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Fondi per l'efficientamento energetico delle scuole. Prorogato il Bando.

Efficienza scuoleCon la pubblicazione del Comunicato di apertura dello sportello sulla Gazzetta Ufficiale n. 93 del 21 aprile 2016 è nuovamente possibile presentare le domande di ammissione a valere sul Fondo Kyoto per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici, ai sensi dell’articolo 9 del DL 91/2014. Il bando, così come riprogrammato dal DM 40/2016, promuove, attraverso la concessione di finanziamenti a tasso agevolato (0,25%), la realizzazione di interventi di efficientamento energetico sugli edifici di proprietà pubblica destinati ad uso scolastico ed universitario, ivi compresi gli asili nido e gli istituti per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). Possono accedere ai prestiti agevolati:

  • i Soggetti pubblici proprietari degli immobili;
  • i Soggetti pubblici che a titolo oneroso o gratuito hanno in uso gli immobili pubblici sopra descritti;
  • i Fondi di investimento chiusi, costituiti ai sensi dell’articolo 33,comma 2, del decreto legge 6 luglio 2001,n. 98, convertito con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e s.m.i.

Le risorse disponibili ammontano ad euro 247.093.955,15 e saranno assegnate sulla base dell’ordine cronologico di ricezione delle istanze, previo verifica della corretta compilazione e delle completezza documentale delle stesse.Le modalità di accesso al bando, di concessione e di erogazione dei finanziamenti a tasso agevolato, sono contenute nel Decreto interministeriale n. 66 del 14 aprile 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 13 maggio 2015. E’ stato firmato dal Ministro Galletti il decreto che proroga i termini per la presentazione delle domande di ammissione ai finanziamenti agevolati. La nuova scadenza entro cui presentare le istanze è fissata per le ore 17,00 del 30 giugno 2017. I moduli di domanda di ammissione all’agevolazione da compilare per la presentazione delle istanze sono allegati in calce al DM 40/2016.

Decreto interministeriale n. 66/2015

Decreto ministeriale n. 40/2016

Decreto ministeriale n. 282/2016 proroga

mb

Fonte: Ministero dell'Ambiente

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Dall'Unione Europea due strumenti in aiuto delle Pmi

Unione-EuropeaDue novità da Bruxelles a supporto delle Pmi. La prima riguarda un portale dei progetti di investimento europei (PPIE) che ha l’obiettivo di rendere più visibili le opportunità di investimento esistenti nell’Ue, offrendo una piattaforma centralizzata di promozione dei progetti attraverso un formato armonizzato e strutturato.
L’entità minima di un progetto deve essere di 10 milioni di euro: questo perché gli investitori internazionali raramente sono interessati a progetti di minore entità. Al fine di dissuadere i promotori dal presentare progetti poco seri o mal concepiti è richiesto il pagamento di diritti per la presentazione . La pubblicazione può essere rifiutata se le informazioni fornite sono inesatte o se la loro pubblicazione può comportare rischi giuridici per la Commissione o gli Stati membri. Il progetto rimarrà sul portale per tre anni. Nel corso di questo periodo, i promotori sono invitati a fornire aggiornamenti sull’andamento dei loro progetti. Il portale fa parte del “Piano di investimenti per l’Europa” ed è uno dei vari aspetti perseguiti dalla Commissione con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti nell’Ue. Il PPIE è stato creato ai sensi dell’articolo 15 del regolamento Ue n. 1017 del 2015, relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici
(il sito del portale: https://ec.europa.eu/eipp/desktop/it/index.html).
La seconda novità riguarda l’aggiornamento all’ottobre 2016 della lista dei coaches collegati allo strumento per le Pmi di Horizon 2020. Il supporto di coaching si concentra sullo sviluppo di capacità organizzative per dotare i beneficiari delle competenze necessarie per garantire la crescita commerciale basata sul progetto dello Sme Instrument. Le principali responsabilità dei coaches sono:

  • stabilire la strategia dell’azienda cliente, gli ostacoli che impediscono il suo sviluppo ed insieme con la società preparare un piano di crescita aziendale e risultati che soddisfano tutte le parti;
  • concordare un piano di lavoro di coaching che affronti gli ostacoli specifici alla crescita che impediscono la corretta attuazione del progetto dello Sme Instrument;
  • offrire un programma strutturato di coaching per affrontare gli ostacoli alla crescita e contribuire ad implementare il progetto;
  • fornire coaching su temi specifici, se necessario;
  • contribuire a costruire partnerships strategiche con l’aiuto di contatti European Enterprise Network ;
  • sottoporre ai clienti gli adeguati servizi di sostegno e le altre iniziative a sostegno delle imprese.

