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La prassi di riferimento sulla Dieta Mediterranea anche in versione inglese

DIETA PRASSIA sei mesi dalla sua pubblicazione in italiano, viene pubblicata oggi l’edizione in inglese della UNI/PdR 25:2016Mediterranean diet UNESCO intangible cultural heritage of humanity - Guidelines for promoting a lifestyle and cultural approach for sustainable development".
Il documento - frutto della collaborazione con il Consorzio Promos Ricerche - individua gli elementi chiave per la promozione di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile attraverso gli stili di vita, il patrimonio di conoscenze e le tradizioni del territorio associate alle pratiche e alle rappresentazioni della Dieta Mediterranea. In essa, infatti, sono racchiusi valori intangibili che possono essere declinati secondo i macro-temi della sicurezza alimentare e della salute, quello ambientale e paesaggistico, quello socio-culturale ed infine quello economico.
L'UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’Umanità, consentendo di accreditare questo equilibrato esempio di scambi e di interconnessioni bio-ambientali e culturali che hanno dato origine nel corso della storia allo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. Essa rappresenta un valore universale come stile di vita, non come regola, ma fondato su dimensioni cognitive e della consapevolezza nei riguardi dell'essere e del vivere in sintonia con il territorio e l'ambiente condiviso tra diversi Paesi del Mediterraneo: Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna.
Tenendo in considerazione tutto questo, la UNI/PdR si propone di definire delle linee guida che possano supportare i diversi soggetti interessati alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e suggerisce le modalità, attraverso azioni e attività, per salvaguardare e trasmettere nel tempo, alle future generazioni, i valori intangibili propri del modello rappresentato dalla Dieta Mediterranea.

Scarica la Prassi

mb

Fonte UNI

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Cavi elettrici, da luglio 2017 obbligo del marchio CE

fili-elettriciCon la pubblicazione della norma EN 50575Cavi per applicazioni generali nei lavori di costruzione soggetti a prescrizioni di reazione al fuoco”, nell'elenco delle norme armonizzate per il Regolamento CPR 305/2011, Com. 2016/C 209/03, anche i cavi elettrici, soggetti già a marcatura CE per la Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE, dovranno essere marcati CE anche ai sensi del Regolamento CPR.

La Commissione Europea, all’interno delle caratteristiche considerate rilevanti ai fini della sicurezza delle costruzioni, ha deciso di considerare per i cavi la Reazione e la Resistenza al Fuoco, riconoscendo l’importanza del loro comportamento ed il loro ruolo in caso di incendio. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è in vigore per tutti gli Stati dell’UE dal 1° Luglio 2013, nella Comunicazione della Commissione 2016/C 209/03 del 10 Giugno 2016, le tempistiche sono:

Data di entrata in vigore della norma in quanto norma armonizzata: 10.6.2016
Data di scadenza del periodo di coesistenza: 1.7.2017

Dal 10 Giugno 2016, gli Organismi di certificazione potranno essere notificati (diventando Organismi Notificati) e successivamente potranno rilasciare i certificati di Costanza delle Prestazione o effettuare i test di laboratorio per consentire l’apposizione della marcatura CE e l’emissione della Dichiarazione di Prestazione (DoP).

Fino al 1° Luglio 2017, sussisterà un periodo di coesistenza, durante il quale produttori e importatori potranno immettere sul mercato indifferentemente cavi che rispettano o meno il Regolamento CPR. Dopo questo periodo (1 anno) la marcatura CE e la Dichiarazione di Performance saranno obbligatorie per tutti i cavi per costruzione immessi sul mercato, anche nel caso non esistano ancora le prescrizioni in merito al loro utilizzo da parte delle autorità italiane.

Dopo il 1° Luglio 2017 i cavi non marcati CE potranno comunque essere utilizzati in applicazioni differenti da edifici ed opere di ingegneria civile e al di fuori dell’Unione Europea (export).

AdA

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Bombole GPL: aggiornata la UNI EN 1442

bombole gplIn vigore dal 15 giugno la UNI EN 1442:2017 su attrezzature e accessori per GPL e Progettazione e costruzione di Recipienti trasportabili e ricaricabili di acciaio saldato per gas di petrolio liquefatto (GPL).

La norma, che sostituisce la versione del 2008 e si applica solo alle bombole con sezione trasversale circolare, è aggiornata per l'inserimento di bombole "over-moulded" e nella pressione minima di esplosione, specifica i requisiti minimi relativi a progettazione, costruzione e prove in fase di fabbricazione dei recipienti trasportabili e ricaricabili di acciaio saldato per gas di petrolio liquefatto (GPL) di capacità d'acqua compresa tra 0,5 l e 150 l.

Le bombole progettate e realizzate secondo i requisiti di questa norma possono essere considerate "over-moulded" come da appendice B.

AdA

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Norma CEI 64-8. Pubblicata la Variante n. 4 sulla scelta dei cavi elettrici

64-8 caviÈ disponibile e in vigore dal 1 giugno 2017 la nuova Norma CEI 64-8;V4 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e 1.500 V in corrente continua”, che aggiorna la Norma CEI 64-8 alle disposizioni del Regolamento Prodotti da Costruzione UE 305/2011.
La Variante 4 riguarda infatti la scelta dei cavi elettrici destinati ad essere incorporati in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse, così come definito all’articolo 2, comma 3, del Regolamento citato.
La Norma CEI 64-8;V4 è destinata a sostituire e/o integrare gli articoli 527.1 “Precauzioni da prendere all’interno di un ambiente chiuso”, 751.04.2.8 “Requisiti delle condutture per evitare la propagazione dell’incendio” e 751.04.3 “Prescrizioni aggiuntive per gli ambienti di cui in 751.03.2” della Norma CEI 64-8:2012, con validità in parallelo fino al 31 dicembre 2017.
Per la validità in parallelo è necessario fare riferimento alla nota indicata nella Variante, che recita: “Secondo il principio giuridico per il quale si applica la norma tecnica vigente al momento della presentazione delle istanze dei titoli autorizzativi e/o dei progetti redatti o di inizio dei lavori di cui in ogni caso si possa avere data certa, antecedente al 1° luglio 2017, i relativi impianti possono essere realizzati e/o completati in conformità alle norme tecniche vigenti prima della data di validità della presente Variante”.

Fonte CEI

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