fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Ambiente, dal Cnappc il bando RI.U.SO. 06

Ambiente, dal Cnappc il bando RI.U.SO. 06

È online la sesta edizione di RI.U.SO, il Concorso per la selezione di progetti e realizzazioni per la rigenerazione urbana sostenibile che il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori bandisce, in collaborazione con ANCE e Legambiente e con il patrocinio di iFEL Fondazione ANCI, ENEA e MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo.

Come nelle precedenti edizioni, RI.U.SO. 06 ha il fine di identificare quelle politiche di rigenerazione urbana che possano promuovere la cultura architettonica migliorando la qualità dell’habitat e usando le risorse private e pubbliche in un contesto di regole definite.

Architettura, Progetti di Ricerca e Sociali, Video, Fotografia sono le quattro sezioni nella quale è articolato il Concorso - che è organizzato dal Dipartimento Ambiente, Energia e sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti - alle quali possono partecipare Architetti, Designer, Registi, Fotografi, Studiosi, Pubbliche Amministrazioni, Enti Pubblici, Fondazioni, Associazioni e Università presentando progetti e realizzazioni innovative nel campo della Rigenerazione Urbana Sostenibile.

Il termine per la partecipazione a RI.U.SO. 06 è fissato alle ore 12 del 15 maggio prossimo; entro la metà di luglio saranno pubblicati i risultati.

AdA

Scarica il bando

Leggi tutto...

ISPRA: sostenibilità ambientale dell'uso dei pesticidi

ispra pesticidiPubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) il documento “Sostenibilità ambientale dell’uso dei pesticidi. Il bacino del fiume Po”.

Il rapporto studia la contaminazione da pesticidi del bacino del Po, il più importante d’Italia per dimensione e per concentrazione delle attività umane. Un monitoraggio esteso dell’area (sviluppato nell’ambito del monitoraggio nazionale coordinato da ISPRA che coinvolge le Regioni e le ARPA/APPA) ha consentito di studiare l’evoluzione della contaminazione a partire dal 2003.

È stata analizzata la presenza nel fiume e nelle acque sotterranee dell’intero bacino di alcuni erbicidi non più usati da anni (atrazina, simazina, alaclor). Questo ha permesso di approfondire aspetti relativi alla sostenibilità dell’inquinamento chimico e in particolare alla capacità del bacino di rispondere a fattori di stress antropico, confrontando i dati di contaminazione con i limiti di legge previsti in fase di autorizzazione.

Il rapporto inoltre affronta il problema della valutazione di pericolo per alcune sostanze “estremamente preoccupanti” quali le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, gli interferenti endocrini. Non essendoci una soglia di pericolo per queste tipologie di sostanze, non è possibile stabilire un livello di sicurezza e quindi risultano rilevanti anche le basse concentrazioni a cui sono esposti gli organismi viventi.

Viene infine affrontato il tema delle miscele di sostanze rilevate nei siti di monitoraggio del bacino, e le problematiche dovute alle lacune conoscitive degli effetti cumulativi.

AdA

Scarica la pubblicazione

Leggi tutto...

Appalti Pa e trasmittanze termiche dei serramenti: dal 13 febbraio in vigore i nuovi valori

GPP logoIl prossimo 13 Febbraio entrerà in vigore il D.M. 11 Gennaio 2017 che adotta i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione.

Questo provvedimento s’inserisce nel Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (PAN GPP) finalizzato alla riduzione degli impatti ambientali degli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione/manutenzione degli edifici e per aumentare il numero di appalti verdi.

Il nuovo Codice degli Appalti ha introdotto, di fatto, l’obbligo per le stazioni appaltanti di applicare i criteri ambientali minimi così come evidenziato nell’art 34 recante «Criteri di sostenibilità energetica e ambientale» che stabilisce l'introduzione obbligatoria nei documenti progettuali e di gara dei criteri ambientali minimi e che ne disciplina le relative modalità, anche a seconda delle differenti categorie di appalto.

I criteri inseriti nel D.M. 11 Gennaio 2017 si suddividono in criteri ambientali di base e criteri ambientali premiali. Il documento specifica che un appalto può essere definito “verde” dalla PA (ai sensi del PAN GPP) se include almeno i criteri di base. Le stazioni appaltanti però sono invitate ad utilizzare anche i criteri premiali quando aggiudicano la gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Tra i criteri ambientali di base c’è quello della selezione dei candidati; secondo questo criterio l’appaltatore deve dimostrare la propria capacità di applicare misure di gestione ambientale, conformemente alle normative vigenti. Vengono forniti i criteri minimi sia per gruppi di edifici che per singoli edifici. Tra le specifiche tecniche dei gruppi di edifici: l’inserimento naturalistico paesaggistico, la sistemazione delle aree verde e il mantenimento della permeabilità dei suoli. Alcune specifiche tecniche dei singoli edifici interessano direttamente l’involucro edilizio e, nello specifico, i serramenti e/o i materiali/componenti: la prestazione energetica, la protezione solare e il comfort acustico.

AdA

Leggi tutto...

