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Gas fluorurati, ok alla dichiarazione annuale per le emissioni in atmosfera

gas-fluoruratiEntro il 31 maggio gli operatori delle applicazioni fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e dei sistemi fissi di protezione antincendio contenenti 3 kg o più di gas fluorurati a effetto serra devono presentare al ministero dell’Ambiente, per il tramite dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), una dichiarazione contenente informazioni riguardanti la quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati relativi all’anno precedente sulla base dei dati contenuti nel relativo registro di impianto.

L’entrata in vigore del Regolamento Ue 517/2014 non ha modificato struttura, criteri e contenuti della dichiarazione F-Gas.

Il Dpr 43/2012 definisce “operatore” il proprietario dell’apparecchiatura o dell’impianto qualora non abbia delegato a una terza persona l’effettivo controllo sul funzionamento tecnico degli stessi.

La dichiarazione dovrà essere trasmessa a Ispra tramite il sistema on-line accessibile al seguente link: http://193.206.192.119/fgas_v2/login.php

Sul sito dell'ISPRA sono disponibili le istruzioni per la compilazione.

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fonte sole24ore PP

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Revisione della ISO 14001. Si compensano le emissioni di CO2

14001Nella sua ultima riunione tenutasi lo scorso febbraio a Tokyo, Giappone, il gruppo di lavoro ISO incaricato della revisione della ISO 14001 sulla gestione ambientale ha messo in pratica la compensazione delle proprie emissioni di CO2, conformemente alla norma ISO 14064 per la quantificazione, la rendicontazione e il monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra.
Da dove nasce l'idea di compensare le emissioni?
Fin dall'inizio l’idea era quella di organizzare una riunione “eco-friendly”; di conseguenza, l’intenzione di applicare una compensazione delle emissioni è venuta piuttosto naturalmente, suggerita da uno dei membri organizzatori. Questa azione per noi è stata particolarmente significativa: non solo era vantaggiosa per l'ambiente, ma ci dava un'opportunità unica di mettere in pratica ciò che predichiamo, utilizzando le nostre norme!
Che cosa ci è voluto?
Per prima cosa abbiamo istituito un project team con gli organizzatori della riunione e ricevuto il supporto del Ministero giapponese dell'Economia, del commercio e dell'industria (METI) e di una società di consulenza. L’evento è stato ospitato dall’ente normatore giapponese JSA (Japanese Standards Association), dal METI e dall’Università di Tokyo.
La prima tappa è stata la definizione dei confini, allo scopo di determinare la portata delle emissioni da compensare in conformità con la ISO 14064-1. Abbiamo deciso di coprire sia il consumo di energia elettrica presso la sede della riunione, sia i consumi di viaggio (per, da e durante l’evento) di tutti i partecipanti. Il passo successivo è stato il calcolo della quantità prevista di emissioni di CO2 da compensare.
L’ultimo step ci ha visti impegnati nella scelta della tipologia di crediti da acquistare per la compensazione: abbiamo optato per il recupero dell’area danneggiata dallo tsunami nel 2011, causato dal terremoto al largo della costa Est del Giappone. Anche perché questi crediti sono stati creati sotto il J-Credit Scheme, un programma gestito dal governo giapponese basato sulle norme ISO 14064-2, ISO 14064-3 e ISO 14065.
Avanza la revisione della ISO 14001
Gli esperti incaricati della revisione della ISO 14001 sui sistemi di gestione ambientale si sono incontrati a Tokyo lo scorso febbraio, con l’obiettivo di passare in rassegna gli oltre 1.400 commenti ricevuti nel corso della precedente consultazione pubblica (DIS) ed elaborare un progetto finale di norma internazionale (FDIS – Final Draft International Standard).
Il documento verrà ultimato nel prossimo incontro del GL previsto a Londra nel mese di aprile 2015, ospitato dal BSI. L’FDIS sarà quindi sottoposto a votazione e, se approvato, il documento procederà verso la pubblicazione come norma internazionale. La nuova versione è attesa per la fine del 2015.

mb

Fonte UNI

 

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