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Premi e contributi Inail 2019, riduzione 15,24%

Premi e contributi Inail 2019, riduzione 15,24%

Pubblicato il Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 22 ottobre 2018, concernente la riduzione nella misura del 15,24% per l’anno 2019, dell’importo dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali di cui ai provvedimenti attuativi dell’articolo 1, comma 128, Legge 27 dicembre 2013, n. 147 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato.

Il decreto approva la determinazione del Presidente dell’Inail n. 356 dell’8 agosto 2018 che aveva fissato la misura della riduzione per il 2019 al 15,24%.

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Apparecchi di protezione delle vie respiratorie: UNI EN 14594:2018

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie: UNI EN 14594:2018

In ambito lavorativo la sicurezza è un interesse primario di aziende e lavoratori. Gli aspetti da tutelare sono i più disparati ed è per questo che anche la normazione fa la sua parte.

È il caso del recente recepimento anche in lingua italiana della norma EN 14594 da parte della commissione Sicurezza. In particolare questo documento specifica i requisiti minimi per i respiratori ad aria compressa, a flusso continuo, alimentati dalla linea per l'utilizzo con maschera intera, semimaschera o con cappuccio incorporato, elmetto o tuta e con apparecchi utilizzati in operazioni di sabbiatura come apparecchi di protezione delle vie respiratorie. La norma comprende prove di laboratorio e prove pratiche di impiego per la valutazione della conformità ai requisiti. La UNI EN 14594 non tratta gli APVR (Dispositivi di protezione delle vie respiratorie) destinati alla fuga e le apparecchiature da immersione.

Particolare attenzione è rivolta ai materiali con cui vengono progettati gli APVR. Infatti gli elementi utilizzati devono essere resistenti al deterioramento da calore e con un’adeguata resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Inoltre, tutto ciò che viene a contatto con l’utilizzatore non deve dare origine ad allergie, reazioni cutanee o altri effetti nocivi per la salute. Infine, nella realizzazione devono essere evitati i bordi e le sporgenze acuminate possibili fonti di lesioni.

Ogni dispositivo deve essere accompagnato dalle informazioni da parte del fabbricante. Tali informazioni sono necessarie perché devono consentirne l'uso al personale addestrato e qualificato. Inoltre devono comprendere la gamma di applicazione e le istruzioni necessarie per un corretto montaggio, cura, manutenzione e immagazzinaggio; devono descrivere chiaramente e senza ambiguità quali combinazioni consentite di componenti sono da utilizzarsi per una classe specifica di APVR.

Per concludere le istruzioni di manutenzione e le informazioni fornite dal fabbricante devono essere fornite separatamente.

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Radiazioni ottiche emesse nella saldatura, nuovo calcolatore per la valutazione del rischio

Radiazioni ottiche emesse nella saldatura, nuovo calcolatore per la valutazione del rischio

Disponibile on line sul Portale Agenti Fisici (PAF) la nuova versione dell’applicativo “Calcolo Dispositivi di Protezione per saldature in funzione di tipologia e corrente di saldatura” che consente di stimare il rischio da esposizione a radiazioni ottiche artificiali dei lavoratori che operano in prossimità delle aree ove si effettuano saldature ad arco in relazione alla tipologia di saldatura effettuata (es. MIG, TIG etc.) e alla corrente di saldatura utilizzata.

Il calcolatore consente inoltre di valutare l’efficienza dei di DPI oculari da fornire ai lavoratori che operino in prossimità dell’area di saldatura in funzione delle caratteristiche dei DPI scelti e delle distanze dall’area di saldatura selezionati dall’utente.

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Attrezzature a pressione: nuova UNI/TS 11325 sulla sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata

Attrezzature a pressione: nuova UNI/TS 11325 sulla sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata

In vigore da ottobre la parte 10 della UNI/TS 11325 sulla Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata esclusi dal campo di applicazione della UNI/TS 11325-3.

La specifica tecnica definisce le modalità di sorveglianza delle attrezzature a pressione, a focolare o altro tipo di riscaldamento con rischio di surriscaldamento, destinate alla generazione di vapore d'acqua e/o di acqua surriscaldata a temperatura maggiore di 110° C (“generatori di vapore e/o di acqua surriscaldata”) con pressione massima ammissibile (PS) maggiore di 0,5 bar [0,05 Mpa] rientranti nel campo di applicazione del D.M. 329/2004 ed esclusi dalla UNI/TS 11325-3, ed inoltre aventi le seguenti caratteristiche:

  1. generatori di vapore e/o acqua surriscaldata a sorgente termica diversa dal fuoco a condizione che le membrature soggette a pressione, a contatto con il fluido riscaldante, siano progettate per una temperatura non inferiore a quella del fluido di riscaldamento stesso;
  2. generatori di vapore e/o acqua surriscaldata ad attraversamento meccanico di limitata potenzialità aventi PS x V ≤ 3000 bar x litri e PS ≤ 12 bar;
  3. generatori di vapore a bassa pressione aventi PS ≤ 1 bar, superficie di riscaldamento ≤ 100 m2 e potenzialità ≤ 2 t/h;
  4. generatori di acqua surriscaldata a bassa pressione aventi PS ≤ 5 bar, temperatura massima dell'acqua ≤ 120 °C e potenzialità ≤ 2 t/h;
  5. generatori di vapore e/o acqua surriscaldata a riscaldamento elettrico.

