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Progettista sociale. Le linee guida dall’UNI

Progettista sociale. Le linee guida dall’UNI

La Commissione Servizi dell’UNI, volendo dare delle linee guida per definire l’ambito di competenza degli operatori interessati, ha curato la realizzazione della norma a tema UNI 11746:2019Attività professionali non regolamentate - Progettista sociale - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza
La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del progettista sociale, ossia la figura professionale che sviluppa e concorre alla realizzazione di progetti sociali, assumendosene la responsabilità di processo. Detti requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche identificati, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework - EQF) e sono espressi in maniera tale da agevolare i processi di valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento.
Il progetto sociale è un intervento sistemico e organizzato, partecipato da più soggetti, orientato a produrre risultati apprezzabili e direttamente finalizzato all'interesse generale.
I progetti sociali riguardano principalmente 3 aree specifiche:

  • progettazione di interventi di welfare nell'ambito dell'assistenza, della salute e della cultura;
  • progettazione di interventi di formazione;
  • progettazione di interventi di cooperazione internazionale allo sviluppo.

Inoltre, il progetto sociale offre un valore aggiunto alla società, in quanto effettua la ricognizione, l'attivazione e la messa in sinergia di risorse, capacità e disponibilità potenzialmente presenti, per sviluppare iniziative civiche, solidaristiche e di utilità sociale, in vista del perseguimento dell'interesse generale.
In quest’ambito, il progettista sociale è un operatore specializzato che sviluppa e concorre alla realizzazione di progetti sociali, assumendosene la responsabilità di processo dall’ideazione, alla pianificazione, all’esecuzione, al controllo e monitoraggio e alla chiusura.
All’interno della norma UNI 11746 sono citati i seguenti riferimenti normativi:

  • UNI CEI EN ISO/IEC 17024 Valutazione della conformità - Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone;
  • UNI 11648 Attività professionali non regolamentate - Project manager - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza.

mb

Fonte UNI

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Responsabilità sociale nel settore delle costruzioni. Pubblicata la UNI/PdR 49:2018

Responsabilità sociale nel settore delle costruzioni. Pubblicata la UNI/PdR 49:2018

Pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 49:2018 "Responsabilità sociale nel settore delle costruzioni – Linee guida all’applicazione del modello di responsabilità sociale UNI ISO 26000".
Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e ANCE Lombardia, è stato elaborato dal Tavolo "Responsabilità sociale nel settore edile” ed è rivolto a tutte le organizzazioni che operano nell’ambito delle Costruzioni.
L’obiettivo della prassi di riferimento è quello di fornire delle linee guida per l’applicazione pratica in questo particolare e delicato settore industriale del modello di responsabilità sociale promosso dalla ormai celebre norma UNI ISO 26000.
La Prassi  fornisce elementi utili alla mappatura degli stakeholder e alla integrazione della responsabilità sociale nei processi tipici di un’impresa che opera in edilizia.
Il documento è stato pensato sia per supportare le imprese che operano nel settore delle costruzioni ad implementare in modo efficace la UNI ISO 26000, applicandone i principi e affrontandone i temi fondamentali e i relativi aspetti specifici, sia per essere utilizzato in stretta combinazione con la UNI/PdR 18, in particolare per quanto riguarda gli aspetti della materialità, dell’autovalutazione, dell’analisi dello scostamento, del piano d’azione e attuazione nonché del monitoraggio e della rendicontazione.
Inoltre la prassi fornisce elementi operativi che si focalizzano sulla individuazione e l’analisi degli stakeholder e della loro sfera di influenza, sull’integrazione della responsabilità sociale nella gestione complessiva dell’impresa rispetto ai suoi processi tipici così da ottenere un approccio sistematico alla responsabilità sociale e, infine, sul rilievo che gli aspetti della responsabilità sociale devono avere in relazione alla totalità dei processi aziendali.
La UNI/PdR 49:2018 può essere utilizzata dalle imprese sia internamente come guida e autovalutazione, sia esternamente per ottenere una valutazione di seconda e terza parte.
Le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

mb

Fonte UNI

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Responsabilità sociale nel settore delle costruzioni: in via di definizione una prassi di riferimento

