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Pubblicata in italiano la nuova UNI CEI EN ISO/IEC 17025

Pubblicata in italiano la nuova UNI CEI EN ISO/IEC 17025

Pubblicata la versione italiana della UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura”, la norma internazionale di riferimento per tutti i laboratori di prova e taratura.
Si tratta di un importante snodo per l’intera comunità metrologica, soprattutto perché questa nuova edizione presenta alcune significative novità rispetto alla precedente e “storica” edizione del 2005.
La conformità alla ISO/IEC 17025 è un passaggio obbligato per ogni laboratorio che intenda ottenere il riconoscimento transnazionale dei propri rapporti di prova e certificati di taratura. Essa è diventata nel tempo lo strumento fondamentale per garantire competenza e coerente funzionamento di quel pilastro del sistema economico-produttivo rappresentato dai laboratori di prova e taratura.
La nuova UNI CEI EN ISO/IEC 17025 si presenta con un’articolazione diversa rispetto alla versione precedente, recependo gli elementi comuni (common elements) che ISO/CASCO (Committee on conformity assessment) ha stabilito per tutte le norme della serie ISO/IEC 17000 di nuova generazione. In essa si tiene conto della crescente informatizzazione delle attività di laboratorio, si dà una maggiore enfasi ai concetti di imparzialità, riservatezza e trasparenza nei riguardi del cliente e si fornisce una strutturazione più puntuale dei requisiti riguardanti la competenza del personale.
In particolare è stato introdotto il concetto di “regola decisionale” (che riguarda il modo in cui il laboratorio di prova tiene conto dell’incertezza di misura), viene dato spazio al controllo dei dati e alla gestione delle informazioni (a fronte della digital innovation) ed è stato ampliato il termine di “equipment”, tradotto ora con la parola “dotazioni”, concetto più adeguato a comprenderne la nuova e più completa articolazione di significato.
Viene poi significativamente ampliata la definizione di “laboratorio”, che ora viene a comprendere espressamente anche l’attività di campionamento (vd. punto 3.6 della norma): un passaggio non solo formale e anzi di rilevante valore pratico.
La UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 si presenta dunque come una norma maggiormente “prestazionale”, legata alle logiche della  ISO 9001.

mb

Fonte UNI

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Microbiologia della catena alimentare. Pubblicate tre nuove norme

Microbiologia della catena alimentare. Pubblicate tre nuove norme

Per mantenere gli alimenti al riparo da batteri indesiderati è importante mettere a punto metodi di prova e tecniche di laboratorio specifiche che diano la possibilità di preservare i cibi. Questi studi sono approfonditi dalla cosiddetta microbiologia della catena alimentare.
La Commissione Agroalimentare dell’UNI ha provveduto al recepimento, in lingua italiana, di tre norme a tema: EN ISO 10272-1, EN ISO 10272-2 e EN ISO 21528-2..
Il primo documento UNI EN ISO 10272-1:2017 “Microbiologia della catena alimentare - Metodo orizzontale per la ricerca e la conta di Campylobacter spp. - Parte 1: Metodo per la ricerca” specifica un metodo orizzontale per la ricerca mediante arricchimento o inoculazione diretta.
Si applica a:

  • prodotti destinati al consumo umano;
  • prodotti destinati all'alimentazione animale;
  • campioni ambientali prelevati nelle zone di produzione e della movimentazione degli alimenti;
  • campioni provenienti dalla fase di produzione primaria come feci animali, polvere e tamponi.

La seconda norma, UNI EN ISO 10272-2, specifica un metodo orizzontale per la conta di Campylobacter spp. Come per la parte 1 si applica ai medesimi prodotti destinati al consumo umano e all’alimentazione animale compresi i campioni ambientali sopra citati.
Infine, il terzo documento, la UNI EN ISO 21528-2, specifica un metodo per la conta di Enterobacteriaceae. Anche questa norma si applica ai prodotti destinati al consumo umano, ai mangimi per animali, e ai campioni ambientali nel settore della produzione primaria, della produzione alimentare e della manipolazione degli alimenti.

mb

Fonte UNI

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Sicurezza dei cosmetici. Pubblicata la UNI EN ISO 21150

Sicurezza dei cosmetici. Pubblicata la UNI EN ISO 21150

Pubblicata in italiano, a cura della Commissione Tecnologie biomediche e diagnostiche, la norma UNI EN ISO 21150 “Cosmetici - Microbiologia - Ricerca di Escherichia coli”
Il documento fornisce delle linee guida generali per la ricerca e l'identificazione dei microrganismi.
Il metodo descritto nella UNI EN ISO 21150 si basa sulla ricerca dell'Escherichia coli in un terreno liquido non selettivo (o brodo di arricchimento), seguito dall'isolamento su un terreno di agar selettivo. Altri metodi possono essere appropriati a seconda del livello di ricerca richiesto.

Quest’analisi dipende da diversi parametri tra i quali:

  • la potenziale alterazione dei prodotti cosmetici;
  • la patogenicità dei microrganismi;
  • il sito di applicazione del prodotto cosmetico (capelli, cute, occhi, membrane mucose);
  • il tipo di utilizzatori (adulti, bambini di età inferiore ai 3 anni).

