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Valutazione della conformità. Pubblicata una nuova parte della 17021

Valutazione della conformità. Pubblicata una nuova parte della 17021

Il personale per la certificazione di sistemi di gestione per la SSL deve avere le competenze descritte nella ISO/IEC 17021-1, nonché le competenze specifiche per il sistema di gestione per la SSL descritte anch’esse in una norma recentemente recepita dalla commissione “Valutazione della conformità” la UNI CEI ISO/IEC TS 17021-10:2018 “Valutazione della conformità - Requisiti per gli organismi che forniscono audit e certificazione di sistemi di gestione - Parte 10: Requisiti di competenza per le attività di audit e la certificazione di sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro”
La norma specifica i requisiti di competenza aggiuntivi per il personale coinvolto nei processi di audit e certificazione di un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e integra gli attuali requisiti contenuti come anticipato nella ISO/IEC 17021 -1.
Sono definiti tre tipi di personale e funzioni di certificazione:

  • auditor;
  • personale che esegue il riesame dei rapporti di audit e che prende le decisioni di certificazione;
  • altro personale.

La specifica tecnica è applicabile alle attività di audit e certificazione di un sistema di gestione per la SSL chiaramente basato sulla ISO 45001. Esso può anche essere utilizzato per altre applicazioni relative alla SSL.
Nel documento sono citati i seguenti riferimenti normativi:

  • ISO/IEC 17021-1 Conformity assessment - Requirements !or bodies providing audit and certification of management systems - Part 1: Requirements;
  • ISO 45001 Occupational health and safety management systems - Requirements with guidance for use.

mb
Fonte UNI

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Sicurezza delle piste da sci. Aggiornate le norme UNI di riferimento

Sicurezza delle piste da sci. Aggiornate le norme UNI di riferimento

La corretta, chiara e visibile segnalazione delle caratteristiche di una pista da sci, dei pericoli che vi si possono incontrare e dei divieti è sicuramente uno dei più importanti strumenti di sicurezza attiva e di prevenzione degli incidenti per chi pratica questo sport.
Già nel 2003 la Legge 363 introduceva l’obbligo per i gestori delle aree sciabili di apporre la segnaletica di sicurezza sulle piste demandando al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - in collaborazione con UNI - la definizione dei vari tipi di segnali.
Recentemente le norme che regolamentano il settore sono state completamente aggiornate e la segnaletica è stata rivista sia per allinearsi alle nuove regole/disposizioni internazionali adottate dall’ISO negli ultimi anni, sia per introdurre alcune nuove tipologie di segnali legati non esclusivamente alle piste da sci ma anche ad altri tipi di attività ludico-sportive che vengono praticate nelle aree alpine.
Sono stati quindi introdotti, per esempio, segnali che riguardano il trasporto di biciclette in seggiovia, la segnalazione di “Snowpark” e i comportamenti da adottare sugli impianti di risalita.
Sotto il titolo generale di “Segnaletica per impianti a fune ed aree destinate allo sci, alle attività ricreative e agli sport della montagna” le norme aggiornate si distinguono in:

  • UNI 8132:2018 - Caratteristiche
  • UNI 8133:2018 - Segni grafici per segnali di informazione
  • UNI 8134:2018 - Segni grafici per segnali di obbligo
  • UNI 8135:2018 - Segni grafici per segnali di divieto
  • UNI 8136:2018 - Segni grafici per segnali di avvertimento.

Sono in fase di aggiornamento anche altre due norme che completano il pacchetto dedicato alla sicurezza sulle piste: si tratta della UNI 8137 relativa ai segnali per le piste da discesa e la UNI 8867 relativa alla segnaletica dedicata alle piste da fondo.
mb
Fonte UNI

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Dispositivi medici monouso. Pubblicata una nuova norma UNI

Dispositivi medici monouso. Pubblicata una nuova norma UNI

Il settore delle tecnologie biomediche, comprende gli strumenti, le apparecchiature, i farmaci e le procedure utilizzati per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della malattia e per la riabilitazione e i sistemi organizzativi e di supporto alle stesse.
In tale ambito si colloca il recepimento in lingua italiana da parte della Commissione “Tecnologie biomediche e diagnostiche” della norma UNI EN ISO 11070:2018Introduttori di cateteri intravascolari sterili monouso, dilatatori e fili guida
La norma specifica i requisiti relativi agli aghi introduttori, ai cateteri introduttori, agli introduttori a guaina, ai fili guida e ai dilatatori forniti in condizione sterile, e monouso unitamente ai cateteri intravascolari specificati nella ISO 10555-1.
All’interno del documento sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  • ISO 7886-1 Sterile hypodermic syringes tor single use - Part 1: Syringes for manual use;
  • ISO 8601 Data elements and interchange formats - lnformation interchange - Representation of dates and times;
  • ISO 10993-1 Biological evaluation of medical devices - Part 1: Evaluation and testing within a risk management process.


mb
Fonte UNI

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BIM: obbligo per appalti pubblici superiori a 100 milioni di euro

BIM: obbligo per appalti pubblici superiori a 100 milioni di euro

In vigore dal 1° gennaio l’obbligo all’utilizzo del Building Information Modeling (BIM) per le opere pubbliche di importo pari o superiore a 100 milioni di euro in attuazione di quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 560 del 01/12/2017.