Responsabilità sociale nel settore delle costruzioni: in via di definizione una prassi di riferimento

Il Tavolo di lavoro "Responsabilità sociale nel settore edile", ha approvato il progetto di prassi di riferimento intitolato "Responsabilità sociale nel settore delle costruzioni - Linee guida all’applicazione del modello di responsabilità sociale UNI ISO 26000".
Il documento – frutto della collaborazione tra UNI e ANCE Lombardia - fornisce delle linee guida per l’applicazione pratica nel settore delle costruzioni del modello di responsabilità sociale promosso dalla UNI ISO 26000. In esso, inoltre, sono individuati una serie di elementi utili alla mappatura degli stakeholder e alla integrazione della responsabilità sociale nei processi tipici di un’impresa edile.
La prassi di riferimento è stata pensata per essere utilizzata in combinazione con la UNI/PdR 18 ("Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000").

Nello specifico, il documento fornisce elementi operativi per la classificazione, l’individuazione e l’analisi degli stakeholder e della sfera di influenza, e può essere un utile strumento per l’integrazione della responsabilità sociale nella gestione dell’impresa edile rispetto ai suoi processi tipici, così da ottenere un approccio sistematico alla responsabilità sociale.
L’attività di elaborazione della UNI/PdR è stata promossa tramite un'iniziativa congiunta di Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia, con l'intento di incoraggiare le associazioni di categoria e altre associazioni regionali a sviluppare una o più prassi di riferimento compatibili per la trasposizione e il recepimento delle linee guida UNI ISO 26000 per la Responsabilità Sociale delle Organizzazioni, nei comparti/settori di loro competenza, valorizzando le buone pratiche di attuazione della noma internazionale messe in atto sul territorio lombardo, nell'ottica di una loro più ampia diffusione su tutto il territorio nazionale.
Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 2 settembre 2018, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti para-normativi che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido (al massimo otto mesi dall’approvazione della richiesta) processo di condivisione ristretta ai soli autori, verificata l’assenza di norme o progetti di norma allo studio sullo stesso argomento.

Scarica il Progetto di Prassi

mb

Fonte UNI

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Responsabilità Sociale: disponibile un nuovo documento per utilizzare al meglio la ISO 26000

Responsabilità Sociale: disponibile un nuovo documento per utilizzare al meglio la ISO 26000

In 7 anni la norma ISO 26000 si è imposta come riferimento chiave per l’attuazione di pratiche di responsabilità sociale in qualsiasi organizzazione. Adottata a livello nazionale in 80 Paesi e tradotta in più di 20 lingue, la norma ha rappresentato la base sulla quale la Commissione europea ha costruito la sua strategia di corporate social responsibility (CSR).
Allo scopo di aiutare le organizzazioni ad ottimizzare ancora di più i vantaggi della ISO 26000 - utilizzando un approccio per sistemi di gestione - è stato recentemente pubblicato l’International Workshop Agreement IWA 26Using ISO 26000 guidance on social responsibility in management systems.
Poiché la ISO 26000 è stata elaborata prima dell’introduzione della ISO High-Level Structure (HLS), il quadro comune a tutte le norme sui sistemi di gestione volto a garantire coerenza all’interno di una organizzazione, questo IWA aiuterà gli utilizzatori degli standard sui sistemi di gestione (MSS-Management System Standard) a integrare in modo più efficace la responsabilità sociale nella loro impresa.

Vai al sito ISO

mb

Fonte UNI

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Codice Appalti, pubblicate le Linee guida Anac sulle società in house

anacL'Autorità anticorruzione ha pubblicato sul suo sito web le Linee guida n. 7, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti «Linee Guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del d.lgs. 50/2016», adottate con la Determinazione n. 235 del 15 febbraio 2017.

