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Pianificazione urbanistica in Campania. 5 borse di studio dall'ANCE Campania

sgtL’ANCE Campania con la collaborazione scientifica della Scuola di Governo del Territorio bandisce 5 borse di studio per ricerche relative alla pianificazione urbanistica in Campania. L’attività dei borsisti dovrà svolgersi nell’ambito della ricerca svolta dalla Scuola di Governo del Territorio  finalizzata ad evidenziare lo stato dell’urbanistica nei Comuni della Campania, allo scopo di individuare le difficoltà nello sviluppo efficace della pianificazione e suggerire i relativi rimedi.
L’attività di ciascuna borsa terminerà il 30 settembre 2017.
L’importo per ciascuna borsa ammonta a € 4.000
Possono partecipare alla selezione, senza limiti di cittadinanza coloro che siano in possesso di  Laurea specialistica/magistrale nelle materie della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale (LM 48) e lauree equipollenti.
Le domande di partecipazione alla selezione per le borse di studio dovranno essere inviate via  mail, con l’indicazione di tutti i dati anagrafici ed allegando dettagliato curriculum vitae  all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le domande dovranno pervenire entro le ore 12,00 di venerdì 12 maggio

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Agricoltura biologica, in Campania bando da 35mila euro

agricoltura biologicaC’è tempo fino al prossimo 15 maggio per partecipare al bando del Psr che mette a disposizione contributi a fondo perduto per 35 mila euro per l’agricoltura biologica in Campania.

Si tratta della Misura 11 del programma di sviluppo rurale che mira a promuovere la riduzione dell'impatto ambientale delle attività agricole attraverso l'introduzione e il mantenimento di metodi produttivi a basso impatto, favorendo la biodiversità e limitando le emissioni di carbonio nel settore agricolo e forestale, provenienti principalmente da fonti come l'allevamento zootecnico e l'uso di fertilizzanti, e incoraggiando lo stock del carbonio nei suoli.

La misura prevede due diverse tipologie d'intervento: conversione delle aziende agricole ai sistemi di agricoltura biologica e mantenimento delle pratiche e dei metodi di agricoltura biologica come definiti nel regolamento europeo 834/2007.

Al bando, che dispone la corresponsione di pagamenti compensativi sulla base dei maggiori costi e dei minori ricavi connessi agli impegni volontari aggiuntivi assunti dal beneficiario per 5 anni, possono partecipare agricoltori, sia singoli che associati ed Enti pubblici che conducono aziende agricole.

AdA

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Fondo Pmi con riserva per il Sud: attivati 200 milioni per ottenere garanzie, professionisti tra i destinatari

pon congiunto2Le imprese del Mezzogiorno hanno più chance per aggiudicarsi le risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 662/1996. Lo stabilisce un decreto interministeriale Mise/Mef del 13 marzo 2017, con cui è stato espressamente stabilito che parte delle risorse del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” Fesr 2014-2020 siano utilizzate per creare una riserva speciale all’interno del Fondo cui potranno attingere, nelle sole regioni del Mezzogiorno, le Pmi ed i professionisti, allo scopo di efficientare il loro accesso al credito e lo sviluppo, anche attraverso l’ottenimento di garanzie su portafogli di finanziamenti.

La nuova sezione del Fondo sarà denominata riserva Pon Ic. Nel complesso, i beneficiari potranno contare su una dotazione destinata di 200 milioni, di cui 194,8 milioni per interventi in favore delle Pmi operanti nelle Regioni meno sviluppate, ossia Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, e 5,2 milioni per interventi in favore dei soggetti beneficiari delle Regioni in transizione, ossia Abruzzo, Molise e Sardegna.

Sotto il profilo operativo, le nuove risorse saranno assegnate con le medesime modalità ordinariamente impiegate dal Fondo e, quindi, non faranno che rafforzare la mera disponibilità di mezzi finanziari da destinare a Pmi e professionisti, aventi almeno una sede produttiva ubicata nelle regioni del Sud.

Tuttavia, le operazioni finanziarie per le quali può essere concessa la garanzia della riserva Pon Ic devono essere espressamente dirette al finanziamento:

  • delle iniziali fasi dell’attività dei soggetti beneficiari;
  • del capitale connesso all'espansione dell'attività dei soggetti beneficiari;
  • del capitale necessario al rafforzamento delle attività generali del soggetto beneficiario;
  • di nuovi progetti aziendali, quali, a titolo esemplificativo, la realizzazione di nuove strutture o di campagne di marketing;
  • di attività di penetrazione in nuovi mercati, nel rispetto di quanto consentito dal regolamento de minimis e dal regolamento di esenzione;
  • di attività dirette alla realizzazione di nuovi prodotti o servizi o all’ottenimento di nuovi brevetti. La garanzia della Riserva Pon Ic, chiarisce il decreto, è concessa in favore dei soggetti beneficiari a titolo gratuito. Essa può intervenire come:
  • “garanzia diretta”, ossia rilasciando la garanzia sul portafoglio di finanziamenti in favore del soggetto finanziatore, responsabile dell'erogazione dei finanziamenti ai soggetti beneficiari e della strutturazione e gestione del portafoglio di finanziamenti;
  • “controgaranzia”, ossia rilasciando la garanzia in favore di un confidi, garante del soggetto finanziatore, con il quale il confidi medesimo collabora per la strutturazione e gestione del portafoglio di finanziamenti.

