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5 marzo 2010. Giornata per la sicurezza nei luoghi di lavoro

 

5 marzo

Sono tre anni che la città di Napoli dedica una giornata alla sicurezza sul lavoro, alla prevenzione degli infortuni e all’educazione al rispetto delle norme di sicurezza, istituzionalizzandola nella data del 5 marzo.
Questa terza edizione, come le precedenti, tiene desta l’attenzione su un tema importante e sempre attuale.
Il 5 marzo 2010, presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino si è tenuta la Giornata cittadina per la sicurezza nei luoghi di lavoro posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e aperta dalla Cerimonia solenne del Consiglio Comunale.
Il tema della Sicurezza coinvolge i cittadini, impegna le Istituzioni, in particolare il Comune di Napoli e lOsservatorio per la sicurezza sul lavoro, in una costante attività di sensibilizzazione ed informazione. A presentare la Cerimonia di premiazione, il giornalista e conduttore televisivo Giulio Golia del programma “Le Iene”. Sono intervenuti: il Presidente del Consiglio Comunale di Napoli Leonardo Impegno, il Presidente dell’Osservatorio per la sicurezza sul lavoro del Comune di Napoli Salvatore Galiero, il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Napoli Vincenzo Moretto, il Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. Durante la giornata sono state conferite tre medaglie speciali della Presidenza della Repubblica, il Premio Azienda Sicura e il Premio Fotografa la sicurezza nella tua città per le scuole.
Il premio è stato assegnato a quelle imprese “che si siano particolarmente distinte nella sicurezza nei luoghi di lavoro e dei lavoratori creando un ambiente idoneo al miglioramento delle condizioni lavorative“: otto sono state le aziende candidate e valutate da una apposita commissione, presieduta da Sergio Trinchella (Direttore Provinciale del Lavoro di Napoli), con la direzione regionale dell’Inail, la Camera di Commercio, le principali sigle sindacali, l’Unione Industriali di Napoli, l’Acen e l’Asl. Le imprese vincitrici sono state individuate consultando le banchi dati di Inail, Asl e Ispettorato del Lavoro, secondo criteri oggettivi (numero infortuni, trend infortunistico, ore di formazione per lavoratore, certificazioni Inail).
Sono state premiate l’Ansaldo, la Transeuropa e  l’Allerta s.r.l. Per il premio “Fotografa la sicurezza nella tua città” lanciato in 20 scuole di Napoli sono state premiate le scuole: 71° Circolo Didattico “V. Aganoor” scuola primaria; l’istituto  “G. Capuozzo” per la scuola secondaria inferiore e l’Istituto Tecnico Industriale “E. Striano” per la scuola secondaria superiore. Alle scuole vincitrici va la medaglia della Presidenza della Repubblica.

17 marzo 2010. Safety Day, un progetto di responsabilità sociale delle imprese. Benevento

safety day napoliL’iniziativa è promossa da Unioncamere Campania, nell’ambito della convenzione con Inail Campania e il Consorzio Promos Ricerche, e mira a realizzare un “Osservatorio della Sicurezza dei Lavoratori e della Sostenibilità del territorio“. L’attività partirà con un workshop mercoledì 17 marzo – a partire dalle 9.30, presso la sala consiliare della Camera di commercio di Benevento – sulla sicurezza sul lavoro e responsabilità sociale d’impresa e un corso gratuito per Auditor interno di Sistemi di Gestione della Sicurezza, riservato a 25 partecipanti, rappresentanti di enti e imprese della provincia.

E questo perchè i cambiamenti introdotti dalle recenti evoluzioni normative in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sono numerosi e gravosi. Molte aziende, in particolare le Pmi, scarseggiano, oltre che di risorse, anche di competenze specifiche. In tale contesto Unioncamere Campania, Inail Campania e Promos Ricerche hanno siglato un accordo che, oltre ad offrire la necessaria assistenza informativa alle imprese per implementare sistemi gestionali orientati a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, promuove lo sviluppo della qualità di produzioni e servizi, quali presupposti ottimali per l’attivazione di un sistema etico nelle imprese. In questo clima di cambiamento, stante la varietà di Organismi ed Enti comunque coinvolti, si sta consolidando la necessità di sviluppare un approccio globale al problema della sicurezza e dell’organizzazione delle imprese, con il coinvolgimento di competenze e conoscenze multidisciplinari.

