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Ambiente e clima, programma Life al via: 1,6 miliardi di euro per azioni ecosostenibili

Ambiente e clima, programma Life al via: 1,6 miliardi di euro per azioni ecosostenibili

Maggiore facilità di accesso ai finanziamenti, snellimenti burocratici, premi per iniziative che spingono l’economia circolare, riduzione dei temi dei progetti per orientarli maggiormente verso le nuove priorità Ue su ambiente e clima. Parte il nuovo triennio del Programma Life Ue 2018-2020, lanciato dalla Commissione europea con la decisione di esecuzione 12 febbraio 2018, n. 2018/210/Ue (in Guue 13 febbraio 2018, n. L 39) e con un budget per il triennio di 1,65 miliardi.

Il programma finanzia diverse tipologie di progetti a partire da due sottoprogrammi: ambiente e azione per il clima (il primo ha il 75% del budget, il secondo il 25 per cento). Come di consueto nell’ambito dei due sottoprogrammi sono stati individuati i settori prioritari. Per il sottoprogramma ambiente (budget, 1.243.817.750 euro) sono: ambiente e uso efficiente delle risorse, natura e biodiversità, governance e informazione in materia ambientale. Nel sottoprogramma azione per il clima (budget, 413.245.250 euro) sono prioritari i settori mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, governance e informazione in materia di clima.

Il nuovo programma Life presenta importanti novità procedurali. Per la prima volta la Commissione europea ha deciso di rendere più facile e meno onerosa per le imprese la presentazione dei progetti. Lo snellimento procedurale per ora riguarda solo il sottoprogramma ambiente ma se la modalità avrà successo a decorrere dal 2019 sarà estesa anche al sottoprogramma azione per il clima.

Per il sottoprogramma ambiente la partecipazione alle call sarà suddivisa in due fasi. La ragione risiede nel fatto che chiedere da subito progetti dettagliati ha significato per le imprese impegnare risorse e tempo ritrovandosi poi magari con la proposta bocciata. Una modalità che aveva scoraggiato diversi soggetti dal partecipare al programma, compresi potenziali candidati con idee dall’alto valore aggiunto Ue. Ecco perché da quest’anno nella prima fase il partecipante presenterà una descrizione di massima (concept note), lunga circa 10 pagine.

In questa prima fase il soggetto partecipante non dovrà entrare troppo nei dettagli indicando così un programma di massima. E cioè le informazioni sul soggetto incaricato del coordinamento; il problema ambientale oggetto del progetto; gli obiettivi del progetto; le informazioni sui partner; le azioni e i mezzi per realizzare l’iniziativa; i risultati attesi e gli impatti; la sostenibilità dei risultati, i rischi e il valore aggiunto dell’Ue del progetto (inteso come contributo alle priorità e agli obiettivi di Life). Importante infine segnalare se il progetto ha carattere pilota o dimostrativo e inserire il budget indicativo previsto. Le concept note saranno valutate su due criteri: qualità generale della proposta e valore aggiunto complessivo dell’Ue.

I candidati che arriveranno alla seconda fase del sottoprogramma ambiente di Life, riceveranno un feedback dalla Commissione e saranno chiamati a presentare la loro proposta completa. Con questo nuovo procedimento i candidati invitati a partecipare alla fase 2 avranno una maggiore possibilità di vedere finanziati i loro progetti, in quanto la competizione sarà aperta solo a concept note di alto profilo. Per il sottoprogramma azione sul clima, come detto, la procedura di presentazione rimane invariata, i candidati presenteranno le proposte complete fin dall’inizio.

Un’altra novità del Programma 2018-2020 che riguarda sempre il sottoprogramma ambiente è la riduzione del numero dei temi dei progetti (da 87 a 42) e una maggiore attenzione a orientare più marcatamente i candidati verso le priorità strategiche dell’Ue, aumentando nel contempo le opportunità a favore dei progetti in taluni ambiti subordinati come la biodiversità e l’economia circolare, ma anche in favore di progetti con un impatto forte e diretto sulla salute della maggior parte dei cittadini europei. Per chi partecipa è utile orientarsi sui progetti selezionati negli anni passati, ma la Commissione precisa che solo le «Guidelines for Applicants 2018» sono obbligatoriamente da seguire. Sul sito della Commissione europea dedicato al Programma Life è stata diffusa la tempistica, ancora provvisoria.