I curricula dei membri della lista devono riportare almeno le seguenti informazioni: area di competenza, esperienze professionali, istruzione e formazione, lingue parlate. Ecco il sito nel quale è possibile consultare la lista: https://ec.europa.eu/easme/en/coaching-under-sme-instrument.

mb

Fonte: Il Sole 24 Ore

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Pon Imprese e competitività. Decreto del Mise con le procedure per accedere ai contributi

PON I CÈ fissato al prossimo 13 dicembre il termine iniziale per l’accesso ai 200 milioni di euro, messi a disposizione dal bando grandi progetti in ricerca e sviluppo, a valere sulle risorse Pon “Imprese e competitività” 2014-2020, finanziato con il Fesr.
Il bando si rivolge ai progetti di rilevante dimensione, nel campo della ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione elettroniche e per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana e nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti per l’industria sostenibile. L’accesso alle risorse è limitato alle imprese operanti nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Con il recente decreto direttoriale dell’11 ottobre, il MISE ha stabilito i criteri di accesso alle agevolazioni, di determinazione e rendicontazione dei costi ammissibili, nonché i punteggi minimi e massimi di valutazione dei progetti e quelli per la loro ammissibilità. Di sicura importanza, poi, la sezione del decreto dedicata agli ulteriori elementi propedeutici alla corretta attuazione degli interventi.
Per l’inoltro delle domande ci si affiderà in via esclusiva alla procedura telematica, a partire dalle ore 10 (e fino alle 19) di tutti i giorni feriali con inizio il 13 dicembre 2016. A tal scopo, sarà necessario utilizzare una delle due procedure presenti sul sito internet del soggetto gestore, Banca del Mezzogiorno Mediocredito centrale  https://fondocrescitasostenibile.mcc.it  
delle quali una appositamente dedicata alle agevolazioni a valere sull’intervento Agenda digitale, e l’altra a valere sull’intervento Industria sostenibile. Le domande di agevolazione, comunque, passeranno alla fase istruttoria sulla base di uno stretto ordine cronologico giornaliero di presentazione.
Come al solito, il Mise metterà a disposizione dei richiedenti la piattaforma telematica con sufficiente anticipo, in modo da consentire agli aspiranti beneficiari di prendere confidenza coi meccanismi ed avviarsi nella fase di predisposizione della domanda e di tutta la documentazione ad essa allegata. Già del prossimo 1° dicembre 2016, come indica il sito del Mise (anche se il decreto fa riferimento al 29 novembre), pertanto, la piattaforma sarà accessibile.

mb

Fonte MISE

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ISI - Agricoltura 2016. Al via la presentazione delle domande

bando-isi-agricoltura-300x200Dal 10 novembre 2016 e fino al 20 gennaio 2017, le micro e piccole aziende del settore agricolo potranno presentare la domanda di accesso al finanziamento per sostenere il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza.
Lo stanziamento, del valore di 45 milioni di euro sostenuto da Inail e Ministero del Lavoro, è destinato agli investimenti per l'acquisto o il noleggio di macchine e trattori caratterizzati da soluzioni innovative per l'abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore e il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende.
Per presentare la domanda le imprese agricole dovranno inserire, sul sito dell'Inail, i dati dell'azienda e le informazioni relative al progetto per cui richiedono il finanziamento, sulla base di una serie di parametri che determineranno il raggiungimento o meno della soglia minima di ammissibilità, pari a 100 punti.
L'importo, distribuito in budget regionali e provinciali, è ripartito in due assi di intervento: il primo, da cinque milioni di euro, riservato ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria, e il secondo, da 40 milioni, destinato alla generalità delle imprese agricole.
Gli incentivi vanno da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 60.000 euro ed il contributo coprirà il 50% delle spese ammissibili sostenute e documentate dalle imprese agricole dei giovani agricoltori e il 40% dei costi sostenuti da tutte le altre aziende.