Il progetto ha lo scopo di creare sinergie e condivisioni di obiettivi tra Organismi diversi del territorio, attivando una sperimentazione provinciale di una prima attività formativa che partendo dal Workshop si sviluppa in un corso gratuito per Auditor interno di Sistemi di Gestione della Sicurezza, articolato su tre giorni. Destinatari del corso sono: responsabili delle imprese, i loro consulenti, e coloro che già possiedono nozioni fondamentali sui Sistemi di Gestione per la Sicurezza. Verrà rilasciato dall’Inail un attestato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento previsto dalla normativa vigente per Rspp e Aspp.

Fra i soggetti coinvolti nel progetto, UnionCamere Campania ha la mission di promuovere iniziative per favorire le imprese nel qualificare le produzioni ed i servizi offerti, fornendo loro attività di consulenza e formazione individuate sulla base dell’analisi dei bisogni espressi dal territorio e coinvolgendo al massimo le strutture provinciali camerali e le loro aziende speciali. La Camera di Commercio di Benevento svolge funzioni amministrative, promozionali e di regolazione del mercato anche tramite lo sviluppo di procedure tecnologicamente avanzate. Alle funzioni promozionali appartengono ad esempio gli interventi di assistenza, informazione economica, formazione professionale, di studi e ricerche di mercato, servizi sempre più ampi e articolati per adeguare la dimensione produttiva locale ai nuovi scenari economici europei. Le funzioni di regolazione del mercato coordinano iniziative e servizi in grado di favorire migliori condizioni di equilibrio nel mercato fra consumatori ed imprese. L‘Inail, punta a garantire la tutela del lavoratore attraverso l’attivazione di interventi finalizzati alla realizzazione dei quattro momenti fondamentali di tutela: prevenzione, indennizzo, riabilitazione e reinserimento lavorativo e sociale. Il Consorzio Promos Ricerche, in collaborazione con gli Enti Normatori Uni e Cei, è impegnato a diffondere le norme tecniche ed i sistemi di gestione nella convinzione che la loro applicazione può facilitare lo sviluppo tecnico-organizzativo delle imprese e dare loro nuova competitività economica.

 

Il workshop di mercoledì sarà moderato dal caporedattore del Denaro Enzo Agliardi, partecipano Gennaro Masiello, presidente della Camera Commercio di Benevento, Cosimo Rummo, presidente di Confindustria Benevento, Emidio Silenzi, direttore Inail Campania, Attilio Montefusco, direttore di Promos Ricerche, Gaetano Natullo, professore di Diritto del lavoro all’Università degli Studi del Sannio. Sono previste le relazioni tecniche di Raffaele D’Angelo, coordinatore Con.Tarp. Inail Campania, e Rossella Continisio del Con.Tarp. Inail Campania.

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2 dicembre 2009. “La gestione della sicurezza in azienda e nelle pubbliche amministrazioni, il DUVRI”

 

Il 2 dicembduvrire 2009 alla Camera di Commercio di Napoli si è tenuto un workshop sul tema:  “La gestione della sicurezza in azienda e nelle pubbliche amministrazioni, il DUVRI”.
Alla luce dei punti di discussione emersi durante l’incontro del 16 novembre scorso alla Camera di Commercio di Napoli – organizzato dall’ISPESL, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro, ed il Consorzio Promos Ricerche, presso cui ha sede lo Sportello della Responsabilità Sociale d’Impresa – è stato organizzato un ulteriore workshop di approfondimento, domani mercoledì 2 dicembre, sul tema della “Gestione della sicurezza – DUVRI” (Documento Unico Valutazione del Rischio da Interferenza).

L’incontro rientra nell’ambito dell’iniziativa divulgativa del Dipartimento I.S.P.E.S.L. di Napoli “Pillole di Sicurezza” e nel quadro delle attività del POINT – Punto di Orientamento ed Informazioni sulla Normativa Tecnica – del Consorzio Promos Ricerche, per la quale sono in calendario altri appuntamenti.
I contenuti del workshop sono volti all’approfondimento di alcuni aspetti inerenti la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro ed in particolare: l’individuazione dei soggetti che a vario titolo partecipano, in un’ottica di collaborazione e cooperazione, alla gestione del sistema stesso e gli obblighi previsti dal decreto legislativo n. 81/2008, come modificato ed integrato dal D.Lgs. n.106/2009 in riferimento alla gestione degli appalti.
Si intende approfondire le modalità di individuazione degli attori della sicurezza (datore di lavoro, dirigente e preposto), la delega e la subdelega di funzioni ed il principio di effettività.

