fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Gestione del rumore di cantiere. Pubblicata la UNI 11728

Gestione del rumore di cantiere. Pubblicata la UNI 11728

L'esigenza del comfort acustico, da parte di chi risiede o lavora in edifici vicino a un cantiere, richiede che chi genera rumore debba mettere in campo tutte le strategie perché il rumore non sia solo di livello più basso possibile, ma anche più facilmente tollerabile.
L'impatto da rumore di un cantiere ha, pertanto, necessità di essere oggetto di una adeguata gestione che programmi, porti avanti e controlli, in modo sinergico, tutti i possibili strumenti e procedure per rendere il disagio più sopportabile da parte di tutta la cittadinanza.
In proposito la commissione “Acustica e vibrazioni” ha realizzato la norma UNI 11728:2018 “Acustica - Pianificazione e gestione del rumore di cantiere – Linee guida per il committente comprensive di istruzioni per l’appaltatore
La norma fornisce indicazioni per definire gli obblighi di conformità in carico all’appaltatore da parte del committente, al fine di garantire una gestione corretta e soddisfacente dell’impatto acustico del cantiere.
Le istruzioni della norma possono anche essere fatte proprie dall’appaltatore a titolo volontario, a condizione che lo stesso appaltatore metta a disposizione le risorse per la loro applicazione. Le finalità per le quali il committente richiede una gestione dell’impatto acustico possono essere diverse e non necessariamente tutte sovrapponibili.

Per esempio:

  • per evitare lamentele da parte dei ricettori;
  • per contenere le proteste affinché queste non interferiscano negativamente con i lavori del cantiere;
  • per garantire una buona reputazione nei confronti del pubblico;
  • per garantire il rispetto della legislazione vigente.


Pertanto, le finalità devono essere esplicitate nel disciplinare di incarico o nel contratto, fra committente e appaltatore.
La norma è sviluppata nel rispetto delle prescrizioni minime di legge previste in Italia e al contempo ne costituisce un ampliamento, permettendo che il rumore sia oggetto di una gestione sinergica che tiene in considerazione tutti gli ambiti che possono governare il disturbo percepito dalla cittadinanza.
Inoltre, può costituire un’applicazione specifica della serie di norme riguardanti i sistemi di gestione ambientale (UNI EN ISO 14001 e UNI EN ISO 14004) e relativo processo di certificazione.
All’interno del documento è possibile trovare i seguenti riferimenti normativi:

  • UNI ISO 1996-1 Acustica - Descrizione, misurazione e valutazione del rumore ambientale - Parte 1: Grandezze fondamentali e metodi di valutazione;
  • UNI ISO 1996-2 Acustica - Descrizione, misurazione e valutazione del rumore ambientale - Parte 2: Determinazione dei livelli di rumore ambientale;
  • UNI ISO 9613-1 Acustica - Attenuazione sonora nella propagazione all'aperto - Parte 1: Calcolo dell'assorbimento atmosferico;
  • UNI ISO 9613-2 Acustica - Attenuazione sonora nella propagazione all'aperto - Parte 2: Metodo generale di calcolo;
  • UNI EN ISO 14001 Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso;
  • UNI EN ISO 14004 Sistemi di gestione ambientale - Linee guida generali per l'implementazione;
  • CEI EN 61672-1 Elettroacustica - Misuratori del livello sonoro Parte 1: Specifiche.

mb

Fonte: UNI

 

Leggi tutto...
Calcolatore del tempo di riverbero, online la nuova versione

Calcolatore del tempo di riverbero, online la nuova versione

Disponibile on line sul Portale Agenti Fisici (PAF) la nuova versione del calcolatore del tempo di riverbero che consente la stima del tempo di riverbero ed il confronto con i limiti normativi per differenti tipologie di ambienti confinati:

  • Aule scolastiche
  • Mense
  • Palestre
  • Piscine

Il Tempo di riverbero è uno dei requisiti acustici principali che concorre al benessere degli occupanti di un ambiente, in particolare per tutti gli ambienti di lavoro ove è richiesto ascolto e comunicazione verbale.

