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Biotecnologie. Requisiti generali per il biobanking

Pubblicata a cura della Commissione Tecnologie biomediche e diagnostiche la UNI ISO 20387:2019 “Biotecnologie - "Biobanking" - Requisiti generali per il "biobanking".
Nell’accezione più comune per biobanca s’intende un'unità operativa che fornisce un servizio di conservazione e gestione del materiale biologico e dei relativi dati clinici, in accordo con un codice di buon utilizzo e di corretto comportamento.
Più semplicemente le biobanche sono delle unità di servizio, senza scopo di lucro diretto, finalizzate alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico utilizzato per diagnosi, per studi sulla biodiversità e per ricerca. Un campo in continua ascesa viste le potenzialità di questi studi volti al futuro; ecco perché anche la normazione fa la sua parte.
La norma specifica i requisiti generali di competenza, imparzialità e coerente funzionamento delle biobanche, inclusi i requisiti relativi al controllo qualità per garantire materiali biologici e dati associati di qualità appropriata. Il documento è applicabile a tutte le organizzazioni che eseguono il "biobanking" per la ricerca e lo sviluppo, incluso il "biobanking" di materiale biologico da organismi multicellulari (per esempio umani, animali, funghi e piante) e microrganismi.
Organizzazioni di tutti i tipi, enti di accreditamento, pubbliche amministrazioni, ecc. possono utilizzare questo documento per confermare e/o riconoscere la loro competenza in materia. La norma non si applica al materiale biologico destinato alla produzione di alimenti/mangimi, ai laboratori che effettuano analisi per la produzione di alimenti/mangimi e/o all'uso terapeutico.
Per ciò che concerne il trattamento di materiali umani per scopi diagnostici il riferimento normativo è la ISO 15189.
Nella norma è citata come riferimento normativo la ISO 8601, Data elements and interchange formats - Information interchange - Representation of dates and times.

mb

Fonte UNI

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Innovazione tecnologica, dalla Regione 45 milioni per le imprese campane

Innovazione tecnologica, dalla Regione 45 milioni per le imprese campane

È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 36 del 21 maggio 2018 l’avviso pubblico per il sostegno alle imprese campane nell’ambito delle aree di specializzazione coerenti con la Ris3 Strategia di Specializzazione Intelligente – (aerospazio, beni culturali, turismo, edilizia sostenibile, biotecnologie, salute dell’uomo, agroalimentare, energia e ambiente, materiali avanzati e nanotecnologie, trasporti di superficie, logistica).

In particolare, con l’avviso la Regione intende finanziare le seguenti attività di innovazione tecnologica:

  • Fase 1 Studi preliminari per micro e piccole e medie imprese per esplorare la fattibilità tecnica ed economica, la difendibilità intellettuale ed il potenziale commerciale di idee innovative;
  • Fase 2 Progetti di trasferimento tecnologico e di prima industrializzazione per le imprese innovative e ad alto potenziale.

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 45 milioni di euro di fondi Fesr 2014-2020 (5 milioni per la fase 1 e 40 milioni per la fase 2).

Con questo bando la Regione intende stimolare la partecipazione qualificata delle imprese campane a progetti per la ricerca e l’innovazione, con l’obiettivo di valorizzare quelli di qualità e di aumentare la competitività del nostro sistema industriale e produttivo, attraverso il trasferimento sul mercato dei risultati della ricerca.

I progetti devono essere realizzati nell’ambito di proprie unità locali situate in Campania e prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 50mila euro e non superiori a 120mila euro per la fase 1, e non inferiori a 500mila euro e non superiori a 2 milioni di euro per la fase 2.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate a mezzo Pec, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. a partire dalle ore 12 del 45° giorno dalla pubblicazione dell’avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania. La procedura di selezione delle domande è a “sportello valutativo” e durerà di regola 30 giorni dal termine di presentazione delle stesse.

AdA

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Innovazione industriale: 5 milioni per le biotecnologie

EUROTRANSBIOIl Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione 5 milioni di euro, a valere sul fondo FCS (Fondo per la Crescita Sostenibile), per supportare progetti transnazionali di innovazione industriale in tutti i campi applicativi delle biotecnologie.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 gennaio 2014.
Il bando mira a sostenere progetti di sviluppo sperimentale e ricerca industriale realizzati da imprese italiane in collaborazione con altre imprese europee, anche con il coinvolgimento di organismi di ricerca.
Il bando nasce dal coordinamento tra diversi Paesi e Regioni europei nell'ambito dell'iniziativa EuroTransBio e richiede la collaborazione tra almeno 2 imprese di nazionalità diversa.
Il bando è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 265 del 12 novembre 2013.
Per informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi ai punti di contatto nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

mb

Approfondisci sul sito del Ministero

Fonte: Ministero Sviluppo Economico

 