Alla luce delle modifiche introdotte, si intende guardare ai principi di informazione, collaborazione, coordinamento e cooperazione di tutti gli attori della sicurezza, finalizzati alla previsione, individuazione, eliminazione o riduzione dei rischi, nel caso di “interferenze” nelle abituali lavorazioni, dovute al sovrapporsi di attività diverse, svolte da soggetti diversi (si pensi ai contratti di appalto, subappalto, contratto d’opera, etc.).
Tali principi devono permeare il “modello di organizzazione e gestione” (art. 30, D.Lgs. 106/09), idoneo ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, di cui al D.Lgs. 231/2001, per i reati di lesioni personali, se commessi in violazione delle norme antinfortunistiche.

Le criticità legate alla cooperazione di più imprese su uno stesso “terreno”, coinvolgono, dunque, sia la politica aziendale – in relazione alle scelte strategiche assunte dai vertici per eliminare o limitare i rischi c.d. comuni, evitando così infortuni sul lavoro dovuti anche ad un’assenza di comunicazione tra i datori di lavoro coinvolti – che le scelte operative.
Il legislatore delegato ha inteso, pertanto, formalizzare l’esigenza di “interscambio” di informazioni tra i principali titolari dell’obbligo di sicurezza, prevedendo all’art. 26, comma 3, del D.Lgs. 106/09, il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza (D.U.V.R.I.).

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SISTRI – Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti

 

È in vigore dsistrial 1° marzo 2010 il DM 15/2/10, che modifica il decreto di istituzione del SISTRI – Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti sia pericolosi che non.

Tale decreto prevede l’iscrizione obbligatoria entro il termine del 30 marzo 2010, per il Primo gruppo di soggetti obbligati (Produttori iniziali, con più di 50 dipendenti, di rifiuti pericolosi (ivi compresi quelli di cui all’art. 212, comma 8, del D.Lgs. n. 152/2006); Imprese ed enti produttori iniziali, con più di 50 dipendenti, di rifiuti non pericolosi di cui all’art. 184, comma 3, lettere c), d) e g), del D.Lgs. n. 152/2006; Commercianti e intermediari: per i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti per conto dei consorziati; per le imprese di cui all’art. 212, comma 5 del D.Lgs. n. 152/2006, che raccolgono e trasportano rifiuti speciali; per le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti e per i soggetti di cui all’art. 5, comma 10, del D.M. 17 dicembre 2009 (Trasporto Intermodale).

La scadenza dell’iscrizione al Sistema è invece fissata al 29 aprile 2010 per il Secondo gruppo di soggetti obbligati (Imprese ed Enti, fino a 50 dipendenti, produttori iniziali di rifiuti pericolosi (ivi compresi quelli di cui all’art. 212, comma 8, del D.Lgs. n. 152/2006); Produttori iniziali, da 11 a 50 dipendenti, di rifiuti non pericolosi di cui all’art. 184, comma 3, lettere c), d) e g) del D.Lgs. n. 152/2006.

Il Sistema usufruirà di dispositivi elettronici: Chiavetta USB e Black Box GPS per monitorare il percorso dei rifiuti in tempo reale. Le Camere di Commercio avranno il compito di consegna dei dispositivi elettronici alle imprese interessate.

Il nuovo sistema sostituisce l’attuale gestione cartacea dei rifiuti effettuata tramite il Registro di carico e scarico e il Formulario di identificazione. è inoltre prevista l’abolizione del  MUD partire dal 2011.

Presentata la “Carta della Natura”

 

E’ stata naturapresentata la “Carta della Natura – della Campania Nord Occidentale“, al Centro congressi Tiempo, nel Centro direzionale di Napoli.  Hanno partecipato, fra gli altri, Walter Ganapini, assessore regionale all’Ambiente, Gennaro Volpicelli, direttore generale Arpac, e Giuseppe Catenacci, segretario generale dell’Autorità di bacino nord-occidentale della Campania.

La “Carta della Natura”, è stata elaborata da Arpac, in collaborazione con l’Autorità di bacino competente per questa parte di regione.

Un importante passo avanti nella conoscenza delle risorse naturali campane, con due finalità: contribuire a conoscere lo stato dell’ambiente, e individuare le zone di maggior pregio e quelle più fragili dal punto di vista ecologico. In Campania, Arpac ha completato la mappatura dell’area del Roccamonfina e della foce del Garigliano, di gran parte dell’Irpinia e della pianura campana.

Mappato quindi, un territorio di 1.500 chilometri quadrati, che comprende 127 comuni, tra cui Napoli, per un totale di circa 3 milioni di abitanti. Sono inclusi i bacini idrografici dei Regi Lagni, dell’Alveo Camaldoli, dei Campi Flegrei, di Volla, le isole Ischia e Procida.

Regole e controlli dalla UE per la pizza certificata

 

La UE ha pubblicpizza018ato sulla «Gazzetta Ufficiale» Ue del 5 febbraio scorso un capitolato (regolamento CE 97/2010), a questo si è aggiunto il decreto delle Politiche agricole (in «Gazzetta Ufficiale» n. 38 del 16 febbraio) per dettare le regole sulla pizza, quella certificata. In Italia ci sono ventiduemila pizzerie e se vorranno esporre il marchio STG - specialità tradizionale garantita – dovranno adeguarsi.

Emergono però delle problematiche. Alcune specifiche sono chiare e scendono nel dettaglio altre più blande. Il forno deve essere a legna e la cottura a 485°. Non viene specificata la provenianza del pomodoro o della mozzarella, ad esempio. Si dice però che la mozzarella fusa in superficie, aglio e basilico non bruciati ma profumati, pomodoro denso e consistente, cornicione rialzato di 1-2 centimentri e dorato, spessore al centro tra 0,36 a 0,44 centimetri.
E ancora va verificata la temperatura degli ingredienti all’uscita dal forno, che per la pasta deve essere fra i 60 e i 65°, per il pomodoro fra i 75-80°, l’olio fra 75-85° e la mozzarella fra i 65-70°.

Uno Statuto per le PMI

 

Si tratta di uno Simpresetatuto delle piccole e medie imprese che definisce i diritti e lo status giuridico delle Pmi. Lo Statuto inoltre promuoverà la cultura d’impresa del Paese, fatta di aziende micro, piccole e medie.

Per le micro e piccole imprese poi, si pensa di semplificarne l’avvio specialmente per quelle giovanili, femminili e tecnologiche, collocate nelle aree svantaggiate del Paese.

Nel progetto è chiaro il  riferimento all’iniziativa europea «Small Business Act» del 2008, che mira a creare condizioni favorevoli per la crescita delle PMI. La Legge dovrebbe completare l’iter in primavera.

“La nuova Direttiva Macchine: raffronto con la recente normativa europea”

 


foto DirettivaMacchine

Il 29 dicembre 2009 è entrato in vigore in tutta Europa la nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE, in sostituzione della direttiva 98/37/CE. La Direttiva Macchine propone nuove regole tecniche per la produzione delle macchine ma anche nuovi adempimenti burocratici da soddisfare per la loro commercializzazione sul mercato europeo.

L’ISPESL, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro, ed il Consorzio Promos Ricerche, sede dello Sportello RSI della Camera di Commercio di Napoli, riferimento territoriale degli Enti normatori italiani CEI ed UNI, hanno organizzato per giovedì 17 dicembre il convegno sul tema, dal titolo “La nuova direttiva macchine: raffronto con la recente normativa europea”.
L’incontro, realizzat

 

 

o in diretta collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, rientra nelle attività del POINT (Punto di Orientamento ed Informazioni sulla Normativa Tecnica) del Consorzio Promos Ricerche, ed è parte di un più ampio programma di promozione della cultura della qualità dei processi aziendali, sicurezza, igiene del lavoro e tutela dell’ambiente nelle imprese napoletane. Il convegno rientra nell’ambito dell’iniziativa divulgativa “Pillole di Sicurezza” del Dipartimento I.S.P.E.S.L. di Napoli.

