorno, con Smart a sostegno delle startup e con la misura Start a favore delle imprese posizionate nei settori dell'economia digitale o delle tecnologie innovative. Stimando in media un contributo unitario di 190mila euro, contiamo di incentivare 1.000 imprese».
I fondi, provenienti dalla programmazione comunitaria, sono destinati a nuove piccole imprese (meno di 50 occupati e fatturato annuo non superiore a 10 milioni). Le imprese devono essere costituite da non più di 6 mesi, devono essere costituite in forma societaria (coop comprese) e in maggioranza assoluta numerica e di partecipazione da persone fisiche. Smart&Start non è un bando, ma segue il criterio dello "sportello": le domande saranno esaminate secondo l'ordine cronologico di invio e non è prevista né una graduatoria né una data ultima per la presentazione.
«Le richieste di accesso – aggiunge Arcuri – possono essere inoltrate solo via web, anche questa una novità assoluta, con l'impegno di comunicare l'esito dell'istruttoria in 60 giorni». È necessario registrarsi sul sito dedicato, compilare online la domanda e il piano d'impresa, inviare telematicamente la domanda con i relativi allegati, che dovrà descrivere il soggetto proponente, l'attività imprenditoriale, l'innovatività del progetto. È inoltre necessario che le domande siano firmate digitalmente dal legale rappresentante o, nel caso di società non ancora costituite, dalla persona fisica proponente. Le imprese che posseggono i requisiti, possono richiedere, con un'unica domanda, entrambe le agevolazioni. «Il meccanismo – ricorda infine l'a.d. di Invitalia – consente di presentare solo il progetto e di costituire l'impresa solo quando si è certi di aver avuto accesso alle agevolazioni, con 30 giorni di tempo dalla comunicazione».

AdA

Fonte: Sole 24 Ore n. 242/2013

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Disponibile on-line un vademecum UNI per le PMI

PMIIl Vademecum UNI per le PMI è lo strumento che consente alle PMI di accedere al mondo della normazione tecnica in maniera semplice e veloce.
Esso consiste in una sezione del sito UNI dedicata alle PMI  in cui vengono condensate tutte le informazioni utili per spiegare alle piccole e medie imprese quali sono i concreti vantaggi dell’utilizzo delle norme tecniche, come incidere sul contenuto dei futuri standard, come individuare e conoscere le norme giuste per il proprio settore e come ottenere assistenza e collaborazione dal vostro organismo di normazione nazionale, l’UNI.
La sezione, costruita in base alle migliori pratiche scambiate a livello europeo, si articola in differenti paragrafi:
•    Le norme UNI: cosa sono e a cosa servono
•    Come partecipare all’elaborazione delle norme UNI?
•    Trovare la norma giusta
•    Le norme UNI aiutano a migliorare il business delle PMI
•    Sempre informati
•    Helpdesk UNI per le PMI
•    Bibliografia e documenti utili
Il Vademecum conterrà e metterà in evidenza, inoltre, tutte le iniziative per le PMI che saranno lanciate da UNI nei prossimi mesi, ivi comprese quelle legate agli adempimenti del nuovo Regolamento (UE) n.1025/2012 sulla normazione europea.

Consulta il Sito UNI

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