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News - Responsabilità Sociale

News - Responsabilità Sociale (235)

Primo obiettivo: sicurezza sul lavoro

SICUREZZA LAVORO 

Oltre ai già citati accordi di collaborazione con Inail Campania a dimostrare forte attenzione per lo Sportello Rsi è stato l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, con il quale Promos Ricerche sigla una convenzione per promuovere la cultura della qualità, della sicurezza e igiene del lavoro e della tutela dell’ambiente attraverso convegni, workshop e progetti informativi e formativi per far conoscere obblighi ed opportunità ai professionisti ed alle aziende interessate. Il primo atto, conseguenza dell’accordo, è stata l’attivazione di un servizio settimanale presso la sede dell’Ordine di informazione e di consultazione on-line della normativa tecnica Uni e Cei.

CICLO DI INCONTRI
Nell’ambito di questa convenzione, e in collaborazione anche con Uni e Cei, sono stati realizzati, presso l’Ordine e presso la Camera di Commercio una serie di incontri.
Il primo, dal titolo: “La Sicurezza degli impianti. Dal D. M. 37/08 al D.lgs 81/08”, a giugno 2009 con la partecipazione di diversi componenti della Commissione Sicurezza dell’Ordine, seguito nel successivo novembre da quello sul tema “Inquinamento Indoor: cause e metodologie per il trattamento” cui hanno partecipato anche i responsabili dell’Asl Na 1 del Dipartimento Ispesl di Napoli, oltre a numerose testimonianze di aziende del settore.

ISPESL
Un altro accordo, in prosecuzione delle collaborazioni già avviate, è stato siglato con l’Ispesl, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, oggi, Inail, con cui, tra fine 2009 e fine 2010 sono stati realizzati una serie di incontri.
In particolare, a novembre 2009 si è tenuto il workshop “La gestione della sicurezza in azienda e nelle Pubbliche Amministrazioni”, replicato all’inizio di dicembre 2009 con un’approfondimento sul Duvri – Documento Unico di Valutazione del Rischio da Interferenza; sempre a dicembre 2009 in collaborazione anche con l’Ordine degli Ingegneri di Napoli e l’Uni, in vista dell’entrata in vigore della Nuova Direttiva Macchine (2006/42/CE) si è tenuto il convegno “La nuova Direttiva Macchine: raffronto con la recente normativa europea”. Il programma di incontri si è concluso a febbraio 2010, con il workshop “La gestione in sicurezza delle piattaforme aeree e dei carrelli elevatori: aspetti tecnici, normativi e gestionali”.

SAFETY DAY
Sempre al fine di promuovere l’implementazione Sistemi di Gestione orientati a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, sono proseguite le attività sulla base dell’esperienza fatta con l’Unioncamere Campania e l’Inail Campania, realizzando un ciclo di Workshop denominato sinteticamente Safety-day. Gli incontri, di carattere prevalentemente informativo, si sono tenuti, a partire dal 2008, presso le Camere di Commercio di tutte le provincie della Campania ed hanno visto il convolgimento, di volta in volta, di dirigenti, funzionari dell’Inail, dell’Arllas e tecnici della Contarp dell’Inail.
Nel corso del 2010 l’azione informativa è stata affiancata da una vera attività formativa con l’organizzazione, presso le Camere di Commercio di Benevento e Salerno, di un corso per “Auditor di Sistemi di Gestione della Safety”, che, ulteriormente ampliato, sarà realizzato a breve anche a Napoli e presso le altre Camere della regione.

RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA
Con il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro è stata posta per la prima volta l’attenzione, oltre che alla definizione della Rsi, anche al tema della Responsabilità Amministrativa dell’impresa, così come introdotto dal D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001 esteso anche ad Enti ed Organizzazioni, con o senza personalità giuridica.
Le organizzazioni rischiano di dover rispondere, con gravi sanzioni pecuniarie e interdittive, per una rilevante gamma di reati che possono essere compiuti nel loro interesse e vantaggio da qualunque soggetto facente parte della propria struttura: amministratori, dirigenti, dipendenti, ma anche terzi mandatari.
Al fine di annullare le conseguenze derivanti da condotte individuali illecite, le organizzazioni possono adottare un sistema di gestione denominato “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo”, che costituisce una circostanza esimente prevista dall’art. 6 del D. Lgs. citato.
Tale sistema di gestione deve rispondere all’esigenza di dotare l’azienda di uno strumento di controllo organico e preventivo dei reati previsti e sufficiente ad esonerare l’ente collettivo dalla responsabilità amministrativa introdotta nell’ordinamento.
A novembre 2009 si organizza il convegno su “Modelli Organizzativi 231. Evoluzione della Responsabilità Amministrativa d’Impresa: nuovi reati e prospettive di ulteriore ampliamento”, nel quale grazie alla partecipazione di magistrati, rappresentanti del mondo aziendale ed accademico, è stato ampiamente illustrata la tematica e le possibili ricadute sulle imprese.
TEMA IN EVOLUZIONE
Data la continua evoluzione della legislazione, nel corso del 2011 è stato preventivato dallo Sportello RSI l’organizzazione di un nuovo convegno nazionale per un aggiornamento sulla Responsabilità Amministrativa ed una serie di incontri e workshop su specifiche tematiche attinenti alla salute e sicurezza dei lavoratori come lo stress lavoro – correlato, oltre al già citato corso per Auditor di Sistemi di Gestione della Safety.

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Quando solidarieta’ vuol dire anche profitto

 

solidarietHa compiuto cinque anni di attività lo Sportello Rsi (Responsabilità sociale d’Impresa) della Camera di Commercio di Napoli.
Ecco un bilancio dell’attività e del suo programma di sensibilizzazione delle Pmi per la responsabilità sociale.

RESPONSABILITA’ SOCIALE E IMPRESA
La Responsabilità Sociale, affonda le sue radici nell’economia sociale, trattata già nei secoli scorsi da illustri luminari, anche campani come il “Genovesi”, e diventa RSI ufficialmente quando R. E. Freeman, nel 1984 per la prima volta, esprime il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa nel saggio “Strategic Management: a Stakeholder Approach”.
In questo saggio emergono le preoccupazioni, di natura etica, all’interno della visione strategica d’impresa come manifestazione della volontà delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività.

IL PROGETTO
Vediamo innanzitutto come nasce il progetto. Nel 2001, con la pubblicazione del Libro Verde, la Commissione Europea inserisce tra le sue priorità la Responsabilità Sociale d’Impresa, invitando gli Stati membri a promuoverne la sensibilizzazione e lo sviluppo nelle proprie realtà territoriali.
Il ministero del Welfare recepisce tali indicazioni e dal 2002, con l’ausilio della Bocconi, definisce un quadro di riferimento comune per le imprese italiane, attivando il progetto Csr-Sc e sigla un protocollo di intesa con l’Unioncamere con l’intento di avviare iniziative di sensibilizzazione e sviluppo tramite le Camere di Commercio diffuse su tutto il territorio nazionale.
A Napoli il Consorzio Promos Ricerche, in collaborazione con gli enti normatori, si è impegnato fin dal 1993 a diffondere le normative tecniche nella convinzione che la loro applicazione potesse dare nuova competitività alle imprese e con il supporto della Camera di Commercio ha attivato un punto di riferimento regionale, sviluppando, altresì, dal 2004 un programma di interventi informativi e formativi per promuovere la conoscenza e l’implementazione dei sistemi di gestione riguardanti qualità, sicurezza e prevenzione e tutela ambientale.

L’AVVIO
La Camera di Commercio di Napoli, aderisce nel 2004 al progetto di Unioncamere e Ministero del Welfare, e con il Consorzio Promos Ricerche attiva un servizio di informazione e di assistenza tecnica per la promozione della RSI, partecipando a un fondo di perequazione insieme con la Camera di Commercio di Caserta. Uno studio effettuato nel 2005 evidenzia il notevole interesse verso la RSI di imprenditori e responsabili della Pubblica Amministrazione alla ricerca di nuovi modelli di sviluppo economico. Nasce così lo Sportello Rsi di Napoli, per assicurare alle imprese il supporto informativo continuo ed aggiornato sugli strumenti tecnici e le attività formative disponibili per implementare la Rsi, fornendo altresì indicazioni su opportunità e agevolazioni esistenti.

