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Napoli, Premio Azienda Sicura 2017

Napoli, Premio Azienda Sicura 2017

Il Consorzio Promos Ricerche è partner ufficiale del Comune di Napoli nell'Osservatorio sulla Sicurezza sul Lavoro "Napoli Città Sicura" che bandisce il Premio Azienda Sicura.

I candidati al Premio Azienda Sicura devono avere sede legale e/o operativa in uno dei Comuni appartenenti all'area della Città Metropolitana di Napoli.

Saranno ammesse le candidature pervenute entro e non oltre il 31 dicembre 2017 in cui la documentazione (formulario e documenti in esso indicati – Allegato 1 e Allegato 2) dovrà essere inviata unicamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il cui oggetto dovrà recare la dicitura: "Premio Azienda Sicura 2017".

Alla prima azienda classificata in ognuno dei sette settori indicati nel bando, sarà erogata un'attività di Alta Formazione offerta gratuitamente dai partners dell'Osservatorio così come nel dettaglio riportato nel bando.

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Allegato 1

Allegato 2

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Immobili pubblici da riqualificare destinati ai giovani a titolo gratuito: bando "Cammini e Percorsi"

Immobili pubblici da riqualificare destinati ai giovani a titolo gratuito: bando "Cammini e Percorsi"

Riutilizzare gli immobili pubblici come contenitori di servizi e di esperienze autentiche per camminatori, pellegrini e ciclisti, in linea con la filosofia dello slow travel. È con questo intento che l’agenzia del Demanio promuove attraverso un bando la riqualificazione di immobili pubblici situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle politiche di sviluppo dei territori e della promozione dell’imprenditorialità turistica.

La prima gara del progetto «Valore Paese-Cammini e Percorsi» assegna 43 immobili, in concessione gratuita per 9 anni (con rinnovo di altri 9), a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40, come previsto dal decreto legge Turismo e Cultura (Dl 31 maggio 2014, n. 83). Sul sito dell’agenzia è possibile consultare il bando nazionale relativo a 30 immobili di proprietà dello Stato (case cantoniere, torri, ex caselli ferroviari e vari fabbricati distribuiti su tutto il territorio) e quelli per 13 beni di proprietà di altri enti locali inseriti nell’iniziativa.

L’elenco degli immobili è pubblicato nelle schede di dettaglio: sono distinti per soggetti proprietari (Stato o altri enti pubblici) e strumento di valorizzazione (concessione, locazione gratuita o concessione, locazione di valorizzazione). A corredo della documentazione anche indicazioni tecniche descrittive dei lotti e delle strutture, oltre all’«Information memorandum», ovvero un quadro informativo e una panoramica generale del contesto territoriale e normativo di riferimento, utile all’elaborazione della proposta progettuale.

L’affidamento a titolo gratuito - con contratto di locazione o con atto di concessione - riguarda persone giuridiche (imprese, cooperative e associazioni anche con sede all’estero), a fronte della riqualificazione, riconversione funzionale e manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili. La selezione dei concessionari terrà conto della miglior proposta progettuale e in particolare delle ipotesi di recupero e riuso, degli elementi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica e della valutazione dell’opportunità turistica contenuti nella domanda.

I concorrenti saranno tenuti a specificare nella proposta il bene per il quale intendono richiedere l’affidamento, del quale sarà possibile eseguire un sopralluogo . A garanzia della corretta partecipazione alla gara, è previsto il versamento di una cauzione provvisoria di 2000 euro. Per partecipare alla procedura è necessario far pervenire il plico sigillato entro il termine perentorio dell’11 dicembre 2017 alle ore 12.

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Vai al bando e all'elenco degli immobili

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Riduzione contributiva nel settore dell’edilizia per il 2017

Riduzione contributiva nel settore dell’edilizia per il 2017

L'INPS comunica che il decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 5 luglio 2017 ha confermato per l'anno 2017 la riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali in favore dei datori di lavoro del settore edile.