Le Linee guida n. 7 definitive sono state pubblicate anche nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61 del 14 marzo 2017.

Nell’adunanza del 30 novembre 2016, il Consiglio dell’Anac ha deliberato di avviare la consultazione on-line relativa allo schema di Linee guida al fine di acquisire osservazioni e commenti da parte degli operatori del mercato.

Nel corso della consultazione, che si è svolta nel periodo 5 dicembre – 20 dicembre 2016, sono pervenuti all’Autorità contributi da parte di 14 soggetti (n. 7 Amministrazioni pubbliche, n. 4 associazioni di categoria, n. 1 dipendente pubblico, n. 1 libero professionista, n. 1 altri soggetti).

All’esito dell’esame dei contributi pervenuti, l’Autorità ha integrato e modificato lo schema di Linee guida alla luce delle osservazioni ricevute. Il testo del documento è stato trasmesso al Consiglio di Stato per l’acquisizione del relativo parere. Con atto n. 282/2017 del 1/2/2017 (affare n. 1/2017) il Consiglio di Stato ha reso il parere sullo schema di Linee guida. Nella redazione del testo finale dell’atto l’Anac ha recepito le osservazioni formulate dal Supremo Consesso.

AdA

Scarica le Linee Guida ANAC n. 7

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Responsabilità Sociale. Disponibile il nuovo Dossier UNI

RESPPubblicato il dossier, che ha per titolo “Dalla responsabilità sociale delle organizzazioni all’integrità degli individui”, che propone una riflessione su uno dei grandi e più attuali temi della normazione tecnica: lo sviluppo della cultura dell’integrità e della competenza etica degli individui e delle organizzazioni, in un contesto generale di responsabilità e sostenibilità della società.
Il punto di partenza è ovviamente la pubblicazione nel 2010 della norma internazionale UNI ISO 26000 che definisce una guida alla responsabilità sociale. Da qui il discorso si è sviluppato per fornire nuovi e ulteriori strumenti utili a implementare una governance etica, a individuare le priorità materiali, a coinvolgere realmente gli stakeholder e a impostare un fattivo sistema di accountability. Il tema dell’etica, o meglio, della “integrità” degli individui è stato oggetto di studi e sperimentazioni nel mondo dei professionisti-ingegneri.
Sulla responsabilità sociale delle organizzazioni e lo sviluppo dell’integrità etica degli individui la normazione fornisce per la prima volta degli strumenti volontari per la crescita dei valori, ovvero quella dimensione verso la quale l’OCSE (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) suggerisce di concentrare l'attenzione.
Il dossier traccia un quadro esaustivo dell’attuale stato dell’arte.

mb

Sfoglia il Dossier

Fonte UNI

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Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000. Al via la consultazione pubblica sulla prassi di riferimento

ISO 26000Il Tavolo di lavoro UNI ha approvato l’avvio della consultazione pubblica del progetto di prassi di riferimento dal titolo "Responsabilità sociale delle organizzazioni - Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000"
Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e Fondazione Sodalitas, fornisce una serie di elementi a supporto dell'applicazione della UNI ISO 26000, con particolare attenzione agli aspetti della materiality, della responsabilità di rendere conto (accountability) e del coinvolgimento dei portatori di interesse (stakeholder engagement).
L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti di Fondazione Sodalitas e del sistema UNI. Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza il prossimo 30 gennaio, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
La prassi di riferimento si prefigge di fornire una serie di indicazioni operative destinate a quelle organizzazioni che intendono affrontare il tema della responsabilità sociale applicando i principi ed affrontando i temi fondamentali descritti nella UNI ISO 26000.
Il documento, che è pensato con l'idea di tracciare una sorta di percorso che conduca in modo modulare e progressivo a un approccio maturo e consapevole alla responsabilità sociale, si focalizza in modo particolare sull'evidenziazione del ruolo cruciale della governance, che si presenta al tempo stesso quale strumento guida, di indirizzo e quale tema fondamentale della responsabilità sociale, così come sottolineato nella UNI ISO 26000.
A completamento della UNI/PdR, sono state elaborate una serie di appendici al fine di permettere alle organizzazioni che la adottano di approfondire alcune tematiche specifiche della responsabilità sociale; avere a disposizione una check list di autovalutazione/valutazione per l’implementazione della UNI ISO 26000; avere a disposizione un esempio di questionario per l’analisi di materialità.

