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Costituiti due sottocomitati del Comitato Sicurezza: si avviano i lavori

 

 

Lo scorso 11 aprile 2011 è stata approvata la costituzione dei due Sottocomitati “Salute e sicurezza sul lavoro” e “Sicurezza domestica e delle attività di tempo libero” del Comitato “Sicurezza” UNI, quest’ultimo insediatosi il 2 febbraio scorso (vedi notizia “Al via il Comitato Sicurezza di UNI”, del 3 febbraio 2011).
Creati con il compito di definire le linee di indirizzo su cui basare la programmazione dell’attività tecnico normativa, evidenziare gli argomenti di interesse o quelli non previsti dalla programmazione annuale delle Commissioni Tecniche UNI e degli Enti Federati e, infine, valutare le richieste di esecuzione di lavori di normazione tecnica di particolare rilievo strategico, i due Sottocomitati si riuniranno entro la fine di maggio.
Il Sottocomitato “Salute e Sicurezza sul lavoro” si occuperà di attività riguardanti i temi correlati con le regole vigenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori durante il lavoro, quali ad esempio le misure generali di prevenzione e protezione relative ai luoghi di lavoro, l’uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, gli aspetti ergonomici, le misure di prevenzione e protezione da agenti chimici, fisici, biologici e quelle di prevenzione e di lotta agli incendi di emergenza e di prevenzione delle esplosioni.
Il Sottocomitato “Sicurezza domestica e del tempo libero” si occuperà invece dei temi della sicurezza degli impianti domestici, della caratterizzazione dei prodotti al consumo utilizzati nella vita quotidiana in casa (per esempio gli arredi, gli elettrodomestici, le attrezzature ed articoli per puericultura, i giocattoli) e nel tempo libero (per esempio gli attrezzi sportivi e ricreativi, le aree gioco per bimbi).
Continua sul sito sicurezza sottocomUNI.

Costruzioni ecologiche: più care ma poi si risparmia

 

I ‘Green Buildings’, casa-ecologica2edifici verdi che utilizzano meno risorse per la costruzione e la manutenzione, sono comunemente ritenuti troppo costosi per i costruttori e gli acquirenti. Ma lo sono veramente? Alcuni studi suggeriscono che a fronte di un incremento iniziale dei costi di costruzione, stimato del 2%, ci si potrà attendere un risparmio pari ad oltre 10 volte tanto, nell’arco del ciclo di vita dell’immobile. Negli Stati Uniti, i compratori si orientano ormai quasi esclusivamente sulle abitazioni sostenibili e da poco è stato superato il traguardo dei 10mila edifici residenziali certificati. Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), la principale certificazione di bioedilizia negli Stati Uniti gestita dal Green Building Council, continua a crescere. La certificazione Leed è presente anche in Italia ed è gestita dal Green Building Council Italia, ente non profit con sede a Rovereto (Trento) e circa 440 iscritti. Per ora la maggior parte dei progetti certificati Leed in Italia e anche in Europa, fa riferimento a strutture commerciali o pubbliche. Se il mercato decollerà come è successo negli Stati Uniti, allora verranno coinvolte anche le costruzioni residenziali. Il primo edificio scolastico che ha ottenuto la certificazione Leed, secondo lo standard americano, è l’istituto ‘Giacomo Floriani’ a Riva del Garda in provincia di Trento. Mentre la sede dell’Ifad (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, agenzia specializzata delle Nazioni Unite) a Roma è il primo edificio in Italia certificato Leed Existing Buildings Operations and Maintenance.
Fonte: news.denaro.it

