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Corretti stili di vita e sicurezza sul lavoro. Fare programmazione per evitare l’emergenza

 Conferenza Stampa 12 11 19

Cinque appuntamenti su tutto il territorio regionale per discutere di prevenzione contro gli infortuni e malattie professionali nei luoghi di lavoro. Sono quelli previsti nell'ambito del progetto "Corretti stili di vita della persona e sicurezza del lavoratore", co-finanziato da Inail e che vede la Cisl Campania come ente capofila perché “investire in salute e sicurezza del lavoro nelle aziende significa non solo contribuire al miglioramento della produttività dei lavoratori, ma anche ad una diminuzione dell'assenteismo dovuto ad infortuni e malattie professionali e permettere una significativa riduzione degli oneri a carico dei datori di lavoro e della collettività”.

Ieri 12 novembre presso la sede della Cisl Campania la conferenza stampa di presentazione. Ne sono partners la Regione Campania, il Consorzio Promos Ricerche e il Cnr-Iriss. “Secondo gli ultimi dati gli infortuni e le malattie professionali sono in aumento e per questo i luoghi di lavoro devono essere sicuri e sani per tutte le lavoratrici e i lavoratori, indipendentemente dal contratto così come sancito anche dalla nostra Carta Costituzionale. - ha affermato Salvatore Topo, segretario regionale della Cisl Campania - Come sindacato non abbassiamo la guardia. Fare prevenzione vuol dire non intervenire quando c'è l’emergenza ma programmare gli interventi svolti in sinergia e perseguiti in modo regolare e continuativo”.

Per il direttore regionale Inail Campania, Daniele Leone, “il progetto che presentiamo oggi ha l'obiettivo di approfondire i temi della salute e del benessere dei lavoratori, argomenti che riguardano le imprese non solo alla luce delle disposizioni contenute nella normativa vigente, ma anche in ragione dell'ampio interesse che questi temi incontrano a livello nazionale e comunitario. La necessità di procedere alla sensibilizzazione dei lavoratori e alla realizzazione di stili di vita adeguati (alimentazione equilibrata, attività fisica, campagne antifumo ecc.), non può che condurre a risultati utili anche in termini di qualità, produttività e competitività delle imprese”.

Il tema della salute sui luoghi di lavoro per Riccardo Realfonzo del Consorzio Promos Ricerche è “un obiettivo che va perseguito con strumenti di varia natura. Certamente uno di questi è la sensibilizzazione dei lavoratori, dal momento che anche una loro corretta condotta ed un adeguato stile di vita contribuiscono positivamente nel ridurre i rischi sui luoghi di lavoro”.

Per l'assessore regionale Antonio Marchiello “la promozione della salute nei luoghi di lavoro ha un alto valore strategico in termini di qualità, produttività e competitività delle imprese. In questa logica, la Regione Campania ha deciso di aderire al progetto”.

L'obiettivo di diffondere buone prassi in materia di corretti stili di vita per aumentare la sicurezza del lavoratore sarà realizzato attraverso seminari ed attività formative che saranno svolte nel territorio delle 5 province campane. Primo appuntamento sarà a Benevento il giorno 20 novembre presso l'Unisannio con il confronto tra Inail, Cisl, Confindustria, rappresentanti dei partner e patrocinanti il progetto, nonché aziende (Nestlé, Adler Group) che insistono nel territorio e che si sono distinte per la loro particolare vocazione ad essere portatrici di buone pratiche in relazione agli obiettivi propri del progetto.

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Corso di Alta Formazione “La responsabilità da reato ex d.lgs. N. 231/2001: organismi di vigilanza e modelli organizzativi”

231 SGT 2019 r1

Il Corso è promosso dalla Scuola di Governo del Territorio del Consorzio universitario Promos Ricerche, in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti di Napoli, l’Ordine degli Avvocati di Napoli, l’ACEN e BDO Italia S.p.A., e con il patrocinio dell’Unione degli Industriali di Napoli, dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e di RINA S.p.A..

Il Corso è finalizzato a trasmettere competenze specialistiche in relazione ai diversi campi di attività strettamente legati alla prassi applicativa del d.lgs. n. 231/2001. Il Corso sarà focalizzato sull’analisi e l’aggiornamento giurisprudenziale della disciplina del 231, le modalità di progettazione, implementazione ed aggiornamento dei Modelli organizzativi, il ruolo e le modalità operative dell’OdV ed il coordinamento con gli altri organi e funzioni di controllo.

Il percorso formativo prevede 52 ore di didattica frontale (12 incontri di 4 ore) che si terranno presso l’Università Suor Orsola Benincasa nel periodo gennaio-aprile 2020.