Scarica il progetto "Responsabilità sociale delle organizzazioni - Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000"

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

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16 marzo 2016. Presentazione del Laboratorio interdisciplinare di Responsabilità Sociale, Etica e Diritto (RED) del Corso di Laurea STIM. Aperte le iscrizioni.

IMG 0701Mercoledi 16 marzo 2016 alle ore 15:00, nell’Aula Di Sabato del complesso universitario di Monte Sant’Angelo di Napoli, si è tenuto l’evento di presentazione del Laboratorio interdisciplinare di "Responsabilità Sociale, Etica e Diritto".

Anche per l’anno accademico 2015/2016 è stato attivato, dal Consorzio Promos Ricerche con il corso di laurea STIM (Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale) dell’Università Federico II di Napoli e CSV Napoli - Centro Servizi per il Volontariato, il Laboratorio interdisciplinare di "Responsabilità Sociale, Etica e Diritto" curato dal Prof. Renato Briganti.

Il laboratorio si propone di formare ed informare gli studenti, futuri manager di domani ed operatori del settore turistico, sull’importanza dei Sistemi di Gestione Aziendale sostenibili, sulle problematiche legate alla loro integrazione e sulle opportunità per le imprese derivanti da politiche aziendali eticamente orientate. In quest’ottica, è fondamentale il supporto del Consorzio Promos Ricerche che, dal 2005, ha attivato lo Sportello RSI (Responsabilità Sociale delle Imprese), come servizio di assistenza per la promozione e lo sviluppo di una cultura della Qualità, Sicurezza sui luoghi di lavoro, della Tutela Ambientale e della Responsabilità Sociale ed Amministrativa delle Imprese.

I contenuti del Laboratorio sono inerenti la normativa relativa alla responsabilità sociale ed ambientale delle imprese, impresa sociale, sistemi di gestione aziendale, codice etico, bilancio sociale, finanza etica, sostenibilità e impronta ecologica.

Il percorso si articola in lezioni frontali, convegni, esercitazioni in aula ed in gruppo, visite presso aziende che realizzano buone pratiche e, come ogni anno accademico, è previsto un apposito evento, presso la Camera di Commercio di Napoli, al quale partecipano i gruppi di allievi per la presentazione delle proprie tesine e le aziende per le testimonianze.

Crediti formativi
Le attività di laboratorio interdisciplinare consentono di conseguire n° 6 CFU. I crediti verranno riconosciuti solo agli studenti che hanno completato il laboratorio e che risultano iscritti al terzo anno del Corso di Laurea.

AdA

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10 dicembre 2014. Presentazione del Laboratorio interdisciplinare di Diritto, Etica e Responsabilità Sociale del Corso di Laurea STIM. Aperte le iscrizioni.

Federico IIMercoledi 10 dicembre 2014 alle ore 15:00, nell’Aula A1 del complesso universitario di Monte Sant’Angelo di Napoli, si terrà l’evento di presentazione del Laboratorio interdisciplinare di “Diritto, Etica e Responsabilità Sociale”.

Anche per l’anno accademico 2014/2015 è stato attivato, dal Consorzio Promos Ricerche con il corso di laurea STIM (Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale) dell’Università Federico II di Napoli, il Laboratorio interdisciplinare di “Diritto, Etica e Responsabilità Sociale” curato dal Prof. Renato Briganti.