Vai al Sito INAIL

mb

Fonte INAIL

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Amianto. Dal Ministero per l'Ambiente 17 milioni alle imprese per bonifiche

bonifica amianto2Un finanziamento di 17 milioni di euro per le imprese che effettuano interventi di bonifica dall’amianto. È quanto stabilisce il decreto del Ministero dell’Ambiente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre.
Nel dettaglio si prevede un credito d’imposta al 50% delle spese sostenute per interventi di bonifica dall’amianto (come previsto nell’articolo 56 del Collegato Ambientale) su beni e strutture produttive effettuati e conclusi entro il 2016, stabilendo che il finanziamento complessivo è pari a 17 milioni di euro, e che l’agevolazione non spetta per investimenti di importo unitario inferiore a 20 mila euro.
“Un passo fondamentale – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – che mi auguro possa dare ulteriore slancio ed efficacia al percorso intrapreso per liberare l’Italia dall’amianto, anche puntando ad un maggiore coinvolgimento delle imprese, con nuove risorse e più trasparenza”.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle condizioni del regolamento europeo che prevede che il finanziamento pubblico alle imprese uniche non possa superare, nel triennio, 100 mila euro per le imprese di trasporto merci per conto terzi, e 200 mila euro per le altre.  
Sono invece escluse le imprese di produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, e quelle che operano nei servizi di interesse economico generale, le cui agevolazioni sono disciplinate da altri regolamenti comunitari.
Il Credito d’Imposta verrà concesso solo per interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto, non per il semplice incapsulamento o confinamento. Saranno  finanziati solo gli interventi conclusi, quelli di cui l’impresa può comprovare i pagamenti effettuati e l’avvenuto smaltimento in discarica dell’amianto entro il 31 dicembre 2016.
Le imprese potranno presentare le domande a partire dal 16 novembre 2016, tramite il portale web accessibile dalla home page del Ministero dell’Ambiente.
Entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza, il Ministero comunicherà alle imprese il riconoscimento o il diniego dell’agevolazione.
Per garantire la massima trasparenza e la maggiore comprensione possibile del modulo di presentazione delle istanze, sono inoltre già disponibili, sulla pagina web del portale, le linee guida alla predisposizione delle domande e le FAQ, ed è attivo un call center dedicato ai numeri di telefono 06/76291257 - 06/76291258 - 06/76291463.

mb

Scarica il Decreto

Fonte Ministero dell'Ambiente

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"Smart&Start" e "Imprese a tasso zero": nuove risorse dal MISE

MISE soldiIl Ministero dello Sviluppo Economico assegna nuove risorse finanziarie agli interventi “Smart & Start Italia”, per la nascita e lo sviluppo di start-up innovative, e “Nuove imprese a tasso zero”, per il sostegno alla nuova imprenditorialità. Le agevolazioni, con richieste per via esclusivamente telematica, sono gestite da Invitalia. Per il primo strumento agevolativo le risorse complessive ammontano a 45 milioni di cui 33 milioni assegnati per le start-up innovative ubicate nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia (meno sviluppate) e 12 milioni per quelle operanti in Abruzzo, Molise e Sardegna.
Per “Nuove imprese a tasso zero” vengono messi a disposizione altri 100 milioni di euro per spingere l'imprenditorialità.

Smart&Start è l’incentivo che si rivolge a start-up innovative di piccola dimensione già iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese e a team di persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera. Le agevolazioni servono a finanziare la produzione di beni ed erogazione di servizi, che si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo, si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale o si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
In particolare la misura sostiene i progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per beni di investimento o per costi di gestione.

Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino all’80 per cento delle spese ammissibili (massimo 1.200.000 euro), nel caso in cui la start-up abbia una compagine costituita da giovani o donne o abbia tra i soci un dottore di ricerca che rientra dall’estero; fino al 70 per cento delle spese ammissibili (massimo 1.050.000 euro) negli altri casi.

E’ prevista, inoltre, una quota a fondo perduto per le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano che restituiscono solo l’80 per cento del mutuo agevolato ricevuto.

Nuove imprese a tasso zero” è, invece, l’incentivo per giovani under 35 e donne che vogliono avviare una micro o piccola impresa o che hanno già avviato un'azienda da non più di 12 mesi. Valido in tutta Italia, finanzia progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro. La misura consiste in un finanziamento a tasso zero della durata massima di 8 anni, che può coprire fino al 75 per cento delle spese totali; il 25 per cento residuo può essere garantito con risorse proprie.
Sono ammessi a fruire dell’agevolazione i progetti di impresa del costo massimo di 1,5 milioni di euro negli ambiti della produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, commercio di beni e servizi, turismo, attività riconducibili a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti la filiera turistico-culturale e l’innovazione sociale.

Scarica il Decreto ministeriale 9 agosto 2016

mb

Fonte MISE

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