La specifica tecnica fornisce indicazioni per la conduzione dei generatori con l’assistenza continua di persona addetta e senza assistenza continua sino a un massimo di 72 ore.

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Ancoraggi, nuova guida per la sicurezza nei cantieri

Ancoraggi, nuova guida per la sicurezza nei cantieri

Realizzato dall’Inail un nuovo documento tecnico dedicato agli ancoraggi con l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e di fornire informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

Gli ancoraggi vengono utilizzati nei cantieri temporanei o mobili per poter collegare i dispositivi di protezione - sia individuale che collettiva - e le attrezzature di lavoro di cui si vuole garantire la stabilità e il vincolo alla struttura di supporto. Essi vengono impiegati anche nei sistemi di accesso alle coperture e possono essere di tipo non permanente o permanente.

La definizione di ancoraggio è fondamentale per poter effettuare una corretta valutazione dei rischi in quanto non ne esiste una condivisa sia a livello legislativo che normativo.

Obiettivo del Quaderno Tecnico è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Fornisce informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

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Ponteggi fissi, nuova guida Inail per la sicurezza nei cantieri

Ponteggi fissi, nuova guida Inail per la sicurezza nei cantieri

Pubblicato dall’Inail ha un nuovo documento tecnico dedicato ai ponteggi fissi con l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e di fornire informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

I ponteggi fissi possono essere impiegati anche come sistemi di protezione collettiva per i lavoratori che effettuano attività in copertura a condizione che, per ogni singola realizzazione e a seguito di una adeguata valutazione dei rischi, venga eseguito uno specifico progetto del ponteggio.

Obiettivo del Quaderno Tecnico è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Fornisce informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

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Parapetti provvisori, nuova guida Inail per accrescere il livello di sicurezza nei cantieri

Parapetti provvisori, nuova guida Inail per accrescere il livello di sicurezza nei cantieri

L’Inail ha pubblicato un nuovo documento tecnico dedicato ai parapetti provvisori con l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e di fornire informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

I parapetti provvisori sono dei Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) destinati alla protezione contro le cadute di persone e/o cose. Sono costituiti da almeno due montanti sui quali vengono fissati il corrente principale, il corrente intermedio e la tavola fermapiede realizzabili con diversi materiali (legno, acciaio, ecc).

Al riguardo la guida fornisce utili indicazioni per la scelta, il montaggio, l’uso, lo smontaggio e la manutenzione dei parapetti provvisori al fine di prevenire o ridurre il rischio di caduta dall’alto e il rischio di caduta all’interno.

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Salute e sicurezza sul lavoro del personale hotel a bordo delle navi

Salute e sicurezza sul lavoro del personale hotel a bordo delle navi

Pubblicazione realizzata da Inail Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp).

Il quaderno “Salute e sicurezza sul lavoro del personale hotel a bordo delle navi”, rivolto al personale di hotel a bordo, vuole fornire una guida sulle buone pratiche e una serie di raccomandazioni per lavorare in salute e sicurezza.

La tutela della salute e sicurezza della cosiddetta “gente di mare” passa anche attraverso una costante e capillare opera di divulgazione della cultura della prevenzione, finalizzata a rendere sempre più consapevoli i lavoratori del settore marittimo dei rischi e delle misure che i datori di lavoro sono tenuti ad adottare per migliorare il benessere e le condizioni di lavoro.

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Esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro

Esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro

Pubblicata una ricerca dell’INAIL in tema di esposizione a nanomateriali nell’ottica di ridurre gli impatti sulla salute e sicurezza dei lavoratori e contribuire all’implementazione della normativa del settore

Le proprietà uniche dei materiali manipolati alla scala nanometrica permettono di realizzare applicazioni innovative in molti settori produttivi; tuttavia, proprio per le loro caratteristiche nuove, i nanomateriali possono rappresentare un rischio emergente per la salute e la sicurezza, che deve essere valutato e gestito tramite un approccio specifico, in particolare all’interno della complessità degli ambienti di lavoro. 