Il Decreto, infatti, ha stabilito le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.

L’obbligo dell’utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione decorre:
- dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo da 100 milioni di euro;
- dal 2020 per i lavori complessi oltre i 50 milioni di euro;
- dal 2021 per i lavori complessi oltre i 15 milioni di euro;
- dal 2022 per le opere oltre i 5,2 milioni di euro;
- dal 2023 per le opere oltre 1 milione di euro;
- dal 2025 per tutte le nuove opere.
 
Il provvedimento disciplina anche gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti che devono aver già adottato un piano di formazione del personale, un piano di acquisizione o di manutenzione di hardware e software di gestione dei processi decisionali e informativi e un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti.
 
È previsto l’utilizzo di piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari da parte delle stazioni appaltanti ed è definito l’utilizzo dei dati e delle informazioni prodotte e condivise tra tutti i partecipanti al progetto, alla costruzione e alla gestione dell’intervento.

AdA

Scarica il Decreto Ministeriale 560 del 01/12/2017

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Dal CEI nuove norme per gli apparecchi d’illuminazione

Dal CEI nuove norme per gli apparecchi d’illuminazione

Pubblicate dal CEI tre nuove norme per gli apparecchi di illuminazione, lampade e relative apparecchiature (CT 34)

CEI EN IEC 60238 (CEI 34-11) “Portalampade a vite Edison”
Questa norma si applica ai portalampade con filettatura Edison E14, E27 ed E40, progettati unicamente per la connessione delle lampade e dei semi-apparecchi all’alimentazione. Si applica anche ai portalampade con interruttore per l’uso nei soli circuiti in c.a., con la tensione di esercizio non superiore ai 250 V r.m.s. Le modifiche tecniche significative di questa nuova edizione rispetto alla precedente riguardano: l’aggiunta di una prova di trazione per alcuni portalampade E5 ed E10 e l’introduzione dell’Allegato D che elenca le prescrizioni/articoli modificati che richiedono la riverifica dei prodotti. Essa sostituisce completamente la Norma CEI EN 60238:2007, che rimane applicabile fino al 23-03-2021.

CEI EN 60598-2-4 (CEI 34-29) “Apparecchi di illuminazione – Parte 2: Prescrizioni particolari – Sezione 4: Apparecchi di illuminazione mobili di uso generale”
La norma specifica le prescrizioni per gli apparecchi di illuminazione mobili di uso generale per uso interno e/o esterno (ad es. in giardino), diversi dai proiettori, progettati per essere utilizzati con o che incorporano sorgenti luminose con tensioni di alimentazione non superiori a 250 V. Le modifiche tecniche più significative di questa nuova edizione rispetto alla precedente riguardano: l’allineamento con la IEC 60598-1 e la modifica del campo di applicazione (per trattare tutte le sorgenti di luce), della classificazione e delle prescrizioni, introducendo le prescrizioni già elencate nella IEC 60598-2-7 (che, di conseguenza, verrà ritirata). Altre modifiche riguardano: l’introduzione del simbolo per apparecchi diversi da quelli ordinari, ma idoneo solo per applicazioni interne (ad es. apparecchio con cavo in PVC), la modifica della prova per chiarire che la prova di stabilità su un piano inclinato deve essere effettuata con la sorgente di luce installata, la modifica del grado minimo di protezione contro la polvere e l’umidità per apparecchi mobili per uso esterno da IPX3 a IPX4, la modifica delle prescrizioni per i criteri di accettazione della presa e spina. La Norma viene utilizzata congiuntamente alla CEI EN 60598-1:2015-04. L’edizione attuale sostituisce completamente la CEI EN 60598-2-4:1998 e la CEI EN 60598-2-7:1988, che rimangono applicabili fino al 30-03-2021.

