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News - Responsabilità Sociale

News - Responsabilità Sociale (235)

Programma triennale per la trasparenza e l'integrità. Consultazione pubblica

Logo TVM 200Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha elaborato il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e il Piano della Performance per gli anni 2012-2014, così come previsto dal Decreto Legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009.
Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2012-2014 punta ad integrare e consolidare le informazioni già disponibili sul sito internet istituzionale, al fine di accrescerne la comprensione e migliorarne la fruibilità, in un’ottica di progressivo sviluppo degli interventi in tema di trasparenza ed integrità ed in coerenza con il sistema di gestione del ciclo della performance.
Il Piano della Performance 2012-2014 individua il sistema degli obiettivi strategici ed operativi che l’azione amministrativa deve perseguire in coerenza con la riforma degli assetti organizzativi in atto. Nel Piano vengono inoltre definiti gli elementi fondamentali su cui deve basarsi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance, ai fini  del necessario raccordo ed integrazione tra programmazione strategica e programmazione economico-finanziaria.
Nell’ottica di una progressiva espansione della conoscibilità dei processi e delle linee operative curati dal Ministero, dal 2 ottobre al 30 novembre 2012, è aperta ai cittadini ed agli stakeholder (associazioni dei consumatori o utenti, centri di ricerca e ogni altro osservatore qualificato) una consultazione pubblica sulle azioni e le misure previste dal Programma triennale per la trasparenza e l'integrità e sugli obiettivi operativi indicati nel Piano della performance.
Per agevolare la consultazione, sono a disposizione le schede riepilogative degli obiettivi operativi contenuti nel Piano della performance per ciascun centro di responsabilità amministrativa del Ministero.
Alla consultazione si partecipa inviando un contributo, entro il 30 novembre 2012, al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
I contributi inviati dai soggetti che partecipano alla consultazione non vincolano il Ministero rispetto alle successive determinazioni.

 

Fonte: Ministero Lavoro e Politiche Sociali

Schede riepilogative degli obiettivi operativi

Decreto Lgs. n. 150 del 27/10/2009

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Bando di Selezione per un contratto a progetto

 

BANDO PROMOS SUNIl Consorzio Promos Ricerche, insieme con l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, bandisce, nell’ambito del Progetto “Tracciabilità del Patrimonio Culturale della Campania: Valorizzazione, Comunicazione Sistemi e Prodotti”, una selezione per titoli per il conferimento di un contratto a progetto da conferirsi a laureati in Scienze della Comunicazione, indirizzo Istituzionale e d’Impresa.
Il contratto ha per oggetto la condivisione di conoscenze su strategie per l’attività di ricerca volte allo studio degli “spazi” culturali e sociali della Campania, con particolare attenzione alle modificazioni delle griglie di leggibilità del territorio, alle dinamiche di interrelazione tra strutturazioni e sedimentazioni di memorie culturali e sociali, che aprono alla riconoscibilità delle caratterizzazioni locali e alla riconoscibilità delle dinamiche di strutturazione, In particolare l’attività di ricerca sarà volta alla ricostruzione multilivello e integrata di una mappatura del patrimonio storico-artistico della regione Campania.

Le domande di ammissione dovranno pervenire al Consorzio Promos Ricerche entro il termine perentorio del 09 Novembre 2012.

Scarica il bando

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Napoli. La Fondazione Centro Storico finanzia gli studi universitari

FONDOUn Fondo per offrire a ragazzi con difficoltà economiche (provenienti da famiglie con meno di 6.700 euro di reddito Isee), ma dalle grandi attitudini, la possibilità di proseguire gli studi universitari è stato istituito all’interno del patrimonio della Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, presieduta da Adriano Giannola, su iniziativa dell’imprenditore Antonio Alfano (che lo ha promosso in memoria della madre “che, in vita - dice, - si è occupata di tanti ragazzi in difficoltà”). Non si tratta di contributi una tantum ma del finanziamento dei costi dell’intero ciclo di studi dei ragazzi selezionati (tasse universitarie, libri di testo, computer con collegamento internet ed eventuale partecipazione al progetto Erasmus).
Il Fondo Rita De Santo Alfano “è nato in occasione del mio 50esimo compleanno – afferma Alfano – quando, consapevole del rapporto che c’è tra mancanza di cultura e illegalità, ho chiesto agli amici, come regalo, una donazione per questa iniziativa. Si sono poi aggiunti tanti imprenditori, come il presidente dell’Adler Group, Paolo Scudieri, la banca Unicredit e anche la Fondazione Sbarro di New York. I soldi raccolti – spiega – formeranno il patrimonio del Fondo che è permanente, visto che le borse di studio sono finanziate con le rendite degli investimenti”.
Per il prossimo corso di laurea saranno almeno 3 i ragazzi selezionati da un’apposita commissione, ed almeno altri 3 si aggiungeranno per i 2 anni successivi (almeno 9 nel triennio, quindi). Borse di studio aggiuntive saranno assegnate in base all’ammontare delle donazioni che arriveranno sul conto corrente dedicato al Fondo “Rita De Santo Alfano” ed intestato a “Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli ONLUS” (Iban: IT07K0335901600100000064392).