Il corso attribuisce 10 crediti formativi dall'Ordine degli Avvocati di Napoli e 30 crediti formativi dall’Ordine dei Consulenti del lavoro di Napoli; è stata, inoltre, chiesta all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Economici di Napoli l’attribuzione di crediti formativi.

RINA S.p.A. e BDO Italia S.p.A. hanno reso disponibili stage retribuiti.

La domanda di ammissione al corso dovrà essere presentata entro il 31 dicembre 2019, compilando on-line la scheda di iscrizione. Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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PROROGA TERMINI - Bando di concorso “La promozione della sicurezza sul lavoro: i nudge proposti dai lavoratori”. Voucher fino a € 750

PROROGA TERMINI - Bando di concorso “La promozione della sicurezza sul lavoro: i nudge proposti dai lavoratori”. Voucher fino a € 750

Il Consorzio Promos Ricerche, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’INAIL Direzione Regionale Campania propongono un concorso finalizzato a coinvolgere i lavoratori nel proporre dei possibili suggerimenti, mezzi, azioni (nudge) che possano, attraverso la prevenzione, favorire e rafforzare quanto già stabilito dalle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il concorso sostiene l’adozione di nudge nella promozione della sicurezza sul lavoro. I lavoratori presenteranno progetti realizzati nelle modalità disciplinate dal regolamento quali possibili suggerimenti, mezzi, azioni (in sostanza nudge) tali da favorire la prevenzione e il rispetto della sicurezza sul lavoro, e che rafforzino quanto già stabilito dalle norme sulla sicurezza sul lavoro attraverso istruzioni dirette. Per promuovere la sicurezza del lavoro si vuole chiedere cioè ai lavoratori di suggerire cosa fare, quali azioni mettere in campo cioè quali nudge scegliere per favorire la sicurezza sul lavoro.

Le attività prevedono l’organizzazione e la realizzazione di seminari presso le aziende che si rendano disponibili a coinvolgere i propri dipendenti per la progettazione di nudge per la sicurezza del lavoro.

L’intervento deve essere facilmente realizzabile, di semplice introduzione e poco costoso. Deve essere riferito al contesto di lavoro vissuto concretamente.

Possono presentare la propria candidatura i lavoratori le cui imprese aderiranno all’iniziativa. La partecipazione potrà essere individuale o di gruppo.

I lavoratori che desiderano partecipare al progetto dovranno proporre una soluzione, un suggerimento, un nudge a supporto della sicurezza sul lavoro.

  • Al primo classificato (o gruppo), verrà consegnato un attestato INAIL e un voucher del valore di € 750,00.
  • Al secondo classificato (o gruppo) verrà consegnato un attestato INAIL e un voucher del valore di € 450,00.
  • Al terzo classificato (o gruppo) verrà consegnato un attestato INAIL un voucher del valore € di 300,00.

Alle imprese di appartenenza dei primi tre classificati verrà consegnata una targa INAIL.

I lavori dovranno essere inviati a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 15 novembre 2020. Per partecipare al concorso è necessaria la compilazione della scheda d'iscrizione (Allegato A) e della scheda di dichiarazione ­ liberatoria dell'autore (Allegato B).

Bando

Scheda d'iscrizione (all. A)

Liberatoria (all. B)

 
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Facility management . Pubblicate due norme UNI

Facility management . Pubblicate due norme UNI

Il Facility Management (FM) integra molteplici discipline al fine di influenzare l'efficienza e la produttività delle economie di società, comunità e organizzazioni, così come il modo in cui gli individui interagiscono all'interno di tali organismi. L'FM influenza la salute, il benessere e la qualità della vita di gran parte delle società e della popolazione mondiale tramite i servizi che gestisce e fornisce.
In tale ambito, la commissione Manutenzione dell UNI, ha recentemente recepito anche in lingua italiana la norma UNI EN ISO 41001Facility management - Sistemi di gestione - Requisiti con guida per l'utilizzo” e la norma UNI EN ISO 41011Facility management – Vocabolario

Il primo documento specifica i requisiti per un sistema di facility management (FM) quando un'organizzazione:

  1. ha la necessità di dimostrare una fornitura efficace ed efficiente di FM che supporti gli obiettivi delle richieste dell'organizzazione;
  2. mira a soddisfare in modo coerente le esigenze delle parti interessate e i requisiti applicabili;
  3. mira a essere sostenibile in un ambiente competitivo a livello globale.

I requisiti indicati nella norma non sono specifici del settore e si intendono applicabili a tutte le organizzazioni, o parte di esse, che si tratti di settore pubblico o privato e indipendentemente dal tipo, dimensione e natura dell'organizzazione o della posizione geografica.
L'appendice A fornisce ulteriori indicazioni sull'utilizzo di questo documento.
Il secondo documento definisce i termini e le definizioni utilizzati nelle norme di Facility management.