VALORE AGGIUNTO
Sulla base di tali considerazioni e convincimenti, nell’aprile 2006 viene organizzato il convegno “Responsabilità sociale: valore aggiunto per le imprese – Come implementare una strategia di intervento”, che registra la partecipazione attiva di Uni, Unioncamere, Ministero del Welfare, Fondazione I-Csr, Inail e diversi rappresentanti dell’imprenditoria e del mondo accademico. L’evento rappresenta un’occasione di riflessione sul tema della Rsi quale scelta strategica per le imprese e stimolo verso l’adozione di comportamenti socialmente responsabili, ma nel contempo traducibili in valore aggiunto per le imprese.
Un incontro analogo segue nel giugno 2006 presso la Camera di Commercio di Caserta, anch’essa aderente all’iniziativa di Unioncamere per sviluppare e incentivare l’implementazione della RSI in Terra di Lavoro, fornendo informazioni sul progetto CSR-SC e su tutti gli strumenti per implementare la RSI all’interno delle imprese (SA8000, codice etico, bilancio sociale, certificazioni ambientali, ecc.).

CONSAPEVOLEZZA
Stava già maturando, tra gli operatori più attenti, la consapevolezza che il valore di una organizzazione non risiede solo nelle performance economiche, ma anche e soprattutto nell’insieme delle prestazioni sociali e ambientali, che rendono l’organizzazione “sostenibile” nel tempo. Tutto sulla base del ragionamento che un’organizzazione capace di valorizzare e fidelizzare i propri dipendenti, stabilire rapporti di collaborazione con i fornitori ed instaurare canali di ascolto e dialogo con i clienti, è destinata a mantenere e ad accrescere nel tempo la sua quota di mercato, anche in momenti di congiuntura negativa.

SCALA INTERNAZIONALE
Negli ultimi anni numerose sono state le iniziative sviluppate su scala internazionale e nazionale per offrire modelli di riferimento per la RSI ed aiutare così le organizzazioni a integrare le “preoccupazioni ambientali e sociali” nella propria gestione, approfondendo e istituzionalizzando il dialogo con le parti interessate.
Nell’intento di fornire una corretta informazione sugli strumenti disponibili, lo Sportello di Napoli organizza nel novembre 2006 il corso su “Strumenti e vantaggi della responsabilità sociale” per fornire le conoscenze di base su principi e strumenti illustrando i principali modelli di riferimento per la rendicontazione sociale, per l’elaborazione del Bilancio Sociale ed anche per l’adozione delle Linee Guida Iso 26000, all’epoca solo in bozza, (ufficialmente definite e presentate nel novembre 2010).

SAFETY E RSI
La Legge n. 123/07 delega il Governo a riformare le disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, risvegliando l’interesse delle imprese al tema, essendo prevista anche la possibilità di valorizzare, su base volontaria, i codici di condotta etici e delle buone prassi secondo i principi della Responsabilità Sociale. I cambiamenti previsti per gli ambienti lavorativi, oltre che per gli aspetti volontaristici, risultano numerosi e gravosi, in particolare per le PMI dotate di scarse risorse finanziarie e organizzative e di limitate competenze specifiche da destinare al miglioramento dei livelli di sicurezza. Lo Sportello RSI di Napoli organizza, pertanto, un convegno nel novembre 2007 su “Responsabilità Sociale e la Legge su Salute e Sicurezza sul Lavoro: Obblighi ed Opportunità”, finalizzato a promuovere l’implementazione di sistemi gestionali orientati ad assicurare la sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre alla qualità ed alla tutela ambientale, quali presupposti “ottimali” per un organico sviluppo di un “sistema etico” nelle imprese per raffrontare le diverse esperienze di dirigenti professionisti e manager; al convegno segue un seminario al quale partecipamo accademici ed esperti di sistemi e certificazione che si confrontarono con le “best practice” di imprese quali Anm spa, Coelmo srl, Ctp spa, Elmeco srl e Metronapoli spa.

TERRITORIO E ORGANISMI PROFESSIONALI
Nell’aprile 2008, con il primo workshop “Safety day: un progetto di Rsi, una sfida dei nostri tempi” parte un progetto in collaborazione con UnionCamere Campania e Inail Campania. L’incontro è articolato in due distinti momenti derivanti da un unico approccio proiettato a creare sinergie e condivisione di obiettivi tra organismi diversi del territorio.
Il workshop, infatti, diventa un momento di rendicontazione e sviluppo di attività, oltre che di presentazione di nuove iniziative del sistema camerale, cui segue un seminario che chiude il progetto “Giugliano: Agenzia di Sviluppo Sociale”, realizzato nell’ambito del programma comunitario Equal II, promosso da Regione Campania e Ministero del Lavoro. Scopo di tale progetto è la diffusione di un’informazione capillare presso le aziende operanti nell’area del giuglianese attraverso un’azione formativa che riunisce sessanta giovani e consulenti e personale di imprese che, oltre a fare un’esperienza comune, acquisiscono titoli spendibili sul mercato del lavoro.
Nel giugno 2008 viene anche organizzato il primo incontro con una organizzazione professionale dal titolo “Prospettive ed opportunità della Responsabilità Sociale d’Impresa: il ruolo dei commercialisti”. L’Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, con il convegno offre un’occasione di riflessione sul tema dei sistemi di gestione aziendale e sulla loro integrazione e correlazione con l’RSI, quale scelta strategica per le imprese, nonché sulla funzione di coloro che sono deputati ad affiancarle in tale scelta, fornendo uno scenario aggiornato e un quadro delle opportunità e delle possibili evoluzioni.

TEMA CENTRALE
La RSI, diventa in questo periodo sempre più un tema centrale della riflessione sociale ed economica contemporanea. Le grandi trasformazioni in corso, quali la globalizzazione dei mercati, la pervasività delle tecnologie e le attuali e nuove sfide ambientali, generano anche l’esigenza di individuare nuovi modelli di sviluppo. La Rsi non è una scelta “estetica”, dettata dai meri obiettivi di immagine, che comporta un costo per l’impresa più o meno gradito in funzione delle destinazioni di beneficenza e di sostegno ad Enti socio-assistenziali, culturali, sportivi ecc…; ma, va invece considerata una scelta strategica. Un comportamento socialmente responsabile contribuisce, infatti, non solo a creare reputazione e a sostenere l’immagine dell’impresa, ma anche a migliorare i rapporti con gli interlocutori sociali ed economici dell’impresa (personale, clienti, partner, fornitori, comunità locale, istituzioni, investitori, ecc..); tutti concorrono a determinare condizioni favorevoli allo sviluppo e all’esercizio delle attività d’impresa, che possono diventare presupposti per vantaggi commerciali.

IMPRESE SOCIALI
Nel 2008, con la pubblicazione di quattro decreti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale, è stata data piena attuazione alla disciplina dell’impresa sociale (Legge n. 118/05) con l’obiettivo di offrire uno strumento in più a chi decide di fare l’imprenditore nel sociale.
Con il decreto legislativo n. 155/06, integrato dai sopra citati decreti ministeriali, è stata tra l’altro, istituita la “Sezione Speciale del Registro delle Imprese” delle Camere di Commercio in cui vanno obbligatoriamente iscritte organizzazioni (associazioni riconosciute e non, fondazioni, comitati, società, cooperative, consorzi) che vogliono essere identificate come “Imprese Sociali”, usufruendo quindi della limitazione della responsabilità patrimoniale. Da ciò la stretta collaborazione con il Registro Imprese della Camera di Commercio di Napoli, avviando, sia una campagna per informare gli operatori del settore sugli adempimenti della nuova legislazione, sia una attività di reporting, con l’obiettivo di dare vita ad una Banca Dati delle attività e dei servizi delle imprese sociali della provincia di Napoli, pubblicizzando il loro patrimonio di competenze ed esperienze.

SOLIDARIETA’ E PROFITTO
L’intento è consentire alle “imprese profit” del territorio di poter meglio individuare scelte “sociali”, con modalità più funzionali e rispondenti alle loro specifiche esigenze, conciliando il risultato economico con le giuste prestazioni nei confronti dell’ambiente e, più in generale, della società. Un percorso difficile, ma altrettanto necessario. Creare nuove e ulteriori prospettive idonee a creare profitti insieme con le imprese sociali e promuovere solidarietà è l’obiettivo del convegno, realizzato nel novembre 2008, “Dalla Responsabilità Sociale d’Impresa e dall’Impresa Sociale, profitto e solidarietà per uno sviluppo sostenibile”, in cui è stata focalizzata l’attenzione sull’evoluzione normativa nel settore No profit.
I riflettori sono stati posti in quell’occasione sull’economia civile, un modello capitalistico rivoluzionario fatto di imprese sociali, onlus e non profit, enunciato nell’Enciclica “Caritas in veritate” di Papa Benedetto XVI.

