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Certificazione energetica degli edifici. Nuovo Dossier dall’UNI

CERT EDIFIl 15 luglio 2015 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale tre nuovi importanti Decreti, datati 26 giugno 2015, costituenti i disposti attuativi della Legge 90/13, recepimento italiano della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici.
Comunemente detti Decreto “Requisiti Minimi”, Decreto “Linee Guida” e Decreto “Relazioni Tecniche",  i tre provvedimenti definiscono tutti gli aspetti operativi per quanto riguarda i limiti di legge e le prestazioni energetiche di nuovi edifici, edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti e riqualificazioni energetiche, nonché forniscono le indicazioni per la redazione degli Attestati di Prestazione Energetica (APE).
Il dossier illustrata le principali novità contenute in questi provvedimenti legislativi. In particolare, nella prima parte verranno approfonditi alcuni aspetti particolarmente rilevanti per gli operatori del settore, cercando non solo di presentare i contenuti dei Decreti, ma anche provando a capire come le diverse scelte del legislatore impattino sul mercato e sulle scelte dei progettisti.
Nella seconda parte, invece, un ampio spazio sarà dedicato alla normativa tecnica nazionale che in questo settore riveste un ruolo sempre più fondamentale a supporto della legislazione. Infine, verranno evidenziate quali sono le attività in corso, sia sul piano normativo sia su quello legislativo, e quale sarà l’evoluzione in questo campo per quanto riguarda sia i regolamenti nazionali, sia quelli europei.

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 Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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"Autoveicoli e utilizzo dell’energia: verso un futuro sostenibile". Nuovo Dossier da UNI

automotiveIl Dossier, pubblicato a cura di CUNA (Commissione Tecnica di Unificazione nell'Autoveicolo), sviluppa il tema delle trazioni alternative, ossia tutti quei veicoli alimentati con motori elettrici, ibridi o con motori termici che utilizzano combustibili meno inquinanti. Si tratta di un argomento di scottante attualità, anche alla luce della sempre più pressante esigenza di contenere le emissioni inquinanti.
Le Trazioni Alternative e le attività di normazione possono rappresentare una soluzione per limitare i cambiamenti climatici, il riscaldamento globale e il peggioramento della qualità dell’aria nelle città.
Nel Dossier si parlea soprattutto di attività legate “all’automotive” ma è evidente che, per ottenere risultati concreti, sono indispensabili i contributi e gli sforzi di tutti i settori interessati: trasporti aerei e marittimi, i comparti industriali più inquinanti (siderurgia, raffinazione, ecc.), gestione e miglioramento degli impianti di riscaldamento, ecc.

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Disponibile il nuovo Dossier UNI: "Il settore delle costruzioni verso un futuro in rilancio"

COSTRNel mese di aprile di quest'anno si è ufficialmente insediato il nuovo Comitato UNI di indirizzo strategico per le Costruzioni come momento di incontro e confronto sui grandi temi del settore edilizio. Il dossier vuole mettere in luce le tematiche emerse quali:

  • l'efficienza energetica nel costruito, che, secondo la direttiva 2012/27/UE e la normativa tecnica di settore, significa fare le stesse cose consumando meno energia o farne di più con la stessa spesa energetica. Semplice a dirsi, difficile a farsi;
  • la sicurezza, richiamata espressamente nei requisiti 2 Sicurezza in caso di incendio e 4 Sicurezza e accessibilità nell'uso del Regolamento UE 305/11 sui Prodotti da Costruzione (CPR), con un approfondimento sulle misure di Prevenzione Incendi che rimandano alla prestazione di materiali, prodotti, componenti d’impianto ed elementi costruttivi e conseguentemente sulla sicurezza dall’incendio che deve essere garantita per le opere. Se le Autorità nazionali sono responsabili della sicurezza e della qualità delle opere, il legislatore comunitario, col CPR ha fissato la precisione e la affidabilità delle informazioni sulle prestazioni dei prodotti da costruzione quale nuovo concetto di marcatura CE e ha ribadito la centralità delle specificazioni tecniche armonizzate quali linguaggio tecnico comune. Sono presentate le più recenti novità normative con ricaduta nella prevenzione incendi e più in particolare nella protezione passiva. Per il requisito 4, si cita la sicurezza di una pavimentazione, che immediatamente collegata con le sue caratteristiche antiderapanti, cioè con la sua scivolosità, ha una stretta correlazione con la sicurezza dell’utilizzatore. Tra l'altro la scivolosità è prevista in regolamenti nazionali (il DL 81 e quanto l’ha preceduto). Si enunciano i metodi di misurazione attualmente in uso.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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"Quale futuro per l'Ambiente?" Nuovo Dossier dell'UNI

