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Medico competente, obbligo di nomina nelle scuole pubbliche

nomina-medico-competenteSulla problematica dell’obbligo di nomina del medico competente si è pronunciato L’USR (Ufficio Scolastico Regionale) della Lombardia, con il condivisibile parere del 9 ottobre 2013. Secondo l’Ufficio, il Dlgs 81/08 ha affidato al medico competente una duplice funzione: una di natura preventiva e collaborativa, sia con il datore di lavoro sia con il servizio di prevenzione e protezione, consistente nello svolgimento dei compiti–obblighi di cui all’articolo 25 (tra i quali quello di partecipare alla valutazione dei rischi), e l’altra finalizzata alla gestione dell’eventuale sorveglianza sanitaria dei lavoratori, il cui obbligo emerga, appunto, a seguito della valutazione dei rischi (articolo 18).

L’articolo 28, comma 2, alla lettera e, richiede al datore di lavoro di indicare, nel documento di valutazione dei rischi, il nominativo del medico competente che ha partecipato alla valutazione stessa. Pertanto, secondo l’Ufficio, risulta «senz’altro opportuno interessare comunque preventivamente un medico competente, in possesso dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38, affinché visiti i luoghi di lavoro (articolo 25, comma 1, lettera l) e collabori con il datore e con l’eventuale RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione E Protezione) nella effettuazione della valutazione dei rischi presenti nell’istituzione scolastica. Dopo di ciò, sarà lo stesso medico ad esprimere un parere qualificato circa la necessità o meno, così come espressamente indicato nell’articolo 25, comma 1, lettera a, di nomina di un medico competente al quale affidare la sorveglianza sanitaria obbligatoria, che tra l’altro può essere anche affidata ad altro e diverso medico».

I fattori di rischio più comuni sono i seguenti:

  1. rischio chimico (collaboratori scolastici, insegnanti impiegati in attività tecnico pratiche, assistenti di laboratorio, studenti);
  2. rischio biologico (personale scolastico);
  3. rischio movimentazione carichi (collaboratori scolastici, personale della scuola dell’infanzia e insegnanti di sostegno);
  4. rischio videoterminali (personale di segreteria, insegnanti e studenti nelle ore di laboratorio);
  5. rischio rumore (insegnanti);
  6. rischio stress lavoro–correlato (numerosissimi gli studi che attestano l’esposizione delle cosiddette helping professions a fenomeni di usura psicofisica);
  7. rischio per le lavoratrici in stato di gravidanza.

AdA

fonte Sole24Ore 11/17 MMP

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Apparecchi elettrici per la rivelazione di gas combustibili. Pubblicata la norma CEI EN 50244

CEIPubblicata dal CEI la norma CEI EN 50244Apparecchi elettrici per la rivelazione di gas combustibili in ambienti domestici - Guida alla scelta, installazione, uso e manutenzione
La Norma fornisce informazioni sulla selezione, installazione, uso e manutenzione degli apparecchi per la rivelazione di gas combustibili destinati al funzionamento continuo per installazioni fisse in ambienti domestici. Essa dovrebbe essere utilizzata congiuntamente ad ogni aggiuntivo regolamento nazionale o locale pertinente. La presente Norma si riferisce alla installazione di due tipi di apparecchi progettati per funzionare in caso di fughe di gas di città, gas naturale o gas di petrolio liquefatto (GPL):

  • apparecchio di Tipo A: attiva un allarme visivo ed acustico nonché un'azione esecutiva in forma di segnale in uscita che può azionare direttamente o indirettamente un dispositivo di blocco e/o altri dispositivi ausiliari;
  • apparecchio di Tipo B: attiva solo allarmi visivi ed acustici.

La Norma non è applicabile agli apparecchi destinati alla rivelazione di gas tossici quali il monossido di carbonio (EN 50292) e agli apparecchi destinati ad essere utilizzati in ambienti industriali o commerciali (EN 60079-29-2). La Norma in oggetto supera completamente la CEI UNI EN 50244:2001-07 che rimane applicabile fino al 14-03-2019 e rispetto alla quale introduce le seguenti modifiche:

  • sono state aggiunte informazioni di carattere generale per l'utilizzo degli apparecchi in ambienti domestici, barche e roulotte;
  • è stato aggiornato il testo dell'art. 4 "Rivelazione di gas combustibile" relativo alla soglia di intervento dell'allarme per apparecchi conformi alla EN 50194-1;
  • un nuovo art. 5 "Tipi di apparecchi" è stato aggiunto per fornire all'utente ulteriori informazioni inerenti le differenze tra apparecchi di Tipo A e di Tipo B;
  • l'art. 5 è stato rinumerato in art. 6 "Installazione" all'interno del quale il testo è stato riformulato per evitare ripetizioni e renderlo più facilmente comprensibile;
  • sono state aggiunte le nuove Figure 1 e 2 al fine di mostrare le tipiche posizioni degli allarmi di gas combustibile quando utilizzati nelle installazioni con gas naturale o GPL;
  • il testo dell'art. 7 "Funzioni esecutive (solo apparecchi di Tipo A)" è stato allineato alla EN 50292, dove applicabile, per gli allarmi di gas combustibile;
  • il testo dell'art. 8 "Consigli all'utente" è stato aggiornato evidenziando le differenze tra la posizione di un rivelatore di gas combustibile e quella di un allarme di monossido di carbonio.

La presente Norma riporta la traduzione completa della EN 50244; la versione inglese è riportata nel fascicolo 15321E di gennaio 2017.

mb

Fonte CEI

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5 aprile 2017. Convegno “La Valutazione delle performance delle Amministrazioni Pubbliche: bilanci e prospettive”

valutazione-pop-upMercoledì 5 Aprile 2017, alle ore 09:30 presso la Sala Convegni della Biblioteca del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università del Sannio, si terrà il Convegno: “La Valutazione delle performance delle Amministrazioni Pubbliche: bilanci e prospettive”, atto conclusivo del Master Universitario di II livello in Manager nelle Amministrazioni Pubbliche.

Nel corso dell’evento, si terrà la cerimonia di consegna dei Diplomi agli Studenti del Master e dei Tre premi della “Scuola di Governo del Territorio” ai Diplomati particolarmente meritevoli.

mb

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3 aprile 2017. Convegno su "Programmazione 2014-2020: un’opportunità per lo sviluppo dell’economia locale"

03-04-17 - fondi ue programmazione

Si è tenuto il 3 aprile 2017, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Napoli, il convegno su “Programmazione 2014-2020: un’opportunità per lo sviluppo dell’economia locale” e la cerimonia conclusiva del Corso di Alta Formazione “Progettazione e gestione dei fondi europei” promosso dall'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli, in collaborazione con Scuola di Governo del Territorio, del Consorzio Promos Ricerche e lo Sportello Responsabilità Sociale delle Imprese di Napoli.

Dopo i saluti di Girolamo Pettrone, Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Napoli, Ferdinando Flagiello, Amministratore Delegato del Consorzio Promos Ricerche e Liliana Speranza, Consigliere delegato Commissione fondi comunitari ODCEC Napoli, sono seguite le relazioni, moderate da Riccardo Realfonzo, Direttore Scuola di Governo del Territorio, di Mariano Bruno, Vice Presidente Unione Industriale Napoli, Arturo Capasso, Professore Ordinario di Corporate Governance e Corporate Finance – Università del Sannio, Achille Coppola, Consigliere segretario CNDCEC, Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ, Amedeo Lepore, Assessore Attività Produttive Regione Campania, Amedeo Manzo, Presidente BCC di Napoli, Mario Mustilli, Professore ordinario Finanza Università e Luigi Vanvitelli, Consigliere economico del Presidente della Regione Campania.

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30 marzo 2017. Convegno su “Nuovi scenari di mercato a sostegno dell'industria delle costruzioni”

30-03-17 energymed

 

Si è tenuto il 30 marzo 2017, all’interno della Mostra EnergyMed, il convegno sui “Nuovi scenari di mercato a sostegno dell'industria delle costruzioni”, organizzato da CFS Napoli, ACEN Napoli, Consorzio Promos Ricerche e Edillab - Centro Sperimentale di Sviluppo delle Competenze.

Le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica sono sempre più al centro dei piani di azione per la sostenibilità ambientale. Il convegno diventa il contesto ideale per confrontarsi sullo stato dell’arte di settori innovativi legati al solare, all’eolico, alle caldaie ad alta efficienza e a biomasse, al recupero di materia ed energia dai rifiuti, ai veicoli a basso impatto ambientale e ai servizi; attenta all’evoluzione del mercato.