OLTRE LE IMPRESE SOCIALI
L’attenzione sulle imprese sociali e sull’opportunità di sviluppare collegamenti tra i due mondi del “profit” e del “non profit”, spinge l’Istituto Italiano della Donazione, detentore del marchio che viene concesso alle Organizzazioni Non Profit – “che mettono al centro del proprio agire i valori di trasparenza, credibilità e onestà” – ad organizzare presso la Camera di Commercio di Napoli, nell’ottobre 2009, la Quarta Conferenza Nazionale della Donazione, sviluppando il tema “ Economia civile: Impresa e terzo settore per lo sviluppo del Paese”. Nel dibattito a latere sul “Non profit come attore del rinnovamento e dello sviluppo del Paese”, sono stati protagonisti l’economista Stefano Zamagni, ed i Presidenti delle principali fondazioni e organizzazioni regionali come: Agenzia per le Onlus, Fondazione Banco di Napoli, Forum Nazionale del Terzo settore, Fondazione Vodafone Italia, Fondazione per il Sud.

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Young people for Site

La Regione Campania, nell'ambiro del progetto TN MED - C.U.L.T.UR.E., bandisce il Concorso di idee Young people for Site» per raccogliere idee innovative che possano favorire una riflessione condivisa sulle potenzialità del sito UNESCO Centro storico di Napoli e per aiutare a comprendere come i cittadini lo vivono e percepiscono.

Le idee, adeguatamente articolate e sviluppate, dovranno affrontare il tema della fruizione del sito UNESCO da parte dei residenti, in particolare giovani (18-27 anni), proponendo soluzioni di riorganizzazione spaziale o di servizi o di intervento sull'arredo o sulle modalità di fruizione del sito stesso, e qualsiasi altra azione che si ritenga funzionale all'obiettivo di restituire alla fruizione dei cittadini, in particolare giovani, il sito del Centro Storico di Napoli.

Il bando scade il 6 febbraio 2012 ed è accompagnato da un questionario esplorativo (in lingua inglese) la cui compilazione on-line attribuisce una premialità aggiuntiva.

 

 

Data pubblicazione: 02-01-2012

Data scadenza: 06-02-2012

 

Per maggiori approfondimenti, è possibile consultare il sito della Regione Campania e  il sito di progetto: http://www.culture-med.eu/culture/home.htm.

 

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I sette temi della Responsabilità Sociale (4)

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RAPPORTI E CONDIZIONI DI LAVORO

 

Articolo tratto da U&C n.04 Maggio 2011
A cura di  Stefano Sibilio _Responsabile Divisione UNI Organizzazione, processi, servizi e società e membro della delegazione italiana ai lavori ISO Social Responsibility

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Più bonus se aumentano coinvolgimento e risultati

commitment4Meglio un numero o un concetto? L’ago della bilancia di molti contratti integrativi, a cominciare da quello di Nestlé, siglato alla fine di giugno, si è spostato decisamente sulla seconda opzione per indicare ai lavoratori l’obiettivo da inseguire. Per costruire il proprio premio di risultato naturalmente. Come ha spiegato il direttore delle risorse umane di Nestlé, Gianluigi Toia, agganciare il sistema premiante a un parametro gestionale significa basarlo «sulla filosofia del coinvolgimento del lavoratore». Con beneficio della motivazione del lavoratore. Per intenderci meglio possono considerarsi gestionali aspetti come l’infortunistica, la qualità del prodotto, il servizio al cliente. Il loro miglioramento prevede infatti che vi sia necessariamente un coinvolgimento del lavoratore. E di conseguenza tende a rendere le sorti dell’azienda più vicine di quanto non possa farlo un risultato di pura redditività.


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Stress da lavoro, dal 1° gennaio valutazione obbligatoria

 

 

 

 

 

 

 

 

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A partire dal 1° gennaio 2011 tutti i datori di lavoro, pubblici o privati, sono tenuti a redigere il documento sulla valutazione del rischio stress lavoro-correlato nell’ambiente lavorativo.
L’obbligo è previsto da una circolare del 18 novembre 2010 (leggi qui) del Ministero del Lavoro Dipartimento Generale della Tutela delle condizioni di lavoro, che in attuazione del “Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro” fornisce una serie di indicazioni per la valutazione del rischio, ai sensi degli articoli 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, del D.lgs. n. 81/2008.
Definizione di “stress da lavoro-correlato”
La circolare anzitutto richiama la definizione di stress lavoro-correlato descritta all’articolo 3 dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004, come recepito dall’Accordo Interconfederale del 9 giugno 2008: “condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro” (art. 3, comma 1). Tuttavia, precisa la circolare, “non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro-correlato. Lo stress lavoro-correlato è quello causato da vari fattori propri del contesto e del contenuto del lavoro”.
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UNI ISO 26000 – Guida alla Responsabilità Sociale