copertina ott2015Le tematiche ambientali sono sempre più frequentemente poste dal legislatore europeo all'attenzione dell'industria e dei consumatori e il concetto di sostenibilità ambientale è ormai largamente diffuso in tutti i settori merceologici e dei servizi. Nell’interesse dello sviluppo sostenibile, si incoraggia infatti la progressiva diminuzione dell’impatto ambientale complessivo di prodotti e servizi connessi con l'impiego delle fonti energetiche tradizionali e con la produzione di rifiuti.
Ad oggi ci troviamo a metà strada tra le prime politiche ambientali, che risalgono ai primi anni settanta, e l'obiettivo per il 2050 (Vision 2050) di "vivere bene nel rispetto dei limiti ecologici del nostro pianeta".
Guardando indietro agli ultimi 40 anni, non si può non riconoscere che l'attuazione delle politiche ambientali europee ha portato vantaggi sostanziali per il funzionamento degli ecosistemi e per la salute dei cittadini. Le politiche ambientali hanno infatti creato opportunità economiche che hanno fatto crescere il settore dell'industria ambientale di oltre il 50% tra il 2000 e il 2011: le emissioni di specifici inquinanti in aria, acqua e suolo sono state ridotte significativamente, l'uso dei carburanti fossili è diminuito, si generano meno rifiuti e i tassi di riciclo sono migliorati in quasi tutti i paesi. Questi miglioramenti sono dovuti per lo più all'ampio corpus legislativo istituito in Europa, che ha contribuito all'innovazione verso un'economia verde sostenibile e ad investimenti in beni e servizi ambientali, creando persino nuovi posti di lavoro. Tuttavia, nonostante i miglioramenti ambientali degli ultimi decenni, le sfide che l'Europa deve affrontare sono ancora oggi considerevoli. La riduzione dell'inquinamento ha migliorato significativamente la qualità dell'aria e delle acque ma la perdita delle funzioni del suolo, il degrado del territorio e i cambiamenti climatici continuano a destare preoccupazione.
Sembrerebbe che le innovazioni che riducono la pressione ambientale in un settore possano causare reazioni che l’aumentano in un altro, causando il cosiddetto effetto rimbalzo, il quale suggerisce la necessità di guardare oltre i miglioramenti di settore e affrontare invece in modo integrato i sistemi di produzione e consumo.
Occorrono pertanto nuovi approcci di governante che vadano oltre i confini nazionali e coinvolgano pienamente le imprese e la società intera. Molti paesi hanno adottato politiche incentrate sulla cosiddetta Green Economy, vista dall'Europa come un approccio strategico alle sfide sistemiche del degrado ambientale, dello sfruttamento delle risorse naturali, ecc. L'approccio dell'economia verde va infatti oltre l'economia circolare, ampliando l'interesse al di là dei rifiuti e delle materie prime fino a considerare il modo in cui bisognerebbe gestire l'uso delle risorse idriche, del suolo e della biodiversità, coerentemente con gli obiettivi di resilienza degli ecosistemi e di benessere umano.
In questo scenario articolato, le norme tecniche  possono certamente contribuire a raggiungere, passo dopo passo, gli obiettivi di miglioramento ambientale previsti dall'Europa, in quanto hanno la potenzialità di influenzare la progettazione di prodotti e processi, ad esempio definendo livelli accettabili di utilizzo dell'energia, procedure di gestione e riciclo dei rifiuti, dei pneumatici a fine vita, di altre misure di protezione ambientale, oltre a una migliore qualità dell'aria e a una più efficiente gestione ambientale delle organizzazioni.