Il laboratorio si propone di formare ed informare gli studenti, futuri manager di domani ed operatori del settore turistico, sull’importanza dei Sistemi di Gestione Aziendale sostenibili, sulle problematiche legate alla loro integrazione e sulle opportunità per le imprese derivanti da politiche aziendali eticamente orientate. In quest’ottica, è fondamentale il supporto del Consorzio Promos Ricerche che, dal 2005, ha attivato lo Sportello RSI (Responsabilità Sociale delle Imprese), come servizio di assistenza per la promozione e lo sviluppo di una cultura della Qualità, Sicurezza sui luoghi di lavoro, della Tutela Ambientale e della Responsabilità Sociale ed Amministrativa delle Imprese.

I contenuti del Laboratorio sono inerenti la normativa relativa alla responsabilità sociale ed ambientale delle imprese, impresa sociale, sistemi di gestione aziendale, codice etico, bilancio sociale, finanza etica, sostenibilità e impronta ecologica.

Il percorso si articola in lezioni frontali, convegni, esercitazioni in aula ed in gruppo, visite presso aziende che realizzano buone pratiche e, come ogni anno accademico, è previsto un apposito evento, presso la Camera di Commercio di Napoli, al quale partecipano i gruppi di allievi per la presentazione delle proprie tesine e le aziende per le testimonianze.

Crediti formativi
Le attività di laboratorio interdisciplinare consentono di conseguire n° 6 CFU. I crediti verranno riconosciuti solo agli studenti che hanno completato il laboratorio e che risultano iscritti al terzo anno del Corso di Laurea.

AdA

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Il 7 e 8 ottobre 2014 all’Università Bocconi di Milano il Salone della CSR e dell’innovazione sociale

Salone Innovazione SocialeDopo il successo della prima edizione, torna il "Salone della CSR e dell’innovazione sociale". Il nuovo appuntamento è per il 7 e 8 ottobre, sempre all’Università Bocconi di Milano. 

L’evento sarà anche l’occasione per fare un bilancio sui primi 15 anni della Responsabilità Sociale d’Impresa. L’Europa è riuscita a diventare il Polo di Eccellenza come era stato indicato nella Strategia di Lisbona del 2000? La crisi economica ha messo in discussione principi quali l’impegno, la fiducia reciproca e il dialogo, considerati presupposti necessari per raggiungere questo traguardo? Quali sono state criticità e opportunità offerte da un approccio al business più attento al sociale e all’ambiente?

Il Salone sarà l’occasione per contestualizzare il ruolo della Corporate Social Responsibility in un mercato in profondo cambiamento, per analizzare i trend sociali più significativi, per valutare l’impatto delle principali scelte economiche e finanziare che hanno caratterizzato questi 15 anni. Ma soprattutto per cercare di capire cosa ci riserverà il futuro: si andrà “oltre la CSR” per affrontare nuove sfide come, per esempio, la Global Social Innovation?

Grazie ai casi concreti delle imprese e alle riflessioni degli esperti si cercherà anche di approfondire il tema della collaborazione diventato sempre più importante per la crescita del Paese. Come si svilupperà la collaborazione fra aziende, istituzioni, persone, per un futuro davvero sostenibile? I processi collaborativi sono infatti l’altro grande tema che il Salone della CSR e dell’innovazione sociale affronterà in questa seconda edizione.

Sharing economy, crowdfunding, marketing p2p, stakeholder engagement: sono solo alcune delle modalità di interazione fra profit, non profit, pubblica amministrazione, cittadini. Un modo nuovo di vivere, lavorare, produrre, comunicare reso possibile anche grazie alle nuove tecnologie e a strumenti di condivisione ormai entrati nell’uso comune.

Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Alleanza delle Cooperative Italiane, CSR Manager Network, Fondazione Sodalitas, Unioncamere e Koinètica.

Per approfondire, vai al sito del salone

AdA

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