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Voucher hi-tech per le Pmi

Voucher hi-tech per le Pmi

In Campania e Lombardia più chance di accesso al voucher per la digitalizzazione. Per la misura di aiuto, infatti, sono disponibili 100 milioni di euro distribuibili a micro, piccole e medie imprese e alle società tra professionisti per l’implementazione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.

L’incentivo è gestito dal ministero dello Sviluppo economico sulla scorta delle disposizioni dettate dal Dl 145/2013, la cui disciplina attuativa è stata adottata con il decreto interministeriale 23 settembre 2014. Tuttavia, l’operatività del bonus è su base regionale. Questo significa che le risorse disponibili sono ripartite non in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, ma con criteri differenziati fra una Regione e l’altra.

In particolare la ripartizione è suddivisa su tre macro aree:
- Regioni meno sviluppate cui è attribuito un fondo di 26.676.395,23 euro;
- Regioni in transizione cui è attribuito un fondo di 5.867.283,77 euro;
- altre Regioni del territorio nazionale cui è attribuito un fondo di 67.456.321,00 euro.

Al primo gruppo appartengono Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Campania, cui spetta la quota di risorse più ampia con 9.120.363,89 euro. Nelle Regioni in transizione ci sono Abruzzo, Molise e Sardegna. Nel gruppo residuo tutte le altre Regioni, dove primeggia la Lombardia con la quota di risorse più ampia, pari a 15.784.825,34 euro.

La misura di aiuto, benché a sportello, non opera col criterio premiale dei “primi arrivati”; dopo 30 giorni dalla chiusura , infatti, il Mise adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione dell’incentivo, su base regionale, dove evidenzierà per ogni domanda l’importo dell’agevolazione prenotata. Qualora la richiesta fosse superiore all’ammontare delle risorse disponibili, non ci saranno esclusioni, ma solo un riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del contributo da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria.

Le istanze vanno presentate con la procedura informatica che sarà accessibile sul sito del ministero dello Sviluppo economico dal 15 gennaio. Tuttavia, solo a partire dalle ore 10 del 30 gennaio e fino alle ore 17 del 9 febbraio si potranno presentare le domande. Attenzione; l’accesso alla procedura richiede il possesso della carta nazionale dei servizi, ovvero un dispositivo che può essere richiesto in Camera di commercio dal titolare dell’impresa e che non va confusa con la semplice firma digitale. Necessaria anche una casella di posta elettronica certificata.

L’accesso al beneficio è rivolto alle imprese. Nonostante ciò, il ministero dello Sviluppo economico ha chiarito che anche gli studi professionali e i liberi professionisti possono accedere alle agevolazioni, qualora svolgano la propria attività in forma di impresa; si tratta delle società tra professionisti che siano già iscritte, alla data di presentazione della domanda, al Registro delle imprese. Si ricorda che possono costituire una Stp i soli professionisti appartenenti alle professioni protette, ossia, quelle che per essere esercitate hanno l’obbligo di iscrizione a collegi, ordini e albi specifici. Si tratta, ad esempio, di medici, ingegneri, avvocati e commercialisti.

AdA

fonte Sole24Ore 318/17 AS

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Voucher per l’internazionalizzazione delle Pmi, al via la procedura online per compilare la domanda

Voucher per l’internazionalizzazione delle Pmi, al via la procedura online per compilare la domanda

Con decreto del Direttore Generale per le politiche internazionalizzazione e la promozione degli scambi del 18 settembre 2017, il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito le modalità operative e i termini per la richiesta e la concessione dei “Voucher per l’internazionalizzazione”, finalizzati a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali con 26 milioni di risorse stanziate, ai sensi del DM 17 luglio 2017.

Si tratta della seconda edizione di questo importante strumento di sostegno all’internazionalizzazione delle PMI, che prevede interessanti novità rispetto al bando precedente:

  • Anche le PMI costituite in forma di società di persone potranno presentare la domanda;
  • Sono previsti contributi a fondo perduto di diversa entità, a seconda delle esigenze dei beneficiari;
  • È previsto uno stanziamento di risorse comunitarie per le Regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata;

Le PMI che intendono richiedere l’accesso ai voucher potranno iniziare la compilazione on-line della domanda a partire dal 21 novembre 2017. L’apertura dello sportello è prevista dalle ore 10.00 del 28 novembre 2017.

In particolare, per agevolare le imprese, il bando stabilisce che, a partire dalle ore 10.00 del 21 novembre 2017, le imprese interessate potranno iniziare la compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni tramite l’apposita procedura informativa resa disponibile nell’apposita sezione “Voucher per l’internazionalizzazione” del sito internet del Ministero.

Le domande di accesso completate e firmate digitalmente dovranno essere presentate esclusivamente online a partire dalle ore 10.00 del 28 novembre 2017 e fino al termine ultimo delle ore 16.00 del 1° dicembre 2017.

