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Lavoratori con disabilità, cambiano gli incentivi per le assunzioni

lavoro disabiliA decorrere dal 1° gennaio 2016 l’incentivo per l’assunzione di lavoratori con disabilità è gestito dall’INPS. Con la circolare 99 del 13 giugno 2016, l’Istituto fornisce le precisazioni normative e le indicazioni operative per il godimento dell’incentivo per l'assunzione di lavoratori con disabilità.

Al fine di realizzare una concreta promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, il nuovo incentivo varia, rispetto a quanto precedentemente previsto, sia in entità che per le modalità di richiesta, in considerazione del grado e della tipologia di riduzione della capacità lavorativa del soggetto assunto.

La domanda di fruizione dell’incentivo deve essere trasmessa, mediante apposite procedure telematiche, all’INPS. Per i datori di lavoro che operano con il sistema UniEmens, il conguaglio corrente di riferimento decorre dal periodo di competenza di giugno 2016 con la possibilità di recuperare assunzioni incentivate già effettuate nei mesi precedenti.

AdA

fonte INPS

Scarica la Circolare 99 del 13 giugno 2016

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Startup. In Italia 400 milioni di euro dalle aziende

startupGli investimenti in corporate venture capital iniziano a crescere anche in Italia. L’investimento in capitale di rischio di startup da parte di grandi aziende rappresenta una delle leve più significative per avviare le aziende all’open innovation. Nei mercati più maturi come gli Stati Uniti, l’incidenza di questa formula supera il 20% degli investimenti, ma secondo l’ultimo rapporto Accenture, nel nostro paese, ancora nelle ultime posizioni a livello mondiale, si stanno notando degli interessanti sviluppi sia di business che regolamentari (patent box, normativa su start up e PMI innovative). Alle iniziative storiche dei settori media & technology (TimVenture, RCS Nest, AD4Venture), Lifesciences (ZCube, ChiesiVenture) ed energia (EnelLAb) recentemente se ne sono aggiunte di nuove in ambito Fintech (Unicredit, Intesa) e Smart City (CLNGroup, Italeaf, GalaLab) con una dotazione complessiva di circa 400 milioni di euro. «Per avere successo in questo ambito - commenta Marco Morchio, managing director di Accenture Strategy - è necessario seguire percorsi innovativi. Le grandi aziende devono cambiare le modalità di gestione dell’innovazione e ridefinire i meccanismi di coordinamento e di governo della ricerca e sviluppo interna. Per le startup è invece prioritario offrire soluzioni ready to market e scalabili, è quindi importante che sviluppino capacità di comprensione delle dinamiche del mercato».

Tra le aziende che hanno dato da subito attenzione alle startup c’è Tim. Nel 2009 ha lanciato Tim Wcap, il programma di open innovation dedicato al sostegno delle migliori startup del settore digital. «Abbiamo integrato da subito il modello di innovazione con un modello “aperto”, innanzitutto con l’ecosistema delle startup» spiega Mario Di Mauro, direttore strategy & innovation Tim. Nel 2014, poi, la società ha lanciato Tim Ventures, che investe nelle startup digitali di settori quali internet of things, industry 4.0, smart logistics, smart devices, security, big data. L’investimento complessivo di Tim Ventures nel capitale delle startup selezionate è stato di circa 2 milioni di euro, realizzato in molti casi assieme ad altri investitori e fondi di venture capital italiani.

Il corporate venture capital è alla ricerca soprattutto di sinergie di tipo industriale, come scouting tecnologico, a’ricchimento portafoglio di offerta. Ne è un esempio l’iniziativa di Prysmian, attiva nel settore cavi e sistemi per energia e telecomunicazioni. «La leadership tecnologica per noi è fondamentale - dice Valerio Battista, ad del gruppo - quindi puntiamo su innovazione e sperimentazione grazie anche a collaborazioni con le università più prestigiose, come il Politecnico di Milano. E proprio da una sinergia con alcuni ricercatori dell’Università di Palermo è nata la startup Prysmian Elecronics, di cui siamo soci di maggioranza».