Nel caso di garanzia diretta, la riserva Pon Ic copre, nella misura massima dell’80%, la perdita registrata sul singolo finanziamento ricompreso nel portafoglio garantito mentre nel caso di controgaranzia, la stessa interviene concedendo la propria garanzia al confidi che, in relazione a un portafoglio di finanziamenti, rilascia la garanzia di 1° livello.

AdA

fonte sole24ore 104/17 AS

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Nuova Sabatini Ter, pubblicata la Guida del MiSE per le richieste di erogazione delle quote di contributo

sabatiniIl Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato la “Guida alla trasmissione delle richieste di erogazione delle quote di contributo” della Nuova Sabatini. La Guida descrive la procedura operativa per effettuare le richieste di erogazione delle quote di contributo.

“L'erogazione del contributo – spiega il Mise - è prevista al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.

L’avvenuta ultimazione dell’investimento deve essere attestata dall’impresa con Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio, sottoscritta dal legale rappresentante e resa al Ministero entro 60 giorni dalla data di ultimazione e, comunque, non oltre 60 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento, pena la revoca del contributo.

L’impresa beneficiaria, dopo la ricezione del decreto di concessione, dovrà compilare la richiesta di erogazione della prima quota di contributo e i relativi allegati esclusivamente in formato digitale e dovrà inoltrarli al Mise attraverso l’accesso alla piattaforma, inserendo le credenziali che vengono trasmesse via PEC dal Mise all’indirizzo PEC dell’impresa. Contestualmente, una comunicazione informativa circa l’avvenuto invio delle suddette credenziali è trasmessa all’indirizzo e-mail del “referente da contattare per eventuali comunicazioni” indicato nel modulo di domanda.

Con la circolare direttoriale 9 marzo 2017, n.22504 sono state modificate le circolari n.14036 del 15 febbraio 2017 e n.17677 del 24 febbraio 2017, recanti le modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione dei contributi della Nuova Sabatini di cui al decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 25 gennaio 2016.

In particolare, è stato sostituito l’allegato 6/A alla circolare n. 17677 del 24 febbraio 2017, relativo all'elenco dei beni materiali rientranti tra gli investimenti sul cui importo viene applicato, ai fini del calcolo del contributo, un tasso di interesse pari al 3,575%.

Inoltre, il punto 8.7 della circolare n. 14036 del 15 febbraio 2017 è sostituito dal seguente: “Con riferimento al settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, le agevolazioni sono concesse nel rispetto dell’art. 2 del regolamento (UE) n. 1388/2014, che prevede la non applicabilità dello stesso in caso di progetti con spese ammissibili superiori a 2 milioni di euro e aiuti di importo superiore a 1 milione di euro per beneficiario e per anno”.

AdA

Scarica la Guida alla trasmissione delle richieste di erogazione delle quote di contributo

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PMI vittime di mancati pagamenti, al via i finanziamenti agevolati

finanziamenti agevolati pmiAl via le domande per i finanziamenti agevolati alle PMI vittime di mancati pagamenti: la procedura sul portale del Ministero dello Sviluppo Economico è attiva dal 3 aprile. Si tratta dello strumento previsto dalla Legge di Stabilità 2016 (comma 199, legge 208/2015), che ha istituito il “Fondo per il credito alle imprese vittime di mancati pagamenti“, accessibile alle PMI in crisi di liquidità dopo essere rimaste vittime di debitori imputati per i seguenti reati: estorsione (articolo 629), truffa (articolo 640), insolvenza fraudolenta (641), false comunicazioni sociali (articolo 2621 del codice civile).

Il beneficio consiste in un finanziamento a tasso zero per un importo pari a quello dei mancati incassi, fino a un massimo di 500mila euro, di durata compresa fra tre e dieci anni, compreso un periodi di preammortamento massimo di due anni. La domanda si presenta esclusivamente online, seguendo apposita procedura: la fase di compilazione delle istanze è aperta dallo scorso 3 marzo e dal 3 aprile è possibile effettuare l’invio.

La domanda è compilata in formato digitale, seguendo lo schema previsto dalla circolare del Mise dello scorso 22 dicembre 2016, è obbligatorio avere la PEC (posta elettronica certificata) registrata al Registro Imprese. In fase di compilazione della domanda, il sistema espone una serie di dati acquisiti dal registro Imprese, che la PMI è tenuta a verificare, fornendo eventuali precisazioni. Dopo che la domanda è stata compilata in ogni sua parte, il sistema rilascia giorno, ora, minuto e secondo di presentazione della domanda di finanziamento, e codice identificativo della stessa. Ogni PMI può presentare una sola domanda: nel caso in cui ne presenti una successiva, automaticamente si annulla la precedente.

Il ministero esamina le domande verificando correttezza dei dati, possesso dei requisiti, capacità della PMI di rimborsare il finanziamento: se ritiene necessarie integrazioni, le chiede all’impresa attraverso la PEC. Se il finanziamento richiesto è superiore a 150mila euro, è necessaria la documentazione antimafia. I requisiti che la PMI vittima di mancati pagamenti deve avere per accedere al finanziamento agevolato sono:

  • crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti: significa che l’impresa ha un rapporto pari ad almeno il 20% fra ammontare crediti non incassati e crediti verso i clienti;
  • iscrizione al Registro Imprese;
  • pieno esercizio per propri diritti (no scioglimento, liquidazione, procedure concorsuali);
  • parametri di bilancio: rapporto fra patrimonio netto e totale attivo non inferiore al 5%, flusso di cassa dell’ultimo bilancio non inferiore alla somma degli impegni annuali per capitale derivanti dal finanziamento richiesto e dagli in essere alla data di presentazione della domanda.

AdA

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