15 giugno 2011. Safety Day Caserta

Mercoledì 15 Giugno si è tenuto presso la Camera di Commercio di Caserta il Convegno Safety Day: un progetto di RSI con il quale si è dato inizio al programma di Promozione della Sicurezza e della Responsabilità Sociale d’ Impresa in Campania per l’anno 2011, promosso da Inail Campania, Unioncamere Campania e Consorzio Promos Ricerche.
Lo scopo del Convegno è stato quello, oltre che di sviluppare un dibattito con Enti, imprese ed organizzazioni della provincia di Caserta,  di informare le imprese sull’opportunità per i loro addetti o referenti di partecipare gratuitamente ad un percorso formativo specialistico, che si terrà presso la sede dell’ASIPS di Caserta in  P.zza  S. Anna – Palazzo ERA per:

  • corso gratuito per “Auditor Interno di Sistemi di Gestione della Safety” di tre giorni da otto ore cadauno, previsto per il 6, 7 ed 8 luglio p.v., per il quale è richiesto ai partecipanti almeno il diploma di maturità e conoscenze di base in materia di Sicurezza.
  • corso gratuito per “Auditor di terza parte” di due giorni,  con esame finale e rilascio di attestato, riconosciuto ai fini della qualifica AICQ-SICEV o CEPAS, per 20 partecipanti, previsto il 20 e 21 luglio p.v., per il quale sono richieste la frequenza e superamento del corso per “Auditor Interno”, appropriata esperienza di lavoro (2 anni) e conoscenza delle norme applicate ai Sistemi di Gestione della Sicurezza, nonché il superamento di un test di ingresso.

Scarica la Locandina

Certificazione etica: aziende italiane da primato

 

Se per le aziende la sficertificazione eticada futura è rappresentata dalla sostenibilità della filiera, allora il Bel paese è sulla buona strada. L’Italia, infatti, è il paese al mondo con il numero più alto di imprese provviste della certificazione etica Sa 8000. Lo rivelano i dati del Social accountability accreditation services (Saas), l’ente che presiede al rilascio delle certificazioni nel mondo.
In particolare, la norma Sa (Social Accountability) 8000, standard internazionale elaborato dall’ente americano Sai, contiene nove requisiti sociali orientati all’incremento della capacità competitiva di quelle organizzazioni che volontariamente forniscono garanzia di eticità della propria filiera produttiva e del proprio ciclo produttivo. Al 30 settembre 2010, i siti dotati di schema Sa 8000 in Italia erano 799, pari al 34,29% delle 2.330 organizzazioni su scala globale. Il nostro paese precede l’India, ferma a 539 siti (il 23,13%), la Cina (339 siti, il 14,55%) e il Pakistan (133 siti, il 5,71 %). Le dimensioni medio-piccole delle imprese nostrane fanno scendere l’Italia al terzo posto della classifica per numero di lavoratori coinvolti dalla Sa 8000. Così, i dipendenti delle imprese italiane certificate sono 199.835, il 14,64% degli 1,36 milioni totali, contro i 351.211 dell’India (al primo posto con il 25,73%) e i 254.972 della Cina (al secondo posto con il 18,68%).
Ma la sostenibilità della filiera deve prendere in considerazione anche altri aspetti come l’approvvigionamento delle materie che spesso avviene oltre i confini nazionali.
Fonte: news.denaro.it

L’alluminio dalle mille vite affascina le star di Hollywood

 

 