Per informazioni è possibile rivolgersi alla Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli (Largo Corpo di Napoli – 80134, Napoli – 081-4201125 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

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Credito d'imposta per la creazione di nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno

 

logo Agenzia EntrateE’ stato istituito un credito d’imposta per le imprese che incrementano il numero di lavoratori assunti a tempo indeterminato nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia. Il beneficio è stato previsto dall’articolo 2 del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106.
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello di versamento F24. Il modello, inoltre, deve essere presentato all’agente della riscossione presso il quale il beneficiario del credito stesso è intestatario del conto fiscale. Il codice tributo da indicare è il “3885” (risoluzione n. 88 del 17/09/2012).
Le regioni interessate devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti ammessi a fruire del credito d’imposta, con i relativi importi concessi, utilizzando il canale Siatelv2.0-Puntofisco e osservando le specifiche tecniche allegate al provvedimento del 14/09/2012. Anche le revoche dei benefici concessi dovranno essere comunicate, dalle Regioni all’Agenzia delle Entrate, con le stesse modalità.

Risoluzione n. 88 del 17/09/2012

Provvedimento del 14/09/2012

Fonte: Agenzia delle Entrate

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Smart Cities. Operativo il Bando da 656 milioni

Smart-CitiesDopo mesi di annunci il bando nazionale “Smart cities and communities and social innovation”, vale a dire il sostegno alle città intelligenti e ai progetti di innovazione sociale, diventa operativo. Le misure non sono più circoscritte alle regioni del Sud ma estese a tutto il territorio nazionale. L’investimento del Governo ammonta a 655,5 milioni di euro suddivisi in contributo alla spesa (170 milioni) e credito agevolato (485,5 milioni). Una riserva del valore di 25 milioni di euro viene, inoltre, assegnata ai progetti presentati da giovani di età non superiore a 30 anni. Quindici le aree di intervento: sicurezza del territorio, invecchiamento della società, tecnologie welfare e inclusione, domotica, giustizia, scuola, waste management, tecnologie del mare, salute, trasporti e mobilità terrestre, logistica last mile, smart grids, architettura sostenibile e materiali, cultural heritage, gestione risorse idriche, cloud computing technologies per smart government. Il termine per la presentazione delle idee è fissato al 9 novembre 2012. I progetti di innovazione sociale, invece, possono essere inviati entro il 7 dicembre.
Il bando individua forme di partenariato composte da almeno otto soggetti per la presentazione e gestione dei progetti. Nello specifico, la componente industriale del gruppo deve farsi carico di almeno il 50 per cento dei costi di ricerca e sviluppo sperimentale. Quanto all’importo che può essere richiesto il Governo individua una forbice compresa tra 12 e 22 milioni di euro per singola proposta. Nell’ambito della quota di contributo dell’industria partner un 10 per cento di risorse deve essere apportato al programma di investimenti dalle piccole e medie imprese coinvolte. Una ulteriore quota del 20 per cento è a carico delle università e degli enti di ricerca pubblici che partecipano alla realizzazione dell’intervento.
In ogni caso la componente industriale del partenariato non può spendere, con propri fondi, più di 7,5 milioni di euro. E le spese? Il bando specifica che con i soldi pubblici si possono coprire i costi del personale, delle strumentazioni, dei servizi di consulenza e comunque direttamente imputabili alla realizzazione del progetto. Tutte le azioni si devono concludere entro il 31 dicembre 2015.
La procedura viene gestita per via telematica attraverso il servizio Sirio (http: // roma.cilea.it/Sirio). Sul portale sono già disponibili i moduli che le imprese interessate, e le amministrazioni pubbliche locali, possono utilizzare per presentare i progetti. I soggetti interessati possono comunque contattare direttamente il funzionario responsabile del ministero della Ricerca (numero di telefono 06/97727131) e richiedere tutte le informazioni necessarie.