CEI EN IEC 60598-2-17 (CEI 34-38) “Apparecchi di illuminazione – Parte 2-17: Prescrizioni particolari – Apparecchi per palcoscenici, studi televisivi e cinematografici (per uso esterno e interno)”
Questa Norma specifica le prescrizioni per gli apparecchi di illuminazione per palcoscenici, studi televisivi, cinematografici e fotografici (inclusi i proiettori) per uso esterno e interno, con sorgenti luminose aventi tensioni di alimentazione non superiori a 1000 V. Le modifiche tecniche più significative di questa edizione rispetto alla precedente riguardano: l’estensione del campo di applicazione dalla sorgente luminosa alla sorgente luminosa elettrica e la considerazione del fatto che ci sono molti apparecchi a LED con sorgente luminosa non sostituibile e con sorgente luminosa senza un bulbo di vetro o con bassa temperatura di funzionamento. La norma attuale sostituisce completamente la norma CEI EN 60598-2-17:1997, che rimane applicabile fino al 23-03-2021.

mb
Fonte CEI

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Dispositivi di protezione dell’udito. Nuova guida dall’UNI

Dispositivi di protezione dell’udito. Nuova guida dall’UNI

Pubblicata in italiano, a cura della Commissione Sicurezza, la norma UNI EN 458:2016 “Protettori dell'udito - Raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione - Documento guida”
Le diverse situazioni lavorative mettono in evidenza il fatto che ovunque vi siano livelli di rumore considerabili è opportuno dotarsi di protettori non solo in situazioni in cui il rumore è particolarmente fastidioso o talmente forte da non permettere l’attività lavorativa. I danni all’udito sono irreversibili pertanto preservare questo senso non è questione da sottovalutare.
La norma fornisce raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione dei protettori dell'udito destinati a ridurre gli effetti nocivi che il rumore e il suono possono avere sull’udito.
Sono indicati inoltre gli strumenti per valutare il livello di esposizione al rumore quando si utilizza un determinato protettore dell'udito. Generalmente sono di due forme principali: cuffie e inserti auricolari disponibili con caratteristiche e funzioni aggiuntive. Entrambe presentano vantaggi e svantaggi in termini di attenuazione, comfort, facilità d'uso, mezzi di comunicazione e costo.
Affinché i protettori dell'udito siano efficaci dovrebbero essere utilizzati in ogni momento in cui l'utilizzatore è in un ambiente di rumore potenzialmente pericoloso. Quando si selezionano protettori dell'udito, si dovrebbe prestare attenzione a fattori che influenzano il comfort e la preferenza dell'utilizzatore.

mb
Fonte UNI

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Progettista sociale. Allo studio una norma UNI

Progettista sociale. Allo studio una norma UNI

Sino al 10 febbraio prossimo si troverà nella fase di inchiesta pubblica finale il progetto di norma UNI1604213 “Attività professionali non regolamentate - Progettista sociale - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” elaborato dal gruppo di lavoro GL 27 “Progettista sociale” della Commissione Servizi.

La progettazione sociale ha l’obiettivo di promuovere il benessere, la salute, la qualità di vita della collettività. La progettazione si associa alla ricerca, alla mediazione, al dialogo e all’innovazione: attraverso la realizzazione di progetti sociali, è possibile quindi rispondere a bisogni, promuovere servizi e favorire il processo di cambiamento.
La futura norma intende definire i requisiti relativi all’attività professionale del Progettista Sociale, ossia quella figura professionale che sviluppa e concorre alla realizzazione di progetti sociali, assumendosene la responsabilità di processo.

Il Progettista Sociale presiede e gestisce l’intero processo di ideazione, gestione e chiusura del progetto sociale, ovvero opera su tutte le fasi del ciclo di vita del progetto, avendo la responsabilità sia della fase di rilevazione, produzione, scelta e pianificazione relativamente ai fabbisogni, ai vincoli, alle attività, alla gestione delle risorse e al sistema organizzativo del progetto, sia della fase di sviluppo e predisposizione documentale e presentazione della proposta.

I requisiti della figura professionale sono specificati in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework - EQF).

L'inchiesta terminerà il 10 febbraio 2019. Sino a quella data chiunque fosse interessato può consultare il testo integrale del progetto e inviare i propri commenti.

mb

Fonte UNI

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Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni

Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni

Pubblicata la UNI 11337-7:2018Edilizia e opere di ingegneria civile - Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa
Curata dalla commissione “Prodotti processi e sistemi per l’organismo edilizio” questa norma è di fondamentale importanza per tutto il settore delle costruzioni e rappresenta un ulteriore tassello verso la digitalizzazione del processo di progettazione, costruzione e gestione dei beni immobili.
Il documento definisce i requisiti relativi all'attività professionale del:

  • gestore dell'ambiente di condivisione dei dati, ossia CDE manager;
  • gestore dei processi digitalizzati, ossia BIM manager;
  • coordinatore dei flussi informativi di commessa, ossia BIM coordinator;

Questi requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche identificati, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework - EQF) e sono espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei, per quanto possibile, i processi di valutazione e convalida dei risultati dell'apprendimento. In particolare la certificazione delle persone in conformità alla EN ISO/IEC 17024 è un processo di valutazione e convalida.
All’interno della norma vengono citati i seguenti riferimenti normativi:

  • UNI 11337-1 Edilizia e opere di ingegneria civile - Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 1: Modelli, elaborati e oggetti informativi per prodotti e processi;
  • UNI 11337-4 Edilizia e opere di ingegneria civile - Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 4: Evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati e oggetti;
  • UNI 11337-5 Edilizia e opere di ingegneria civile - Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 5: Flussi informativi nei processi digitalizzati;
  • UNI CEI EN ISO/lEC 17024 Valutazione della conformità - Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone;
  • UNI CEI EN ISO/lEC 27000 Tecnologie informatiche - Tecniche di sicurezza - Sistemi di gestione della sicurezza dell'informazione - Descrizione e vocabolario;
  • UNI EN ISO 16739 Industry Foundation Classes (IFC) per la condivisione dei dati nell'industria delle costruzioni e del facility management.

Di sicuro valore per tutto il settore edile anche questa parte 7 della UNI 11337 incrementa il processo ormai avviato di connessione e interfacciamento con la metodologia BIM che comprende rappresentazioni digitali delle caratteristiche fisiche e di funzionamento di un’opera.

mb
Fonte UNI

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Pubblicata una Prassi di Riferimento UNI  su Food & Beverage management

Pubblicata una Prassi di Riferimento UNI su Food & Beverage management

Pubblicata  la Prassi di Riferimento UNI/PdR 52:2018 “Profili professionali del Food & Beverage management - Attività e requisiti dei profili professionali del Food & Beverage e indirizzi operativi per la valutazione della conformità”.
Frutto della collaborazione con AIFBM – Associazione Italiana Food & Beverage Manager, la prassi di riferimento definisce i requisiti dei profili professionali connessi al comparto Food & Beverage del settore hotellerie indipendente e a catena, villaggistica, resort, croceristica, nonché della ristorazione commerciale e strutturata.
In particolare, la prassi definisce i profili professionali del  

  • Food & Beverage manager
  • Restaurant manager
  • Bar manager
  • Maître

individuandone attività e relative conoscenze, abilità e responsabilità, definite sulla base del Quadro europeo delle qualifiche (EQF).
Il documento fornisce, inoltre, gli indirizzi operativi per la valutazione di conformità, finalizzata alla certificazione di questi importanti profili professionali.
Il ruolo del Food & Beverage manager, coadiuvato dai profili professionali che la prassi di riferimento definisce e che a quest’ultimo sono subordinati, si è arricchito negli anni di compiti e responsabilità che ne fanno una figura chiave che si affianca all’Amministratore Delegato/General Manager/Direttore delle strutture ricettive e ne è il più importante collaboratore.
Alle conoscenze tecniche nell’area di amministrazione, finanza e controllo di gestione si sono aggiunte competenze trasversali altrettanto necessarie per la funzione che deve svolgere in azienda.

Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

Scarica la UNI/PdR 52:2018

mb

Fonte UNI

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Gestione della Qualità. Nuova edizione per la UNI EN ISO 9004

Gestione della Qualità. Nuova edizione per la UNI EN ISO 9004

Pubblicata a cura della Commissione UNI “Gestione per la qualità e metodi statistici” la nuova edizione della UNI EN ISO 9004:2018 “Gestione per la qualità - Qualità di un'organizzazione - Linee guida per conseguire il successo durevole
La norma fornisce una guida alle organizzazioni per conseguire il successo durevole in un ambiente complesso, esigente, e in continua evoluzione, con riferimento ai principi di gestione per la qualità definiti nella ISO 9000:2015. I principi di gestione per la qualità, ove complessivamente applicati, possono costituire una base unificante per i valori e per le strategie di un'organizzazione. È focalizzato sull'infondere fiducia nella capacità di un'organizzazione di conseguire il successo durevole.
Inoltre, tratta il miglioramento sistematico delle prestazioni complessive dell'organizzazione. Comprende la pianificazione, l'attuazione, l'analisi, la valutazione ed il miglioramento di un sistema di gestione efficace ed efficiente.
I fattori che influiscono sul successo di un'organizzazione si manifestano continuamente, si evolvono, aumentano o diminuiscono negli anni e l'adattarsi a questi cambiamenti è importante per il successo durevole. Esempi comprendono la responsabilità sociale, fattori ambientali e culturali, oltre a quelli che potrebbero essere stati considerati precedentemente, quali l'efficienza, la qualità e l'agilità; questi fattori, considerati nel loro insieme, sono parte del contesto dell'organizzazione.
Infine, incoraggia l'auto-valutazione e fornisce uno strumento di auto-valutazione per riesaminare quanto estesamente l'organizzazione abbia adottato i concetti enunciati nel documento stesso.
La norma è applicabile a qualsiasi organizzazione, indipendentemente da dimensione, tipo e attività.
Al suo interno è citata la ISO 9000 Quality management systems - Fundamentals and vocabulary come riferimento normativo.

mb

Fonte UNI

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