In un campo riverberante, se una sorgente sonora cessa istantaneamente di emettere, il suono non cessa altrettanto istantaneamente ma prosegue, grazie alle riflessioni sulle superfici (echi riflessi), per un certo tempo.

Il tempo di decadimento, detto “tempo di riverbero”, dipende dalla velocità del suono, dalla distanza fra le pareti e dal numero e dalla qualità delle superfici riflettenti e quindi dalla capacità di assorbimento del suono delle stesse.

Il “tempo di riverbero”, è definito come quel tempo necessario per ottenere un decadimento di 60 dB del livello sonoro a partire dall’istante di interruzione della sorgente sonora.

In ambienti con pareti molto riflettenti, come le aule o le mense non trattate con materiali fonoassorbenti, il tempo di riverbero è lungo, mentre in ambienti con pareti rivestite con materiali fortemente fonoassorbente, il tempo di riverbero si riduce. È importante che il tempo di riverbero sia adeguato all’uso cui è destinato l’ambiente. Un tempo di riverbero molto lungo causa perdite di intelligibilità della parola e incrementa il rumore di fondo.

AdA

Vai al Calcolatore

Leggi tutto...
Acustica e vibrazioni: riduzione del disturbo, miglioramento del comfort. Pubblicato un nuovo dossier dall'UNI

Acustica e vibrazioni: riduzione del disturbo, miglioramento del comfort. Pubblicato un nuovo dossier dall'UNI

Il rumore, come le vibrazioni, può causare sulle persone effetti avversi psicologici o di salute come, per esempio, disturbo del sonno o interferenza con le comunicazioni verbali. In situazioni estreme, questi effetti possono trasformarsi in ansia, stress, irritabilità e incapacità di concentrazione.
Questo può avvenire sia all’aperto, sia nel nostro ambiente abitativo, lavorativo, sociale e ricreativo. Questi due elementi fisici oggi sono tra i principali fattori d’inquinamento naturale e rappresentano un problema di grande importanza economica e sociale, sia per il numero dei soggetti esposti sia per gli effetti sulla salute umana.
Altro argomento interessante e particolarmente sentito è quello del rumore intrusivo, ovvero quello percepito in un ambiente aperto e/o chiuso che perturba il contesto acustico proprio dell'ambiente stesso. Può essere generato da una singola sorgente o da una serie di sorgenti anche non omogenee e non simultanee. La determinazione dei parametri propri del rumore "intrusivo" rappresenta una tematica rimasta finora priva di una specifica descrizione tecnica, pur rappresentando un ambito assai importante nel campo dell'acustica.

Scarica il Dossier

mb

Fonte: UNI

Leggi tutto...
Rumore generato da ascensori e apparecchi similari. Allo studio una norma UNI

Rumore generato da ascensori e apparecchi similari. Allo studio una norma UNI

Il progetto UNI1603181 “Informazioni acustiche sull'impianto di ascensori, montacarichi, apparecchi similari e relativi componenti, a supporto della progettazione dell'edificio, ai fini del contenimento dei livelli sonori all'interno dell'edificio” (futuro TR) fornirà informazioni acustiche sull'impianto di ascensori, montacarichi, apparecchi similari e relativi componenti, a supporto della progettazione dell'edificio, ai fini del contenimento dei livelli sonori all'interno dell'edificio, come da esigenze del cliente finale.
I rumori e le vibrazioni di un impianto di ascensore influiscono fortemente sulla popolazione di un edificio (utilizzatori e residenti); insieme all’aspetto estetico, alle prestazioni e alla tecnologia proprie dell’impianto, il rumore e le vibrazioni contribuiscono a definirne la sua qualità. È utile che questi aspetti vengano considerati e pianificati con cura fin dalle prime fasi progettuali relative all’ascensore e all’edificio da parte dell'utilizzatore finale, del progettista e dell’installatore.
Il rapporto tecnico si applica all'installazione di impianti nuovi in edifici nuovi. I dati forniti possono essere utilizzati anche all'installazione di impianti nuovi in edifici esistenti.
Il progetto è di competenza del GL 14 “Rumore generato da ascensori, montacarichi e apparecchi similari”, gruppo misto tra le Commissioni Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari e Acustica e vibrazioni.
Eventuali commenti al progetto UNI1603181, in inchiesta pubblica finale, potranno essere inviati all’UNI entro il 7 dicembre 2017.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Rischio rumore: calcolatore per la stima del tempo di riverbero in ambienti scolastici e comunitari

riverberoÈ disponibile on line sul Portale Agenti Fisici (PAF) un calcolatore per la stima del tempo di riverbero in ambienti scolastici e comunitari. Il PAF è realizzato dal Laboratorio Agenti Fisici del Dipartimento di Prevenzione dell'USL 7 Siena e sviluppato con la collaborazione dell’INAIL e dell’USL di Modena.