Le prime call partiranno a metà aprile 2018. In attesa di conferma le altre date: la scadenza per presentare la concept note (il 12 giugno 2018), per presentare il progetto completo per gli ammessi alla fase 2 (gennaio 2019) e per la valutazione progetti (tra gennaio e giugno 2019).

fonte Sole24Ore 60/18 FP

Scarica la decisione di esecuzione 12 febbraio 2018, n. 2018/210/Ue

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Finanziamenti europei per gli acquisti verdi pubblici e privati.

 

APPALTI VERDILa Commissione europea, Direzione Generale Ambiente, ha appena pubblicato un invito a presentare proposte per sostenere gli “Appalti verdi pubblici e privati“. Per fare domanda di contributo c’è tempo fino al 20 ottobre 2012. Obiettivo del bando è quello di rafforzare il ruolo strategico dell’eco-innovazione creando reti transnazionali di committenti pubblici e privati che acquistano prodotti, servizi e lavori green al fine di superare la frammentazione della domanda di soluzioni eco-innovative in Europa. Il tasso di cofinanziamento previsto è pari al 95 per cento dei costi totali ammissibili. Per ciascun progetto ammesso potrà essere concesso un contributo massimo di un milione di euro. I progetti dovranno essere conclusi entro 36 mesi. L’iniziativa prevede il finanziamento di idee in vari settori che riducano l’impatto ambientale o promuovano un uso più efficiente delle risorse: trasporti, trattamento delle acque reflue, riutilizzo dei rifiuti e riciclaggio, componenti chimici, prodotti biologici, prodotti sanitari, componenti ad alta efficienza energetica. Negli ultimi anni le ecoindustrie si sono rivelate un importante segmento dell’economia europea. Il settore vanta un fatturato stimato attorno ai 227 miliardi, circa il 2,2 per cento del Pil dell’Europa, e impiega direttamente 3,4 milioni di persone.

Fonte: Il Denaro

Vai al sito del Ministero dell'Ambiente

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Prodotti verdi ed ecosostenibili

 

Il verde, il green piace. Cresce l’interesse, vero o presunto, delle imprese alla commercializzazione dei prodotti cosiddetti ecologici e anche gli spot pubblicitari si tingono di verde. Ma a volte, si tratta solo di ‘greenwashing’, ossia quando l’azienda investe più sull’immagine ‘green’ che su processi e prodotti.
Un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. Nel 2010, secondo un’indagine realizzata dalla società di marketing ambientale TerraChoice, l’offerta di prodotti ‘green’ negli Stati Uniti è aumentata del 73% ma solo il 4,5% è senza ‘peccato’, nel senso che rispetta in pieno i canoni di ecologicità. Il dato di certo non è positivo ma testimonia comunque un miglioramento. Nel 2007, infatti, solo l’1% era realmente ‘eco’ mentre nel 2009 la percentuale era del 2%. In Italia, poi, la situazione non è migliore, nonostante le buone intenzioni, più dei consumatori che dei produttori. Secondo un’indagine realizzata tra aprile e maggio 2011 dalla Commissione Ue, infatti, emerge che al 94% degli italiani sta a cuore la protezione dell’ambiente tanto che nel 75% dei casi (72% nell’Ue) sono disposti ad acquistare prodotti ecologici anche se costano un poco di più. Ma non sempre la fiducia è ben riposta ed ecco che su 83 casi di brand italiani impegnati in campagne orientate alla sostenibilità ambientale, 53 aziende sono risultate ‘colpevoli’ di greenwashing.

continua su:www.denaro.it

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Eco-guida per un turismo ecosostenibile

La Regione Marche in collaborazione con Isnart ha pubblicato la nuova Eco-guida del marchio Ospitalità Italiana.

L'Eco-guida si qualifica come una "raccolta" delle buone prassi in tema di sostenibilità ambientale riscontrate grazie al lavoro svolto attraverso il marchio Ospitalità Italiana.

 

Per visualizzare la guida accedi al link:

http://issuu.com/isnart/docs/ecoguida2011regionemarche/1

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