Altro grande gruppo italiano impegnato in questa direzione è Enel, che «considera le startup un veicolo di innovazione tramite cui interpretare e presidiare nuovi modelli di business e nuovi segmenti di mercato» afferma Luciano Tommasi, head of Start-up initiatives and business Incubator Enel. «Negli ultimi 2 anni abbiamo lavorato per creare cultura e processi aziendali adatti a supportare le startup e concretamente generare valore. Abbiamo quindi fatto nascere e continuiamo ad alimentare una piattaforma di open innovation tramite cui collaboriamo con player tra loro complementari: fondi di venture capital, università, istituzioni e altre corporation» spiega Tommasi. Il ruolo di Enel è quello di partner industriale che mette a disposizione non solo risorse finanziarie, ma know-how, laboratori di ricerca e soprattutto l’accesso ad una potenziale customer base di decine di milioni di clienti in 30 paesi al mondo. «Il modello sta generando degli ottimi risultati e ad oggi lavoriamo su progetti strategici per il gruppo con oltre 30 startup in Italia e nel mondo» chiosa Tommasi.

Nella creazione di un ecosistema favorevole alle startup si inserisce anche il progetto Microsoft growITup, che punta a mettere in contatto le imprese italiane con le più promettenti startup dello stesso settore, e Edison che, attraverso il premio Edison Pulse, mette a disposizione delle startup un team di esperti per la definizione del business plan, la creazione del network e la comunicazione. Recentemente sulle potenzialità di sviluppo dell’Italia hanno puntato anche gruppi internazionali come Apple, Cisco, Google. “Digitaliani”, ad esempio, è il piano di investimenti di Cisco in Italia che prevede lo stanziamento di 100 milioni di dollari nell’arco di tre anni, con lo scopo di accelerare la digitalizzazione del Paese. In questa cornice Cisco Investments ha sottoscritto il fondo Invitalia Venture I per 5 milioni. Enrico Mercadante, responsabile delle attività nel pillar “innovation” di Digitaliani di Cisco sottolinea: «Cisco Investments è attiva in particolare nel supportare le idee più innovative e i migliori team nell’ambito delle reti di nuova generazione e dei temi legati all’IoT».

AdA

fonte Sole24Ore 169/16 ED

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Horizon 2020. Dalla Ue cinque inviti a presentare progetti nel settore delle tecnologie dell’informazione

ict bandiSono cinque gli inviti lanciati dalla Ue nell’ambito del pilastro Leadership industriale di Horizon 2020, riguardanti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). Sono dotati di un budget complessivo di 230, 5 milioni e tutti riportano come termine l’8 novembre 2016. Le cinque tematiche puntano ad affrontare le principali sfide della leadership industriale e tecnologica nell’ambito delle Ict con particolare riferimento alla tecnologia 5G (acronimo di 5th generation) con la quale si indicano le tecnologie e gli standard di quinta generazione che permettono quindi prestazioni e velocità superiori a quelli dell’attuale tecnologia 4G/Imt-Advanced.

L’iniziativa “Smart, ogni cosa in ogni luogo” (ICT-04-2017: Smart Anything Everywhere) eroga finanziamenti per accelerare la progettazione, lo sviluppo e l’adozione di tecnologie digitali avanzate da parte dell’industria europea, in particolare per prodotti che includono componenti elettronici innovativi, software e sistemi. A disposizione 24,5 milioni per azioni innovative e 1 milione per azioni di coordinamento e supporto.

La tematica “5 G : Partenariati pubblico privati per la ricerca e convalida di sistemi e tecnologie critiche” ( ICT-07-2017: 5G PPP Research and validation of critical technologies and systems) riguarda il finanziamento di azioni di ricerca e innovazione, per le quali vi sono a disposizione ben 100 milioni di euro e azioni di coordinamento e di supporto (e qui il budget è di 3 milioni euro) per massimizzare lo sfruttamento dei risultati del progetto 5G attraverso la cooperazione su questioni orizzontali. Dotata di 45 milioni - di cui 40 milioni per azioni innovative e 5 milioni per azioni di ricerca e innovazione - la tematica “ 5G Ppp Tecnologie convergenti” (ICT-08-2017: 5G PPP Convergent Technologies) punta ad un migliore utilizzo di approcci tecnologici di rete mista che possono trarre beneficio da precedenti ricerche.