Le norme inerenti il FM si applicano a ogni organizzazione che desideri:

  • stabilire, implementare, mantenere e migliorare un sistema FM integrato;
  • assicurare la conformità alla politica di gestione specificata;
  • dimostrare la conformità al presente documento mediante un'auto-determinazione e un'auto-dichiarazione;
  • chiedere conferma della propria conformità alle parti che hanno un interesse nell'organizzazione;
  • chiedere conferma della propria auto-dichiarazione da parte di un soggetto esterno all'organizzazione;
  • richiedere la certificazione/registrazione del proprio sistema FM da parte di un organismo di certificazione accreditato di terza parte.

mb

Fonte UNI

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Gestione dell’energia

Gestione dell’energia

Pubblicata in italiano, a cura del CTI – Comitato Termotecnico Italiano e del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano la UNI CEI EN ISO 50001Sistemi di gestione dell'energia - Requisiti e linee guida per l'uso
Questo documento definisce i requisiti per creare, attuare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell'energia (SGE).
L'obiettivo della norma è quello di consentire che un'organizzazione persegua, con un approccio sistematico, il miglioramento continuo della propria prestazione energetica e dello stesso SGE.
La norma è applicabile:

a) ad ogni organizzazione indipendentemente dalla tipologia, taglia, complessità, posizione geografica, approccio organizzativo o dai prodotti o servizi che fornisce;

b) alle attività che influenzano la prestazione energetica che sono gestite e controllate dall'organizzazione;

c) indipendentemente dalla quantità, uso e tipologia di energia consumata;

Inoltre:

d) richiede la dimostrazione di un miglioramento continuo della prestazione energetica, ma non definisce livelli di prestazione energetica da raggiungere;

e) può essere utilizzata indipendentemente o essere allineata o integrata con altri sistemi di gestione.


L'appendice A fornisce una linea guida per l'utilizzo della norma e l'appendice B fornisce un confronto tra questa versione e la precedente.

La norma contiene i requisiti utilizzati per valutare la conformità. Un'organizzazione che desidera dimostrare la conformità al presente documento può farlo:

  • effettuando una valutazione eun'auto-dichiarazione, oppure,
  • chiedendo conferma della sua conformità o auto-dichiarazione da parte delle parti interessate, come i clienti, oppure,
  • chiedendo la certificazione/registrazione del proprio SGE presso un organismo esterno.

mb
Fonte UNI

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Qualità dei fornitori dei servizi di welfare. Dall'UNI una Prassi di Riferimento

Qualità dei fornitori dei servizi di welfare. Dall'UNI una Prassi di Riferimento

Pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 58:2019 in materia welfare aziendale; il documento è stato elaborato dal Tavolo "Servizi alla persona nel welfare aziendale”.
L’obiettivo della Prassi di Riferimento è quello di fornire delle linee guida sui requisiti per la qualifica dei fornitori dei servizi alla persona offerti ai lavoratori dai datori di lavoro attraverso piani di welfare aziendale gestiti direttamente dal datore di lavoro o mediante provider di welfare aziendale, con o senza il supporto di piattaforme informatiche.
Nel documento sono individuati alcuni esempi di servizi di welfare aziendale, classificati secondo cinque diversi ambiti di attività riconducibili alla sfera familiare, del benessere e della salute, della qualità della vita, dell’abitazione e di intermediazione (servizi finanziari/assicurativi/assistenza fiscale, ecc.).
Sono inoltre definiti i requisiti essenziali che i fornitori dei servizi alla persona devono avere sia in termini di requisiti giuridico-amministrativo che economico-finanziari, ed infine sono individuate le autorizzazioni amministrative e le procedure essenziali per il rilevamento della qualità dei servizi offerti, nonché gli elementi tecnico-professionali per l’erogazione del servizio stesso.
Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

Scarica la Prassi

mb
Fonte UNI

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Documentazione sanitaria su supporto informatico. Interpello 4/2019

Documentazione sanitaria su supporto informatico. Interpello 4/2019

Pubblicato dal Ministero del Lavoro l’interpello sicurezza sul lavoro n. 4 del 28 maggio 2019 riguardante la documentazione sanitaria su supporto informatico

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) ha formulato istanza di interpello per conoscere il parere della Commissione in merito alla tenuta della documentazione sanitaria su supporto informatico.