Gli organizzatori hanno inteso creare le condizioni ideali per l’aggiornamento professionale e per gli scambi commerciali tra aziende nazionali e straniere, favorendo un processo di internazionalizzazione sempre più proficuo in tale comparto produttivo in cui Imprese, Enti Locali, Centri di Ricerca, Associazioni e Tecnici del settore possono confrontarsi sui temi delle rinnovabili, dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile, dell’edilizia e del riciclo.

AdA

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Settore elettrico, un rapporto ISPRA sulle emissioni di CO2 e gas a effetto serra

ISPRA Gas SerraL'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha reso disponibile online il rapporto "Fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas a effetto serra nel settore elettrico" nel quale viene descritto l'andamento della produzione elettrica con particolare attenzione alle diverse fonti.

Nel rapporto sono stati elaborati i fattori di emissione atmosferica di anidride carbonica e altri gas a effetto serra per la generazione e i consumi di energia elettrica. I fattori di emissione per il settore elettrico sono indispensabili per la programmazione e il monitoraggio di misure di riduzione delle emissioni di gas serra, in relazione alle strategie di sviluppo del settore a livello nazionale e alle misure di risparmio energetico che è possibile adottare anche a livello di usi finali. Le emissioni di CO2 del settore elettrico sono state analizzate attraverso la decomposizione dei fattori determinanti.

L'analisi della decomposizione mostra che storicamente l'aumento dell'efficienza tecnologica nel settore termoelettrico e il conseguente impiego di combustibili a minore contenuto di carbonio hanno avuto un ruolo determinante nella diminuzione delle emissioni di CO2 ma a partire dal 2007 l'apporto delle fonti rinnovabili assume una dimensione rilevante, con un contributo alla riduzione delle emissioni atmosferiche superiore a quanto registrato per le altre componenti. Per i consumi elettrici l'analisi della decomposizione mostra che l'efficienza contribuisce alla riduzione delle emissioni atmosferiche solo nel settore industriale che rivela una struttura piuttosto eterogenea per i diversi comparti, mentre nel settore terziario la diminuzione dei fattori di emissione per la produzione elettrica è compensata dall'incremento dei consumi elettrici. Nel settore domestico si ha un forte disaccoppiamento tra consumi elettrici e corrispondenti emissioni atmosferiche.

AdA

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Energie rinnovabili e rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori

Cop-Lavori-Verdi newPubblicato dall’INAIL il report "Proposte e riflessioni per una politica condivisa di tutela della salute e sicurezza nel settore delle energie rinnovabili" che illustra le fasi del percorso di ricerca e offre un’analisi complessiva dei risultati ottenuti, nonché delle principali policy da adottare per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori impiegati nel settore delle energie rinnovabili.

Il Dimeila - Dipartimento Medicina, Epidemiologia, Igiene Del Lavoro ed Ambientale dell'INAIL, ha avviato una specifica linea di ricerca con l’obiettivo di costruire un quadro conoscitivo approfondito ed esaustivo dei rischi lavoro-correlati riferibili ai lavori verdi e di promuovere la definizione e l’adozione di strumenti idonei per la loro prevenzione e/o riduzione.

L'INAIL, in qualità di Centro di collaborazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si propone di contribuire al raggiungimento dell'obiettivo posto dalla stessa Oms in merito alla tutela dei lavoratori impiegati nel settore della green economy, a testimonianza della crescente importanza di tale tematica in ottica di salute e sicurezza sul lavoro.

Il lavoro si è concentrato esclusivamente sul settore delle energie rinnovabili, dato che si tratta del settore industriale più importante della green economy relativamente al profilo occupazionale e alle prospettive di sviluppo, nonché sul suo legame con l'innovazione tecnologica e sulle conseguenti implicazioni sul piano dei rischi nuovi ed emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per ciascuna delle fonti di energia rinnovabile (eolico, solare termico, solare fotovoltaico, biomasse, geotermico ed idroelettrico) sono state analizzate le diverse fasi del ciclo produttivo, ovvero: le attività di ricerca e sviluppo, produzione, installazione, manutenzione e smaltimento delle tecnologie.

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AdA

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Sistemi di controllo fumo/calore: aggiornate le parti 1 e 2 della UNI 9494

impianto-evacuazione-fumo-e-caloreIn vigore dal 16 marzo la nuova parte 1 e 2 della UNI 9494 "Sistemi per il controllo di fumo e calore"; la Parte 1 riguarda Progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC); la Parte 2 la Progettazione e installazione Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore.