Leggi l'Avviso del MIUR

Scarica la modulistica

Fonte Il Denaro

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Sanzioni da "231" per le imprese che impiegano lavoratori irregolari

 

LAVORATORIDal 9 agosto previste nuove sanzioni per le persone giuridiche che impiegano cittadini stranieri il cui soggiorno in Italia è irregolare. Entra infatti in vigore il decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109 che amplia i reati presupposto che fanno scattare il regime di responsabilità amministrativa previsto del decreto 231/2001. In base all'articolo 2 di questo provvedimento, la responsabilità prevista dal Dlgs 231/2001 è estesa anche in presenza delle fattispecie penali disciplinate dall'articolo 2, comma 12 bis del testo unico sull'immigrazione.
Si tratta, in buona sostanza, delle ipotesi aggravate del reato che riguarda il datore di lavoro che occupa, alle proprie dipendenze, lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero con permesso scaduto – e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo – revocato o annullato.
Le aggravanti, a fronte delle quali scatterà anche la sanzione ex dlgs 231/2001, riguardano le ipotesi in cui i lavoratori occupati:

  • sono in numero superiore a tre;
  • sono minori in età non lavorativa;
  • sono esposti a situazioni di grave pericolo, avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro.

In presenza dell'accertamento di una di queste violazioni costituenti reato, oltre al procedimento penale cui andrà incontro il datore di lavoro persona fisica (la responsabilità è infatti personale), da oggi troverà applicazione anche una sanzione nei confronti della società da 100 a 200 quote, tenendo presente che il valore di ogni quota varia da un minimo di circa 258 euro a un massimo di circa 1.549 euro, entro il limite di 150mila euro.
È evidente che per un'impresa di piccole e medie dimensioni si tratterà di un onere particolarmente significativo.
Sarà pertanto opportuno assumere tutte le cautele previste onde evitare che, in presenza delle citate violazioni penali nei confronti del datore, anche la società debba corrispondere una sanzione così alta.

Continua su Il Sole 24 Ore

Leggi il Decreto Legislativo n. 106/2012

Vai al sito del Ministero Lavoro e Politiche Sociali

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Donazioni e fisco. Detrazioni a basso impatto.

 

 

DETRAZ DONAZLa riforma dei contributi pubblici ai partiti porta anche una buona notizia per una parte del non profit che vedrà aumentare nei prossimi anni la detraibilità delle erogazioni versate dalle persone fisiche.

Con la legge n.96/2012, alcune tipologie di enti potranno consentire ai propri sostenitori di detrarsi le erogazioni applicando un'aliquota che dall'odierno 19% passa ad un più convincente 24% per le donazioni effettuate nel 2013, per poi stabilizzarsi al 26% a partire dal 2014.

I benefici della maggiore detraibilità si faranno quindi sentire rispettivamente nelle dichiarazioni dei redditi compilate nel 2014 e nel 2015. Gli enti beneficiari delle erogazioni con aliquota di detrazione aumentata sono le Onlus - comprese quelle "di diritto", ovvero gli enti di volontariato, le organizzazioni non governative e le cooperative sociali - e le fondazioni, associazioni, i comitati impegnati in attività di emergenze umanitarie in paesi invia di sviluppo (non OCSE), individuati da decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

A differenza di quanto previsto dalla legge n.96 per i partiti politici, per i quali il massimo di erogazione detraibile è stabilito a 10.000 euro (pur inferiore ai precedenti 103.291), per le Onlus e gli altri enti la quota massima di donazione detraibile rimane ferma a 2.065 euro, ovvero i "vecchi" 4 milioni di lire

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Fonte Il Sole 24 ore

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Codice etico per le imprese

 

logo campaniaApprovato in Commissione Attività produttive della Regione Campania il testo della proposta di legge che istituisce il marchio etico regionale. Ad annunciarlo il presidente della Commissione Giovanni Baldi. “Abbiamo dato il nostro contributo in fatto di idee con alcuni emendamenti apportati al testo originario giunto al nostro tavolo”. La norma ora, dopo il parere della II Commissione, andrà in Aula per l’approvazione definitiva del Consiglio regionale. Il marchio etico è una nuova opportunità per le produzioni campane e servirà a dare ai prodotti tipici anche un bollino di qualità etica, elemento di ulteriore qualificazione per i consumatori. In tempi in cui le eccellenze in agricoltura e nel commercio guadagnano significative fette di mercato si tratta di una carta da giocare nella filiera produttiva, testimone dell’appartenenza particolare al tessuto socio-culturale della Campania, del rispetto dell’ambiente regionale e dei suoi bio-equilibri nei diversi cicli di produzione e a salvaguardia della dignità dei lavoratori. Una volta istituito il marchio sarà cura dell’Assessorato alle Attività produttive della Campania allestire un albo delle Imprese autorizzate all’utilizzo del marchio etico”.

