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Bando da 15 milioni per le Pmi campane all’estero

Bando da 15 milioni per le Pmi campane all’estero

Imprese campane verso l’internazionalizzazione con un bando del Por Fers 2014-2020 da 15 milioni di euro.

Possono accedere ai finanziamenti le micro, piccole e medie imprese in forma singola e associata in Ats, Ati, reti d’impresa, società consortili e consorzi che abbiano una sede operativa in Campania. Il bando è aperto anche i liberi professionisti.

Nello specifico, le imprese devono operare nei settori: aerospazio, beni culturali, turismo, edilizia sostenibile, biotecnologie, salute dell’uomo e agroalimentare, settore dell’energia e ambiente, nanotecnologie e altri materiali avanzati, sicurezza del territorio e gestione delle risorse ambientali, settore delle bioplastiche e delle biochemicals, logistica e trasporti di superficie (settore automotive, costruzioni veicoli e sistemi di trasporto su rotaia,  aeroportuale e portuale), abbigliamento, calzature, tessile.

Sono esclusi invece i settori agricoltura, silvicoltura e pesca, oltre ad alcune attività manifatturiere e dell’industria alimentare; sono invece ammesse altre attività come la lavorazione delle patate, la produzione di succhi di frutta e ortaggi, la produzione di gelati, di pane, di fette biscottate, etc.

È esclusa inoltre l’industria delle bevande, con l’eccezione della distillazione, miscelatura degli alcolici, produzione di vini da uve, acqua minerale, acqua in bottiglia e bibite analcoliche, etc. Non possono partecipare neppure le industrie del tabacco.

A essere sostenuti, progetti di partecipazione a fiere e saloni, incoming di operatori esteri, incontri bilaterali, workshop e seminari, utilizzo temporaneo di uffici e sale espositive all’estero, comunicazione, supporto specialistico.

Per le iniziative di imprese in forma singola, le sovvenzioni sono pari al 70% delle spese ammesse, nella misura massima di 150mila euro. Per i progetti presentati da aggregazioni temporanee è pari al 70% delle spese, nella misura massima di 150mila euro per singola impresa e di 500mila euro per l’intero programma.

La piattaforma web è stata aperta il 18 aprile per le registrazioni. Domande dal 18 maggio.

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Bando Artigianato Campania 2018, finanziamenti agevolati fino a 200.000€

Bando Artigianato Campania 2018, finanziamenti agevolati fino a 200.000€

La Regione Campania ha pubblicato il bando artigianato 2018. La misura, dotata di risorse complessive per € 28.000.000,00, incentiva l’artigianato campano, in particolare l’artigianato artistico, e favorisce l’ammodernamento delle imprese artigiane di tutti i comparti agevolando l’acquisto di beni strumentali e l’introduzione di nuove tecnologie, soprattutto digitali, nell’impresa artigiana campana.

La dotazione finanziaria complessiva riviene per 14 milioni di euro dalla dotazione P.O.R. Campania F.E.S.R. 2014 – 2020 e per ulteriori 14 milioni di euro dalla dotazione del Fondo Jeremie Campania.

Possono presentare domanda di agevolazione le micro, piccole e medie imprese artigiane annotate nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese istituita presso una delle Camere di Commercio presenti sul territorio regionale ed aventi sede legale ed operativa nel territorio della Regione Campania.

Possono accedere alle agevolazioni anche aggregazioni di imprese artigiane sotto forma di consorzi o società consortili e le reti di micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare un progetto di rete con almeno 2 imprese artigiane presenti.

Il bando prevede 3 linee di intervento:

  • promozione e valorizzazione di imprese artigiane artistiche e religiose, mediante l’ammodernamento e la diversificazione per le imprese tipiche di qualità legate alla creatività ed all’arte – dotazione finanziaria: € 14.000.000,00;
  • innovazione delle imprese artigiane, mediante il finanziamento di interventi diretti all’impiego di nuovi modelli di produzione e di business che utilizzino processi di digitalizzazione, nuovi beni strumentali, e sistemi di progettazione computerizzata – dotazione finanziaria € 7.000.000,00;
  • sviluppo di nuove tecnologie nella fruizione dei servizi delle imprese artigiane – dotazione finanziaria € 7.000.000,00.

