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Dal MIPAAF incentivi all'e-commerce del settore Agroalimentare

03 Dicembre 2015 |

e commerceSecondo i dati elaborati dall'Osservatorio eCommerce B2C Netcomm  del  Politecnico di Milano gli acquisti di cibo e bevande (vino compreso) rappresentano oggi il 3% circa delle vendite da siti web italiani ed è uno dei settori più dinamici nel panorama dell'e-commerce retail.  Segnali incoraggianti arrivano anche dal fronte delle esportazioni, i cui volumi in valore nel 2015 hanno messo a segno nel complesso un balzo del 22%, superando quota 3 miliardi di euro: anche in questo caso il settore Food&Beverage è individuato tra quelli che hanno in prospettiva la possibilità di guadagnare fette di mercato sempre più importanti.
Assume, pertanto, particolare rilevanza il sistema di incentivi varati di recente su iniziativa del Ministero delle politiche agricole con il cosiddetto pacchetto "Campo libero"  e dai successivi provvedimenti attuativi emanati dal Mipaaf, che puntano a sostenere i progetti finalizzati al commercio elettronico, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese. La strada scelta è quella del credito di imposta a favore dei progetti che puntano alla realizzazione e l'ampliamento di infrastrutture informatiche, con una dotazione di 3,5 milioni di euro, complessiva per i due anni. Le modalità per la presentazione delle domande, le tipologie degli investimenti ammessi alle agevolazioni, l'intensità degli aiuti e la soglia massima di spesa sono specificate in una  recente circolare del MIPAAF.
Fermo restando il massimale complessivo di 50.000 euro per impresa e del 40% di intensità di aiuto, la misura del credito d'imposta si articola così:

  • per le imprese di produzione agricola primaria: ai sensi del regolamento di esenzione agricolo (n. 702/2014), per le PMI; nei limiti del "de minimis agricolo" di cui al regolamento (UE) n. 1408/2013 (15.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari), indipendentemente dalle dimensioni dell'impresa (PMI/GI);
  • per le imprese che producono prodotti agricoli di prima trasformazione (compresi nell'Allegato 1 del TFUE): ai sensi del regolamento di esenzione agricolo (n. 702/2014), per le PMI; nei limiti del "de minimis generale" di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 (200.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari), indipendentemente dalle dimensioni dell'impresa (PMI/GI);
  • per le imprese della pesca e dell'acquacoltura, che producono prodotti di cui all'articolo 5, lettere a) e b) dell'OCM, nei limiti del "de minimis" di cui al regolamento (UE) n. 717/2014 (30.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari);
  • per le PMI che producono prodotti agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura non compresi nell'Allegato I del TFUE: nei limiti del "de minimis generale" (200.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari); ai sensi del regolamento generale di esenzione di cui al regolamento (UE) n. 651/2014, nella misura del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.

Leggi la Circolare Mipaaf

Fonte Rete Rurale

mb