La UNI 9494-1:2017 stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) in caso d'incendio. Si applica ad ambienti da proteggere con una superficie minima di 600 m2 e un'altezza minima di 3 m nel caso di edifici monopiano, ultimo piano di edifici multipiani, piano intermedio di edifici multipiani collegabile alla copertura.

La norma è relativa a SENFC realizzati con Evacuatori Naturali di Fumo e Calore (ENFC) installati su tetto; inoltre fornisce indicazioni e concetti per SENFC realizzati con ENFC installati su parete.

La UNI 9494-2:2017 stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) in caso d'incendio. Si riferisce ai Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) in ambienti di altezza h pari ad almeno 3 m, aventi superficie minima di 600 m2. La norma contiene prospetti e procedure per il calcolo delle altezze libere da fumo al fine di rispettare i requisiti imposti dai diversi livelli di protezione. Il dimensionamento dell'impianto secondo la presente norma non si applica negli ambienti a rischio di esplosione, nei corridoi e nei corridoi con scale.

AdA

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Calcestruzzo: pubblicata in italiano la norma UNI EN 206

calcestruzzoPubblicata la norma europea UNI EN 206 si occupa di specificazione, prestazione, produzione e conformità del calcestruzzo.
La norma si applica al calcestruzzo per strutture gettate in sito, strutture prefabbricate e componenti strutturali prefabbricati per edifici e strutture di ingegneria civile.
Il calcestruzzo può essere miscelato in cantiere, preconfezionato o prodotto in un impianto per componenti di calcestruzzo prefabbricato.
La norma specifica i requisiti per:

  • i materiali componenti del calcestruzzo;
  • le proprietà del calcestruzzo fresco ed indurito e la loro verifica;
  • le limitazioni per la composizione del calcestruzzo;
  • la specifica del calcestruzzo;
  • la consegna del calcestruzzo fresco;
  • le procedure per il controllo di produzione;
  • i criteri di conformità e la valutazione della conformità.

La norma non contiene tutte le disposizioni necessarie per la specificazione e la produzione del calcestruzzo: essa rinvia a disposizioni complementari in vigore nel Paese in cui si produce ed utilizza il calcestruzzo. Di conseguenza la sua applicazione necessita del documento di applicazione nazionale UNI 11104 che costituisce parte integrante alla presente norma per la sua applicazione in Italia per il calcestruzzo strutturale.La norma è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

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Servizi di progettazione. Dal Consiglio Nazionale degli Architetti la guida alla redazione dei bandi

Guida-redazione-bandi-cnappcIl CNAPPC, con l’obiettivo di supportare le Stazioni Appaltanti nella predisposizione dei documenti di gara, in linea con le disposizioni di cui al nuovo codice dei contratti (D.Lgs.50/2016) e con le relative Linee Guida dell’ANAC, ha redatto una Guida alla redazione dei Bandi da adottare nei Concorsi di Idee e di Progettazione e nelle procedure di affidamento dei Servizi di Architettura e Ingegneria, in relazione all’importo stimato del corrispettivo ed alla tipologia delle opere da realizzare.
La Guida contiene gli schemi degli stessi bandi, che le stazioni appaltanti potranno utilizzare in relazione alle varie tipologie di affidamenti, nel rispetto del nuovo Codice dei Contratti e delle Linee Guida emanate dall’ANAC.
La Guida riserva particolare attenzione ai bandi per i concorsi di progettazione, che le amministrazioni aggiudicatrici potranno adottare utilizzando un’apposita piattaforma informatica che il CNAPPC metterà gratuitamente a disposizione delle stazioni appaltanti che intendano bandire concorsi per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria.
L’obiettivo prioritario è quello di promuovere la procedura del concorso quale strumento ideale per selezionare il miglior progetto ed il professionista da incaricare per le fasi successive della progettazione.
Tutto ciò consentirà non solo di garantire una maggiore qualità del progetto, ma anche di snellire le procedure e di ridurre notevolmente i costi ed i tempi per l’organizzazione di un concorso anche rispetto agli affidamenti con l’offerta economicamente più vantaggiosa, che impongono tempi notevolmente più lunghi, spesso incompatibili con la partecipazione a bandi finanziati con fondi europei.

Documenti collegati

mb

Fonte: CNAPPC

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