Il bando finanzia i programmi d’investimento che presentino valore complessivo tra € 25.000,00 ed € 200.000,00. Le agevolazioni concedibili, a copertura del 100% dei costi ammissibili, sono così erogabili:

  • 40% contributo a fondo perduto;
  • 60% finanziamento agevolato della durata di 7 anni, rate trimestrali, tasso 0,50% assistito da garanzie reali (pegni, ipoteche) e/o personali (es. fideiussioni).

La presentazione delle istanze di accesso alla misura potrà avvenire dalle ore 10.00 del 25 maggio 2018.

AdA

Scarica la Delibera di Giunta n. 633 del 18/10/2017

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Campania, aggiornata la normativa su efficienza energetica, APE e funzionamento impianti termici

impianti efficientiLa Regione Campania ha approvato il disegno di legge su “Norme in materia di impianti termici e di certificazione energetica degli edifici”, aggiornando così la normativa di riferimento su efficienza energetica, preparazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e funzionamento Impianti Termici per la climatizzazione invernale ed estiva.

In particolare il DdL disciplina l’istituzione del Catasto Energetico Regionale, diviso nel Catasto regionale degli Impianti Termici e nel Catasto regionale degli attestati di prestazione energetica, che permetterà alla Regione di avere a disposizione uno strumento per le operazioni di verifica e controllo come richiesto dalla norma nazionale, ma anche di analisi per la pianificazione delle azioni di sostegno dell’uso efficiente dell’energia e, comunque, in tutti gli atti di programmazione strategica della Regione.

Grazie al monitoraggio delle performance del patrimonio edilizio e ai database di dati energetici degli edifici e degli impianti installati, la Regione potrà analizzare l’andamento dei trend di consumo e il fabbisogno necessari per definire le azioni di promozione e sostegno, e si potranno pianificare gli interventi di riqualificazione, con un conseguente vantaggio per l’occupazione e la crescita economica.

Per quanto concerne le attività previste di controllo sul funzionamento degli impianti termici, sulla loro efficienza energetica e sugli attestati di prestazione energetica degli edifici, è previsto che i comuni con più di quarantamila abitanti o le province siano responsabili dei controlli con le modalità e le cadenze previste nell'articolato normativo e nei suoi allegati.

Sono infine previste forme di sgravio e/o esenzione dal pagamento dei contributi di gestione per i soggetti in regola per più anni consecutivi con gli adempimenti previsti.

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Incentivi al ricorso a giovani professionisti da parte delle imprese campane. Prorogata la scadenza al 15 maggio

consulenti e professionistiCon decreto dirigenziale n. 46 del 29/04/2015, è stato prorogato al 15 maggio 2015 il termine per la presentazione delle domande di assunzione di giovani consulenti e professionisti da parte delle imprese campane.

L’avviso è diretto ad incentivare il ricorso a giovani professionisti da parte delle imprese che necessitano di servizi professionali specialistici per la crescita e lo sviluppo aziendale.  

Possono presentare domanda per accedere all’incentivo le PMI aventi sede legale/operativa sul territorio della Regione Campania, purché non in stato di liquidazione né sottoposte a procedure concorsuali.

Sono ammissibili a contributo i rapporti contrattuali di consulenza stipulati con singoli professionisti che all’atto della presentazione della domanda:

  • non abbiano compiuto i 41 anni d’età;
  • siano residenti sul territorio regionale da almeno sei mesi;
  • siano titolari di partita IVA;
  • siano in possesso di Laurea e iscritti all’ordine professionale di riferimento;
  • non abbiano rapporti di parentela o di affinità entro  il  3°  grado  con  il  titolare  o  i  soci  o  i componenti degli organi di amministrazione dell’impresa committente.

Il contributo è finalizzato al rimborso all’impresa beneficiaria del servizio professionale erogato, a copertura del 50% del costo sostenuto oltre al rimborso dell'IVA se dovuta, entro un tetto massimo di contributo ammissibile pari ad € 10.000,00 per singolo beneficiario richiedente, anche sommando più attività di consulenza.