Il calcolatore è rivolto a tutti gli operatori della prevenzione, anche che non siano possesso di specifiche conoscenze di acustica, per poter valutare in maniera agevole la conformità ai requisiti acustici prescritti dalla normativa, utilizzando unicamente i dati di progetto, senza ricorrere a misure complesse e costose, sia in fase di verifica di progetto sia in fase di vigilanza e controllo.

Lo sviluppo di tale strumento è pienamente in linea con le recenti modifiche apportate dal D.Lgs. 14/07/2015 nel capo III art.20 all’art.28 D.Lgs. 81/08: all'articolo 28, dopo il comma 3-bis è inserito il seguente: “3-ter. Ai fini della valutazione di cui al comma 1, l'INAIL, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni e i soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera ee), rende disponibili al datore di lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio. L'INAIL e le aziende sanitarie locali svolgono la predetta attività con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili alla legislazione vigente”.

Tale modifica rende molto importanti sia lo sviluppo di banche dati di esposizione ad hoc, che l’elaborazione di procedure semplificate di valutazione, come quella sviluppata nell’ambito del calcolatore per la stima del tempo di riverbero e per altre procedure guidate presenti nel PAF. Tali procedure hanno lo scopo di semplificare le fasi di valutazione dei parametri espositivi promuovendo nel contempo l’attuazione immediata di efficaci azioni di tutela.

È auspicabile che la disponibilità di questo strumento possa promuovere il miglioramento dell’acustica degli edifici scolastici e degli ambienti comunitari in generale ed il rispetto dei requisiti minimi del riverbero prescritti dalla vigente normativa, purtroppo molto spesso disattesa nel nostro paese.

AdA

Vai al Calcolatore

Leggi tutto...

Rumore. disponibile il calcolatore on line per la valutazione dell'efficienza dei dpi uditivi

paf rumore dpiPubblicata sul Portale Agenti Fisici (PAF) la procedura per effettuare il calcolo on line dell’efficienza dei dispositivi auricolari di protezione di largo impiego:
•    Cuffie
•    Inserti espandibili
•    Inserti Preformati.

Il PAF è realizzato dal Laboratorio Agenti Fisici del Dipartimento di Prevenzione dell'USL 7 Siena e sviluppato con la collaborazione dell’INAIL e dell’USL di Modena.

La procedura consente la valutazione dell’efficienza dei protettori auricolari, sulla base delle indicazioni operative fornite dal Coordinamento Regioni - INAIL e dalle norme UNI.

La procedura consente di scegliere il protettore da un data base di DPI-u oppure inserire i valori di attenuazione del DPI-u manualmente, qualora il dispositivo non sia presente in banca dati.

La procedura prevede sia l’impiego del metodo SNR che l’impiego del metodo in bande di ottava (OBM).

AdA

Vai alla procedura / calcolatore

Leggi tutto...

Esposizione a rumore nei luoghi di lavoro. La UNI 11347:2015 per gli interventi di riduzione previsti dal D.Lgs 81/08

rumorePredisposta dalla Commissione Tecnica Acustica e vibrazioni, la norma specifica come indicare gli interventi tecnici e organizzativi che vengono adottati dall'azienda per ridurre l'esposizione al rumore nei luoghi di lavoro nonché come identificare le aree di lavoro a maggior rischio al fine della loro delimitazione/segnalazione/restrizione all'accesso, così come richiesto dalla legislazione vigente, attraverso la redazione di un programma aziendale di riduzione dell'esposizione (PARE) al rumore.

Con il D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro deve eseguire una valutazione del rumore all’interno della propria azienda allo scopo di individuare i lavoratori esposti al rischio e di attuare gli appropriati interventi di prevenzione e protezione della salute.

In caso di superamento del limite di azione superiore 85 dB(A), deve adottare in azienda, le misure tecniche e organizzative mirate alla eliminazione o alla riduzione dello specifico rischio (“con particolare riferimento alle norme di buona tecnica e alle buone prassi”, art. 181).

La norma UNI 11347:2015, in vigore dal 12 febbraio 2015, riguarda i programmi aziendali di riduzione dell’esposizione a rumore nei luoghi di lavoro e specifica come indicare gli interventi tecnici e organizzativi che vengono adottati dall’azienda per ridurre l’esposizione al rumore nei luoghi di lavoro e come identificare le aree di lavoro a maggior rischio al fine della loro delimitazione/segnalazione/restrizione all’accesso, così come richiesto dalla legislazione vigente, attraverso la redazione di un Programma Aziendale di Riduzione dell’Esposizione (P.A.R.E.) al rumore”.

Nel P.A.R.E. devono essere fornite una serie di informazioni a cominciare dall’elenco dei lavoratori e delle attività per i quali si è riscontrato in fase di valutazione del rischio il superamento dei valori previsti. Ma anche le misure tecniche e organizzative che si intendono adottare allo scopo, tenuto conto delle esigenze della sicurezza (sia del personale, che delle macchine, che dei prodotti), della produzione e dell’ambiente.

Vanno indicati i risultati attesi dagli interventi di riduzione dei livelli di esposizione, i tempi di attuazione delle singole misure di bonifica acustica, il settore aziendale di riferimento, il soggetto/i incaricato/i dell’attuazione delle misure di bonifica, le modalità di verifica dei risultati acustici, di controllo dell’efficienza acustica nel tempo.

Obiettivi del PARE, quindi, sono quelli di riportare i singoli livelli di esposizione al rumore LAeq ad un valore consigliato di:
•    Da 75 a 80 db(A) per gli ambienti industriali
•    Da 45 a 55 dB(A) per gli uffici

Ove possibile, dal punto di vista tecnico, occorrerà comunque valutare la possibile sostituzione delle sorgenti di rumore con altre aventi emissione sonora minore, ovvero valutando il guadagno in termini di costi/benefici qualora si opti per un intervento di bonifica.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

AdA

Leggi tutto...

Acustica. Perdita uditiva indotta dal rumore. Da UNI un progetto di norma

rumore uditoPer completare il pacchetto normativo a supporto del decreto legislativo n. 81/2008 per la valutazione del rischio da rumore, nonché fornire un supporto di confronto per i medici competenti o i periti legali nel valutare se le audiometrie effettuate sui lavoratori corrispondano a quelle statisticamente prevedibili a parità di esposizione, la Commissione Acustica e vibrazioni dell’UNI  propone il progetto U20002700, adozione della norma internazionale ISO 1999:2013.
La misura dell'esposizione al rumore per una popolazione a rischio è il livello di esposizione al rumore normalizzato a una giornata lavorativa nominale LEX, 8h, per un dato numero di anni di esposizione. Il progetto di norma “Acustica - Stima della perdita uditiva indotta dal rumore” definisce un metodo per calcolare lo spostamento permanente della soglia uditiva di popolazioni adulte causata dall’esposizione a rumore, compresa la distribuzione statistica nella gamma di frequenze audiometriche in funzione del livello e della durata dell’esposizione.
La futura norma – che si applica a rumori di frequenza minore di circa 10 kHz, costanti, intermittenti, fluttuanti, irregolari, o a carattere impulsivo – fornisce la base per il calcolo del danno uditivo.
Per calcolare i livelli di soglia di udibilità e il rischio di contrarre una perdita uditiva causata dall’esposizione al rumore è necessario avvalersi di una popolazione paragonabile. La norma internazionale contiene una definizione di popolazione otologicamente normale accuratamente selezionata (secondo la UNI ISO 7029) e tre esempi di popolazione non selezionata di tre società tipicamente industrializzate.
La definizione data nella norma del “rischio di danno uditivo” può aiutare gli addetti ai lavori fornendo parametri oggettivi di valutazione nei contenziosi legati al riconoscimento di danni legati all’esposizione al rumore in ambito professionale e non.
Il confronto tra gli audiogrammi reali dei lavoratori o della popolazione non professionalmente esposta con quelli statisticamente prevedibili può indicare in maniera precoce problemi all’udito delle singole persone o rilevare che i programmi di contenimento dell’esposizione non hanno avuto i risultati sperati; altresì può indicare che i livelli di esposizione personale al rumore LEX, 8h registrati nelle perizie fonometriche sono stati male stimati, o che i DPI uditivi hanno efficacia inferiore al previsto.
Il progetto si trova nella fase dell’inchiesta pubblica preliminare, fase che scadrà il prossimo 16 dicembre.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Mitigazione sonora. Presto una norma UNI

MITIGAZDal titolo “Acustica - Misure di mitigazione sonora - Parte 1: Generalità”, la futura norma tratta gli aspetti tecnici e procedurali relativi alla valutazione dei costi, dell’efficacia e dell’efficienza delle misure di mitigazione applicabili alle infrastrutture di trasporto e definisce le modalità tecniche operative per l’individuazione delle strategie o soluzioni di maggiore efficacia. Non si applica alle sorgenti di tipo industriale.
Tra le componenti interessate al documento vi sono coloro che devono gestire l’inquinamento acustico ambientale (per esempio i gestori delle infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali), gli enti di controllo ambientale nazionali, i tecnici professionisti, i fabbricanti dei dispositivi utilizzati per l’abbattimento del rumore.
La norma sarà suddivisa in 3 parti:

  • Parte 1: Generalità, che introduce i concetti generali di Analisi Costi-Efficacia e Costi-Benefici ed esplicita le modalità operative per la valutazione dei costi; sono descritte le principali misure di mitigazione sonora a cui le tecniche di analisi si applicano;
  • Parte 2: Analisi Costi-Efficacia (CEA), che intende descrivere le modalità operative per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza delle misure di mitigazione sonora al fine di individuare la strategia o la soluzione economicamente più vantaggiosa;
  • Parte 3: Analisi Costi-Benefici (CBA). In questa parte verranno descritte le modalità di valutazione dei benefici e introdotti gli indicatori prestazionali per valutare la sostenibilità delle misure ipotizzate e le procedure con cui individuare la strategia o la soluzione di maggiore efficienza.

Fino al 14 novembre il progetto di norma U20002690 di interesse della Commissione Acustica e vibrazioni è sottoposto all’inchiesta pubblica preliminare. Entro tale data è possibile inviare commenti al documento.

 

 Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN, DIN, BSI, AFNOR, ecc.).

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Valutazione del rischio rumore nei call center. Rapporto tecnico dall'UNI

 

call-centerIl panorama tecnico italiano riguardante l'esposizione professionale al rumore si è arricchito di una importante novità: il rapporto tecnico UNI/TR 11450:2012 "Acustica – Valutazione dell'esposizione a rumore nei luoghi di lavoro per lavoratori che utilizzano sorgenti sonore situate in prossimità dell'orecchio".
Esso descrive i metodi per la misurazione dei livelli di pressione sonora, continui equivalenti e di picco, e delle relative incertezze, ai quali risulta esposto un lavoratore che opera utilizzando sorgenti sonore poste in prossimità dell'orecchio o all'interno del condotto uditivo, quali cuffie e auricolari, oppure cuffie di protezione con sistemi di comunicazione audio. Il documento è applicabile per i call center, il settore musicale, le attività ricreative.
Il rapporto integra le UNI EN ISO 9612 "Acustica - Determinazione dell'esposizione al rumore negli ambienti di lavoro - Metodo tecnico progettuale" e UNI 9432 "Acustica - Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell ambiente di lavoro", che escludono espressamente dal loro campo di applicazione l'esposizione a sorgenti poste in prossimità dell'orecchio o all'interno del condotto uditivo, ma rimanda a queste per il calcolo del livello di esposizione giornaliero (LEX,8h) o settimanale (LEX,w) e della relativa incertezza.

Fonte: UNI

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS
  • 1
  • 2