La tematica dell’esposizione a nanomateriali, anche nell’ambito delle tecnologie abilitanti, riveste attualmente un ruolo rilevante all’interno del piano di attività della ricerca dell’Inail 2016 - 2018, con l’obiettivo principale di individuare misure di prevenzione e protezione atte a ridurre gli impatti sulla salute e sicurezza dei lavoratori e contribuire all’implementazione della normativa del settore. In questo contesto, è stato realizzato il progetto intitolato Metodologia di analisi dell’esposizione ai nanomateriali ingegnerizzati integrata alle tecniche di control banding per la gestione del rischio nei luoghi di lavoro (acronimo Nanolab), affidato al coordinamento del Laboratorio NEST della Scuola normale superiore (Sns) di Pisa, in collaborazione con il Center for Nanotechnology Innovation della fondazione Istituto italiano di tecnologia (Iit), l’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e l’Associazione italiana per la ricerca industriale (Airi-Nanotec).

Il presente volume raccoglie i principali risultati raggiunti nell’ambito del progetto, illustra le fasi della metodologia sviluppata sulla base degli standard di riferimento, e l’applicazione in tre casi studio realizzati nei laboratori di ricerca e sviluppo degli enti partner, su tipologie di nano-oggetti di dimensionalità differenti: grafene, nanofili e nanoparticelle. Lo studio include inoltre i dati della survey realizzata con l’obiettivo di analizzare l’applicabilità dell’approccio sviluppato anche in altri contesti di ricerca sviluppo e produzione dei nanomateriali, nell’ottica di promuovere la creazione di strumenti pratici di supporto alla gestione del rischio.

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Primo soccorso nei luoghi di lavoro, nuovo manuale per addetti e formatori

Primo soccorso nei luoghi di lavoro, nuovo manuale per addetti e formatori

Pubblicazione realizzata da Inail Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale.

A dieci anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 81/08 la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è sempre più integrata nel sistema organizzativo aziendale. Tale evoluzione ha permesso di introdurre molti aspetti innovativi nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. In tal senso anche il primo soccorso aziendale deve essere visto non più solo come un intervento di riparazione, ma come un processo integrato nel sistema di prevenzione e riduzione degli infortuni. 

Creare un sistema efficace di primo soccorso in azienda significa non solo influire in maniera determinante sull’esito degli infortuni, ma anche contribuire positivamente a costruire ambienti sani e sicuri, aumentando l’assunzione di comportamenti responsabili e migliorando la percezione del rischio da parte dei lavoratori. Prendendo spunto dall’attività formativa e di ricerca svolta dagli autori, questo manuale, aggiornato alle più recenti linee guida internazionali ed alla normativa italiana, è stato pensato come strumento didattico a supporto sia dei lavoratori addetti al primo soccorso per una immediata consultazione, sia per i formatori. 

Pur avendo il manuale una configurazione pratica, esso non si può ritenere sostitutivo di un corso di formazione che preveda delle esercitazioni pratiche, così come definito dall’art. 45 del d.lgs. 81/2008 e dal d.m. salute 388/2003 ed è, quindi, utilizzabile come supporto didattico. La prima parte, che contiene informazioni per l’organizzazione di un efficace sistema di primo soccorso aziendale, è rivolta anche ai datori di lavoro ed ai responsabili del servizio di prevenzione e protezione. Segue una seconda parte, più specifica ed operativa, nella quale sono descritte le manovre di primo soccorso, orientate a mantenere in vita l’infortunato ed a limitare i danni dovuti ad eventi avversi. Nel manuale sono state introdotte anche nozioni utili per poter utilizzare il defibrillatore semiautomatico esterno (DAE).

Predisporre delle misure di emergenza nei luoghi di lavoro che prevedano l’utilizzo del DAE in caso di necessità, conferisce un valore aggiunto per il sistema dell’emergenza aziendale, soprattutto in quegli ambienti di lavoro in cui lo sforzo fisico e lo stress psico-fisico sono particolarmente importanti o dove sono presenti fattori di rischio per arresto cardio-circolatorio (elettricità, presenza di gas, contatto con determinate sostanze come il monossido di carbonio), oppure nei luoghi isolati, dove è più difficile che il soccorso avanzato arrivi in tempo, come impianti di perforazione, cantieri di costruzione, piattaforme marine ecc. Sensibilizzare le imprese ad incrementare la presenza di DAE nei luoghi di lavoro potrebbe rivelarsi uno strumento importante per ottenere una copertura efficace del territorio ed incrementare la rete di accesso pubblico alla defibrillazione precoce, soprattutto nel caso di luoghi di transito e di permanenza di molte persone come centri commerciali, grandi supermercati, aeroporti, stazioni, impianti sportivi, uffici aperti al pubblico, scuole.

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