I contributi erogati nel quadro dell'avviso ricadono negli aiuti di stato di importanza minore (“de minimis”) di cui al Reg. CE 360/2012.

Ai fini dell'Avviso sono considerate spese ammissibili esclusivamente quelle riferibili alla voce B.2 – Personale esterno della Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, 2 febbraio 2009 n. 2, connesse alle risorse umane esterne impiegate in azienda per l’erogazione di servizi di cui all’oggetto.  Il massimale di costo ammesso è definito dal tariffario professionale di riferimento, ove esistente.  In particolare, sono considerate ammissibili le spese riconducibili alle voci seguenti:

  • Collaborazioni professionali esterne
  • Assicurazioni inerenti la sicurezza nel posto di lavoro del giovane professionista
  • Forniture per ufficio e cancelleria

AdA

Scarica il Decreto Dirigenziale n. 16 del 04/03/2015

Scarica il Decreto Dirigenziale n. 46 del 29/04/2015

fonte: Regione Campania

 

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Campania: finanziamenti fino a 1 milione di euro per le “Reti di impresa”.

Reti-di-ImpresaSul BURC del 14 luglio 2014 è stato pubblicato il Bando per la selezione di progetti da ammettere al finanziamento del Fondo rotativo per lo sviluppo delle PMI Campane.

Il Bando ha una dotazione di 10 milioni di euro e finanzia proposte progettuali, presentate da Reti d’imprese costituite o ancora da costituire in forma di Contratto di rete, di importo compreso tra un minimo di € 100.000,00 e un massimo di € 1.000.000,00 a copertura del 100% del programma di investimenti ammissibile.

La rete deve essere costituta da almeno 3 imprese che, all’atto della presentazione della domanda, siano iscritte al Registro delle Imprese di una delle C.C.I.A.A. presenti sul territorio regionale.

All’interno di ciascuna aggregazione di imprese dovrà essere individuato un Capofila che potrà coincidere, ove istituito, con l’Organo comune della rete.

Condizione di ammissibilità è che il Contratto di rete sia costituito o da costituirsi da almeno tre imprese, di cui una attiva da almeno tre anni e con un fatturato minimo nei tre esercizi precedenti pari a € 2.000.000.

Non possono accedere al finanziamento le aggregazioni costituite o da costituirsi dei seguenti settori:

  • pesca e acquacoltura;
  • produzione primaria di prodotti agricoli;
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • esportazione verso paesi terzi o Stati membri o ad altre spese correnti connesse con l’attività di esportazione;
  • costruzione navale;
  • siderurgia;
  • fibre sintetiche.

I progetti dovranno perseguire uno o più dei seguenti obiettivi:

  • sviluppare e migliorare le funzioni condivise dall’aggregazione (progettazione, logistica, servizi connessi, comunicazione, etc.);
  • sviluppare sistemi e strumenti integrati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni alla rete;
  • realizzare attività di servizio comuni per ideare nuovi prodotti o servizi; per mettere a punto nuovi processi produttivi, logistici o distributivi o per permettere un notevole miglioramento dei prodotti e/o servizi o processi esistenti, in ogni caso basati sull’interazione tra le imprese della rete richiedente il finanziamento;
  • favorire percorsi di internazionalizzazione su mercati esteri.

Dal 29 luglio 2014 i proponenti possono registrarsi nell’apposita sezione del portale Sviluppo Campania S.p.A. Dal 1 settembre 2014, i soggetti che hanno provveduto a registrarsi possono compilare on line il modulo di domanda. A decorrere dalle ore 10:00 del 22 settembre 2014 e fino al 30/11/2014, i soggetti che hanno provveduto a registrarsi e a compilare il modulo di domanda procedono all’invio del modulo stesso attraverso lo sportello telematico accessibile ai seguenti indirizzi sviluppocampania.it, porfesr.regione.campania.it e economia.campania.it.