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Start up, dall’Ict al biotech: domande entro venerdì 25 ottobre

start-130710144801 mediumBiotecnologie, nuovi materiali, information&communication technology, osservazione dell’ambiente e sicurezza delle infrastrutture, beni culturali e turismo, salute e agroalimentare, energia, logistica, trasporti, automotive e aerospazio. C’è tempo fino a venerdì prossimo 25 ottobre per partecipare alla seconda edizione di Creative Factory, l'avviso promosso da Campania Innovazione, Agenzia regionale per la promozione della ricerca e dell’innovazione. Il progetto punta a valorizzare l’economia creativa in termini di capacità di innovazione nella produzione di beni e servizi e nella creazione di “nuova occupazione” (intesa come nuovi posti di lavoro) e di “occupazione nuova” (in termini di nuove professionalità), sia nei settori hi-tech, sia nei comparti tradizionali e nella pubblica amministrazione. Il nuovo bando seleziona proposte progettuali riferibili a progetti di start-up d’impresa e a programmi comuni di sviluppo imprenditoriale. Le proposte dovranno in particolare essere caratterizzate da elevata innovatività, concretezza e sostenibilità sul piano tecnico, normativo, economico-finanziario, ambientale, sociale con potenziali ricadute a livello occupazionale e di sviluppo del territorio campano. È incoraggiata la presentazione di progetti per i quali siano stati già realizzati prototipi, modelli o prove.

Beneficiari
Ma a chi si rivolge questo nuovo avviso? Possono accedere al bando persone giuridiche o soggetti che esercitano attività di impresa da non più di due anni alla data della presentazione della domanda; consorzi, società consortili e reti d’imprese. E’ necessario, però, in entrambi i casi che la sede operativa della start-up, del consorzio, della società consortile, della rete d’impresa sia localizzata sul territorio della regione Campania. Ogni soggetto non potrà presentare più di una candidatura né singolarmente né partecipando ad altri raggruppamenti. Non possono, inoltre, partecipare all’avviso i componenti degli organi direttivi e i dipendenti, anche con contratto a termine, di Campania Innovazione.

Requisiti
Alla data di presentazione della domanda, i candidati dovranno essere in possesso di precisi requisiti, a pena di esclusione. Per le persone fisiche: nazionalità italiana o di uno dei Paesi membri del l’Unione Europea; non essere destinatarie di misura interdittiva nel contrattare con la Pubblica Amministrazione; possesso, in ogni caso, dei requisiti prescritti per legge necessari per la partecipazione a procedure concorsuali indette dalla pubblica Amministrazione. Per le persone giuridiche requisiti indispensabili sono la regolarità nei pagamenti contributivi, assicurativi e previdenziali; l’essere in regola con la normativa antimafia; non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, di concordato preventivo, nonché in una delle condizioni di difficoltà previste dagli “orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese indifficoltà”.Tutoraggio, innovation design, workshop creativi, finanza, supporto tecnologico, coachingmentoring, networking e promozione gli strumenti messi a disposizione dei finalisti.

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AdA

Fonte: Il Denaro

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Euro-MED Conference on Biotechnology in Agrofood

AGROFOODObiettivo è di affrontare interessi e criticità comuni nell'ambito delle biotecnologie applicate all'agro-industria, al fine di strutturare ed organizzare i rapporti tra i maggiori attori del bacino, identificando temi di interesse comune e promuovendo azioni congiunte.Alla conferenza, che sarà introdotta dal Vice-Presidente Vicario della Camera di Commercio di Napoli, Luigi Iavarone, dal Presidente di Confindustria Campania, Giorgio Fiore e dall'Assessore Regionale all'Università e Ricerca Scientifica, Guido Trombetti, parteciperanno, tra gli altri, Mario Bonaccorso di Assobiotec, nonché centri di ricerca ed imprese campane aderenti al costituendo distretto biotech "CampaniaBioScience" che si confronteranno con rappresentanti di bioregions italiane (Sicilia, Sardegna, Lombardia) e dell'area Mediterranea (Spagna, Israele, Tunisia).
Le lingue dell'evento sono l'italiano e l'inglese. Sarà comunque disponibile il servizio di traduzione simultanea. Altro obiettivo dell'evento è di illustrare lo stato d'avanzamento del percorso che sta portando alla costituzione del distretto biotech campano, denominato "Campania Bioscience", cui hanno contribuito centri di ricerca ed imprese campane, con il coordinamento scientifico di Bioteknet ScpA.
Da evidenziare il ruolo svolto da Confindustria Campania sia come "aggregatore" dei centri di ricerca e delle aziende che nella definizione del modello di governance del Distretto.
Inoltre, il distretto biotech campano, tramite l'intensa attività di networking nazionale ed internazionale svolta dalla Camera di Commercio di Napoli tramite il Consorzio Technapoli, è già da tempo integrato nella rete e nelle azioni dei bioparchi italiani nell'ambito dell'APSTI (Associazione PST Italiani), nel sistema degli attori biotech nazionali nell'ambito di Assobiotec, e nella rete europea del Consiglio Europeo delle Regioni Biotech, il CEBR. Dal 2009, infatti, Technapoli partecipa attivamente ai lavori del network Italian BioParks, il cui fine è di realizzare collaborazioni stabili tra bioregions italiane, sviluppando sinergie a livello nazionale e presentarsi all'estero come "sistema". Dal 2010 Technapoli è anche membro del CEBR (Consiglio Europeo delle BioRegions), nel cui ambito sta svolgendo una serie di azioni di networking finalizzate a promuovere Campania Bioscience in un contesto internazionale e creare una rete di rapporti con altre bioregions europee, con particolare riferimento alle emerging bioregions ed all'area mediterranea.

Continua sul sito Technapoli

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Per ulteriori info: dr. Marco Matarese - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 0815255182/3.

 

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