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10 novembre 2009. Modelli organizzativi 231 Evoluzione della Responsabilità Amministrativa d’Impresa: nuovi reati e prospettive di ulteriore ampliamento

 

La Conferenza sull’evoluzione d583988425, è stata organizzata dal Consorzio Promos Ricerche e dal Rina. La Conferenza si è svolta il 10 novembre 2009 presso i locali della Camera di Commercio di Napoli.
Un panel di relatori molto ricco per un seminario che si annuncia concentrato e concreto nelle stesse parole di Enzo Agliardi, caporedattore del quotidiano economico Il Denaro, moderatore del convegno: «in sala ci sono molti addetti ai lavori. Sarà un seminario molto concreto e pratico. Rischi, sanzioni e consigli rispetto alla Legge e in modo che i partecipanti possano portarsi a casa qualche appunto dettagliato. C’è il tempo e il modo di affrontare il tema da tutti i punti di vista».
Il primo a prendere la parola è Lucio Tisi, segretario generale della Camera di Commercio di Napoli, sottolinea che: «bisogna investire in tranquillità sociale e informazione. Puntare sulla tipicità per avviare la ripresa economica».
Renato Santagata Ordinario di Diritto Commerciale alla Parthenope, si sofferma sull’Art. 6 del
D. Lgs  231 e sull’adeguatezza amministrativa dei modelli organizzativi nel prevenire i reati,  «un consulente aziendale deve studiare l’azienda, la sua natura, le sue dimensioni, e proporre un’organizzazione articolata e che consenta adeguati flussi di informazione».
Alessandro De Nicola Porta ad esempio regioni come la Calabria o la Lombardia che hanno emanato Leggi Regionali sul modello prospettato del Decreto 231 e si sofferma sulla questione del dolo, che in alcuni casi non è così palese. Per esempio nella sicurezza sul lavoro, «anche nella 231 l’impresa è responsabile. Se l’evento è colposo come si fa a dire che l’impresa ha avuto un interesse?». Caso emblematico è quello della Thyssenkrupp, la “colpa” dell’impresa è di non aver investito adeguatamente in sicurezza.
Eugenio Fusco Sostituto Procuratore Tribunale di Milano, pone l’accento sull’importanza e le conseguenze dell’assenza di un modello 231 in sede d’indagine, «le indagini hanno mostrato che molte aziende non si sono dotate di modelli organizzativi, specialmente le PMI. I modelli devono prevenire i reati, il prossimo passo sarà quello di verificare la loro efficacia. Nel futuro molte cose cambieranno, la 231 impone alle imprese di dover provare e allora l’indagine sarà sempre più raffinata. Ci sarà una considerazione diversa per la legalità. Le sociatà si attrezzeranno nei confronti di questa normativa per la legalità».
Bruno Assumma, Professore di Diritto Penale all’Ateneo Federico II di Napoli, parte dalla premessa che il modello è una parte del sistema di controllo che si compone anche di codice etico, sistema sanzionatorio e organismo di vigilanza: «il modello è un sistema di controllo che si evolve, le procedure devono essere controllate progressivamente. Deve prevenire ed essere fatto da professionisti con un’attenta mappatura delle aree di rischio. Il modello organizzativo per l’azienda deve essere un vestito su misura».
Achille Tonani Responsabile Settore Sostenibilità, Governance e Innovazione Divisione Certificazione e Servizi S.p.a. del Rina aggiunge alla discussione che è «ipotizzabile un intervento del legislatore in materia di reati ambientali».
Michele Bertani, Professore Diritto Industriale e Concorrenza Università degli studi di Foggia – Special Counsel Orrick Italia – tratta le problematiche connesse alla proprietà intellettuale, Intellectual Property. Possono insorgere diversi illeciti in merito, si pensi solo al diritto d’autore o alla contraffazione dei marchi, «l’introduzione di questi reati è una novità». IP come fattore di rischio sì ma anche di opportunità se si adotta un atteggiamento propositivo, «la IP è veramente la nuova ricchezza e di conseguenza va valorizzata e tutelata».
Attilio Montefusco, Direttore del Consorzio Promos Ricerche e Responsabile Sportello RSI Camera di Commercio di Napoli, che informa le imprese del territorio sulle evoluzioni delle normative tecniche. Rispetto al modello 231 aggiunge: «va funzionalizzato e articolato per fasi nell’ottica di un miglioramento continuo che procede per correzioni e feedback in un circolo virtuoso. Ci vuole una maggiore cultura più che le sanzioni. Bisogna creare delle sinergie per portare questo messaggio, un approccio aziendale integrato, orientato agli aspetti sociali, etici, ambientali».

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