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Progetto CHANCE. Cibo economico e di qualità

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chanceNasce da un progetto finanziato dalla Commissione europea per lo sviluppo di prodotti alimentari che pur essendo a buon mercato siano anche sani, ed avrà lo scopo di elaborare un documento, CEN Workshop Agreement (CWA), che dovrà stabilire i requisiti qualitativi degli ingredienti che costituiscono gli alimenti prototipo sviluppati dal progetto CHANCE. Stiamo parlando del nuovo CEN Workshop 70 "Healthy food for people at risk of poverty – CHANCE", che si riunirà per la prima volta il 5 aprile a Bruxelles.
Il progetto europeo CHANCE da cui appunto prenderà l'avvio il CEN/WS 70, è coordinato dall'Università di Bologna e ha adottato un nuovo approccio multidisciplinare per indagare e proporre delle soluzioni che contribuiscano a prevenire i comuni problemi di carattere nutrizionale nelle persone a rischio povertà. In sostanza, il punto di partenza del progetto CHANCE è la constatazione che esiste un legame diretto tra capacità di spesa e qualità del cibo, in virtù del quale minori sono le risorse economiche maggiori sono gli squilibri nel regime alimentare, con una forte propensione all'acquisto di quello che viene definito junk-food (cibo spazzatura).
La questione non è da sottovalutare: in Europa gli individui a rischio povertà sono 81 milioni, con una forte percentuale di donne e anziani. Altro fattore da considerare è il livello di istruzione: più è alto, maggiore è la capacità di comprendere le informazioni di carattere nutrizionale che a loro volta influenzano le abitudini alimentari, come ad esempio il consumo di frutta e verdura. La tendenza riscontrata nelle fasce con istruzione più bassa è quella di nutrirsi male, sviluppando patologie quali l'obesità, il diabete o disturbi cardiaci.
Rendere il cibo sano, accessibile e bilanciato dal punto di vista nutrizionale esplorando tecnologie ed ingredienti a basso costo come i sottoprodotti che derivano dalla produzione di succhi di frutta e di altri derivati dalle lavorazioni degli alimenti: è dunque a questo che mira principalmente il progetto europeo. Si è partiti dall'analisi dei principali gruppi a rischio povertà per individuare le criticità nutrizionali e gli ostacoli al mangiare sano che le persone a rischio povertà percepiscono individualmente. Si è successivamente passati alla selezione degli ingredienti e delle materie prime adatte alla produzione di nuovi prodotti alimentari, che per le loro caratteristiche siano da un lato appetibili e dall'altro sufficientemente a buon mercato per essere acquistati dai gruppi a rischio povertà. Ed infine, si sono sviluppati dei veri e propri prototipi di alimenti con proprietà nutrizionali adeguate e caratteristiche che risultano attraenti per le persone a rischio povertà.

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