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Gestione dei dati personali in ambito ICT: nuova prassi UNI/PdR 43:2018

Gestione dei dati personali in ambito ICT: nuova prassi UNI/PdR 43:2018

Pubblicata la prassi di riferimento "Linee guida per la gestione dei dati personali in ambito ICT secondo il Regolamento UE 679/2016 (GDPR) - Gestione e monitoraggio dei dati personali in ambito ICT".

Dopo l’emanazione del decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 (adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali), l’UNI diffonde la nuova prassi di riferimento UNI/PdR 43:2018 per la gestione dei dati personali in ambito ICT secondo il Regolamento UE 679/2016 (GDPR).

La prassi UNI/PdR 43 è strutturata in 2 sezioni. La sezione 1 fornisce le linee guida per la definizione e attuazione dei processi afferenti al trattamento dei dati personali, mediante strumenti elettronici (ICT.

La sezione 2 fornisce un adeguato insieme di requisiti che permetta alle organizzazioni, in particolare alle PMI, di essere conformi a quanto previsto dal quadro normativo europeo e nazionale in modo efficace, potendo dimostrare tale conformità ed efficacia anche attraverso un percorso di certificazione. Fornisce, inoltre, gli indirizzi per la valutazione di conformità ai requisiti definiti.

AdA

Scarica la UNI/PdR 43.2:2018

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Tecnologie dell’informazione. Una norma UNI  stabilisce le competenze dei professionisti

Tecnologie dell’informazione. Una norma UNI stabilisce le competenze dei professionisti

Pubblicata, anche in italiano, la norma UNI EN 16234-1:2016e-Competence Framework (e-CF) - Framework comune europeo per i professionisti ICT in tutti i settori industriali - Parte 1: Framework (modello di riferimento)”
Nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono molteplici le figure professionali che interagiscono tra loro; questo è dovuto anche alla specificità del settore sempre così in rapida evoluzione. La norma fornisce un riferimento di 40 competenze richieste e in uso nel settore dell’ICT e nei settori ad esso correlati, utilizzando un linguaggio comune per descrivere competenze, abilità e livelli di capacità che possa essere compreso in tutta Europa.
Essendo la prima implementazione settoriale del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF, European Qualifications Framework), questa norma europea allinea i propri livelli di capacità ai livelli di apprendimento EQF.
La norma è stata creata per essere utilizzata da:
professionisti ICT, manager e reparti risorse umane (HR);
istituti di istruzione professionale ed enti di formazione, inclusa l'istruzione superiore;
parti sociali (sindacati e associazioni dei datori di lavoro), associazioni e ordini professionali, enti di accreditamento, di validazione e valutazione professionale;
analisti di mercato, responsabili di decisioni politiche e da altre organizzazioni e parti interessate nei settori pubblico e privato.
Il documento, elaborato da UNINFO - l’Ente Federato UNI dedicato alle tecnologie informatiche e alle loro applicazioni, è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte: UNI

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Ict e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro

ICT e SSL Inail 2016INAIL ha pubblicato una nuova monografia dal titolo: "ICT e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro".

Il volume mette in luce elementi utili per fornire spunti di riflessione per potere affrontare i cambiamenti che l’innovazione digitale sta apportando nella società e nei luoghi di lavoro, evidenziando non solo i possibili rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma anche le opportunità offerte in termini di sviluppo di nuove modalità di lavoro, professionalità e competenze nonché di nuove modalità di apprendimento e di comunicazione.

L’Inail da diversi anni dedica una particolare attenzione all’innovazione tecnologica, rappresentando per la Pubblica amministrazione (PA) un ente di riferimento per la ricerca di soluzioni e implementazioni digitali di successo. In tale quadro si inserisce il Piano strategico triennale IT 2014 - 2016 strutturato complessivamente in 5 aree programmatiche, nell’ambito delle quali è prevista la raccolta e la definizione degli interventi operativi specifici che riguardano:

  1. l’erogazione dei servizi digitali per innovare l’offerta dei servizi Inail garantendo la centralità e la fidelizzazione dell’utente;
  2. la valorizzazione del patrimonio informativo dell’Inail, in modo da ricavare dai dati informazioni e conoscenze da mettere a disposizione delle funzioni di business per migliorare i processi aziendali e gli investimenti;
  3. i processi di reingegnerizzazione e conseguentemente la definizione del Piano degli Interventi finalizzati all’attuazione delle innovazioni proposte;
  4. il conseguimento degli obiettivi di arricchimento dell’organizzazione, di revisione continua dei processi di gestione IT, di innalzamento del livello delle competenze digitali del personale, di implementazione di strumenti volti alla valutazione e al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori;
  5. l’implementazione e la gestione delle politiche di sicurezza informatica, anche alla luce dei nuovi attacchi sempre più mirati ed evoluti.

