Il dossier pubblicato sulla rivista U&C di giugno è dedicato al settore della valutazione della conformità.
Dopo una doverosa introduzione generale e un approfondimento sui principi relativi alla certificazione dei sistemi di gestione, il dossier fornisce degli spunti su alcuni dei tasselli più significativi e recenti della valutazione della conformità.
Per definizione la “valutazione della conformita” e la “dimostrazione che requisiti specificati relativi ad un prodotto, processo, sistema, persona od organismo, sono soddisfatti” (UNI CEI EN ISO IEC 17000:2005, punto 2.1) il che, a prima vista, potrebbe sembrare un concetto persino semplice e circoscritto.
Ma come spesso accade nelle norme tecniche e nelle note che si trovano delle utili “dritte” per comprendere appieno la portata del concetto in questione e allora, nella fattispecie si
apprende che “il dominio della valutazione della conformità comprende attività […] quali: prova, ispezione e certificazione, così come l’accreditamento di organismi di valutazione della conformità”.
Da tale nota si desume che la valutazione della conformità e un vero e proprio “dominio” di
normazione, che comprende un insieme di attività non propriamente banali. In effetti l’organo tecnico che presidia questo settore di attività, l’ISO/CASCO, e stato fondato quasi cinquant’anni fa (1970) e ha sempre avuto uno status particolare nel pur variegato sistema ISO.
Ad esempio, nei i suoi primi 25 anni di attività l'ISO/CASCO ha prodotto praticamente solo guide (ossia documenti d’indirizzo per gli “addetti ai lavori” della normazione), mentre oggi tali guide sono divenute i tasselli di un “mosaico normativo” tra i più rigorosi e strutturati: la serie di norme ISO/IEC 17000.
In Europa tali norme supportano uno dei dispositivi legislativi più complessi e rilevanti, ossia il “New Legislative Framework”, che regolamenta niente meno che l’insieme delle cosiddette “infrastrutture della qualita”1 mentre a livello nazionale le ultime norme di tale serie presentano uno dei codici di denominazione più“pesanti” mai concepiti: “UNI CEI CEN/CLC ISO/IEC” seguito dal numero della norma. Non si tratta evidentemente di un nuovo ed incomprensibile tecnicismo burocraticoformale,
bensi della testimonianza della trasversalità di tali norme che si applicano a tutti livelli e a tutti i settori della normazione, compreso il settore elettrotecnico: un vero e proprio esempio di normazione.
mb
Fonte UNI