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Sostanze pericolose, EU-OSHA presenta la nuova banca dati

Sostanze pericolose, EU-OSHA presenta la nuova banca dati

È stata resa disponibile dall’EU OSHA una nuova e completa banca dati sugli strumenti pratici e la guida sulle sostanze pericolose, con collegamenti a risorse e strumenti audiovisivi chiave degli Stati membri, dell’UE e oltre.

Nella banca dati sono presenti nuovi studi di caso creati per l’attuale campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri», che forniscono esempi di vita reale di buone pratiche nella gestione di sostanze pericolose.

Le centinaia di voci di cui è composta la banca dati riguardano argomenti quali formazione o valutazione del rischio, agenti cancerogeni e sostituzione. Inoltre, grazie alla facilità di consultazione della banca dati, se interessati alle risorse su un determinato paese, settore, mansione o pericolo, si potrà trovare esattamente ciò che si cerca in modo semplice e veloce.

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Vai alla banca dati delle sostanze pericolose

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Gestione dello stress. Dall'Eu-Osha una guida on-line

eu oshaNell’ambito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) ha messo a disposizione online una guida dedicata alla gestione dello stress lavoro-correlato e dei rischi psicosociali, il tema al centro delle iniziative promosse nel biennio 2014-2015. La guida si rivolge, in particolare, ai datori di lavoro e ai lavoratori delle piccole e micro imprese e sarà pubblicata in 34 versioni diverse, adattate alla legislazione, al contesto e alla lingua del Paese di riferimento, con l’obiettivo di aiutare gli utenti a comprendere e a gestire meglio lo stress e i rischi psicosociali nei luoghi di lavoro.
Nel dettaglio, ogni versione della guida, che può essere consultata in rete o scaricata sul proprio computer per l’utilizzo non in linea, offre una spiegazione semplice dei rischi, delle loro cause e delle conseguenze sui lavoratori e sulle imprese, insieme a esempi pratici di prevenzione e a consigli su come rilevare in anticipo i problemi e quali azioni intraprendere per affrontarli, integrati dalla segnalazione delle principali risorse nazionali disponibili.
Lo stress rappresenta un importante elemento di preoccupazione per la salute e la sicurezza sul lavoro per circa l’80% delle aziende europee e costituisce una delle ragioni principali della perdita di giornate lavorative nel continente. Meno di un terzo delle imprese europee, però, è dotato di procedure attive per contrastarlo.

mb

Fonte INAIL

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Sicurezza sul lavoro. Lo stress lavoro-correlato al centro della nuova campagna dell’Eu-Osha

slc euoshaGestione dello stress e dei rischi psicosociali sul lavoro. È questo il tema al centro della nuova campagna biennale Ambienti di lavoro sani e sicuri 2014-2015 dell’Eu-Osha, che prenderà ufficialmente il via il prossimo 7 aprile con l’obiettivo di promuovere in tutti i Paesi europei una maggiore conoscenza di questi fenomeni e contrastare le loro ricadute negative sulla salute dei lavoratori e sul benessere delle aziende. Nel continente, infatti, lo stress è la seconda causa più frequente dei problemi di salute lavoro-correlati e si stima che sia, insieme ad altri rischi psicosociali, il motivo all’origine di più della metà dei giorni di assenza per malattia.

Un fenomeno da non sottovalutare. Come sottolineato nella guida già disponibile sul sito della campagna, una gestione efficace della salute e della sicurezza sul lavoro offre dunque potenziali benefici sia per i lavoratori, sia per le aziende e anche per la società nel suo insieme. Tanto più in un periodo di incertezza economica come quello attuale, in cui l’esigenza di mantenere un elevato livello di produttività spinge spesso a lavorare sotto pressione per rispettare le scadenze. Liquidare queste questioni come un mero obbligo amministrativo invece di affrontarle, sottolinea l’Agenzia di Bilbao, è controproducente. Ridurre i rischi psicosociali sul posto di lavoro, infatti, significa anche contribuire al miglioramento delle performance aziendali. Di qui la decisione di fornire nel prossimo biennio un sostegno a imprese e lavoratori per riconoscerli e gestirli in modo efficace, promuovendo l’uso di strumenti pratici.

Ne soffre fino a una persona su sei. La necessità di un sostegno di questo tipo emerge anche dai risultati della European survey of enterprises on new and emerging risks (Esener), che ha rilevato che più del 40% dei datori di lavoro considera i rischi psicosociali più complessi da gestire rispetto a quelli tradizionali, sia a causa della delicatezza della materia, che tocca una sfera molto personale, sia per mancanza di esperienza. Da un’altra indagine condotta tra i senior manager di alcune imprese, emerge inoltre la tendenza a sottovalutare la questione. Quasi la metà degli intervistati, infatti, ritiene che nessuno dei propri lavoratori soffrirà mai di disturbi mentali, mentre in realtà fino a uno su sei avrà problemi di questo tipo nel corso della sua vita lavorativa.

Tante le cause, dalla mancanza di tempo alle molestie. Lo stress lavoro-correlato, si legge nella guida dell’Eu-Osha, si verifica solitamente quando il lavoratore si trova nella condizione di non riuscire a gestire un carico di lavoro eccessivo e può trasformarsi, se prolungato nel tempo, in seri problemi di salute a livello fisico e psichico. Le cause all’origine dei rischi psicosociali sono molteplici e includono la mancanza di tempo, richieste sproporzionate o contraddittorie, la distribuzione iniqua di premi, promozioni e opportunità professionali, le molestie psicologiche e sessuali, la poca chiarezza rispetto al ruolo del lavoratore in ambito aziendale, così come la discrepanza tra il lavoro che è chiamato a svolgere e le sue effettive competenze. Anche una persona molto qualificata, infatti, può finire vittima dello stress se le sue capacità non sono adeguatamente valorizzate dalle mansioni che le sono affidate.

Scarica la Guida

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Fonte: INAIL

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Premio per le buone prassi 2012-2013

 

Buone praticheIl premio per le buone prassi è uno degli strumenti principali della campagna Ambienti di lavoro salubri e intende evidenziare i migliori esempi di buone prassi di collaborazione tra gestione aziendale e impiegati ai fini della prevenzione del rischio.
E' organizzato dall'EU-OSHA in cooperazione con gli Stati membri e le attuali presidenze del Consiglio dell'Unione europea. Il premio intende dimostrare i benefici dell'adozione di buone prassi in materia di sicurezza e salute. Ci si attende che i candidati selezionati siano in grado di dimostrare solide capacità gestionali e un'attiva partecipazione da parte dei lavoratori nei processi di garanzia di sicurezza e salute. I giudici individueranno i migliori esempi di mutua collaborazione e di benefici tratti. Si incoraggiano domande da parte di tutti i datori di lavoro, lavoratori e intermediari europei quali i partner sociali, professionisti nel settore di salute e sicurezza e medici, nonché coloro che forniscono assistenza e informazione a livello di ambienti lavorativi.
Il premio sarà conferito ai vincitori nel corso di una cerimondia nella primavera 2013. Ci si augura che tra i vincitori si possano contare rappresentanti di entrambe le categorie, datori di lavoro e lavoratori. Inoltre, i dettagli del loro esemplare contributo congiunto verranno evidenziati in una pubblicazione speciale ad ampia distribuzione in tutta Europa e saranno promossi tramite il sito EU-OSHA.
La premiazione prevede due categorie: per organizzazioni che contano meno di 100 lavoratori e per quelle a partire da 100 lavoratori.

Continua sul sito dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

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