Sempre più spesso divi dello spettacoloalluminio e vip, si fanno vedere con borracce high-tech prodotte con materiale di recupero: al design attrattivo si abbinano doti positive in termini di igiene e di salute.
Occorrono 37 lattine per produrre una caffettiera, 70 per una padella e 800 per una bicicletta. Ma basta riciclare anche una sola lattina per risparmiare l’energia necessaria per tenere accesa per tre ore una Tv da 14 pollici.
ENERGIA RISPARMIATA
Ma il potere del riciclo non finisce qua: riciclare alluminio consente di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrlo dal minerale e oggi in Italia, oltre il 48% dell’alluminio circolante proviene dal riciclo.
Da dati censiti dalla Cial, Consorzio imballaggi alluminio, a fine 2009 la quota di recupero di imballaggi di alluminio è pari al 56,1% dell’immesso sul mercato. Tradotta in cifre assolute questa percentuale equivale a 34.800 tonnellate di materiale recuperato, 31.200 delle quali riciclate. Il riciclo degli imballaggi in alluminio è dunque pari al 50,3%. Dati che non lasciano dubbi: oggi il nostro Paese detiene la leadership in Europa, insieme alla Germania, nell’industria del riciclo dell’alluminio. A livello mondiale, questo primato ci pone al terzo posto dopo Stati Uniti e Giappone. Il potere di questo materiale particolarmente prezioso perché riciclabile all’infinito e al 100%, ha incantato anche le star di Hollywood. In generale, l’ecologia è tra gli argomenti più attraenti e sono davvero tanti i personaggi impegnati in campagne, programmi e progetti per la tutela del nostro pianeta. Testimonial importanti che, oltre a dettare moda, contribuiscono a diffondere le buone pratiche.
E così capita, sempre più spesso, di vedere immortalati personaggi dello star system con in mano borracce, dal design anche particolare, ma in alluminio. Come Ashton Kutcher, che, amante delle attività sportive senza stress, è stato fotografato in compagnia di una borraccia Sigg, l’azienda svizzera produttrice da più di cento anni di bottiglie in alluminio, in versione vintage. Ma non è l’unico, la lista è lunga: Cameron Diaz, Jessica Alba, Scarlett Johansson, Zac Efron e tanti altri.
GUSTO INALTERATO
La scelta dell’alluminio per la realizzazione delle bottiglie le rende non solo ecologiche, ma anche sicure per la salute, in quanto non rilascia sostanze chimiche, non altera il gusto e la composizione di alimenti e bevande.
Inoltre, è importante ricordare che il nostro fisico ha bisogno di essere costantemente idratato. Per la funzionalità ottimale? Non meno di due litri di acqua al giorno. Ad ogni modo il ‘green’ non può essere solo una trovata pubblicitaria, è un modo di vivere e di essere in ogni occasione della giornata.
fonte:news.denaro.it

Per il Sistri slitta solo il contributo annuale

 

 

Il Sissistritri si dota di un Testo unico.
Dopo una lunga attesa e l’esame favorevole del Consiglio di Stato, infatti, è approdato alla Gazzetta Ufficiale di ieri, 26 aprile, il decreto ministeriale 18 febbraio 2011, n. 52 che riunifica in un solo testo tutti i cinque decreti finora emanati sul Sistri (Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti) e che, dal prossimo 11 maggio, data di entrata in vigore del decreto, “cessano di produrre effetti”. Tuttavia, restano salve le proroghe finora intervenute per l’avvio operativo del sistema (1° giugno 2011) e per la trasmissione dei dati di quanto prodotto e smaltito o recuperato nel 2010 e nel 2011 (rispettivamente, 30 aprile e 31 dicembre 2011 – articolo 12, commi 1 e 2, Dm 17 dicembre 2009 e circolare del ministero dell’Ambiente 2 marzo 2011). Inoltre, si conferma l’obbligo di tenuta di registri e formulari fino alla piena funzionalità del Sistri.
Il nuovo Dm Sistri non reca alcuna proroga in ordine alla data di effettivo avvio del sistema che, pertanto, ad oggi, resta fissata nel 1° giugno 2011.
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Contratti di rete senza click day

 

Dal 2 al 23 maggio sclick-daycatta il primo appuntamento con le agevolazioni fiscali per i contratti di rete. E senza click day.
Ogni singolo imprenditore che aderisce a una rete di imprese potrà accedere all’incentivo fiscale (riducendo il proprio reddito da tassare fino a un massimo di un milione di euro), inviando al centro operativo di Pescara la comunicazione dei dati necessari alla fruizione del beneficio. Sarà poi l’amministrazione finanziaria a determinare – in misura proporzionale e in funzione delle risorse disponibili – l’ammontare del bonus assegnato.
Il modello di comunicazione (mod. Reti) per accedere al bonus è stato approvato ieri dal direttore dell’agenzia delle Entrate ed è accompagnato dagli altri due modelli (licenziati con altrettanti provvedimenti) di comunicazioni legate all’agevolazione (in particolare, ai dati dei programmi asseverati e alle informazioni sui soggetti che pongono in essere questa certificazione preventiva). A chiudere il cerchio delle istruzioni operative per far decollare l’agevolazione c’è Reti d’imprese_circolare n15_E (clicca e scarica).
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Sostenibilità delle costruzioni

