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Valutazione di impatto acustico e tecnici competenti, dal 19 aprile in vigore i nuovi decreti

valutazione impatto acusticoEntreranno in vigore il 19 aprile due decreti legislativi in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2017. I due provvedimenti hanno lo scopo di armonizzare la normativa nazionale con quella comunitaria, in attuazione della delega di cui all’articolo 19 della Legge Europea 2013 bis (Legge n. 161/2014).

Il Dlgs 42 del 17 febbraio 2017 modifica e integra il Dlgs 194/2005 relativo alla gestione del rumore ambientale, e la legge quadro sull’inquinamento acustico (Legge 447/1995), disciplina la figura professionale di tecnico competente in acustica e introduce l’obbligo di mappature acustiche e di valutazione di impatto acustico.

Viene aggiornata la disciplina dell’attività e della formazione della figura professionale di tecnico competente in materia di acustica. In particolare vengono individuati i criteri generali per l’esercizio di tale professione, si disciplina l’elenco nominativo dei soggetti abilitati istituito presso il Ministero dell’Ambiente e i requisiti necessari per l’iscrizione.

Il decreto introduce l’obbligo per i Comuni di redigere, entro il 30 giugno 2017, le mappature acustiche secondo i criteri e le specifiche dettati dalla Direttiva Inspire (2007/2) e prevede, a decorrere dal 31 dicembre 2018, metodi comuni per la determinazione del rumore stabiliti dalla Direttiva 2002/49/CE.

Il provvedimento, inoltre, modifica le modalità e i termini di presentazione della relazione sullo stato acustico del Comune e prevede che la valutazione di impatto acustico di infrastrutture di trasporto (lineari, aeroportuali e marittime) deve considerare i casi di concorrenza tra le diverse infrastrutture interessate.

Prevede l’emanazione di nuovi regolamenti per le sorgenti di rumore attualmente non considerate dalla normativa e l’aggiornamento della disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento di attività sportive. Alla definizione di ‘sorgenti sonore fisse’ vengono aggiunti gli impianti eolici.

Il Dlgs 41 del 17 febbraio 2017 colma un vuoto normativo relativo alle macchine rumorose operanti all’aperto e regolamentate dalla Direttiva 2000/14/CE, importate da Paesi extracomunitari e messe in commercio nella distribuzione di dettaglio, per le quali non sia stata prodotta la certificazione e la marcatura CE, e a prevenire possibili procedure di infrazione nei confronti dell’Italia.

AdA

Scarica il  decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 41

Scarica il  decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 42

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Rumore ed ambiente marino

 

mareIl rumore generato dalle attività umane in mare e in altre vie navigabili può essere nocivo per l'ambiente marino. Per aiutare a quantificare questo rumore, ed elaborare norme appropriate relative alla generazione, alla trasmissione e la ricezione dei suoni emessi sott’acqua, l’ISO ha costituito, in seno all’ISO/TC 43 “Acoustics”, un nuovo sottocomitato, SC 3, dedicato all’acustica sottomarina.

Il nuovo organo tecnico ha già elaborato il suo primo documento normativo, la già disponibile ISO/PAS 17208-1:2012 “Acoustics – Quantities and procedures for description and measurement of underwater sound from ships – Part 1: General requirements for measurements in deep water”. Il documento può essere utilizzato per dimostrare la conformità a requisiti contrattuali, per facilitare valutazioni periodiche della segnatura acustica ed è strumento utile nel campo della ricerca e sviluppo. Tale specifica è destinata principalmente agli enti governativi, agli operatori nelle ricerche oceanografiche e ai proprietari di navi commerciali che operano in acque acusticamente sensibili.

Una combinazione di fattori contribuisce a fare dei mari dei luoghi rumorosi: navi commerciali e da crociera, navi militari e sommergibili, cannoni ad aria utilizzati per la ricerca oceanografica e per l’esplorazione mineraria del fondo marino, sport acquatici, sonar attivi, comunicazioni acustiche, fonti energetiche alternative offshore e progetti di costruzioni marittime, oltre a cause naturali e biologiche.

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