La circolare INPS 1° settembre 2017, n. 129 comunica che il beneficio consiste in una riduzione, nella misura del 11,5%, per le assicurazioni sociali diverse da quella pensionistica e si applica ai soli operai occupati 40 ore a settimana in aziende classificate nel settore industria, con i codici statistici contributivi da 11301 a 11305, e nel settore dell’artigianato, con i codici statistici contributivi da 41301 a 41305, nonché caratterizzati dai codici Ateco 2007 da 412000 a 439909.

Per poter fruire delle riduzioni contributive i datori devono inviare le domande tramite servizio online entro il 15 gennaio 2018, avvalendosi delle denunce contributive UNIEMENS con competenza fino al mese di dicembre 2017.

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Scarica la circolare INPS 1 settembre 2017, n. 129

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Next Energy, riparte la sfida per i talenti dell'energia: 50mila euro in palio

Next Energy, riparte la sfida per i talenti dell'energia: 50mila euro in palio

Al via la seconda edizione di Next Energy, l'iniziativa promossa da Terna e Fondazione Cariplo, e realizzata da Cariplo Factory in collaborazione con il Campus di Terna. Dopo il grande successo della prima edizione (oltre 200 candidature con 9 neolaureati inseriti in azienda alla fine dello stage e le quattro migliori startup - Drone Radio Beacon, Ribes Tech, Sense Square e Cleveral - che hanno avviato rapporti di collaborazione con Terna), Next Energy rinnova la propria sfida ai nuovi talenti italiani dell'energia. Tra le novità di questa edizione di Next Energy c'è anche l'offerta di accelerazione diffusa sul territorio nazionale, curata da Cariplo Factory attraverso una rete che comprende: Polihub, Fondazione Filarete, Digital Magics, Impact Hub, dPixel, LUISS EnLabs, Consorzio Arca. In questo modo le startup selezionate avranno la possibilità di farsi seguire con logiche di prossimità e specialità dalla struttura più adeguata alla loro innovazione tecnologica.

In particolare, Next Energy è rivolta a neolaureati con meno di 28 anni che abbiano conseguito una laurea specialistica in Ingegneria Elettrica, Elettronica, Energetica, Gestionale o Meccanica da meno di 12 mesi con una votazione non inferiore a 110/110 o 100/100 (Call for Talents). Da qui saranno selezionati 10 neolaureati che avranno accesso a uno stage di 6 mesi in Terna. Team di innovatori con almeno una persona di età inferiore ai 35 anni alla data di presentazione della candidatura e un progetto basato su iniziative e/o tecnologie con un livello di TRL, Technology Readiness Level, compreso tra 2 e 4 (Call for Ideas). Da qui saranno selezionati 10 team di innovatori e/o startup che avranno accesso a un programma di accelerazione della durata massima di 3 mesi.

Al progetto migliore verrà assegnato un premio di 50.000 euro (voucher in servizi). Startup operanti in ambito Ue, con un Cto in organico e che abbiano raccolto investimenti per almeno 50.000 euro. Inoltre è richiesto di aver testato positivamente almeno un prototipo, essere in possesso di un prodotto/servizio commercializzabile e una tecnologia con un livello di TRL, Technology Readiness Level, compreso tra 5 e 8 (Call for Growth). Saranno selezionate fino a un massimo di 5 startup che accederanno e growITup, la piattaforma di open innovation di Cariplo Factory, con l'obiettivo di definire potenziali aree di sinergia con Terna e un progetto pilota da testare. Per scoprire ulteriori dettagli e le modalità di partecipazione a Next Energy, tutti gli interessati possono consultare il bando, disponibile alla fine dell'articolo.

Neolaureati, innovatori e startupper hanno tempo fino all'8 novembre per presentare le loro candidature. Quindi si aprirà una fase di selezione che porterà all'attivazione dei 10 stage della Call for Talents (dal 2 gennaio al 30 giugno 2018), dei 10 percorsi di accelerazione della Call for Ideas (periodo dal 2 gennaio al 31 marzo) e della piattaforma growITup per le 5 startup della Call for Growth (entro il 31 maggio 2018).