Decreto Direttoriale del 18 settembre 2017

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Diagnosi energetiche Pmi, bando Mise 2017

Diagnosi energetiche Pmi, bando Mise 2017

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il bando 2017 che mette a disposizione delle Regioni e Province autonome ulteriori 15 milioni di euro per il cofinanziamento di nuovi programmi volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001.

L'iniziativa è promossa in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

La scadenza per presentare i programmi è fissata al 30 novembre 2017.

AdA

Scarica il Decreto 8 novembre 2017 - Bando 2017 per il cofinanziamento delle diagnosi energetiche nelle PMI

Vai alla scheda informativa sull'Efficienza energetica

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Sabatini per l’agricoltura: cumulabile con i fondi del Piano Sviluppo Rurale

Sabatini per l’agricoltura: cumulabile con i fondi del Piano Sviluppo Rurale

Ancora disponibili i fondi per la nuova Sabatini, l’agevolazione per l’accesso al credito messa a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico a favore delle Pmi anche nei settori agricoltura e pesca. Si tratta di 194 milioni euro sui 943 totali stanziati nel 2016, per il finanziamento in conto interessi sull’acquisto di macchinari e attrezzature e beni strumentali direttamente collegati all’attività produttiva.

Nel caso del settore agricolo potranno rientrare nel finanziamento tutti i macchinari sia per la produzione primaria, quali trattrici, mietitrebbie, attrezzature per la lavorazione del terreno, quanto i macchinari per la trasformazione dei prodotti, come le attrezzature di cantina, di oleificio, i mulini aziendali. Unico requisito il macchinario da acquistare deve essere nuovo e non di sostituzione; inoltre deve trattarsi di macchine autonome e non di pezzi o parti di esso.

Per la domanda è sufficiente rivolgersi ad una banca o intermediario finanziario che abbia aderito all’addendum del Mise con Abi e Cdp, anche se i maggiori marchi di macchine agricole hanno le loro finanziarie che si occupano direttamente della procedura informatizzata e disponibile sul sito del ministero stesso. L’ammontare del contributo, che è compreso tra un minimo di 20mila euro ed un massimo di 2 milioni di euro, è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso di interesse annuo pari al 2,75%. Interessante per il settore agricolo l’aspetto relativo alla cumulabilità con altri finanziamenti: le agevolazioni possono essere cumulate con gli aiuti del Psr e devono essere esclusi dalla cumulabilità solamente gli aiuti de minimis, poco utilizzati in agricoltura.

AdA

fonte Sole24Ore 297/17 RZ

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Nuova Sabatini, agevolazione confermata per il 2018

Nuova Sabatini, agevolazione confermata per il 2018

Confermata, nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0, la misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") anche per il 2018, uno dei principali strumenti agevolativi nazionali: dall’avvio, nel 2014, la misura per incentivare l’accesso al credito delle Pmi per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, non ha smesso di attirare l’attenzione delle imprese beneficiarie.

La misura prevede la concessione di finanziamenti alle Pmi da parte delle banche e degli intermediari finanziari che aderiscono ad apposite convenzioni tra Abi, Cdp e Mise. I finanziamenti concessi alle imprese devono avere importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro, possono coprire fino al 100 per cento degli investimenti ed essere assistiti dal Fondo centrale di garanzia fino all’80% dell’ammontare del prestito.

L’ammontare del contributo del ministero dello Sviluppo economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (contributo maggiorato del 30% introdotto dalla legge di bilancio 2017 per i beni che ricadono sotto l’ombrello di Industria 4.0).

La Legge di Bilancio 2018 prevede per la Nuova Sabatini lo stanziamento di 330 milioni di euro nel periodo 2018-2023, così articolato: 33 milioni di euro per il 2018, 66 milioni di euro annui tra il 2019 e il 2022 e 33 milioni per il 2023.

Data l’attenzione rivolta agli investimenti “innovativi”, il Governo porta inoltre dal 20% al 30% la riserva per i contributi sugli investimenti in ottica Industria 4.0, assicurando comunque – in caso di esaurimento delle risorse – la finanziabilità delle tecnologie più avanzate. La Manovra 2018 prevede, inoltre, una proroga dei termini per la concessione dei finanziamenti delle banche fino alla data dell’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili e la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione, al fine di non privare le Pmi del principale strumento contributivo di sostegno agli investimenti.

AdA

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Incentivi alle imprese: dal MiSE 206 milioni per gli “Accordi per l’Innovazione”

Incentivi alle imprese: dal MiSE 206 milioni per gli “Accordi per l’Innovazione”

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che è stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31 ottobre 2017, il decreto direttoriale 25 ottobre 2017 che stabilisce le modalità e i termini per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi, con le Regioni interessate, denominati “Accordi per l’innovazione”.