All’interno della norma vengono citati altri documenti a supporto quali:

  • ISO 21148 Cosmetics - Microbiologiy - Generai instructions tor microbiological examination;
  • EN 12353 Chemical disinfectants and antiseptics - Preservation of testorganisms used for the determination of bactericidal (including Legionella), mycobactericidal, sporicidal, fungicidal and virucidal (including bacteriophages) activity.

La norma è disponibile sia in formato cartaceo sia in formato elettronico

mb

Fonte UNI

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UNI EN ISO 9001 e 14001. Dal 15 marzo audit con le nuove edizioni 2015

UNI EN ISO 9001 e 14001. Dal 15 marzo audit con le nuove edizioni 2015

Dal 15 marzo 2018, su decisione dell’IAF (International Accreditation Forum), gli organismi di certificazione dovranno svolgere tutte le verifiche per la prima certificazione, le sorveglianze o i rinnovi, secondo le nuove edizioni 2015 delle norme UNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO 14001:2004.

Inoltre, entro il 15 settembre 2018, le imprese certificate secondo le due norme ISO sono chiamate ad adeguare la propria certificazione alle edizioni 2015.

Le aziende che effettuino audit di sorveglianza o rinnovo senza allinearsi ai nuovi standard, incorrerebbero in costi maggiori, perché obbligate a rifare un audit di adeguamento alla versione 2015 entro il prossimo settembre.

AdA

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Sicurezza in caso d’incendio

Sicurezza in caso d’incendio

Recepita dalla Commissione Tecnica UNI “Comportamento all’incendio” la norma UNI EN ISO 13943:2017 “Sicurezza in caso di incendio – Vocabolario”.
Negli ultimi 20 anni è aumentata l’attenzione alla sicurezza in caso di incendio: questo ha portato a un notevole sviluppo della progettazione nel medesimo campo dell'ingegneria.
L’attenzione è stata rivolta ai progetti costruttivi e allo sviluppo di concetti legati alla progettazione basata sulle prestazioni.
Si sente, infatti, la necessità di un linguaggio comune, che vada oltre l’ambito delle prove al fuoco
Il documento contiene il vocabolario base applicabile alla sicurezza in caso di incendio, inclusa la sicurezza negli edifici, nelle opere di ingegneria civile e in altri elementi nell'ambiente edificato.
I termini definiti nella norma sono:

  • concetti fondamentali;
  • concetti più specifici, come quelli utilizzati nelle prove al fuoco o nell’ingegneria della sicurezza in caso di incendio e possono essere utilizzati nelle ISO o IEC relative al fuoco;
  • concetti correlati, come esemplificato dai termini utilizzati nell’ingegneria edilizia e civile.

mb

Fonte UNI

 

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Sicurezza dell’informazione. Pubblicata in italiano la UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017

Sicurezza dell’informazione. Pubblicata in italiano la UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017

Recepita in italiano, a cura della Commissione Tecnica UNINFO, la norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017 “Tecnologie Informatiche – Tecniche di sicurezza - Sistemi di gestione della sicurezza dell'informazione – Requisiti”
Il documento normativo specifica i requisiti per stabilire, attuare, mantenere e migliorare continuamente un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni nel contesto dell'organizzazione. Inoltre, include i requisiti per la valutazione e il trattamento dei rischi per la sicurezza dell'informazione adatti alle esigenze dell'organizzazione. I requisiti presenti nella norma sono generici e destinati ad essere applicati a tutte le organizzazioni, indipendentemente dal tipo, dalla dimensione o dalla loro natura.
Nella norma è inoltre richiamata la UNI CEI EN ISO/IEC 27000 “Tecnologie informatiche – Tecniche di sicurezza – Sistemi di gestione della sicurezza dell’informazione – Descrizione e vocabolario”.
La norma può essere utilizzata da parti interne ed esterne al fine di valutare la capacità di un’organizzazione di soddisfare i propri requisiti relativi alla sicurezza delle informazioni.

mb
Fonte UNI

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Acciaio per cemento armato, in vigore la norma UNI 11240 parte 1 e 2

Acciaio per cemento armato, in vigore la norma UNI 11240 parte 1 e 2

Sono state pubblicate il 18 gennaio 2018 le revisioni delle norme UNI 11240, parte 1 e 2, sull’acciaio per il cemento armato.

In particolare, la UNI 11240-1:2018 specifica i requisiti per le giunzioni meccaniche delle barre di acciaio per cemento armato e definisce le modalità per la valutazione della conformità

I requisiti che devono essere soddisfatti dalle giunzioni meccaniche riguardano lo scorrimento differenziale, la resistenza alla trazione, la fatica assiale e oligociclica

La UNI 11240-2:2018 specifica, invece, i metodi di prova per le giunzioni meccaniche delle barre di acciaio per cemento armato.

Le prove devono essere effettuate su giunzioni meccaniche assemblate esattamente come avviene nella pratica corrente. Inoltre, le istruzioni per l’assemblaggio ed il monitoraggio devono essere rese disponibili al laboratorio di prova.

I metodi di prova descritti dalla norma riguardano lo scorrimento differenziale, la prova di trazione, la prova di fatica assiale e oligociclica.

AdA

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