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Conciliazione tra vita professionale e privata: firmato il decreto che riconosce sgravi contributivi per i datori di lavoro

Conciliazione tra vita professionale e privata: firmato il decreto che riconosce sgravi contributivi per i datori di lavoro

Firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il decreto che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro privati che abbiano previsto, nei contratti collettivi aziendali, istituti di conciliazione tra vita professionale e vita privata dei lavoratori. Il provvedimento dovrà essere registrato dalla Corte dei Conti.

All'attuazione della misura sperimentale, prevista dal decreto legislativo n. 80/2015, sono destinati complessivamente circa 110 milioni di euro per il biennio 2017 e 2018, a valere sul Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello.

Il decreto recepisce le indicazioni contenute nelle Linee guida elaborate da un'apposita Cabina di regia presieduta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e composta da rappresentanti dei Dipartimenti per la famiglia, per le pari opportunità e della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Per accedere agli sgravi contributivi i datori di lavoro dovranno aver sottoscritto e depositato contratti collettivi aziendali che prevedano l'introduzione di misure di conciliazione tra vita professionale e vita privata innovative e migliorative rispetto a quanto già previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento o dalle disposizioni vigenti.

Il beneficio potrà essere riconosciuto ai contratti collettivi aziendali sottoscritti e depositati a decorrere dal 1° gennaio 2017 e non oltre il 31 agosto 2018, nei limiti e con le modalità stabilite nel decreto.

Considerato il carattere sperimentale della misura, il decreto individua criteri di accesso al beneficio che possano favorire la più ampia partecipazione dei datori di lavoro interessati.

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Efficienza energetica delle PMI, la Regione Campania stanzia 10 milioni

Efficienza energetica delle PMI, la Regione Campania stanzia 10 milioni

Con deliberazione n. 531 del 8 agosto 2017, la Giunta della Regione Campania ha stanziato ulteriori 10 milioni di euro per il finanziamento di interventi destinati all’efficientamento energetico delle Piccole e Medie Imprese. Le risorse appena stanziate, considerato l’elevato numero di domande già trasmesse, si aggiungono agli originari € 7.149.200,00 rinvenienti dalla dotazione dell’Asse 4 – del P.O.R. F.E.S.R. Campania 2014/2020.

Gli aiuti sono rivolti alle P.M.I. aventi sede legale e/o unità operativa ubicata in Campania. Sono escluse le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, della produzione primaria di prodotti agricoli, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli ed attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia collegati a alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione.

I progetti finanziabili, da realizzarsi in una o più delle sedi operative (fino a un massimo di 10 sedi) situate nel territorio della Regione Campania, possono consistere nella:

  • realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dall’Allegato 2 del Decreto Legislativo n. 102/2014;
  • realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, previsti dalla diagnosi energetica (come documento a sé stante oppure a corredo della certificazione ISO 50001), tra cui:
  • installazione di impianti di cogenerazione ad elevato rendimento e di impianti di trigenerazione;
  • attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia primaria;
  • attività mirate alla riduzione dei consumi energetici mediante una riorganizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro (smart factory e industria 4.0);
  • attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale; sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza; attività di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo;
  • adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla norma ISO 50001.

Sono ammessi i piani di investimento aziendale di importo pari o superiore a € 50.000,00.
Il contributo erogabile è pari a:

  • 50% delle spese ammissibili per la diagnosi energetica (relativa ad una o più sedi operative fino a un massimo di dieci) fino a un contributo massimo complessivo di € 5.000,00;
  • 50% delle spese ammissibili dell’intervento di efficientamento energetico (relativo a una o più delle attività previste e a una o più delle sedi) fino a un contributo massimo complessivo di € 100.000,00;
  • 50% delle spese ammissibili per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001 fino a un contributo massimo complessivo di € 10.000,00.

Lo sportello per la presentazione delle manifestazioni d’interesse è stato aperto, sul portale istituzionale di Regione Campania, dallo scorso 19 giugno.

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Scarica la delibera della Giunta Regionale n. 531 del 08/08/2017

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