Le procedure, introdotte dal decreto ministeriale 1° aprile 2015, sono state infatti ridefinite con il decreto del Ministro Calenda in data 24 maggio 2017, che ha rifinanziato la misura con ulteriori 206,6 milioni di euro e ha demandato al decreto direttoriale la definizione della disciplina di dettaglio, a partire dagli aspetti relativi alla presentazione delle proposte progettuali.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il consorzio.

Le attività finanziate devono riguardare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:
• Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
• Nanotecnologie
• Materiali avanzati
• Biotecnologie
• Fabbricazione e trasformazione avanzate
• Spazio
• Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico. I soggetti proponenti devono presentare la proposta progettuale (allegato n. 1) unitamente alla scheda tecnica (allegato n. 2) in via esclusivamente telematica all’indirizzo PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Le nuove disposizioni sono applicate alle proposte progettuali che saranno presentate dal 31 ottobre 2017.

AdA

Scarica il Decreto direttoriale 25 ottobre 2017 con gli allegati

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Implementazione di sistemi di gestione: erogazione di voucher alle PMI dalla Camera di Commercio di Napoli

Implementazione di sistemi di gestione: erogazione di voucher alle PMI dalla Camera di Commercio di Napoli

La Camera di Commercio di Napoli, attraverso l’Azienda Speciale S.I. Impresa, promuove l’adozione e l’adeguamento di sistemi di certificazione volontaria nelle piccole e medie imprese di Napoli e provincia con l’intento di favorirne lo sviluppo economico, sociale e produttivo in termini di miglioramento di competitività, di qualità delle produzioni, sicurezza sui luoghi di lavoro e tutela ambientale, nonché di immagine complessiva dell’impresa.

Il bando prevede l'emissione di voucher a parziale copertura dei costi sostenuti dalle imprese fino ad un massimo di 6.000€ (50% del valore complessivo dell'intervento).

Sono ammissibili a contributo le spese connesse all’adozione e/o implementazione di Sistemi di Gestione certificati in base alle seguenti norme tecniche:

  • Qualità: secondo la UNI EN ISO 9001:2015 - Sistemi di gestione per la qualità.
  • Ambiente: secondo la UNI EN ISO 14001:2015 - Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso.
  • Salute e Sicurezza sul Lavoro: secondo la BS OHSAS 18001:2007 (Occupational Health and Safety Assessment Specification).
  • Sicurezza alimentare: secondo la UNI EN ISO 22000:2005 - Sistemi di certificazione della sicurezza alimentare.
  • Agroalimentare: secondo la UNI 22005:2008 - Certificazione del sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari.
  • Etica: secondo la norma SA (Social Accountability) 8000:2001 (Responsabilità sociale d’impresa) – Certificazione del grado etico e della responsabilità sociale di un ́azienda.
  • Anticorruzione: secondo la Norma ISO 37001.
  • Energia: secondo la norma ISO 50001.

Per gli interventi sopra citati, sono ammissibili le seguenti tipologie di spese: spese di supporto relative al percorso di certificazione, nei limiti del 25 % dei costi totali sostenuti per la certificazione; spese per corsi di formazione del personale, nel limite massimo del 15 % dei costi totali sostenuti per la certificazione; spese di certificazione.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente mediante l'utilizzo della procedura telematica, collegarsi al sito http://webtelemaco.infocamere.it, dalle ore 9.00 del giorno 30/10/2017 alle ore 9.00 del giorno 30/11/2017, mediante la compilazione di un modulo generato dal sistema, allegando la documentazione indicata nel bando allegato.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 0817607114 dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00.

AdA

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“Bando Voucher Fiere” per la partecipazione di PMI di Napoli e provincia a manifestazioni fieristiche in Italia

“Bando Voucher Fiere” per la partecipazione di PMI di Napoli e provincia a manifestazioni fieristiche in Italia

La Camera di Commercio di Napoli attraverso l’Azienda Speciale S.I.Impresa ha approvato il Bando finalizzato a sostenere la promozione e la valorizzazione del sistema produttivo napoletano, favorendo una maggiore partecipazione delle MPMI partenopee a manifestazioni fieristiche in Italia che si terranno nel periodo 05 novembre – 31 dicembre 2017, attraverso la concessione di voucher a parziale copertura delle spese di partecipazione.

L’agevolazione prevista dal bando consiste in un contributo a fondo perduto fino alla concorrenza del 50% delle spese sostenute e documentate, fino ad un importo massimo di € 3.000.

Le domande possono essere presentate dalle ore 9.00 del giorno 05/11/2017 alle ore 9.00 del giorno 30/11/2017. Le domande dovranno essere inviate esclusivamente mediante l'utilizzo della procedura telematica, collegandosi al sito http://webtelemaco.infocamere.it, dalle ore 9.00 del giorno 05/11/2017 alle ore 9.00 del giorno 30/11/2017, mediante la compilazione di un modulo generato dal sistema, allegando la documentazione indicata nel bando.

AdA

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