L’invito “ Reti di ricerca al di là del 5G” (ICT-09-2017: Networking research beyond 5G) dotato di 18 milioni, per azioni di ricerca e innovazione, punta allo sfruttamento della ricerca accademica attraverso il trasferimento e l’innovazione verso l’industria, in particolare le piccole e medie imprese o start up.

L’ultimo invito “ Media e contenuti della convergenza”( ICT-19-2017: Media and content convergence) è dotato di 38 milioni di euro per azioni innovative e punta alla dimostrazione e convalida di nuove tecnologie per audiovisivi e social media, riguardanti servizi e soluzioni su larga scala che sfruttano l’interoperabilità e l’integrazione tra le trasmissioni e i servizi basati su Internet a banda larga.
I progetti relativi ad azioni di ricerca ed innovazione – finanziate al 100% dei costi eleggibili - includono la ricerca di base o applicata, lo sviluppo e l’integrazione tecnologica, test e validazione su un prototipo in piccola scala in un laboratorio o in ambiente simulato. Invece le azioni innovative – e qui il finanziamento copre il 70% dei costi eleggibili - possono comprendere prototipazione, testing, dimostrazione, sperimentazione, validazione del prodotto su larga scala e prime applicazioni commerciali.

I Punti di contatto nazionali (Ncp) offrono un servizio, a titolo gratuito, di informazione e assistenza su le priorità tematiche o i programmi di ricerca; gli strumenti finanziari; le procedure amministrative; la preparazione della proposta. Inoltre per ricevere assistenza si può fare riferimento all’Agenzia per la promozione della ricerca europea (www.apre.it) che ospita gli Ncp di H2020 in Italia. Per quanto riguarda le Pmi, è anche disponibile il supporto della rete Enterprise Europe Network (http://een.ec.europa.eu)

AdA

fonte Sole24Ore 165/16 MAC

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Incentivo assunzione disabili: via libera alle domande

disabiliDal mese di giugno i datori di lavoro privati possono iniziare a recuperare il revisionato incentivo per le assunzioni dei disabili gravi effettuate da gennaio 2016. Lo ha reso noto l’Inps nella circolare 99/2016 in cui illustra le nuove regole e fornisce le istruzioni operative per presentare le domande.

Si tratta dell’incentivo già esistente, riservato alle assunzioni a tempo indeterminato di disabili con almeno il 67% di riduzione della capacità lavorativa ovvero 46% per i soli disabili psichici, disciplinato dall’articolo 13 della legge 68/1999, completamente riscritto dall’articolo 10 del Dlgs 151/2015. Per effetto del restyling l’agevolazione è stata trasformata da contributo erogato dalla Regione e rapportato al costo salariale (retribuzione e contributi previdenziali e assistenziali) in un incentivo statale gestito dall’Inps e calcolato sull’imponibile previdenziale. Per il 2016 è stato stanziato un fondo di 20.915.742 euro, entro il quale il bonus potrà essere riconosciuto.

Le nuove regole, spiega l’Inps, si applicano oltre alle assunzioni a tempo indeterminato e a quelle a a termine di disabili psichici (non inferiori a 12 mesi), anche alle trasformazioni in tempo indeterminato effettuate da gennaio 2016. Per accedere al beneficio i datori di lavoro dovranno in via preliminare presentare apposita istanza online all’Inps utilizzando il modulo “151-2015” disponibile nell’applicativo “DiResCo”. Nella domanda oltre ai dati anagrafici del lavoratore e a quelli del rapporto, dovrà essere indicato l’importo complessivo stimato dell’imponibile previdenziale.

