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Napoli firma la Carta anti sprechi

spreco zeroIl Comune di Napoli sottoscrive la Carta SprecoZero e aderisce alla campagna contro gli sprechi alimentari promossa da Last Minute Market e Slow Food. L'operazione consiste nel recupero e riutilizzo di beni invenduti per destinarli a chi ha più bisogno.
Da Napoli parte l'impegno a ridurre gli sprechi alimentari in Campania: con la sottoscrizione della Carta Spreco Zero, Luigi de Magistris è il primo Sindaco italiano a raccogliere l'invito della manifestazione Trieste Next e della campagna "Un anno contro lo spreco" diretta dal Prof. Andrea Segrè.
Dopo il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, altri cento sindaci del Nordest firmeranno lo stesso impegno il 29 settembre a Trieste.
Si tratta di dieci buone pratiche, individuate per raccogliere in modo tangibile l'impegno assunto dal Parlamento Europeo lo scorso 19 gennaio, con la Risoluzione su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE proposta dalla Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale sulla base della Dichiarazione congiunta contro lo spreco elaborata da Last Minute Market nel quadro della campagna europea Un anno contro lo spreco, sottoscritta nei mesi scorsi da molte personalità della cultura, della scienza, delle istituzioni (www.unannocontrolospreco.org).

Continua sul sito del Comune di Napoli

Carta per una rete di Enti Territoriali a spreco zero

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Mobilità elettrica

AUTONell’ambito dell’articolato della legge 134/2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese” dello scorso agosto, è inserito un capo (il IV-bis) interamente dedicato allo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni.
Le misure previste sono volte a favorire la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici, per le quali l’articolo 17-quater richiede il rispetto delle norme tecniche stabilite dagli organismi europei ed internazionali di normazione, che dovranno essere inserite nel “parco norme” del Paese da parte degli Enti di normazione nazionale entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge.
Entro sei mesi sarà approvato il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (art. 17-septies), che prevede l’istituzione di un servizio di ricarica conforme agli omologhi servizi degli altri Paesi UE al fine di garantire l’interoperabilità, con particolare attenzione all’identificazione univoca del cliente, all’addebito, alla predisposizione di tariffe differenziate, all’ottimizzazione dei costi sulla base delle disponibilità della rete elettrica.
La legge prevede un impatto significativo anche a livello edilizio (art. 17-quinquies): da giugno 2014 i nuovi edifici ad uso diverso da quello residenziale con superficie superiore a 500 m2 riceveranno il titolo abitativo solo se disporranno di infrastrutture elettriche che permettano la ricarica dei veicoli da ogni posto auto e box.
Già dal 2010 la DG Impresa e Industria ha emesso il mandato M/468 affinchè CEN, CENELEC ed ETSI sviluppassero norme tecniche europee sui veicoli elettrici. Lo scorso 23 marzo si è quindi riunito per la prima volta il “eMobility Co-ordination Group” (eM-CG) che ha lo scopo di garantire che il lavoro di tutti gli organi tecnici coinvolti nel processo di normazione sulla mobilità elettrica sia svolto in modo coordinato e coerente, oltre che allineato ai lavori in corso di svolgimento in sede internazionale ISO e IEC.

Guarda la Legge 134/2012

Fonte UNI

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