Al riguardo premesso che:

  • l’articolo 25 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 e successive modificazioni, rubricato “Obblighi del Medico Competente”, al comma 1, lettera c), prevede che: “Il medico competente istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. Tale cartella è conservata con salvaguardia del segreto professionale e, salvo il tempo strettamente necessario per l’esecuzione della sorveglianza sanitaria e la trascrizione dei relativi risultati, presso il luogo di custodia concordato al momento della nomina del medico competente”;
  • l’articolo 53 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 e successive modificazioni, rubricato “Tenuta della documentazione”, comma 1, stabilisce quanto segue: “È consentito l’impiego di sistemi di elaborazione automatica dei dati per la memorizzazione di qualunque tipo di documentazione prevista dal presente decreto legislativo”;
  • il comma 2 del citato articolo 53 disciplina “Le modalità di memorizzazione dei dati e di accesso al sistema di gestione della documentazione”;
  • il comma 4 del medesimo articolo 53 dispone: “La documentazione, sia su supporto cartaceo che informatico, deve essere custodita nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in materia di protezione dei dati personali”;
  • il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 è stato modificato dal decreto legislativo del 10 agosto 2018 n. 101 “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)” sulla base di tali elementi la Commissione ritiene, per quanto attiene alla propria competenza, che dal combinato disposto dei menzionati articoli 25 e 53 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 e successive modificazioni, è consentito l’impiego di sistemi di elaborazione automatica dei dati per la memorizzazione di qualunque tipo di documentazione prevista dal medesimo decreto.

Per quanto concerne la custodia dei dati relativi alle cartelle sanitarie e di rischio inserite su un data base aziendale, sarà necessario adottare soluzioni concordate tra datore di lavoro e medico competente che, nel rispetto del segreto professionale e della tutela della privacy, garantiscano l’accessibilità ai suddetti dati soltanto al medico competente e non permettano né al datore di lavoro né all’amministratore di sistema di potervi accedere.

AdA

Scarica l’Interpello 4/2019

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Costruzioni stradali, in vigore la UNI 11122:2019 sulla segnaletica verticale

Costruzioni stradali, in vigore la UNI 11122:2019 sulla segnaletica verticale

L’UNI - Ente Italiano di Normazione rende noto che dal 16 maggio è in vigore la UNI 11122:2019 dal titolo” Materiali per segnaletica verticale – Caratteristiche prestazionali dei materiali per segnaletica verticale con tecnologia a microprismi“.

La norma specifica le caratteristiche minime prestazionali ed i metodi di prova delle pellicole microprismatiche per la realizzazione di segnaletica verticale, ed altri prodotti per la sicurezza stradale, in sostituzione della UNI 11122:2004.

Si ricorda che per la realizzazione dei segnali può essere utilizzata la stampa serigrafica oppure l’applicazione di pellicole trasparenti colorate o ancora la stampa digitale; tali tecniche devono in ogni caso essere state sottoposte a prova, e validate sul prodotto.

AdA

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Nuova Sabatini, dal Mise il modello aggiornato

Nuova Sabatini, dal Mise il modello aggiornato

Il Mise ha reso disponibile il modulo aggiornato per la presentazione delle domande di accesso alla nuova Sabatini.

La nuova Sabatini è l’agevolazione messa a disposizione dal Mise per consentire l’accesso al credito delle imprese al fine di acquistare (anche in leasing) macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.

La legge di Bilancio 2019 ha confermato ed introdotto una serie di misure, tra cui l’aumento dei fondi per la nuova Sabatini, al fine di favorire i processi di trasformazione tecnologica e digitale.

Per la presentazione della domanda di agevolazione, l’impresa deve scaricare e compilare in formato elettronico il nuovo modello di domanda, disponibile in allegato, e sottoscriverlo con firma digitale.

AdA

Info e modulo di domanda

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Nanomateriali e polverosità nei luoghi di lavoro: nuova UNI EN 17199:2019

Nanomateriali e polverosità nei luoghi di lavoro: nuova UNI EN 17199:2019

In vigore dal 16 maggio la serie della norma UNI EN 17199:2019 che riguarda la "Esposizione nei luoghi di lavoro - Misura della polverosità di materiali massivi che contengono o che possono rilasciare nanomateriali o loro aggregati ed agglomerati (NOAA), oppure altre particelle respirabili negli ambienti di lavoro", che adotta lo standard EN 17199 "Workplace exposure - Measurement of dustiness of bulk materials that contain or release respirable NOAA and other respirable particles".

La Serie si compone di cinque parti che trattano aspetti diversi di questa esposizione professionale, dai requisiti alla scelta dei metodi di prova: dal metodo del tamburo rotante e tamburo rotante piccolo, a quello del gocciolamento continuo e con agitatore orbitale (Vortex).

La metodologia descritta è valida per tutte le parti della norma.

AdA

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