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La normazione dei combustibili per autotrazione. Nuovo dossier dall'UNI

COMBUSTIBILIDisponibile il nuovo Dossier dell'UNI sui Combustibili per autotrazione.
I prodotti petroliferi, e più nello specifico i combustibili autotrazione, sono senza dubbio un ottimo “case study” per descrivere la nascita e l’evoluzione dell’attività di normazione tecnica in ambito nazionale,europeo ed internazionale. In generale è possibile differenziare l’attività normativa sui prodotti petroliferi in base al loro impiego. Per il petrolio avio (jet fuel) le norme tecniche e i relativi metodi di prova sono sviluppate dall’ASTM negli Stati Uniti e dal Ministero della Difesa in UK, e sono valide a livello internazionale. Per quanto riguarda i combustibili per uso marino (bunker fuel), le norme tecniche vengono sviluppate dall’ISO. Infine per i combustibili autotrazione, oggetto di questo dossier, la competenza ricade su organizzazioni su base “regionale” o nazionale (ASTM per gli Stati Uniti, CEN per l’Unione Europea). I prodotti petroliferi sono inoltre adatti per evidenziare come la normazione tecnica, agli occhi dei più, materia oscura e apparentemente di “nicchia”, sia in realtà necessaria e consenta molte delle attività di tutti i giorni che diamo per scontate e che necessitano, appunto, di regole certe e condivise.
Nel caso dei combustibili autotrazione è in gioco, come appare ovvio, la possibilità di spostarsi e di trasferire le merci. Trattandosi di una prerogativa fondamentale allo sviluppo di una società, non è un caso se i comitati tecnici dei diversi enti di normazione che operano in questo settore siano tra i più longevi, oltre che molto attivi. Non va dimenticato che la qualità dei combustibili, che la normazione tecnica provvede a definire e ad aggiornare costantemente, è fortemente legata alla tecnologia motoristica adottata. I benefici maggiori, in termini di prestazioni, consumi e impatto ambientale, possono essere ottenuti attraverso un mutuo adattamento tra il combustibile e il motore.
Per ridurre le emissioni inquinanti derivanti dal traffico automobilistico occorre perfezionare i motori, sviluppare nuove tecnologie di post trattamento dei gas di scarico e, contestualmente, revisionare periodicamente la qualità dei combustibili. Nel settore petrolifero gli sforzi economici e tecnologici degli ultimi anni hanno portato nel corso degli anni a migliorare in modo significativo la qualità di benzina e gasolio (e a seguire di tutti gli altri combustibili che verranno trattati nel dossier) e sono stati guidati da due driver principali: il contenimento dei consumi e un miglioramento continuo delle emissioni inquinanti. Il primo ente di normazione ad essersi occupato di questo tema è stato l’ASTM - American Society for Testing and Materials. Il comitato D2 - “Petroleum Products, Liquid Fuels, and Lubricants”- è stato fondato infatti più di 100 anni fa e precisamente nel 1904; da sottolineare come l’ASTM sia nata pochi anni prima, nel 1898. Ad oggi il comitato D2 si riunisce due volte all’anno, è costituito da circa 1000 membri ed è responsabile di più di 800 norme tecniche.

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Nuovo dossier UNI sull'utilizzo delle materie plastiche

plasticaLa plastica si trova praticamente ovunque, essa trova infatti ampio uso negli abiti che indossiamo, nelle case dove abitiamo e nelle auto su cui viaggiamo. I giocattoli, la TV, i computer, i telefonini e i CD contengono plastica. Molte delle tubazioni che contribuiscono al nostro comfort (trasporto di acqua calda e fredda per il consumo umano, trasporto di gas, ecc..) sono di plastica, inoltre molte delle riparazioni delle tubazioni pre-esistenti che causano perdite sono anch’esse effettuate con tubazioni in plastica mediante tecnologie a bassissimo impatto ambientale. Molte sono le  applicazioni in agricoltura e nel settore del confezionamento, della conservazione e del trasporto di prodotti alimentari.
La struttura normativa messa in atto nel settore delle plastiche consente di tenere strettamente sotto controllo il processo di fabbricazione dalla materia prima fino al prodotto finito, garantendone l’affidabilità e la durabilità. Anche l’installazione e l’utilizzo sono normati perché sarebbe inutile produrre manufatti a regola d’arte per poi utilizzarli o metterli in opera in modo scorretto, vanificandone le qualità.
In questo dossier dedicato alle plastiche sono approfonditi tutti i temi sopra trattati; in alcuni casi sono impiegate le espressioni utilizzate dagli autori degli articoli che meglio di null'altro ne delineano il contenuto.