E’ stata pubblicata la versione in lingua italiana della norma UNI ISO 26000 “Guida alla responsabilità sociale”. Essa entra così a far parte a pieno titolo del corpus normativo nazionale.
La scelta di rendere subito disponibile per chi opera nel nostro Paese la traduzione di questo importante documento – che ha visto ufficialmente la luce lo scorso novembre come norma internazionale e subito adottata come norma UNI – dà la misura di quanto il tema della responsabilità sociale sia avvertito come rilevante per il mercato.

Continua sul sito UNI

 

Responsabilità Sociale: Sportello on line

 

 

 

 

 

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L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. E’ questa una delle definizioni-contenuta anche nel D.lgs. 81/o8 – che descrivono il concetto di Responsabilità Sociale d`Impresa (RSI) sul quale, nel2oo1, ha acceso i riflettori il “Libro Verde: promuovere un quadro europeo per la RSI” della Commissione europea con cui si invitano gli Stati membri a promuoverne la sensibilizzazione e lo sviluppo nelle proprie realtà territoriali. E` stato così rilanciato il concetto di “corporate social responsibility” (Csr), espresso perla prima volta nel 1984 da R. E. Freeman nel saggio “Strategie management: astakeholder approach“.
Nel 2oo2 il Governo italiano presentò il Progetto CSR-SC. Il Ministero del Welfare, con l’ausilio della Bocconi, definì un quadro di riferimento comune per le imprese italiane e siglò nel 2003 un protocollo d’intesa con Unioncamere perla promozione della RSI attraverso la costituzione di un servizio di informazione rivolto alle imprese, da realizzarsi con l`attivazione di sportelli Csr presso le Camere di Commercio.
Un anno dopo l’Ente camerale di Napoli insieme al Consorzio Promos Ricerche – di cui è presidente Pietro Rostirolla e amministratore delegato Ferdinando Flagiello – attivò il servizio. Nacque nel 2005 lo Sportello di Napoli, la cui gestione venne affidata al Consorzio Promos Ricerche che, in collaborazione con gli enti normatori Uni e Cei, stava sviluppando fin dal 1993 un servizio informativo per la diffusione delle normative tecniche che attraverso la loro applicazione poteva rendere più competitive le imprese.
Sono state molteplici le iniziative promosse, in questi anni dallo Sportello RSI di Napoli, a partire da un convegno di programmazione strategica organizzato a metà 2006 in cui sono stati coinvolti  l’Uni, l’Unioncamere, il Ministero del Welfare, la Fondazione I-Csr,  l’Inail. La convinzione era, e lo è ancora oggi, che la promozione della RSI necessita dell’impegno e dell`attivazione di collaborazione tra Organizzazioni, Enti ed Istituzioni.
Tra gli operatori iniziava a maturare la consapevolezza che il valore di una organizzazione non risiede solo nelle performance economiche, ma anche e soprattutto nell`insieme delle prestazioni sociali ed ambientali. che rendono l`organizzazione “sostenibile” nel tempo. Un approccio organizzativo che passava, quindi, attraverso l`implementazione di Sistemi Gestionali in grado di assicurare il rispetto dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori, ma anche a sviluppare qualità dei prodotti a tutela e garanzia dei consumatori. Da ciò l`organizzazione da parte dello Sportello di corsi di sensibilizzazione, formazione e di seminari con accademici ed esperti di sistemi e certificazione che si confrontarono sulle `Best practice” di imprese-partner come Anni, Coelmo, Ctp, Elmeco e Metronapoli.
Nasce l`iniziativa dei workshop “safety day: un progetto di Rsi” in collaborazione con UnionCamere Campania ed Inail Campania destinata a coinvolgere, negli anni, l`intero Sistema Camerale regionale. A giugno 2oo8 il primo incontro con una organizzazione professionale -l`Ordine dei dottori commercialisti- a cui seguirono due puntuali accordi con l`Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli e l`Ispesl per promuovere una cultura della qualità, della sicurezza e igiene del lavoro e della tutela dell`ambiente. L`integrazione dei menzionati sistemi organizzativi diventa per un`impresa il fondamento per predisporre l`adozione di un “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo”, prevista dal D.Lgs. 231/2ooi) ed è finalizzato alla prevenzione dei reati previsti e sufficiente ad esonerare l`ente collettivo dalla responsabilità amministrativa. Tema di enorme attualità ed in continua evoluzione so prattutto per la progressiva estensione, dei reati oggetto del Decreto.
Da maggio 2010, lo Sportello RSI ha un sito rinnovato e ricco di informazioni e documenti, (www.promosricerche.net), accessibile anche dall’home page della Camera di commercio (www.na.eamcom.it). Questa nuova edizione del portale ha comportato un notevole incremento di accessi: oltre 13. ooo pagine visitate per un totale di 4.000 utenti nei primi mesi d’attività.
Nel corso dell`anno lo Sportello ha attivato due ulteriori indirizzi promozionali. Il primo avviando nuovi collegamenti con le Università campane e sviluppando un`azione diretta sui giovani per sensibilizzarli alla RSI, anche favorendo incontri con imprese. Una seconda attività è stata, altresì, avviata in chiusura danno. anche a seguito della pubblicazione delle Linee Guida sulla Responsabilità Sociale – ISO 26000 – tra i cui obiettivi c`è anche la promozione della crescita umana e culturale del territo rio ed il benessere delle comunità. proiettata a creare un collegamento sta bile tra RSI ed i Beni Culturali del Territorio.