Con il nuovo Piano delle attività di ricerca obbligatoria e discrezionale 2016 - 2018, l’attività istituzionale di ricerca è orientata anche all’analisi e allo studio dei cambiamenti apportati dalla digital transformation, che interessano il mondo del lavoro e le organizzazioni.

In particolare, l’analisi dell’impatto dell’information and communication technology (ICT) sul benessere dei lavoratori è uno dei focus di ricerca su cui si concentra l’attività del Laboratorio rischi psicosociali e tutela dei lavoratori vulnerabili del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale. In considerazione delle trasformazioni introdotte sul lavoro dallo sviluppo delle ICT, in termini economico-produttivi e di qualità del lavoro, l’obiettivo è quello di contribuire alla valutazione dell’impatto di tali tecnologie sul benessere dei lavoratori, anche mediante la costruzione di specifici strumenti di indagine, alla definizione di misure di prevenzione e di gestione dei rischi legati all’utilizzo delle stesse e allo sviluppo di modelli di trasferimento per un adeguato ed efficace impiego delle ICT, che tenga anche conto delle diversità dei lavoratori, nell’ottica del miglioramento dell’inclusione lavorativa.

AdA

Scarica il volume "ICT e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro"

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Horizon 2020. Dalla Ue cinque inviti a presentare progetti nel settore delle tecnologie dell’informazione

ict bandiSono cinque gli inviti lanciati dalla Ue nell’ambito del pilastro Leadership industriale di Horizon 2020, riguardanti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). Sono dotati di un budget complessivo di 230, 5 milioni e tutti riportano come termine l’8 novembre 2016. Le cinque tematiche puntano ad affrontare le principali sfide della leadership industriale e tecnologica nell’ambito delle Ict con particolare riferimento alla tecnologia 5G (acronimo di 5th generation) con la quale si indicano le tecnologie e gli standard di quinta generazione che permettono quindi prestazioni e velocità superiori a quelli dell’attuale tecnologia 4G/Imt-Advanced.

L’iniziativa “Smart, ogni cosa in ogni luogo” (ICT-04-2017: Smart Anything Everywhere) eroga finanziamenti per accelerare la progettazione, lo sviluppo e l’adozione di tecnologie digitali avanzate da parte dell’industria europea, in particolare per prodotti che includono componenti elettronici innovativi, software e sistemi. A disposizione 24,5 milioni per azioni innovative e 1 milione per azioni di coordinamento e supporto.

La tematica “5 G : Partenariati pubblico privati per la ricerca e convalida di sistemi e tecnologie critiche” ( ICT-07-2017: 5G PPP Research and validation of critical technologies and systems) riguarda il finanziamento di azioni di ricerca e innovazione, per le quali vi sono a disposizione ben 100 milioni di euro e azioni di coordinamento e di supporto (e qui il budget è di 3 milioni euro) per massimizzare lo sfruttamento dei risultati del progetto 5G attraverso la cooperazione su questioni orizzontali. Dotata di 45 milioni - di cui 40 milioni per azioni innovative e 5 milioni per azioni di ricerca e innovazione - la tematica “ 5G Ppp Tecnologie convergenti” (ICT-08-2017: 5G PPP Convergent Technologies) punta ad un migliore utilizzo di approcci tecnologici di rete mista che possono trarre beneficio da precedenti ricerche.

L’invito “ Reti di ricerca al di là del 5G” (ICT-09-2017: Networking research beyond 5G) dotato di 18 milioni, per azioni di ricerca e innovazione, punta allo sfruttamento della ricerca accademica attraverso il trasferimento e l’innovazione verso l’industria, in particolare le piccole e medie imprese o start up.

L’ultimo invito “ Media e contenuti della convergenza”( ICT-19-2017: Media and content convergence) è dotato di 38 milioni di euro per azioni innovative e punta alla dimostrazione e convalida di nuove tecnologie per audiovisivi e social media, riguardanti servizi e soluzioni su larga scala che sfruttano l’interoperabilità e l’integrazione tra le trasmissioni e i servizi basati su Internet a banda larga.
I progetti relativi ad azioni di ricerca ed innovazione – finanziate al 100% dei costi eleggibili - includono la ricerca di base o applicata, lo sviluppo e l’integrazione tecnologica, test e validazione su un prototipo in piccola scala in un laboratorio o in ambiente simulato. Invece le azioni innovative – e qui il finanziamento copre il 70% dei costi eleggibili - possono comprendere prototipazione, testing, dimostrazione, sperimentazione, validazione del prodotto su larga scala e prime applicazioni commerciali.

I Punti di contatto nazionali (Ncp) offrono un servizio, a titolo gratuito, di informazione e assistenza su le priorità tematiche o i programmi di ricerca; gli strumenti finanziari; le procedure amministrative; la preparazione della proposta. Inoltre per ricevere assistenza si può fare riferimento all’Agenzia per la promozione della ricerca europea (www.apre.it) che ospita gli Ncp di H2020 in Italia. Per quanto riguarda le Pmi, è anche disponibile il supporto della rete Enterprise Europe Network (http://een.ec.europa.eu)

AdA

fonte Sole24Ore 165/16 MAC

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Innovazione, Premio Ict Smau Campania.

coccarda vincitoreIn occasione della tappa di Napoli - in programma il 12 e 13 dicembre - Smau presenta il Premio Innovazione ICT Campania, con l'obiettivo di valorizzare i migliori casi di successo di aziende ed enti pubblici che hanno innovato con successo il proprio business attraverso le tecnologie digitali.

Il Premio Innovazione ICT è un'iniziativa che l'Osservatorio Smau-School of Management ha lanciato per sostenere la cultura dell'innovazione nel mondo dell'impresa: l'obiettivo è generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di eccellenza, con particolare riferimento alle PMI italiane, che troppo spesso non conoscono a pieno i benefici derivanti dall'adozione di moderne tecnologie come leva per aumentare la propria competitività.

Il Premio Innovazione ICT Campania è riservato ad aziende utenti ed enti pubblici della Campania e delle regioni limitrofe che hanno sviluppato progetti innovativi grazie alle tecnologie digitali. Le domande di partecipazione vanno presentate entro il 13 novembre 2013.

Il premio verrà consegnato nell'ambito delle seguenti aree tematiche: Architetture IT, Big Data e Business Analytics, Business Intelligence e CRM, eCommerce, Fatturazione elettronica e dematerializzazione, Information security, Marketing Digitale, Mobile&Wireless, Sistemi Gestionali Integrati, Smart Working e sistemi di comunicazione avanzata, Social Commerce.

AdA

Fonte: Smau

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Start up, dall’Ict al biotech: domande entro venerdì 25 ottobre

start-130710144801 mediumBiotecnologie, nuovi materiali, information&communication technology, osservazione dell’ambiente e sicurezza delle infrastrutture, beni culturali e turismo, salute e agroalimentare, energia, logistica, trasporti, automotive e aerospazio. C’è tempo fino a venerdì prossimo 25 ottobre per partecipare alla seconda edizione di Creative Factory, l'avviso promosso da Campania Innovazione, Agenzia regionale per la promozione della ricerca e dell’innovazione. Il progetto punta a valorizzare l’economia creativa in termini di capacità di innovazione nella produzione di beni e servizi e nella creazione di “nuova occupazione” (intesa come nuovi posti di lavoro) e di “occupazione nuova” (in termini di nuove professionalità), sia nei settori hi-tech, sia nei comparti tradizionali e nella pubblica amministrazione. Il nuovo bando seleziona proposte progettuali riferibili a progetti di start-up d’impresa e a programmi comuni di sviluppo imprenditoriale. Le proposte dovranno in particolare essere caratterizzate da elevata innovatività, concretezza e sostenibilità sul piano tecnico, normativo, economico-finanziario, ambientale, sociale con potenziali ricadute a livello occupazionale e di sviluppo del territorio campano. È incoraggiata la presentazione di progetti per i quali siano stati già realizzati prototipi, modelli o prove.

Beneficiari
Ma a chi si rivolge questo nuovo avviso? Possono accedere al bando persone giuridiche o soggetti che esercitano attività di impresa da non più di due anni alla data della presentazione della domanda; consorzi, società consortili e reti d’imprese. E’ necessario, però, in entrambi i casi che la sede operativa della start-up, del consorzio, della società consortile, della rete d’impresa sia localizzata sul territorio della regione Campania. Ogni soggetto non potrà presentare più di una candidatura né singolarmente né partecipando ad altri raggruppamenti. Non possono, inoltre, partecipare all’avviso i componenti degli organi direttivi e i dipendenti, anche con contratto a termine, di Campania Innovazione.

Requisiti
Alla data di presentazione della domanda, i candidati dovranno essere in possesso di precisi requisiti, a pena di esclusione. Per le persone fisiche: nazionalità italiana o di uno dei Paesi membri del l’Unione Europea; non essere destinatarie di misura interdittiva nel contrattare con la Pubblica Amministrazione; possesso, in ogni caso, dei requisiti prescritti per legge necessari per la partecipazione a procedure concorsuali indette dalla pubblica Amministrazione. Per le persone giuridiche requisiti indispensabili sono la regolarità nei pagamenti contributivi, assicurativi e previdenziali; l’essere in regola con la normativa antimafia; non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, di concordato preventivo, nonché in una delle condizioni di difficoltà previste dagli “orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese indifficoltà”.Tutoraggio, innovation design, workshop creativi, finanza, supporto tecnologico, coachingmentoring, networking e promozione gli strumenti messi a disposizione dei finalisti.

Scarica il Bando

AdA

Fonte: Il Denaro

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