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"Verso il 2016, strategie e azioni del Sistema della normazione". Nuovo Dossier UNI

Negli ultimi anni l’UNI si è dovuto confrontare con il momento di profonda trasformazione della società e di inevitabile innovazione dell’economia.
Nella ragionevole certezza che il futuro dell’Ente si sarebbe dovuto inquadrare nella capacità di gestire il bilanciamento di aspetti economici e sociali, veniva riconosciuto che la sua missione si esplicitava nel contribuire al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del Sistema Paese.
Un motto che ha sintetizzato il programma di lavoro e la strategia di sviluppo delle ultime consiliature. Le conseguenti Linee Politiche indicavano prioritari il rafforzamento del principio del “nuovo approccio” a livello nazionale, la domanda di sicurezza sociale e finanziaria, la capacità di aggregare consenso, di costruire “comunità amichevoli” nel rapporto tra mercato, cittadini e pubblica amministrazione. Per rendere efficace l’azione dell’UNI è stato quindi ritenuto fondamentale rafforzare il rapporto con le imprese, in particolare le PMI, le micro-imprese ed i professionisti, sostenere il ruolo delle norme tecniche volontarie presso le rappresentanze dei consumatori, stimolare la cooperazione tra mondo delle professioni, della produzione, il sistema pubblico e la società civile. Tale sistema socioeconomico riconosce nell’UNI e nei suoi 4 principi cardine (democraticità, volontarietà, trasparenza e consensualità) un’istituzione autorevole portatrice di fiducia e serenità, capace di esprimere un senso di continuità con il passato e al tempo stesso la necessità di cambiamento dettato dall’innovazione, così da soddisfare il presente ed anticipare il futuro.
Pur assicurando la funzionalità delle attività consolidate e la gradualità degli interventi innovativi illustrati in modo approfondito nel Dossier U&C n.7 luglio/agosto 2014, nelle sue Linee Politiche 2014-2016, l’UNI deve mantenere alta la tensione  al cambiamento e la propensione a rimodernarsi continuamente per essere sempre adeguato alle esigenze di nuovi mercati, al confronto con le istituzioni e con le rappresentanze sociali che si rapporteranno con l’Ente per affrontare i nuovi temi con rinnovato interesse comune.
Nel Dossier si illustrano i 4 contesti e i 4 ambiti di sviluppo, integrati dalle azioni di innovazione e dalla politica di comunicazione, riconoscendosi nella seguente affermazione: UNI è espressione del diritto mite, per costruire comunità dialoganti nelle quali condividere equilibrio, equità, semplicità e sobrietà nelle scelte economiche e nei processi sociali.

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Agenda Digitale. Pubblicato un nuovo dossier UNI

D agendaPubblicato sul numero di gennaio di Unificazione & Certificazione, il dossier dedicato a uno dei temi di più stretta attualità del mondo della normazione: l'Agenda Digitale.
In particolare, il tema della Crescita Digitale rappresenta una leva trasversale che coinvolge diversi ambiti di intervento e che va adeguatamente supportata finanziariamente per la crescita del Paese. Si tratta di investimenti strategici che non possono risultare slegati, proprio a causa della forte connotazione innovativa e del sostanziale coinvolgimento della pubblica amministrazione, dallo strumento della normazione tecnica.
Il Dossier, a cura di UNINFO, illustra come il sovrapporsi dell’Agenda Digitale con le esigenze del mercato dell’ICT rendono fondamentale una collaborazione tra privati, settore pubblico ed enti di normazione.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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