Entro 5 giorni dall’invio l’Inps, previa verifica delle condizioni di spettanza (regolarità contributiva, rispetto delle norme a tutela delle condizioni di lavoro e dei Ccnl e degli accordi di 2° livello, incremento dell’occupazione) e della disponibilità dei fondi residui, accoglierà o respingerà l’istanza. In caso di accoglimento, verrà inviata una comunicazione di prenotazione positiva, e nei successivi 7 giorni dalla ricezione della comunicazione l’assunzione/trasformazione dovrà essere perfezionata. Entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di prenotazione, il datore di lavoro dovrà infine comunicare la stipula del contratto, chiedendo la conferma della prenotazione e presentando così la domanda definitiva (i cui dati dovranno necessariamente coincidere con quelli della successiva comunicazione obbligatoria di assunzione).

A seguito dell’accoglimento della domanda, al datore di lavoro sarà in automatico attribuito il codice di autorizzazione 2Y, e potrà così procedere mensilmente a recuperare l’incentivo nel flusso uniemens (utilizzando le causali indicate qui sotto). Il recupero dell’incentivo arretrato, da gennaio a maggio 2016, dovrà avvenire non oltre il 16 settembre 2016.

AdA

fonte Sole24Ore 162/16 NB e BM

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Agricoltura: il concorso De@Terra per l'imprenditoria femminile

agricoltura donnaCon D.M. n. 11299 del 17 maggio 2016, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha indetto un avviso pubblico per l'assegnazione del Premio De@Terra (XV edizione) finalizzato alla valorizzazione dell'imprenditoria femminile in agricoltura.

Le prime sei classificate nella graduatoria finale parteciperanno ad una visita di studio per lo scambio di buone prassi presso alcune realtà agricole dell'Unione europea. Inoltre, le stesse saranno invitate ad un incontro nel corso del quale riceveranno un riconoscimento per la loro capacità imprenditoriale legato al premio Premio De@Terra.

Le spese relative alla partecipazione delle 6 imprenditrici agricole alla visita di studio e all'incontro celebrativo, saranno interamente a carico del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Le domande di partecipazione (MOD.A), corredate della documentazione richiesta (MOD.B, copia documento identità e curriculum professionale), dovranno pervenire al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, entro e non oltre le ore 14:00 del 13 giugno 2016 secondo una delle seguenti modalità:

Eventuali richieste di chiarimento sull'avviso pubblico possono essere inviate all'indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AdA

Scarica la Domanda di partecipazione (Mod. A)

Scarica l'elenco della Documentazione richiesta (Mod. B)

Scarica il DM 11299 del 17/05/2016

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PMI innovative, al via procedura semplificata di accesso al Fondo di garanzia

PMI InnovativeSostanziale ampliamento, in favore delle PMI innovative, della possibilità di accesso al Fondo di garanzia attraverso la procedura "semplificata", già prevista dalle attuali disposizioni operative (parte VI).

La procedura semplificata prevede la possibilità di accesso al Fondo di garanzia per le PMI senza che il gestore del Fondo effettui la valutazione del merito creditizio dell'impresa beneficiaria. Fino ad ora hanno potuto accedere alla procedura semplificata solo le operazioni finanziarie che, oltre a rispettare una serie di requisiti minori, non sono assistite da garanzie reali o fideiussioni bancarie o assicurative e che siano concesse a imprese rientranti, sulla base dei modelli di valutazione riportati nella parte VI delle citate disposizioni operative allegate al decreto interministeriale 27 dicembre 2013, nella "fascia 1" di valutazione.

II decreto interministeriale 23 marzo 2016 prevede, in relazione alle operazioni finanziarie riferite a PMI innovative, che l’accesso al Fondo tramite la procedura semplificata possa avvenire, fermi restando gli altri requisiti previsti dalle disposizioni operative, anche nel caso in cui l'impresa rientri nella "fascia 2" di valutazione.

AdA

Maggiori info sul "Fondo di Garanzia"

Scarica il Decreto interministeriale 23 marzo 2016

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