Leggi la proposta di legge

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Social Innovation: percorso del futuro

 

SMARTL’enfasi posta di recente in Europa e in Italia sul tema delle smart cities ha il merito di contribuire alla definizione della vera sfida che abbiamo davanti, rappresentata dalla realizzazione di un nuovo corso denominato Social Innovation. Dai vari dibattiti e iniziative progettuali svoltosi di recente su tema nel nostro Paese e in Campania, è emersa una tendenza ad affrontare il problema per singoli ambiti e con un approccio sperimentale. Il tutto con la speranza di arrivare a trovare soluzioni sistemiche.
Questo modo di procedere, sia pur rispondendo alla necessità di comprendere meglio il terreno su cui ci si sta muovendo e di ridurre la complessità generale dei problemi da affrontare, può risultare non molto efficace se non si assume come meta (o vision) la Social Innovation. In altre parole, nell’era della globalizzazione e della Società della Conoscenza per dare continuità allo sviluppo socioeconomico dei popoli, e nel caso specifico di quelli dell’Europa e dell’Italia, serve una bussola con cui navigare. Ma cosa dobbiamo intendere per Social Innovation? La Social Innovation rappresenta la capacità di una comunità di fondare la sua esistenza sulla condivisione di valori etici, una democrazia partecipata, l’attitudine al cambiamento delle regole e alla creazione e utilizzo di innovazioni scientifiche e tecnologiche. L’analisi di come si svilupperà il mondo nei prossimi decenni e della complessa crisi economica che si sta attraversando, indica che le comunità, qualunque sia la loro connotazione (cittadine, nazionali, ecc), per affrontare le nuove sfide per lo sviluppo devono avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica; dal confronto culturale sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere; dalle incertezze e i rischi presenti nei piani per l’assicurazione di un benessere minimo o di una cittadinanza inclusiva. Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation, che implica una strategia per la formazione di smart-people che devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities. Quest’ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governance partecipata.

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La Carta per le Pari Opportunità sottoscritta dall'INAIL

 

PARIOP11Il Parlamentino INAIL di via IV Novembre  ha fatto da cornice alla sottoscrizione da parte dell'Istituto della Carta per le pari opportunità e l'uguaglianza sul lavoro. Alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, della consigliera nazionale di Parità, Alessandra Servidori, e della presidente del Comitato Unico di Garanzia INAIL, Antonella Ninci, il commissario straordinario Massimo De Felice ha firmato il documento che indica dieci azioni concrete - dall'attuazione di politiche che coinvolgano tutti i livelli aziendali, a partire dai vertici, alla promozione esterna dei risultati ottenuti - per contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro basate su genere, età, disabilità, etnia, fede religiosa e orientamento sessuale.

"Per l'Istituto un atto importante". "L'INAIL pone una grande attenzione al tema delle pari opportunità - ha detto De Felice - La sottoscrizione di questa Carta rappresenta quindi un atto molto importante, ma spero che non provochi troppi cambiamenti nei nostri modi perché ciò significherebbe che abbiamo anticipato i tempi". A questo proposito, il commissario ha citato una serie di iniziative già avviate dall'Istituto che possono essere inquadrate nella cornice delle pari opportunità, come «la flessibilità oraria, il telelavoro, gli asili nido aziendali, la ludoteca di Torino per i figli dei dipendenti, i progetti di prevenzione e di comunicazione». De Felice ha sottolineato anche che «nell'attività dell'INAIL il concetto di pari opportunità è particolarmente esteso», indicando al ministro Fornero come esempio il progetto Superabile, «strumento di orientamento, consulenza, informazione e integrazione delle persone con disabilità».

"Il nostro Paese è ancora molto indietro". Dopo aver espresso la propria soddisfazione per l'adozione della Carta da parte dell'Istituto, il ministro Fornero ha precisato che "questo è solo l'inizio", perché "il nostro Paese in termini di cultura anti-discriminazione è ancora molto indietro sotto diversi profili, non solo rispetto alla discriminazione sul lavoro nei confronti delle donne. Ci sono forme pervasive di discriminazione che fanno ancora parte del nostro vivere quotidiano e questo è semplicemente inaccettabile. Occasioni come questa devono servirci anche per fare un esame di coscienza e renderci conto che il lavoro da fare, in modo più efficace di quanto è stato fatto finora, è ancora tanto".

Continua sul sito INAIL

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