 

Il coCostruzioni Ecososmitato tecnico europeo CEN/TC 350 “Sustainability of construction works” ha in corso di definizione una serie di norme allo scopo di fornire gli schemi per garantire che tutte le dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD), di materiali, servizi e processi di costruzioni siano derivate, controllate e presentate in modo armonizzato. Vengono considerati gli aspetti fondamentali dello sviluppo sostenibile: l’ambiente, la società e gli aspetti economici.
Allo scopo di presentare i principi generali e i requisiti per la valutazione degli edifici in termini di performance ambientale, sociale ed economica – tenendo in considerazione le caratteristiche tecniche e funzionali – lo scorso ottobre è stata pubblicata la norma UNI EN 15643-1 “Sostenibilità delle costruzioni – Valutazione della sostenibilità degli edifici – Parte 1: Quadro di riferimento generale”. La valutazione in oggetto potrà quantificare il contributo allo sviluppo sostenibile da parte delle opere da costruzione valutate.
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La Direttiva Ecodesign

 

La direttiva Ecodesign è entrata in vigore nell’agoecodesignsto del 2005 ed è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 201 del 6 novembre 2007.
La Direttiva 2009/125/CE  del 21 Ottobre 2009 (GUCE 31/10/2009) ha modificato la Direttiva 2005/32/CE EuP, estendendone il campo di applicazione anche agli Energy Related Products, ovvero quei prodotti, come ad esempio i serramenti, i materiali isolanti o i rubinetti per l’acqua, che, sebbene non consumino direttamente energia, hanno una diretta relazione con il consumo energetico degli EuP. Il Decreto Legislativo 16 febbraio 2011, n. 15 “Attuazione della direttiva 2009/125/CE relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 8 marzo 2011.
Da un punto di vista tecnico la nuova Direttiva non apporta alcuna modifica significativa ai prodotti per i quali esistono già dei Regolamenti attuativi.

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La raccolta e il riutilizzo del vetro

 

Migliora la raccolta del vetro. Gli italiani riciclaggio-vetrodimostrano di apprezzarlo sempre più come contenitore per alimenti e partecipano attivamente al processo di riuso del materiale che ormai coinvolge l’82% dei cittadini. Nel 2010 la percentuale di riciclo, è salita al 68% con una crescita del 2% rispetto al 2009. A fornire i dati è il Coreve, Consorzio recupero vetro, che segnala a sorpresa, che la Sardegna guadagna la medaglia della regione più virtuosa battendo le veterane Trentino e Valle d’Aosta.
La situazione complessiva è decisamente incoraggiante: il tasso di riciclo degli imballaggi consumati in Italia a fine 2010 si colloca ben 8 punti percentuali sopra il limite-obiettivo del 60% fissato dalla normativa europea e nazionale. Un dato “prossimo ad un limite fisiologico” commenta all’Adnkronos, Massimiliano Avella, responsabile comunicazione Coreve che aggiunge: “il prossimo passo per crescere è trovare nuove formule per riuscire a separare il vetro per colore”. Un buon risultato che, come spiega il presidente del consorzio, Gianpaolo Caccini, è dovuto “al continuo aumento, da molti anni a questa parte, del fronte dei comuni che sottoscrivono le nostre convenzioni per il ritiro del vetro e che di conseguenza percepiscono un corrispettivo economico per la raccolta svolta: questo numero è cresciuto del 5% circa rispetto all’anno scorso”.

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