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Visita l’impresa virtuale 3D

Impresa Virtuale“L’impresa virtuale” è un applicativo che, attraverso animazioni in 3D, presenta alcune tipiche situazioni di rischio negli ambienti di lavoro e mostra quali sono i possibili interventi per la loro eliminazione o riduzione. Può essere quindi utilizzato in modo individuale o nell’ambito di corsi di formazione, per stimolare la sensibilità alla individuazione dei rischi e delle idonee misure di prevenzione.
L’applicativo è l’edizione italiana del prodotto “L’entreprise virtuelle” del Ministero del Lavoro francese ed è stata realizzata e promossa dall’INAIL nell’ambito di una convenzione tra il Ministero del lavoro italiano e il Ministero del lavoro francese.

Vai al sito INAIL

 

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Comune di Napoli: contributi affitto per i giovani


 

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Il Comune di Napoli, attraverso la sinergia degli Assessorati alle Politiche Giovanili e al Patrimonio e con il finanziamento del Ministero per la Gioventù, promuove un progetto finalizzato a favorire l’autonomia abitativa dei giovani in città. L’iniziativa si rivolge a giovani che intendono avviare un processo di emancipazione dalla famiglia di origine in età compresa tra i 18 ed i 35 anni, anche cittadini comunitari o extra-comunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno. Per essere ammessi al finanziamento occorre essere titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato, oppure stipulare un contratto di locazione per un alloggio sito nel territorio del Comune di Napoli. I richiedenti dovranno avere un reddito complessivo non superiore ai dodicimila euro e non possedere immobili di proprietà nel Comune di Napoli ad eccezione, eventualmente, di quello occupato dai genitori. Il contributo previsto è di duemila euro annui e comunque non potrà superare l’ammontare del canone di locazione. Il bando e la graduatoria prevedono l’assegnazione del punteggio in base ad una serie di indicatori e la partecipazione on-line. Sarà infatti possibile accedere al bando collegandosi al sito www.pmm.napoli.it e seguire le istruzioni dal 25 gennaio al 25 febbraio 2010. E’ la prima volta che viene promosso a Napoli un intervento per la casa specificamente indirizzato al pubblico dei giovani e questo strumento assume particolare rilevanza nella fase attuale di crisi economica in cui la precarietà del lavoro e la perdita di potere d’acquisto dei redditi hanno dato al disagio abitativo connotazioni molto diverse rispetto al passato. L’Amministrazione ha inteso quindi fornire una risposta innovativa e congrua alle necessità crescenti dei giovani ai quali viene dato oggi un contributo concreto per poter accedere al mercato degli alloggi. Il Bando è disponibile sul sito del Comune di Napoli.

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