Fondimpresa finanzia la formazione per efficienza energetica e sostenibilità ambientale

fondimpresa avvisoCon l’Avviso n. 1/2017Formazione connessa alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio" Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo operanti nei campi della prevenzione del rischio sismico e idrogeologico e per lo sviluppo delle competenze connesse all’efficienza energetica e all’uso di fonti integrative e rinnovabili, ai materiali e alle soluzioni per la sostenibilità ambientale.

Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi le imprese aderenti a Fondimpresa

La dotazione finanziaria stanziata è di 15.000.000€.

Le domande di finanziamento dovranno pervenire, a pena di inammissibilità, a partire dalle ore 9.00 del 14 marzo 2017 fino alle ore 13.00 del 16 giugno 2017.

AdA

Scarica i documenti

Leggi tutto...

Sostenibilità ambientale nelle costruzioni. Pubblicata una nuova prassi di Riferimento

casaPubblicata la prassi di riferimento UNI/PdR 13:2015 "Sostenibilità ambientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità". La Prassi ,strutturata in 2 sezioni, è stata elaborata a partire dal Protocollo sviluppato da ITACA, Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, con il supporto tecnico-scientifico di iiSBE Italia e ITC-CNR.
La Sezione 0 del documento fornisce l’inquadramento generale e i principi metodologici e procedurali che sottendono al sistema di analisi per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici, ai fini della loro classificazione attraverso l’attribuzione di un punteggio di prestazione.
La Sezione 1 specifica i criteri per la valutazione di sostenibilità ambientale e il calcolo del punteggio di prestazione degli edifici con destinazione d’uso residenziale. I criteri di valutazione per il calcolo del punteggio di prestazione di edifici residenziali sono stati organizzati in “schede criterio” e sono raggruppati per categoria di riferimento. Output dell’attività condotta per il calcolo del punteggio di prestazione è la “relazione di valutazione”, effettuata su un singolo edificio e la sua area esterna di pertinenza, e contenente gli esiti della valutazione rispetto all’insieme dei criteri presi in considerazione.
Elaborata coerentemente con le norme europee sulla valutazione della sostenibilità nelle costruzioni, in particolare con le norme predisposte dal Comitato Tecnico CEN/TC 350, la prassi di riferimento permette di formulare un giudizio sintetico sulla performance globale di un edificio, assegnando un punteggio indicativo del livello di sostenibilità ambientale. Tale punteggio viene determinato seguendo una procedura di valutazione dei criteri individuati che afferiscono alle 5 aree seguenti: qualità del sito; consumo di risorse; carichi ambientali; qualità ambientale indoor; qualità del servizio.
Si ricorda che le prassi di riferimento non sono norme ma documenti, al servizio della normazione stessa e del mercato, che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di elaborazione ristretta ai soli autori, sotto la conduzione operativa di UNI.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

UNI/PdR 13:2015 - Sezione 0

UNI/PdR 13:2015 - Sezione 1

mb

Fonte UNI

 

Leggi tutto...

Sostenibilità ambientale nelle costruzioni. Presto dall'UNI una nuova Prassi di Riferimento

SOST EDILIZIARecentemente approvato il progetto di prassi di riferimento UNI dal titolo “Sostenibilità ambientale nelle costruzioni – Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità”.
Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e ITACA, l’Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale, illustra - nella Sezione 0 di inquadramento generale - i principi metodologici e procedurali che sottendono al sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale, ai fini della classificazione degli edifici attraverso l’attribuzione di un punteggio di prestazione.
La Sezione 1 della prassi di riferimento specifica invece i criteri per la valutazione di sostenibilità ambientale e il calcolo del punteggio di prestazione degli edifici residenziali. Output dell’attività condotta per il calcolo del punteggio di prestazione è la “relazione di valutazione”, effettuata su un singolo edificio e la sua area esterna di pertinenza e contenente gli esiti della valutazione rispetto ai criteri presi in considerazione.
L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti di ITACA, attraverso i rappresentanti delle Regioni, iiSBE Italia, CTI, Politecnico di Torino, Politecnico delle Marche e Sapienza Università di Roma; il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 19 novembre, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
Il processo di valutazione definito dalla prassi di riferimento si fonda sul Protocollo ITACA, uno strumento per la valutazione e certificazione del livello di sostenibilità ambientale di edifici di diverse destinazioni d’uso. Il Protocollo è promosso dalle Regioni Italiane e gestito da uno specifico comitato di gestione che oltre, a rappresentanti di queste ultime e di ITACA, ha visto la partecipazione di iiSBE Italia e di ITC-CNR. Si ricorda che il Protocollo ITACA si fonda sullo strumento SBTool, sviluppato nell’ambito del processo di ricerca Green Building Challenge, coordinato dall’organizzazione no profit iiSBE (International iniziative for a Sustainable Built Environment), e scelto nel 2002 come riferimento dalle Regioni Italiane.
La prassi di riferimento per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici è sviluppata coerentemente con le norme europee sulla valutazione della sostenibilità nelle costruzioni, in particolare con le norme predisposte dal Comitato Tecnico CEN/TC 350 che ha elaborato una serie di norme a livello sia di edificio sia di prodotto edilizio.
Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS