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Fondo nazionale per gli interventi di efficienza energetica

Fondo nazionale per gli interventi di efficienza energetica

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale (Serie Generale n.54 del 06-03-2018) il decreto interministeriale 22 dicembre 2017 attuativo del Fondo Nazionale per l’efficienza energetica. Già disponibili 150 mln di euro.

Il Fondo sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su immobili, impianti e processi produttivi. Nello specifico:

  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali
  • la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento
  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica
  • la riqualificazione energetica degli edifici.

Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo economico, che destinerà anche ulteriori 100 milioni di euro nel triennio 2018-2020.

Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente. Con i 150 milioni già disponibili si stima una mobilitazione di investimenti nel settore dell’efficienza di oltre 800 milioni di euro.

AdA

Scarica il Decreto interministeriale 22 dicembre 2017

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Ambiente, dal Cnappc il bando RI.U.SO. 06

Ambiente, dal Cnappc il bando RI.U.SO. 06

È online la sesta edizione di RI.U.SO, il Concorso per la selezione di progetti e realizzazioni per la rigenerazione urbana sostenibile che il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori bandisce, in collaborazione con ANCE e Legambiente e con il patrocinio di iFEL Fondazione ANCI, ENEA e MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo.

Come nelle precedenti edizioni, RI.U.SO. 06 ha il fine di identificare quelle politiche di rigenerazione urbana che possano promuovere la cultura architettonica migliorando la qualità dell’habitat e usando le risorse private e pubbliche in un contesto di regole definite.

Architettura, Progetti di Ricerca e Sociali, Video, Fotografia sono le quattro sezioni nella quale è articolato il Concorso - che è organizzato dal Dipartimento Ambiente, Energia e sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti - alle quali possono partecipare Architetti, Designer, Registi, Fotografi, Studiosi, Pubbliche Amministrazioni, Enti Pubblici, Fondazioni, Associazioni e Università presentando progetti e realizzazioni innovative nel campo della Rigenerazione Urbana Sostenibile.

Il termine per la partecipazione a RI.U.SO. 06 è fissato alle ore 12 del 15 maggio prossimo; entro la metà di luglio saranno pubblicati i risultati.

AdA

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“Imparare lavorando”: via al bando della Regione Campania da 7,5 milioni di euro

“Imparare lavorando”: via al bando della Regione Campania da 7,5 milioni di euro

Favorire l’occupabilità giovanile, promuovendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e contrastando la dispersione scolastica, attraverso progetti formativi ad hoc, è l’obiettivo dell’Avviso "formazione duale - imparare lavorando", pubblicato dalla Regione Campania con una dotazione di 7,5 milioni di euro  rivolto alle Agenzie Formative accreditate per costituire percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per il triennio 2018 – 2021, dedicati a giovani campani in età di obbligo scolastico dai 14 ai 18 anni e comunque fino ai 24 anni.

"Entra nel vivo un modello formativo integrato tra scuola e lavoro che ha le sue radici nella cultura tedesca – commenta l’Assessore alla Formazione Chiara Marciani - che permette per la prima volta in Regione Campania ai giovani che hanno maggiori difficoltà a rimanere a scuola, in particolare tra i 14 ed i 18 anni, di ottemperare l’obbligo scolastico conseguendo una qualifica professionale. I giovani, infatti, dovranno acquisire competenze non solo teoriche ma principalmente pratiche, e soprattutto imparare mestieri e professioni attraverso stage, tirocini e percorsi di apprendistato direttamente nelle aziende, dove potranno mostrare attitudini e crearsi opportunità reali di inserimento lavorativo".

"L’obiettivo – continua Chiara Marciani - è di creare una cerniera tra mondi che, fino ad oggi, si sono parlati poco: il sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale e il mercato del lavoro. Un ponte, quindi, che vede gli enti formativi e i datori di lavoro, fianco a fianco, per costruire figure professionali adeguate alle esigenze delle aziende, e che favorisce il ricambio generazionale, sconfigge la dispersione scolastica, accoglie e include anche i più fragili e i disabili. La formazione finalizzata, infatti, è l'unica via per ridurre la disoccupazione giovanile, rispondendo alle esigenze emerse sul mercato".

L’offerta formativa, in particolare, dovrà garantire a tutti i partecipanti il conseguimento di una qualifica professionale spendibile nel contesto economico territoriale.

Le Agenzie Formative dovranno candidarsi per percorsi professionali che riguardano un totale di 21 qualifiche, ricadenti principalmente nelle filiere dell’Agroalimentare, Aerospazio, Automotive e cantieristica, Abbigliamento e moda, Artigianato di qualità e Energia rinnovabile, individuate dalla Giunta regionale quali Linee direttive di sviluppo regionale. Si va dall’operatore di abbigliamento o calzature a quello della ristorazione o benessere, da quello meccanico, edile o elettronico al settore agricolo o agroalimentare, dall’operatore dei servizi di vendita a quello amministrativo, dalle lavorazioni artistiche alla riparazione dei veicoli a motore.

I percorsi formativi dovranno avere una durata annuale minima di 990 ore per complessive 2.970 ore nel periodo 2018-2021.

Saranno finanziati 17 percorsi triennali IeFP destinati a giovani dai 14 ai 18 anni, per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione professionale, e cinque annuali, replicabili nei tre anni, per il reinserimento dei giovani dai 18 ai 24 anni. Ogni Agenzia intenzionata a partecipare può candidarsi ad un massimo di due percorsi formativi.

AdA

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Ambiente e clima, programma Life al via: 1,6 miliardi di euro per azioni ecosostenibili

Ambiente e clima, programma Life al via: 1,6 miliardi di euro per azioni ecosostenibili

Maggiore facilità di accesso ai finanziamenti, snellimenti burocratici, premi per iniziative che spingono l’economia circolare, riduzione dei temi dei progetti per orientarli maggiormente verso le nuove priorità Ue su ambiente e clima. Parte il nuovo triennio del Programma Life Ue 2018-2020, lanciato dalla Commissione europea con la decisione di esecuzione 12 febbraio 2018, n. 2018/210/Ue (in Guue 13 febbraio 2018, n. L 39) e con un budget per il triennio di 1,65 miliardi.

Il programma finanzia diverse tipologie di progetti a partire da due sottoprogrammi: ambiente e azione per il clima (il primo ha il 75% del budget, il secondo il 25 per cento). Come di consueto nell’ambito dei due sottoprogrammi sono stati individuati i settori prioritari. Per il sottoprogramma ambiente (budget, 1.243.817.750 euro) sono: ambiente e uso efficiente delle risorse, natura e biodiversità, governance e informazione in materia ambientale. Nel sottoprogramma azione per il clima (budget, 413.245.250 euro) sono prioritari i settori mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, governance e informazione in materia di clima.

Il nuovo programma Life presenta importanti novità procedurali. Per la prima volta la Commissione europea ha deciso di rendere più facile e meno onerosa per le imprese la presentazione dei progetti. Lo snellimento procedurale per ora riguarda solo il sottoprogramma ambiente ma se la modalità avrà successo a decorrere dal 2019 sarà estesa anche al sottoprogramma azione per il clima.

Per il sottoprogramma ambiente la partecipazione alle call sarà suddivisa in due fasi. La ragione risiede nel fatto che chiedere da subito progetti dettagliati ha significato per le imprese impegnare risorse e tempo ritrovandosi poi magari con la proposta bocciata. Una modalità che aveva scoraggiato diversi soggetti dal partecipare al programma, compresi potenziali candidati con idee dall’alto valore aggiunto Ue. Ecco perché da quest’anno nella prima fase il partecipante presenterà una descrizione di massima (concept note), lunga circa 10 pagine.

In questa prima fase il soggetto partecipante non dovrà entrare troppo nei dettagli indicando così un programma di massima. E cioè le informazioni sul soggetto incaricato del coordinamento; il problema ambientale oggetto del progetto; gli obiettivi del progetto; le informazioni sui partner; le azioni e i mezzi per realizzare l’iniziativa; i risultati attesi e gli impatti; la sostenibilità dei risultati, i rischi e il valore aggiunto dell’Ue del progetto (inteso come contributo alle priorità e agli obiettivi di Life). Importante infine segnalare se il progetto ha carattere pilota o dimostrativo e inserire il budget indicativo previsto. Le concept note saranno valutate su due criteri: qualità generale della proposta e valore aggiunto complessivo dell’Ue.

I candidati che arriveranno alla seconda fase del sottoprogramma ambiente di Life, riceveranno un feedback dalla Commissione e saranno chiamati a presentare la loro proposta completa. Con questo nuovo procedimento i candidati invitati a partecipare alla fase 2 avranno una maggiore possibilità di vedere finanziati i loro progetti, in quanto la competizione sarà aperta solo a concept note di alto profilo. Per il sottoprogramma azione sul clima, come detto, la procedura di presentazione rimane invariata, i candidati presenteranno le proposte complete fin dall’inizio.

Un’altra novità del Programma 2018-2020 che riguarda sempre il sottoprogramma ambiente è la riduzione del numero dei temi dei progetti (da 87 a 42) e una maggiore attenzione a orientare più marcatamente i candidati verso le priorità strategiche dell’Ue, aumentando nel contempo le opportunità a favore dei progetti in taluni ambiti subordinati come la biodiversità e l’economia circolare, ma anche in favore di progetti con un impatto forte e diretto sulla salute della maggior parte dei cittadini europei. Per chi partecipa è utile orientarsi sui progetti selezionati negli anni passati, ma la Commissione precisa che solo le «Guidelines for Applicants 2018» sono obbligatoriamente da seguire. Sul sito della Commissione europea dedicato al Programma Life è stata diffusa la tempistica, ancora provvisoria.

Le prime call partiranno a metà aprile 2018. In attesa di conferma le altre date: la scadenza per presentare la concept note (il 12 giugno 2018), per presentare il progetto completo per gli ammessi alla fase 2 (gennaio 2019) e per la valutazione progetti (tra gennaio e giugno 2019).

fonte Sole24Ore 60/18 FP

Scarica la decisione di esecuzione 12 febbraio 2018, n. 2018/210/Ue

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