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Fondo Pmi con riserva per il Sud: attivati 200 milioni per ottenere garanzie, professionisti tra i destinatari In evidenza

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pon congiunto2Le imprese del Mezzogiorno hanno più chance per aggiudicarsi le risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 662/1996. Lo stabilisce un decreto interministeriale Mise/Mef del 13 marzo 2017, con cui è stato espressamente stabilito che parte delle risorse del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” Fesr 2014-2020 siano utilizzate per creare una riserva speciale all’interno del Fondo cui potranno attingere, nelle sole regioni del Mezzogiorno, le Pmi ed i professionisti, allo scopo di efficientare il loro accesso al credito e lo sviluppo, anche attraverso l’ottenimento di garanzie su portafogli di finanziamenti.

La nuova sezione del Fondo sarà denominata riserva Pon Ic. Nel complesso, i beneficiari potranno contare su una dotazione destinata di 200 milioni, di cui 194,8 milioni per interventi in favore delle Pmi operanti nelle Regioni meno sviluppate, ossia Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, e 5,2 milioni per interventi in favore dei soggetti beneficiari delle Regioni in transizione, ossia Abruzzo, Molise e Sardegna.

Sotto il profilo operativo, le nuove risorse saranno assegnate con le medesime modalità ordinariamente impiegate dal Fondo e, quindi, non faranno che rafforzare la mera disponibilità di mezzi finanziari da destinare a Pmi e professionisti, aventi almeno una sede produttiva ubicata nelle regioni del Sud.

Tuttavia, le operazioni finanziarie per le quali può essere concessa la garanzia della riserva Pon Ic devono essere espressamente dirette al finanziamento:

  • delle iniziali fasi dell’attività dei soggetti beneficiari;
  • del capitale connesso all'espansione dell'attività dei soggetti beneficiari;
  • del capitale necessario al rafforzamento delle attività generali del soggetto beneficiario;
  • di nuovi progetti aziendali, quali, a titolo esemplificativo, la realizzazione di nuove strutture o di campagne di marketing;
  • di attività di penetrazione in nuovi mercati, nel rispetto di quanto consentito dal regolamento de minimis e dal regolamento di esenzione;
  • di attività dirette alla realizzazione di nuovi prodotti o servizi o all’ottenimento di nuovi brevetti. La garanzia della Riserva Pon Ic, chiarisce il decreto, è concessa in favore dei soggetti beneficiari a titolo gratuito. Essa può intervenire come:
  • “garanzia diretta”, ossia rilasciando la garanzia sul portafoglio di finanziamenti in favore del soggetto finanziatore, responsabile dell'erogazione dei finanziamenti ai soggetti beneficiari e della strutturazione e gestione del portafoglio di finanziamenti;
  • “controgaranzia”, ossia rilasciando la garanzia in favore di un confidi, garante del soggetto finanziatore, con il quale il confidi medesimo collabora per la strutturazione e gestione del portafoglio di finanziamenti.

Nel caso di garanzia diretta, la riserva Pon Ic copre, nella misura massima dell’80%, la perdita registrata sul singolo finanziamento ricompreso nel portafoglio garantito mentre nel caso di controgaranzia, la stessa interviene concedendo la propria garanzia al confidi che, in relazione a un portafoglio di finanziamenti, rilascia la garanzia di 1° livello.

AdA

fonte sole24ore 104/17 AS