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Bando MISE. Investimenti innovativi

ministero-sviluppo-economicoÈ stato recentemente pubblicato in G.U. n. 236 del 08/10/2013 il Decreto del MISE 29/07/2013 che disciplina i termini, le modalità e le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore dei programmi di investimento nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Le risorse finanziarie disponibili ammontano a euro 150.000.000. Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le piccole, medie e grandi imprese.

I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, ossia l’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi, aumento della capacità produttiva, introduzione di nuovi prodotti e/o servizi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.
Sono considerati innovativi gli investimenti relativi a:

  1. sistemi composti da una o più unità di lavoro gestite da apparecchiature elettroniche, che governino, a mezzo di programmi, la progressione logica delle fasi del ciclo tecnologico destinate a svolgere una o più delle seguenti funzioni legate al ciclo produttivo: lavorazione, montaggio, manipolazione, controllo, misura, trasporto, magazzinaggio;
  2. sistemi di automazione industriale che tramite l’interazione, attraverso specifici algoritmi, tra parti meccaniche e dispositivi elettronici, quali computer dedicati, come i PLC (programmable logic controller), mezzi robotizzati, sensori, trasduttori, sistemi di visione artificiale, micro controller o altro, permettono il governo e il controllo di una o più fasi del ciclo produttivo;
  3. computer dedicati per il disegno industriale dei prodotti, la progettazione tecnica dei processi produttivi, la produzione della documentazione tecnica, la gestione delle operazioni legate al ciclo produttivo o alla fornitura di servizi, il controllo e il collaudo dei prodotti o dei servizi lavorati nonché per il sistema gestionale, organizzativo e commerciale;
  4. apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi avanzati;
  5. programmi informatici per l’utilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi di cui alle lettere precedenti non incorporati nelle apparecchiature e nei sistemi stessi;
  6. apparecchiature scientifiche destinate a laboratori ed uffici di progettazione aziendale;
  7. sistemi e macchinari, gestiti da apparecchiature elettroniche, finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali oltre i livelli stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in materia o in grado di innalzare il livello di tutela ambientale in assenza di norme definite;
  8. sistemi, macchinari e programmi, gestiti da apparecchiature elettroniche, finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza in conformità alle normative europee, nazionali e regionali in materia.

Possono beneficiare degli aiuti le imprese operanti nel settore manifatturiero (sezione C della classificazione ATECO 2007), nel settore della produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore e nelle attività di servizi. In quest’ultima categoria rientrano, tra gli altri:
-    attività degli studi di architettura, ingegneria e altri studi tecnici;
-    design e styling relativo a tessili, mobili e altri beni per la casa;
-    attività dei disegnatori tecnici;
-    attività dei disegnatori grafici di pagine web;
-    consulenza in materia di sicurezza;
-    produzione di software, consulenza informatica;
-    attività di consulenza gestionale.

Sono esclusi i settori della siderurgia, della cantieristica navale, dell’industria carboniera e delle fibre sintetiche e al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Gli investimenti devono:
-    riguardare un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza;
-    prevedere spese ammissibili non inferiori a € 200.000 e non superiori a € 3.000.000;
-    essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni;
-    prevedere una durata non superiore a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione;

Non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi costituiti da investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature. Non sono, altresì, ammissibili i programmi realizzati, in tutto o in parte, con la modalità del cosiddetto “contratto chiavi in mano”.

Nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite è concessa una sovvenzione rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75%.

La sovvenzione rimborsabile deve essere parzialmente restituita dall’impresa beneficiaria per una percentuale articolata, in relazione alla dimensione dell’impresa beneficiaria, come segue:
a) per le imprese di piccola dimensione 70% della sovvenzione;
b) per le imprese di media dimensione 80% della sovvenzione;
c) per le imprese di grande dimensione 90% della sovvenzione.

La parte della sovvenzione da restituire è rimborsata, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti della durata di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo della sovvenzione stessa. La parte della sovvenzione che non deve essere restituita dall’impresa beneficiaria è concessa a titolo di contributo in conto impianti.

I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria del programma di investimento apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari al 25 per cento delle spese ammissibili complessive.

Gazzetta Ufficiale n. 236 del 08/10/2013

AdA

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